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Autore: piperina    21/12/2008    56 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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21.12.2008

A Lucky e Scricciolo.
Vi ho voluto bene e continuerò a volervene.

 

 

 

 

*Act VIII*
- I Said I Love You -

 

 

 

 

 

- Hermione!-

Mi fermo in mezzo al corridoio per vedere chi mi sta chiamando. Sono appena uscita dall’aula di Antiche Rune, che frequento da sola. L’ultima lezione della mattina è Incantesimi, Harry e Ron hanno detto di volermi parlare prima di pranzo.

Non faccio in tempo a girarmi che sento un braccio stringermi le spalle e una bocca morbida e sensuale posarsi sulla mia.

- Ciao…- sorrido al proprietario delle labbra che hanno appena lasciato le mie.

Il ragazzo in questione è alto un metro e ottanta, è paurosamente biondo e meravigliosamente bello, oltre ad essere pericolosamente sensuale.

Il tutto si spiega nel nome Draco Malfoy.

- Andiamo in aula insieme?- mi chiede sorridendo.

- Certo.- annuisco rispondendo al sorriso.

Si china di nuovo per un altro bacio veloce e sempre con il braccio intorno alle mie spalle ci avviamo verso Incantesimi.

Sono passate tre settimane dalla nostra prima volta insieme e da quella bomba di buongiorno che ho ricevuto domenica a pranzo.

Piton è svenuto, così mi hanno detto, e la McGranitt ha perso dieci anni di vita. Beh, poco male. Dare scandalo con Draco Malfoy nei corridoi di scuola non mi interessa. Non facciamo niente di male, e le nostre medie scolastiche sono alte, quindi nessuno può lamentarsi.

Credo però che lui si stia comportando in modo… come dire… troppo possessivo nei miei confronti, ecco. Voglio dire… mi aspetta davanti la Sala Grande prima di fare colazione e mi da il bacio del buongiorno, andiamo insieme a tutte le lezioni che abbiamo in comune e viene a prendermi a quelle che abbiamo separati, come Antiche Rune e Artimanzia, che faccio solo io.

Studiamo insieme, passiamo molto tempo nella sua stanza - non solo per studiare, intendiamoci - e spesso la sera resto a parlare con lui, Zabini, Nott e altri Slytherin. Puntualmente lui mi riaccompagna alla Torre e mi da il bacio della buonanotte.

È come se stessimo insieme… come se lui fosse il mio ragazzo. Sorride, e lo fa solo con me. Mi guarda con una luce che non credevo di vedergli mai in quei meravigliosi occhi grigi e a volte mi stringe a sé e mi accarezza la guancia… il suo tocco è morbido e delicato come quello di una piuma.

Non so che cosa pensi lui di questa situazione, non ne abbiamo parlato apertamente… sto bene in sua compagnia e anche con i suoi amici, il sesso con lui è da infarto e ci troviamo in perfetta armonia anche per studiare, ma… non sono innamorata di lui. Almeno, non credo di esserlo.

 

 

***

 

 

L’ora di Incantesimi è finita. Inizio a raccogliere le mie cose e con la coda dell’occhio vedo una testa bionda avvicinarsi a me. Sorrido istintivamente.

- Andiamo a pranzo?- mi chiede Draco sporgendosi verso di me e dandomi un bacio sulla guancia.

- Vai avanti, io arrivo dopo.- rispondo infilando i libri in borsa.

- Cosa devi fare?-

Sbaglio o sembra… deluso? No, triste forse. Non lo so.

Alzo la testa per rispondergli ma Harry è già al mio fianco e lo fa lui al posto mio. Ron è giusto dietro di lui.

- Deve parlare con noi.- dice appunto il moro.

Draco lo guarda non male, malissimo! È geloso di Harry? No, credo sia solo odio o naturale repulsione reciproca tra i due.

Lo sguardo del biondo torna su di me - Non ti lascio sola con Scarboy e Scagnozzo.-

- Dobbiamo solo parlare, tra cinque minuti sarò a pranzo.- sorrido, poi mi allungo e lo bacio - Tranquillo.-

Mi fissa per qualche istante, e ogni volta che lo fa con questa intensità non riesco a trattenere un brivido.

Poi mi passa una mano tra i capelli e mi bacia. Questo però non è uno dei casti baci che ci scambiamo nei corridoi davanti a tutti. È una bacio che indica possessione.

Questo bacio grida “Sei mia.”.

Mi lascia andare, si passa la lingua sulle labbra e si allontana. Guardo la sua schiena fin quando non sparisce dietro l’angolo della porta e mi volto verso gli altri due ragazzi che mostrano delle espressioni poco rassicuranti.

- State insieme?- mi chiede Harry. Però… va dritto al sodo, bravo.

- No.- rispondo semplicemente.

- Ma vi baciate davanti a tutti.- ribatte Ronald - Camminate abbracciati, state sempre insieme, anche con i suoi amici. Tutti credono che tu sia la sua ragazza.-

Rido appena - Non stiamo insieme.- dico - Davvero. È un rapporto strano quello che abbiamo, ma non sono la sua ragazza. Io non sono innamorata di lui.-

- E lui di te?- mi chiede Harry.

Perché questa domanda mi lascia senza parole?

- Non credo che lui lo sia.- rispondo, pur non essendone del tutto convinta - Si comporta come se fosse il mio ragazzo, a volte…-

- A volte?-

Ignoro il commento di Ron e proseguo - …ma non ne abbiamo mai parlato, né lui mi ha mai detto niente a riguardo, quindi…- alzo le spalle - …ci godiamo il tipo di rapporto che abbiamo ora e siamo felici.-

Chiudo la borsa e li fisso intensamente tutti e due - Era solo di questo che volevate parlarmi?-

Ovvio che no, mi rispondo da sola. Harry e Ron mi mancano molto. Ginny un po’ meno. Ma i miei due amici mi mancano.

Vedo Harry tormentarsi i capelli con una mano e Ron diventare rosso come un pomodoro. Poi il primo mi guarda, come gli occhi da cucciolo indifeso, fa un passo verso di me e mi abbraccia.

Lo ammetto, sono stupita da questa azione. Ma non riesco a non sorridere. Rispondo all’abbraccio e appoggio la testa sulla sua spalla.

- Hai capito?- gli chiedo sottovoce.

- Sì.- risponde lui con lo stesso tono - Ti voglio bene Mione.-

- Anche io.-

Quando anche le braccia di Ron mi cingono le spalle sento davvero che entrambi hanno capito di aver sbagliato ed esagerato nei miei confronti. Sono seriamente pentiti.

E io adesso sto davvero bene.

 

 

***

 

 

Mi trovo nella camera di Draco. Sono le sei e mezza del pomeriggio, ed essendo Dicembre inoltrato il cielo è già nero da far paura.

L’altro giorno gli ho raccontato di Harry e Ron. Mi è sembrato contento per me, anche se non l’ha ammesso a parole.

Abbiamo passato un interessante pomeriggio sotto le lenzuola, poi ci siamo messi a studiare. Abbiamo quasi finito la relazione di Erbologia che dobbiamo portare lunedì prossimo.

- Senti…-

- Sì?-

Siamo sdraiati sul suo grande e comodo letto, con le pergamene davanti al naso e molti libri intorno a noi. È bello studiare così.

- Cosa fai per Natale?- mi chiede Draco con indifferenza - Resti a scuola o parti?-

- Non lo so, non ho ancora deciso.- rispondo senza alzare lo sguardo da quello che sto scrivendo. Perché mi fa una domanda simile proprio adesso?

- Io resto.- dice poco dopo.

Annuisco senza rispondere. Sono concentrata su quello che sto facendo, preferirei parlare in un altro momento delle vacanze natalizie.

All’improvviso sento qualcosa. La punta delle sue dita che sfiorano la mia schiena con tocco leggero, quasi impercettibile. Arrivano fino al collo e si intrecciano tra i miei riccioli ribelli.

Draco adora giocare con i miei capelli, lo fa sempre, appena ne ha l’occasione. Non quando c’è gente però. È un gesto molto intimo e personale, lo fa solo quando siamo soli.

Sento il suo peso spostarsi sul letto e avvicinarsi a me. Piuma e pergamena mi vengono sottratte dalle mani e vengo spostata di schiena sul letto.

Le sue labbra si posano sul mio collo. Chiudo gli occhi. Sa che adoro i baci sul collo, mi fanno impazzire.

Si stende su di me senza smettere di baciare e mordicchiare la pelle della mia gola, del collo, per poi spostarsi sul petto, fino al primo bottone allacciato della camicia della divisa.

- Draco…- lo ammonisco - …dobbiamo finire la relazione…-

- Relazionati con me, non con un pezzo di carta e due foglie di insalata.- soffia sulla scia umida che ha tracciato dal collo al petto e rabbrividisco.

Si china di nuovo e riprende a baciarmi, questa volta si occupa dell’altro lato del collo. Lo stringo a me. Questo ragazzo è una tentazione continua, come si può dirgli di no quando ci si trova in una situazione simile?

- Dai…- ridacchio appena - …avremo tempo dopo…- a dire il vero non voglio finire quel compito, voglio sfinire Draco di sesso, ma non posso dirglielo. E poi io sono votata al motto “Prima il dovere, poi il piacere.”. Lui a quello opposto.

Spinge il bacino contro il mio e lo sento soffocare una risata per il gemito che mi ha strappato - Sicura di voler continuare a studiare?- chiede con la bocca a due centimetri dal mio orecchio.

- Sicura.- rispondo.

- Ne hai così tanta voglia?- slaccia due bottoni della camicia e infila la mano sotto il tessuto bianco, posandola aperta sul mio seno sinistro.

- Sì…-

- Oh, allora…- sfila la mano da dove l’aveva appena messa e la fa scorrere sul mio corpo, fino alle gambe, per poi risalire sotto la gonna - …dovrò essere molto convincente.- gioca con l’elastico degli slip, poi li abbassa appena e porta le sue dita sulla mia pelle nuda.

Ha voglia di giocare, io ho voglia di lui, ma non ho intenzione di arrendermi.

- Molto.- ripeto io con anticipazione nella voce. Adoro questi momenti, quando gioca a Ti-Convinco-A-Modo-Mio. Mi fa sempre delle cose elettrizzanti, e lo sta facendo esattamente ora, con le sue dita che mi accarezzano esternamente e mandano brividi di piacere per tutto il mio corpo.

Le sue labbra sono occupate con bocca, collo, petto, seno, e le sue dita continuano quelle cose meravigliose che solo loro sanno fare su di me. In questi momenti la mia forza di volontà è molto, molto debole…

Credo di essere già pronta, e lui se ne è accorto, ma penso che abbia un’idea diversa dalla mia. Non mi permette di toccarlo né di strappargli di dosso i vestiti, mi tiene ferma sotto di sé e spinge due dita.

- Oh…!-

Sto andando a fuoco, ne sono sicura. Mi aggrappo alle sue spalle, probabilmente sto già raggiungendo il limite, ma ho così tanta voglia di lui…

Vari gemiti ed esclamazioni di piacere sfuggono dalle mie labbra, poi lui si abbassa su di me e mi bacia. Rispondo con trasporto a questo bacio fantastico, mugolo qualcosa di incomprensibile contro la sua bocca, mentre sento la testa girare e il mio corpo tendersi.

La mia mente si svuota. Non esiste altro che il vuoto totale, le sue labbra sul mio seno e quelle dita maledette e benedette allo stesso tempo che mi portano al culmine del piacere.

- Resta.-

Il sussurro della sua voce è così lieve che credo di averlo solamente immaginato. Devo riprendermi, la mano di Draco è ancora tra le mie cosce, l’altra tra i miei capelli, e le sue labbra stanno accarezzando delicatamente la mia guancia.

È un gesto così intimo…

- Resta.-

Questa volta non l’ho sognato, ha parlato davvero. Lo sento afferrare la bacchetta e mormorare un incantesimo pulente, poi mi risistema la gonna sulle gambe e, sempre sdraiato accanto a me, si regge su un braccio per guardarmi in viso.

- Non partire per le vacanze.- dice fissandomi intensamente - Resta con me a Natale.-

Oddio… mi ha davvero chiesto di trascorrere con lui le vacanze natalizie?

- Non ho ancora deciso cosa fare.- rispondo. Perché ha un’aria così triste? Che cosa vuole dirmi?

Traccia una scia di baci sulla mia guancia, scende sul collo e risale sull’altra parte del mio viso.

- Passa il Natale con me, Hermione.- dice tra un bacio e l’altro - Stai con me.-

- Sono qui con te.- dico abbracciandolo - Cosa cambia se resto per Natale o no?-

- Cambia per me.- smette di baciarmi e alza di nuovo la testa per guardarmi - Diventa la mia ragazza.-

Cosa… no, un attimo… che cosa ha appena detto? Io non… forse sto immaginando tutto? Magari questo è un sogno o l’effetto di qualche strana pozione di Neville venuta male, o del veleno di una pianta…

- Hermione, ho perso la testa per te. - dice lui, con gli occhi incatenati ai miei e un’espressione tremendamente seria in viso - Voglio che tu sia ufficialmente la mia ragazza.-

Ora ho gli occhi fuori dalle orbite, la bocca spalancata e il cuore praticamente fermo. Le braccia che stringevano le spalle di Draco sono cadute sul materasso in un tonfo sordo.

- Cosa…- spiccico qualche parola incomprensibile - Ma io…-

- Dì di sì…- la sua voce è rotta, sembra quasi che mi stia supplicando…

- No.- rispondo con un filo di voce - Io… io non posso.-

Il suo sguardo si perde per un attimo. Sembra che abbia gli occhi lucidi. Oddio, no, io non volevo questo, non volevo ferirlo… non sapevo neanche che provasse certe cose per me, io… non me ne sono mai accorta.

Mi metto seduta sul letto e mi volto a guardarlo. È seduto accanto a me, ed è così serio che mi fa quasi paura.

- Dici sul serio?- chiedo, incerta - Questo non è un… un esercizio, uno scherzo… una prova di flirt?- appena queste parole lasciano le mie labbra mi pento di averle pronunciate.

Draco mostra un’espressione ferita, ma solo per pochi istanti. In lui si aziona un meccanismo di difesa per cui deve attaccare prima di essere ferito. È una cosa che ho imparato standogli accanto in questo tempo.

- Come puoi pensare che stia scherzando?- la sua voce è dura - Credi che ti stia prendendo in giro?-

- No…- mi sforzo di sorridere, ma non è proprio il caso - E’ che non me l’aspettavo, io… mi hai colta di sorpresa.-

Mi alzo dal letto e lui mi segue. È vicino a me ma non mi sfiora. Perché ho l’impressione che stia per accadere qualcosa di spiacevole?

- Ti ho appena detto che voglio che tu sia la mia ragazza… ora che hai elaborato la cosa, vuoi darmi una risposta?-

No, no, no, cosa sta succedendo? Si sta arrabbiando, lo vedo, ma io non pensavo di trovarmi in una situazione simile, porca miseria!

- Non posso.- ripeto - Io non sono innamorata di te. Mi dispiace.-

Hermione Granger rifiuta la proposta di Draco Malfoy.

Molte ragazze pagherebbero per essere al mio posto, ma se fossero nei miei panni, beh… non sarebbero così contente, ci scommetto.

Mi sono affezionata a Draco, gli voglio bene, sì, e tra noi c’è un equilibrio perfetto. Almeno, c’era fino a pochi minuti fa. Non lo amo, e non voglio che il nostro splendido rapporto si riduca a qualche ora di squallido sesso.

Non provo quello che lui prova per me, ed è il rispetto che ho per lui e per questi suoi sentimenti che non me la sento di dirgli di sì e illuderlo. Non voglio prenderlo in giro.

Si avvicina di un passo. Gli occhi mandano scintille di fuoco, le labbra sono una linea sottile e i pugni sono rigidi e stretti lungo i suoi fianchi.

- Perché sei venuta a letto con me quella sera?- chiede con un sibilo gelido che mi fa venire i brividi - Perché sei venuta a letto con me per tutto questo tempo?-

- Perché… mi andava.- che risposta del cazzo - Avevo voglia di farlo, e anche tu lo volevi… almeno, credevo che lo volessi.-

- E tutte quelle scene nei corridoi? I baci, i sorrisi, gli abbracci… tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme?-

- Non ti ho mai chiesto di aspettarmi la mattina per darmi il bacio del buongiorno né di riaccompagnarmi alla Torre di sera per quello della buonanotte.- ribatto giustamente - Sono state idee tue, tu hai iniziato e siccome a me stava bene non mi sono mai lamentata.-

- E queste non sono cose che fanno due persone che stanno insieme?- alza appena la voce. La sua rabbia sta aumentando.

- Sì, lo è, ma noi non stiamo insieme.- puntualizzo.

- E’ quello che ti sto chiedendo!- esclama lui, visibilmente alterato - Voglio stare con te, cazzo, voglio che tu sia ufficialmente la mia ragazza!-

- Ma io non ti amo!- replico - Non puoi costringermi a corrisponderti. Mi dispiace, ma non voglio prenderti in giro né fingere di provare qualcosa che non provo.-

I suoi occhi in questo momento potrebbero diventare rossi. Forse lo diventeranno. Si allontana da me di qualche passo, guarda altrove e si passa una mano tra i capelli.

- Sei un’ipocrita.- sputa acidamente - E sei anche una puttana.-

Sono sotto shock. Draco non mi ha mai parlato così. Fa male, fa molto male.

- E’ questo che pensi di me?- chiedo. Credo di avere gli occhi lucidi - Pensi davvero questo di me?-

Torna a guardarmi, e mi sento come se fossi appena stata trafitta da mille aghi.

- Sì.-

Questo è un colpo basso. Io non sono una puttana, non sono la sua puttana, e lui non ha il diritto di dirmi certe cose solo perché non posso mettermi con lui e corrispondere i suoi sentimenti.

- Spero che il sesso ti sia piaciuto, Granger.- dice poco dopo, fissandomi con astio - Spero anche che tu possa trovare un altro cretino disposto a scoparti quando ne hai voglia.-

No, questo no, non glielo permetto. Mi avvicino a lui e alzo un braccio, pronta a schiaffeggiarlo per le parole cattive che mi ha appena detto, ma lui lo afferra all’altezza del polso e stringe con forza.

Mi fa male. Vuole farmi male.

- Cosa vuoi fare adesso, rivendicare l’onore perduto?- ghigna. Sta tornando il ragazzino stronzo che offendeva gli altri per divertimento, e non mi piace neanche un po’ - E’ tardi per farlo, cara la mia principessa sul pisello.-

Credo che le mie guance siano diventate rosso fuoco. È vero, io glie ho chiesto di aiutarmi tempo fa e io ho fatto il primo passo in direzione “sesso” con lui, ma non mi sembra che il signorino si sia tirato indietro, e di certo io non l’ho costretto a venire a letto con me.

- Lasciami.- è tutto quello che riesco a dire.

Lui lascia andare la presa sul mio polso e mi guarda con quello che temo sia disprezzo. Puro disprezzo.

- Perfida come sei saresti stata davvero bene a Slytherin.-

- Ma senti chi parla.- replico tra i denti, poi esplodo e alzo la voce - Come puoi arrabbiarti con me? Non è colpa mia se tu hai perso la testa e io no, non è colpa mia se tu vuoi che io sia la tua ragazza e io no, e cazzo, Draco, non è colpa mia se non mi sono innamorata di te!-

- Vai all’inferno!- urla lui di risposta. Perché le cose devono andare in questo modo? Perché il bel rapporto che abbiamo costruito deve sgretolarsi così?

- Vacci prima tu!- replico, poi con un - Accio!- praticamente ringhiato appello a me le mie cose. Volano tra le mie mani e ficco tutto nervosamente in borsa, in disordine, senza pensare alla pergamena che si sta spiegazzando.

- Brava, vattene, Granger.- ghigna lui - Torna da Potter e Weasley, magari puoi mostrare loro quello che ti ho insegnato io.-

- Queste sono cattiverie gratuite, e lo sai.- rispondo cercando di non maledirlo seduta stante - Te lo ripeto, Draco. Non è colpa mia se non sono innamorata di te.-

- Anche io ti ripeto una cosa, Granger.- continua a chiamarmi per cognome - Vai all’inferno.-

Con un gesto della sua bacchetta apre la porta della stanza. Lo guardo negli occhi per quella che credo sarà l’ultima volta ed esco.

Sento la porta sbattere violentemente alle mie spalle.

 

 

***

 

 

Oggi è l’ultimo giorno di scuola. Ieri sera c’è stata la cena di Natale e adesso molti studenti stanno partendo per tornare a casa.

Io sono una di quelli.

Non ho visto Draco da quella litigata di pochi giorni fa. Io non ho cercato lui, lui non ha cercato me. Ci siamo evitati. Non abbiamo neanche respirato la stessa aria.

Mi colpevolizza per dei sentimenti che non provo, per un amore non ricambiato. Io non immaginavo neanche che provasse certe cose per me… come potevo saperlo?

Mi ha colta alla sprovvista e ha reagito decisamente male al mio rifiuto, ma cosa potevo fare? Essere sincera e dirgli che non lo amo o fingere di corrispondere i suoi sentimenti e prenderlo in giro?

Non sono quel tipo di persona. Non mi prendo gioco in questo modo delle persone a cui voglio bene.

E io gli voglio bene.

- Mione, andiamo.-

La voce di Harry mi scuote dai miei pensieri. Sorrido appena, controllo che il mio baule sia al suo posto e raggiungo lui, Ron e Ginny sulla carrozza che ci riporterà alla stazione per prendere il treno.

Salgo i piccoli scalini e mi siedo accanto al rosso. Lavanda non è appiccicata a lui. Strano. Ah, già… lei parte questo pomeriggio, ecco perché non lo sta cavalcando sulla carrozza insieme a noi.

Guardo fuori dal finestrino. I miei occhi si muovono come impazziti alla ricerca di una testa bionda in mezzo alla folla di studenti che aspettano di partire o salutano gli amici in partenza.

Lui non c’è.

Non lo vedo in cortile, né vicino al portone, né in giardino, né in cielo sulla sua scopa e neanche alle finestre. Non è venuto a vedermi partire, non è venuto a salutarmi… non c’è.

Sento una scossa e la carrozza inizia a muoversi.

I miei occhi non lasciano il castello fin quando non mi è più possibile guardarlo. Nessuna delle teste bionde che ho visto apparteneva a lui.

È davvero possibile che il nostro rapporto sia finito in questo modo?

Chiudo gli occhi e spero che, almeno nei miei sogni, Draco mi rivolga uno di quei sorrisi che riservava solo a me.

 

 

 

 

   
 
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