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Autore: Flox_    04/04/2015    2 recensioni
La seconda Guerra Magica sta per cominciare. Tutti accorrono ad Hogwarts per dare una mano nella difesa e naturalmente anche i membri dell'Ordine della Fenice, tra cui ci sono anche i giovanissimi Fred e George. I gemelli si sono allenati per molti anni ed ora sono pronti, non vedono l'ora di combattere veramente.
Cosa succederebbe se i due nel corso della battaglia si dovessero separare?
Questa storia parla un po' della battaglia dal punto di vista dei gemelli.
Spero di avervi incuriosite/i.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Katie Bell, Ordine della Fenice
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Perché tu sei la parte migliore di me
The Room of Requirement

Aberforth li accolse in maniera poco garbata e indicò loro un quadro con la foto di sua sorella minore Ariana, inneggiando al fatto che lì dietro ci fosse il passaggio per il castello. Stavano per entrare anche i gemelli che fungevano da chiudi fila quando un sonoro crack li fece voltare. Nel locale erano appena comparse le loro tre compagne di Quidditch, Angelina, Alicia e Katie.
“Fred, George, muovetevi!” li invitò Charlie. 
“Noi arriviamo subito, andate pure avanti!” rispose George, e si fermarono nel locale, chiudendo il quadro. 
“Ragazze, ci siete anche voi!” esultò Fred. 
“Si, beh non possiamo mica sottrarci ad una guerra. Mi dispiace solo che Olly non sia qui!” disse sconsolata Angelina. 
“Olly?” le chiese interrogativo George. 
“Oh beh ecco, io e Baston stiamo insieme, solo che lui è ricoverato al San Mungo per una brutta caduta durante una partita. Penso che lo dimetteranno fra qualche giorno.”.
"C’era da aspettarselo che stavate insieme!” ghignò Fred. 
“Già, due malati di Quidditch come voi non avrebbero potuto sopportare della gente comune!” disse George beffardo. Dopo uno sguardo torvo da parte di Angelina, i due rossi continuarono l’interrogatorio: “Dov’è Lee invece?” chiesero in direzione della Spinnet, sapendo che i due stavano insieme. 
“Dovrebbe essere già dentro!” e indicò allusiva il ritratto di Ariana. 
“Sarà meglio andare!” disse in tono sbrigativo Fred e fece strada agli amici. 
Il sottopassaggio era illuminato solo da fioche luci appese ai muri, ma per loro non era un problema.
Erano maghi. “Lumos Maxima!” ed una potente luce argentata uscì dalla bacchetta di Fred, che si mise davanti a parlare di Quidditch con Alicia e Angelina. George, che era rimasto dietro con Katie, si ricordò che l’amica aveva concluso l’anno prima i suoi studi e quindi decise di chiederle com’erano andati i M.A.G.O. più che altro per smorzare la tensione. Katie rimase basita da questa domanda. Infatti lei e George non erano buoni amici e si erano parlati poche volte al di fuori del campo da Quidditch, più che altro a causa della timidezza di lei che le impediva di parlare con i maschi. Tuttavia decise di rispondere sincera.
“Ho passato i M.A.G.O. con il massimo dei voti in tutto e adesso sto facendo un tirocinio come medimaga al San Mungo. E a te come va il negozio di scherzi?” le chiese sia per cortesia che per curiosità. 
Dopo essersi complimentato con lei George disse: “L’abbiamo dovuto abbandonare poco più di due mesi fa.” rispose dispiaciuto per poi continuare: “I Mangiamorte davano la caccia a tutti i membri dell’Ordine e sapevano benissimo che praticamente tutta la nostra famiglia ne faceva parte. Ci siamo dovuti nascondere alla Tana tramite incantesimi di protezione di vario genere. Sai che noia!” concluse abbozzando un lieve sorriso. I due continuarono a parlare fino a quando sentirono Angelina urlare: “Guardate! Là c’è una porta!”.

Tutti gli amici si precipitarono alla porta e la aprirono, trovandosi davanti almeno una sessantina di studenti che li fissavano. Il silenzio venne rotto quando una testa rossa urlò: “Fred! George! Mi siete mancati!”. La loro sorellina era coperta di lividi ma continuava a dire di stare bene. Quelli messi peggio erano di certo Neville Paciock e Seamus Finnigan. 
“Dov’è Harry?” chiesero in coro i gemelli. 
“È andato con Luna a cercare il diadema perduto di Priscilla Corvonero." rispose una voce indistinta.
I ragazzi notarono che in fondo alla stanza c’erano anche i loro genitori che parlavano con altri maghi e streghe. Chiacchierarono un po’ tra di loro fino a quando Harry e Luna entrarono di botto nella stanza, facendo girare tutti i presenti. Notando lo sguardo preoccupato dei suoi amici Harry iniziò a spiegare: “Voldemort sta arrivando, stanno barricando la scuola… Piton è fuggito… Stanno facendo evacuare i più piccoli. L’appuntamento è in sala grande. Si combatte!” concluse preoccupato. 
Urla di gioia si levarono da tutta la stanza. 
“Facciamogli vedere quanto vale l’Esercito di Silente!” urlò Michael Corner. 
“Andiamo a difendere la scuola!” dissero all’unisono Terry Steeval e Dean Thomas. E pian piano cominciarono ad uscire dalla stanza. Ormai era rimasto solo un piccolo gruppo di persone e Harry andò verso di loro. La signora Weasley stava litigando con Ginny. Attorno a loro c'erano Lupin, Fred, George, Charlie, Bill e Fleur. 
“Sei minorenne!” stava urlando la signora Weasley quando Harry si avvicinò. “Non lo permetterò! I ragazzi sì, ma tu, tu devi tornare a casa!”.
“No!” ruggì Ginny liberando il braccio dalla stretta della madre con uno strattone che le sventagliò i capelli. 
“Sono nell'Esercito di Silente...” 
“... una banda di ragazzini!” tuonò Molly.
“Una banda di ragazzini che sta per sfidare uno dei maghi più potenti di sempre, cosa che nessun altro a questa età ha mai osato fare!” intervenne Fred.
“Ha sedici anni!” urlò spazientita la signora Weasley per poi continuare: “Non è abbastanza grande!”.
“Si ma è più brava di tanta altra gente con gli incantesimi!” infierì George e Ginny lo guardò con l’espressione colma di gratitudine. Ma decise di intromettersi anche Bill, il più saggio dei fratelli.
“La mamma ha ragione, Ginny” osservò con dolcezza. “Non puoi. Tutti i minorenni devono andarsene, è giusto così”. 
“Non posso tornare a casa!”. Gli occhi le scintillavano di lacrime di rabbia. “Tutta la mia famiglia è qui, non posso star là da sola ad aspettare, senza sapere, e...”. 
Per la prima volta il suo sguardo incontrò quello di Harry. Lo guardò supplichevole, ma lui scosse il capo e lei si voltò, amareggiata. 
“Bene.” si arrese, fissando l'ingresso del passaggio che tornava alla Testa di Porco. “Allora vi saluto.” 
La rossa stava per andarsene infuriata quando qualcuno uscì dal tunnel, perse l'equilibrio e cadde. Si rimise in piedi aggrappandosi alla sedia più vicina, si guardò intorno attraverso gli occhiali storti cerchiati di corno e disse: “So-no in ritardo? È già cominciato? L'ho saputo solo ora e...”.


Note: Ed eccomi qui con questo secondo capitolo.
Mi è un po' dispiaciuto vedere che per ora non ci sono state ancora recensioni, però ringrazio di cuore quelle 66 persone che hanno speso una piccola parte del loro tempo per leggere questa storia❤
Come ho già scritto nel capitolo precendente, se vi va, lasciate un piccolo commentino, anche solo poche righe. Per me è davvero importante sapere se la storia piace o no, per vedere se continuarla oppure cancellarla. Ci conto :) 
Accetto critiche e consigli.
Alla prossima❤
Flox_
   
 
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