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Autore: Christine_Heart    01/04/2015    1 recensioni
«Il tempo è sempre troppo breve per chi ne ha bisogno ma per coloro che amano dura per sempre.»
***
Extra dedicato ad un giovane Balthazar e a un piccolo Salomon.
Cosa accadrebbe se i due protagonisti fossero semplici essere umani, e non più maghi?
Scopritelo a casa di un amorevole zio.
***
Collegato in parte alla fan-fiction Cuori Imperfetti.
***
[Contest sfida] [AU]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3


«Balthazar, è quasi pronto.» mi avverte mio zio.
«Arrivo subito.» gli rispondo dalla stanza affianco.
Rimango ancora un attimo a fissare le coperte, poi decido di alzarmi.
All'inizio è doloroso anche solo sollevare il corpo dal cuscino, ma dopo diventa complicato anche trovare l'equilibrio sul pavimento. Faccio fatica a stare in piedi, e la testa deforma ogni cosa intorno a me. M'incammino con passo incerto verso la cucina dove mio zio sta finendo di apparecchiare.
«Ehiehi piano, fai piano.» mi sento dire con dolcezza, mentre un braccio forte mi tiene su.
Sono inciampato nei miei piedi, e rischiavo di sbattere la testa per terra, ma Luke ha fermato in tempo la mia caduta. Ho sentito il suo braccio sinistro stringersi intorno al mio corpo, mentre io mi sono aggrappato alla sua spalla per non cadere.
«Balthazar, sei sicuro di non voler andare in ospedale?!» mi sento chiedere con premura, mentre un abbraccio affettuoso mi stringe la schiena.
«No, sto bene.» sussurro io reggendomi forte al petto di mio zio.
Fa male, tutto il corpo mi fa male, ma la vicinanza di Luke sembra alleviare il dolore.
«Sicuro, fai fatica anche nei piccoli movimenti.» mi dice lui tenendomi più stretto.
«Sono solo stanco, mi rimetterò presto, non ti preoccupare.» mormoro io appoggiando la testa.
«Balthazar, sul serio io non ci metto nulla a caricare la macchina e ad...» mi spiega senza lasciarmi, e sento la sua mano accarezzarmi la nuca con tenerezza.
«Sto bene, devo solo stendermi di nuovo.» gli rispondo io per tranquillizzarlo.
«Balthazar non farmi spaventare, dimmi se c'è qualcosa che non va.» mi dice lui baciandomi il capo, mentre mi stringe ancora. Sospira preoccupato e sento i suoi occhi poggiarsi sul mio volto nascosto contro il suo cuore, mentre le mie mani stringo di più la presa per non cadere.
«E' tutto a posto Luke.» gli dico, mentre lui mi accarezza di nuovo.
Ha un tocco leggero e premuroso, è così simile a quello di mio padre, riesce a calmarmi.
«Sicuro di farcela? Posso portarti tutto a letto se vuoi?!» mi dice cercando i miei occhi.
«No no, va benissimo a tavola.» rispondo io quasi imbarazzato.
«Va bene.» mi concede alla fine con un piccolo sorriso.
Mi aiuta a sedermi, e dopo un mio leggero ringraziamento lo vedo tornare vicino ai fornelli.
«Che ne dici se dopo io e te ci facciamo due pop - corn e ci guardiamo un bel film?!?» mi propone mio zio, mentre con attenzione gira la minestra per non farla bruciare.
«Credo che sia una bella idea.» gli rispondo io annuendo.
«Bene, allora è deciso...ancora un secondo ed è pronta!» mi dice con un occhiolino.
«Ti sarà venuta fame nel frattempo no?!» mi chiede divertito, mentre prende i piatti.
Mi sforzo di sorride, e anche se ho lo stomaco agitato, gli rispondo:
«Sì, ad essere onesti adesso inizio a sentire un po' di fame.»
«Lo vedi, io te l'avevo detto che la mia zuppa fa venire acquolina in bocca a tutti.» scherza di nuovo, spegnendo la fiammella. Mi sorride e prende un mestolo, lo immerge tranquillo nella pentola, e versa il contenuto fumante nel piatto che tiene in mano.
Me lo sistema davanti e si prepara il suo. Si siede accanto a me e mi augura buon appetito.
Il profumino era invitate, davvero ottimo, ma stavo male e in casi come questi so perfettamente che il mio stomaco è chiuso e non vuole niente da digerire.
«Coraggio Balthazar, almeno assaggiala?!» mi dice lui tranquillo.
«Non è che non mi convinca zio, ha un bellissimo aspetto è solo che...» tentenno dispiaciuto.
«Andrà bene.» mi dice guardandomi calmo.
Prendo il cucchiaio, osservo la zuppa per un paio di secondi e poi mi decido a immergere la posata nel piatto. Porto la minestra alle labbra e butto giù. Ha un sapore gradevole.
«Hai visto, non è successo nulla.» mi dice Luke accarezzandomi il capo.
«Dai, da bravo ora mangia tutto.»scherza mentre si riempie il bicchiere d'acqua.
Lo fulmino con lo sguardo, e senza accorgermene gli tiro un pugno sulla spalla, e Luke ride di gusto mentre cerca di non versare l'acqua.

 

Continua...

  
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