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Autore: ViciousAir    07/04/2015    8 recensioni
POSSIBILI SPOILER BOO
Una piccola raccolta senza pretese di One-Shots dedicate alla coppia Will Solace/Nico di Angelo, tutte rigorosamente AU, ispirate a vari prompit. Principalmente saranno fluff, ma non escludo un pizzico di angst ogni tanto.
10. "Stop throwing apples at me!.": Will Solace lanciò per la terza volta in quel giorno una mela a Nico di Angelo sotto gli occhi dubbiosi di Percy e sconvolto di Annabeth. Nico di Angelo non capiva perché Will Solace si fosse fissato con questa storia di lanciargli mele.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“This is shakespearean flirt!”

“I santi, pur se accolgono i voti di chi prega, non si muovono.”

Will Solace sentì che Nico gli aveva stretto un po’ più le mani. Il cuore gli mancò di un battito.
C’erano quasi, il primo bacio tra Romeo e Giulietta stava per essere provato in quel preciso istante e Will non riusciva a stare tranquillo.
Lui avrebbe baciato Nico. Lui e Nico. Quel Nico. Nico di Angelo.
Quel bellissimo ragazzo del LGBTQA+ club che aveva proposto di portare in scena la versione leggermente modificata di Romeo e Giulietta.
Quello splendido ragazzo che non sorrideva mai, che se ne stava sempre sulle sue, che se parlava infarciva il discorso di battute sarcastiche e che cielo, cielo se piaceva a Will.
Insomma, Nico di Angelo era la sua cotta storica. Nonché la cotta di almeno la metà dei ragazzi..
Ma principalmente la sua cotta storica.

“E allora non ti muovere fin ch’io raccolga dalle labbra tue l’accoglimento della mia preghiera.”

A Will tremava la voce, lo sentiva, sentiva che con il diaframma non riusciva ad intonare quella frase come voleva, sentiva dei nodi terribili alle corde vocali e anche allo stomaco.
Forse tutta quell'emozione avrebbe reso la scena più vera. Più bella. Con più emozione.
Sorrise appena all’attore che aveva davanti, chiedendogli con lo sguardo se poteva farlo.
Magari non voleva, magari quel bacio era troppo, magari lui non era il massimo per interpretare Romeo, magari aveva recitato da schifo e Nico gli avrebbe tirato un ceffone, magari gli ufo….
Tanti magari che vennero infranti da un piccolo cenno di capo del moro.

Will si chinò appena per arrivare all’altezza del giovane. Avevano ancora le mani intrecciate alle sue, Will non si era accorto di quanto fossero fredde.
Che problema c’era, tanto gliele avrebbe riscaldate lui, no?
Lentamente chinò appena la testa di lato e chiuse gli occhi.
Poteva sentire il leggero respiro di Nico sulle proprie labbra, poteva sentire il proprio naso contro quello del moro, riusciva persino a pregustarsi che sapore avrebbe avuto.
Oh, era buonissimo.

“STOP.”

Will riaprì gli occhi, trovandosi naso contro naso con Nico. Il giovane sbarrò gli occhi tanto quanto lui e si allontanò di scatto.
Will, in quel momento, era convinto di sembrare un cesto di pomodoro con le lentiggini, però non riusciva a spostare lo sguardo dal viso del giovane davanti a lui.
Da dietro le quinte si sentì un oh, eddai! spazientito da Fra’ Lorenzo, per l’occasione interpretato da un biondino magrolino di nome Ottaviano che tutto aveva, tranne che le parvenze di un frate.
Nico alzò gli occhi al cielo e sbuffò rumorosamente, voltandosi verso la regista seduta in platea.

“Più pathos, Will! Devi essere innamorato!”
“Ma sono innamo- Cioè, sto fingendo benissimo di essere innamorato!”
Di più! E poi niente lingua.”
“Ma non ho mai voluto mettere la lingua!”
“Certo, certo.”

Rachel, la regista, se ne stava in piedi su uno dei sedili della platea con in mano il copione.
Will si voltò completamente verso di lei, assumendo un’aria da ma che cosa stai insinuando, con tanto di braccia alzate al cielo ed espressione stupita.
Sentì una risatina divertita di Nico e, se prima assomigliava a un cesto di pomodori, ora sembrava un semaforo con le lentiggini. Ora anche Nico di Angelo stava pensando che Will avrebbe voluto mettere la lingua, come aveva detto Rachel.
Vita ingrata.

“Ne ho anche per te, signorino di Angelo.”
“Sentiamo, allora.”

Nico si portò le braccia al petto, sbilanciò tutto il proprio peso su una gamba e inclinò la testa. Aveva addosso un sorrisetto furbo, divertito. Forse un po’ inquietante.
Rachel non parve intimidita dal suo comportamento.

“Guarda bene il tuo Romeo.”
“L’ho già osservato abbastanza in questi giorni.”
“Se l’hai osservato così bene, allora non diresti I s-s-s-s-santi, p-p-pur s-s-s-s-se… Oh no, tireresti fuori i così detti e ci proveresti decentemente.”

Nico tentennò per un istante e perse il suo ghigno che lo contraddistingueva.
Will non si era accorto di nessun balbettio da parte di Nico, anzi, sembrava abbastanza sicuro della sua battuta.
Certo, era comunque Giulietta.
Quella donna non era uno dei personaggi femminili più provocanti nella storia del teatro, quindi l’atteggiamento da timorata di dio era assolutamente nel ruolo.

“Devo provarci con lui?”
“Cos-? Chi deve provare con chi? Perché dovrebbe provarci con me? È Giulietta!”
“Esatto! È una Giulietta che sta flirtando a sua volta con Romeo! Non sono solo smancerie, ragazzi, questo è flirt del 1500! Quindi, Nico, anche tu devi farlo, o non ne sei in grado?”

Will era abbastanza convinto che Rachel stesse provocando apposta Nico e il giovane sembrò aver preso quella sfida sul personale.
Will non sapeva se avere paura o meno.
Da dietro le quinte, Fra’ Lorenzo sbuffò sonoramente domandando con la sua irritante voce nasale se fosse possibile riprendere, dato che aveva degli impegni.
La sua richiesta fu immediatamente accolta.

“Pronto, Will?”
“Penso di sì.”

Will prese un lungo respiro, rientrando nel personaggio di Romeo e riprendendo il monologo da capo. Cercò di non lasciarsi prendere troppo dall’emozione come era successo prima, modulando la propria voce in modo da avere un’intonazione innamorata e allo stesso tempo carica di energie. Insomma, il tipico Romeo.

I santi, pur se accolgono i voti di chi prega, non si muovono.”

Nico, a quanto pareva, aveva altri progetti. La sua voce non era quella della Giulietta shakespeariana, oh no, era graffiata, bassa, quasi sussurrata.
Era… Sexy.
Nico continuava a tenergli le mani strette, ma questa volta aveva puntato le unghie contro la sua pelle. Ad ogni battuta le stringeva di più e Will cominciava a sentire un piacevole dolore in tutto questo.
Ora Will aveva una mezza idea su che cosa succedeva se si provocava Nico di Angelo e non sapeva se esserne piacevolmente colpito o decisamente terrorizzato.
Probabilmente la reazione corretta era un misto tra le due.

“E allora non ti muovere fin ch’io raccolga dalle labbra tue...”

Si stavano guardando negli occhi e lo sguardo di Nico era molto, molto intenso. Era un contatto visivo forte, Nico pareva guardarlo dentro, studiarlo. Desiderarlo. Will avrebbe pagato per ricevere quello sguardo giù dal palco.
Nico gli lasciò le mani ormai decorate da piccoli buchetti rossi e Will non perse l’occasione per portare la sua tra i capelli arruffati del moro.
Will non chiese più se poteva sì o no, si chinò verso di lui continuando a mantenere quel contatto visivo che tanto desiderava, ritrovandosi in poco tempo nella stessa situazione di qualche minuto prima.

“…l’accoglimento…”

Will gli sussurrò quelle parole praticamente a contatto con le sue labbra.
Sentì un wow da dietro le quinte, probabilmente era Ottaviano che non riusciva a tacere un istante, ma non ci fece troppo caso.
Stessa situazione di prima: stava per baciare Nico di Angelo. Sentiva ancora il suo respiro caldo sulla propria bocca e riusciva ancora ad immaginare perfettamente quel sapore che non poteva gustarsi a causa di Rachel.
Il cuore aveva già smesso di battere ad una frequenza accettabile molto tempo prima.

“…della mia preghiera.”

Fu un bacio breve, durò solo qualche secondo, ma il biondo lo bollò mentalmente come uno di quei baci carichi di passione che si ricevono qualcosa come un paio di volte nella vita.
Carichi di passione, sì, e di piccole carezze tra le ciocche nere, perché Will non poté fare a meno di passare le sue dita tra i suoi nodi con da una parte la voglia di spingerlo più a sé e, perché no, metterci quella maledetta lingua e dall’altra la paura di tirargli per sbaglio i capelli.
Will Solace non avrebbe mai immaginato che le labbra di Nico di Angelo combaciassero perfettamente con le sue. Lo trovò decisamente poetico.

“STOP.”

I due si staccarono sobbalzando alla velocità della luce, come se fossero appena stati beccati a fare qualcosa di proibito.
Il cuore di Will stava tornando lentamente a una frequenza normale.

“Era questo di cui parlavo! Flirt del 1500! Tensione sessuale! Questo è quello che voglio vedere a tutte le prove di questo maledetto spettacolo! Per oggi chiudiamo, grazie a tutti!”

Rachel batté le mani un paio di volte e da dietro le quinte si sentì un applauso stanco. Gli attori si salutarono tra di loro uscirono dalle quinte per saltare giù dal palco.
Will ricevette un paio di pacche sulla spalla dai suoi amici che salutò ricambiando le pacche e facendo loro con il capo un cenno di saluto.
Nico stava facendo la stessa cosa: salutava con la mano i suoi amici che uscivano di fretta dal piccolo teatro per tornare a casa.
Rimasero ben presto soli, ancora sul palco, ancora vicini. Nico fu il primo a rompere il silenzio

“Complimenti Will, ottima interpretazione.”
“Anche la tua era perfetta. Penso che dovremmo provare insieme questi giorni. Al di fuori delle ore di teatro, intendo.”

Nico alzò un sopracciglio.
Da dove gli era venuta fuori questa?

“… Mi sembra un’ottima idea.”
“Davvero?”

Nico si limitò ad annuire, poi balzò giù dal palco e camminò velocemente verso l’uscita.

“Domani alle tre e venti davanti alla palestra, non mancare.”

Will non sarebbe mancato, poco ma sicuro.

__

Heeey there! ViciousAir here! What’s up?

In quanto teatrante, vi posso giurare che qualcosa di molto simile è successo a noi. Non a me, per l’amor del cielo, in quello spettacolo ero Benvolio, mi pare, ma il nostro amato regista ha bloccato la povera gioia che faceva Giulietta dicendo che doveva flirtare con Romeo e lei si è messa subito a fare la provocante. Romeo era sconvolto.
Ma comunque, Marpione!Will torna anche qui, questa volta inconsapevole di essere un maprioncello. Il suo subconscio è fatto così, è inutile, ci prova sempre e comunque, anche quando non vuole.
Signori e signore, Nico alla riscossa che prende un po’ troppo sul serio le provocazioni. Sarà IC? Sarà OOC? Sarà NPC? O RPG? Sono tanti i misteri della galassia a noi conosciuta.
Oh sì. C’è il bacio qui. Casualmente, un bacio. Ma non mi sprecherò molto su quel bacio, anche perché non è che ci sia scritto molto.
Come potete vedere, siamo arrivati a quelle dolciose e tenere. Tra un po’ ci sarà quel famoso climax, pero ora siamo arrivati a ‘siamo amici, ho una cotta per t- WOAH CI SIAMO BACIATI’ in una ‘Theatre!AU’, provate ad immaginarvi la prossima.
Per ora vi saluto con un profondo inchino, vi ringrazio per le recensioni davvero, mi commuovono talvolta, finisco a causa vostra con le lacrime. Per chi segue, chi legge sempre, per chi ne ha lette solo due, chi ha droppato al primo capitolo, chi l’ha vista e ha detto omg no, io shippo percico sappi che tornerai qui, shippatore di Percico, e quando leggerai questa parte dirai ‘ViciousAir aveva ragione’.
Grazie mille a tutti, tanto amore per voi.
Preach, babies!
ViciousAir
  
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