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Autore: Astrea9993    07/04/2015    1 recensioni
"Tu vivi a cavallo tra i due mondi, sei perfetta per questo incarico"
Per un momento rimasi a meditare in silenzio. Probabilmente sarebbe stato rischioso ma, per la prima volta, mi veniva offerta in concreto la possibilità di rendermi davvero utile, mi veniva assegnato per la prima volta un incarico, un incarico che potevo portare a termine solo io.
Sono ormai passati tre anni e, i nostri eroi, hanno ormai concluso il loro ciclo di studi ad Hogwarts. Quelle mura sicure e ricche di ricordi sono ormai lontane ed ora James, Sirius, Remus, Lily, Marlene e Nelly sono immersi in una guerra che imperversa sempre più e che li trascinerà in una spirale di intrighi magici e Babbani.
Questa fanfiction è il seguito della mia long "Persona Priva di Poteri Magici" quindi vi consiglio di leggerla prima di procedere alla lettura di questa storia.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Mangiamorte, Marlene McKinnon, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 7
 
In cui Nelly comprende che il tempo dei dubbi e delle incertezze è finito e che la guerra è iniziata
 
 
"Voglio del succo di zucca!" Esclamai con decisione.
"Ne sei davvero sicura?" Chiese Sirius inarcando un sopracciglio perplesso.
"Tu odi il succo di zucca." Intervenne James.
"Se non sbaglio l'hai definito 'quella poltiglia arancione e dolciastra'." Rincarò la dose Remus mentre si affrettava a prendere un paio di pancakes.
"E se eri costretta a berlo lo versarvi di nascosto nel mio calice quando eri convinta che nessuno ti stesse guardando." Intervenne Peter.
"Oh si!" Esclamò Marlene ridendo "il modo in cui si guardava attorno con circospezione era stupendo!"
"Be' ora credo che mi piaccia." Mugugnai infastidita.
"Se devi sputarlo cerca di evitare la mia faccia." Mi provocò Fabian.
"Sono un'adulta e se dico che voglio il succo di zucca vuol dire che voglio il succo di zucca." Sentenziai incrociando le braccia al petto.
"E se non sbaglio prima volevi del succo d'arancia, di pompelmo, pesca, pera, albicocca, mela, ananas..." iniziò ad elencare Gideon.
"Non dimenticare pomodoro, mirtillo, ribes, ace, ace rossa, trobical, uva e fragola." Elencò Sirius divertito.
"Smettetela di fare i bambini!" Intervenne Dorcas in mio soccorso, se non fosse stata così bella, bionda e intelligente avrebbe potuto persino essermi simpatica...
"Ma da quando in qua in questa casa c'è tutto questo succo?" Chiese Lily perplessa.
Quella domenica mattina la colazione a casa Potter era più movimentata del solito o, per meglio dire, quella mattina tutti avevano improvvisamente voglia di farsi i fatti miei.
"Questa casa è piena di succo da quando Nelly ha detto addio alla caffeina ed è diventata astemia." Soggiunse Marlene infondendo quanto più disprezzo possibile nell'ultima parola.
"E per la cronaca la carenza di caffeina ti fa davvero male, sei più aggressiva del solito!" Si lamentò James.
"Potter, di addio ai tuoi biscotti." Sentenziai infastidita.
"Andiamo Belle Gambe, sei bellissima anche con il broncio ma ti preferisco di gran lunga col sorriso." Mormorò Sirius prima di chinarsi a baciare le mie labbra. "Prometto di comprarti il succo di zucca." Mormorò poi ad un palmo dalle mie labbra.
"Ti amo, Sirius Black." Bisbigliai di rimando.
L'amore che provavo per Sirius era come il nostro bambino che cresceva lentamente nel mio grembo e diveniva sempre più grande, il mio amore cresceva ogni giorno inesorabile.
In quel momento il sostegno di Sirius era per me indispensabile.
Non avevo mai avuto bisogno di lui come in quel momento quando, dopo anni, mi ritrovavo ad avvertire la mancanza di mia madre più forte che mai.
Avrei voluto averla accanto a me ora che stavo per diventare madre e non sapevo neppure se fossi in grado di prendermi cura di un essere vivente così innocente ed indifeso.
Avrei voluto permetterle di conoscere Sirius ma, se l'avessi contattata, non avrei fatto altro che metterla ulteriormente in pericolo...
"Hai smesso di bere?" Domandò Dorcas attirando la mia attenzione, il suo sguardo era sospettoso, troppo sospettoso.
"Sai com'è, preferisco essere sobria quando i Mangiamorte attaccheranno." Spiegai in un'alzata di spalle.
"Davvero?!" Intervenne Gideon "io preferirei essere sbronzo per quel momento!" Sentenziò ridendo.
Era domenica mattina e quella era una tranquilla colazione tra amici, avrei dovuto essere serena ma non potevo fare a meno di essere preoccupata.
Mancavano solo pochi giorni al discorso che il primo ministro in persona avrebbe dovuto tenere ad Oxford e noi avremmo dovuto essere li per proteggerlo.
Avevo paura, non ero mai stata così spaventata, forse perché questa volta non si trattava solo di me, non si trattava più solo di me.
Ora avevo qualcosa da proteggere e, questa volta, Sirius non sarebbe stato con me.
"Nelly, stai bene?" Intervenne Dorcas, sentivo il suo sguardo su di me, che sospettasse qualcosa?
No, era impossibile che avesse qualche sospetto, in fin dei conti neppure Lily e Marlene avevano notato nulla di diverso in me.
"Sto bene." Mi affrettai a rassicurarla "ora devo andare, devo incontrare Emily per definire alcuni dettagli relativi alla missione." Soggiunsi mentre mi alzavo da tavola.
"Aspetta" intervenne Dorcas mentre si affrettava a raggiungermi "devi andare all'Accademia Auror? Io devo recarmi lì per vedere Moody! Se vuoi posso darti un passaggio."
Passaggio voleva dire materializzazione e, al solo pensiero di materializzarmi, mi veniva voglia di vomitare ma, in quel momento, gli occhi di Dorcas erano su di me profondi ed indagatori.
Avevo la sensazione che stesse studiando ogni mia mossa.
"Certo! Ne sarei davvero felice!" Esclamai sforzandomi di sorridere.
"Perfetto allora!" Convenne lei e, prima ancora che potessi capire cosa stesse accadendo mi trovai avvinta da quella sgradevole e familiare sensazione alla bocca dello stomaco.
E poi eravamo all'Accademia Auror.
Ero piegata su me stessa, la testa tra le gambe impegnata a combattere contro la nausea.
"Immagino che Sirius lo sappia." Intervenne Dorcas mentre si piegava leggermente su di me.
"Che cosa?" Domandai mordendomi la lingua per trattenermi dal mandarla a quel paese "che la materializzazione non mi fa un bell'effetto?! Credo l'abbia intuito quando ho vomitato sulle sue scarpe, è stata una grande prova d'amore continuare a considerarmi una ragazza attraente dopo quel piccolo incidente ma abbiamo superato anche questa difficoltà."
"Antonella, credo sia arrivato il momento di dire la verità."
"Tagliamo corto e dimmi che cosa vuoi che confessi Meadowes." Sbraitai nel rialzare il capo, in fin dei conti vomitarle addosso non mi sarebbe dispiaciuto poi tanto...
"Sei incinta, non è così?" Disse decisa "hai smesso di bere alcolici, gli odori forti ti danno fastidio, hai delle strane voglie e hai delle forti nausee. Molly è una mia cara amica e so riconoscere una donna incinta quando la vedo."
"Non so di che cosa tu stia parlando." Dissi senza riuscire a tradire una certa esitazione.
"Sirius ha ragione, sei una pessima bugiarda." Intervenne Dorcas "Devi dirlo a Moody e a Silente, a lungo andare finirai solo con l'essere un pericolo per te stessa e gli altri" Soggiunse poi.
"Io non ho nulla da dire e, se sei tanto certa delle tue ipotesi puoi parlargliene tu stessa."
Conclusi prima di allontanarmi da lei.
La conversazione era finita e tutto si stava facendo tremendamente complicato. 
 
 
 
*****
 
 
 
Era tutto troppo complicato.
Era da giorni ormai che provavo la sensazione che la mia vita si facesse di istante in istante sempre più complessa e per quanto cercassi di rialzarmi continuavo a sentirmi vittima mio malgrado delle circostanze.
Ed ora c'era anche Dorcas Meadowes a complicare le cose.
Avevo bisogno di tempo ma ora che Dorcas aveva scoperto la verità vedevo il tempo scorrere inesorabile davanti ai miei occhi.
Quel pomeriggio ero riuscita ad avvertire a malapena ciò che Emily aveva da dire, avremmo dovuto decidere quale fosse l'armamentario necessario per la missione ma io ero tremendamente distante.
Alla fine Emily aveva finito col chiedermi se stessi poco bene ed io avevo finito con l'approfittarne per andarmene.
Ero riuscita ad evitare sia Moody che Dorcas ma, in fondo al mio cuore, non potevo fare a meno di chiedermi se quest'ultima non avesse rivelato il mio segreto.
Dorcas Meadowes sembrava essere convita di ciò che diceva e non mi sembrava una persona disposta a minacciare a vuoto.
Cupa e turbata mi avviai verso casa Potter con estrema tranquillità, tutto sommato ero felice di non dover subire la tortura di un'ulteriore materializzazione.
Quella camminata in solitudine mi era però parsa estremamente rinvigorente, in fin dei conti ultimamente avevo ben poche possibilità di ritagliarmi spazi per me stessa e, in futuro, molto probabilmente non avrei più avuto spazio per me stessa, non c'ero più solo io,  ora eravamo un "noi".
Di lì a pochi mesi non saremmo più stati semplicemente io e Sirius, non avremmo più avuto il tempo di dedicarci in tutta tranquillità l'uno all'altra perché le nostre vite sarebbero state stravolte dall'arrivo di quell'esserino che non conoscevo e che già amavo.
Devo godermi quel silenzio come dovevo godermi quegli istanti in cui io e Sirius eravamo una donna ed un uomo e non una madre e un padre.
Pensai tra me e me mentre giungevo a casa, una casa che appariva vuota e silenziosa.
Osservai l'orologio.
Erano solo le undici di mattina ed i membri dell'Ordine conducevano vite troppo frenetiche per poter essere già a casa a quell'ora del giorno.
Quel silenzio appariva quasi irreale.
Sorrisi distrattamente nel notare la bottiglia di succo di zucca posata al centro del tavolo.
Versati un po' di succo in un calice per poi constatare che Sirius aveva ragione: quella roba per me era troppo dolce.
Disgustata allontanai la bottiglia da me per poi ripiegare su di un tè caldo all'arancia e cannella.
Inevitabilmente ritornati con la mente al passato, a quando la magia non esisteva, a quando ero ancora innocente, a quando non ero capace di sparare ad un altro essere umano senza provare alcun rimorso.
A quei tempi bevevo quel te assieme a mia mamma, a quei tempi non avevo paura.
Per la seconda volta nell'arco di pochissimo tempo mi ritrovai a desiderare di averla accanto, di potermi rifugiare nel suo abbraccio illudendomi che andasse tutto bene e che i Mangiamorte e Voldemort non esistessero.
Invece fuori c'era la guerra, io ero molto incinta e, come se tutto questo non fosse sufficiente, c'era anche Dorcas...
"Nelly." Disse Marlene nel farmi sobbalzare.
"Mi hai fatto prendere un infarto!" mi lamentai lieta di non aver fatto cadere a terra la teiera in cui avevo appena fatto bollire l'acqua calda.
"Ho bisogno di un favore." Soggiunse la mia amica, mi bastò scorgere la serietà nei suoi occhi per comprendere che si trattava di qualcosa di estremamente importante.
"Tutto quello che vuoi." Mormorai in un sussurro, conoscevo Marlene e lei non sarebbe mai venuta da me se non fosse stato importante. 
"si tratta di Remus, lui non vorrebbe mai che te lo chiedessi..."
"sai di potermi chiedere qualsiasi cosa, voi tutti siete ormai la mia famiglia."
"si tratta della pozione antilupo, Damocles Belby è finalmente riuscito ad ultimarla. Remus non vorrebbe che te ne parlassi, sai com'è fatto, non vorrebbe assillare gli altri con i suoi problemi però io so che ha bisogno di quella pozione."
"Ne hai parlato con Silente?"
"la pozione non è ancora stata diffusa nonostante gli studi siano ormai terminati ma Belby è comunque disposto ad insegnarci come realizzarla in cambio della nostra massima discrezione ma, ad ogni modo, Belby ha posto un ulteriore condizione: la persona che dovrà imparare a preparare la pozione sei tu."
Osservai per un momento Marlene e la serietà del suo sguardo era incredibile quanto tesa fosse nel formulare quella richiesta.
Per un momento tornai con la mente alla prima volta in cui avevo visto Belby, era il mio primo anno ad Hogwarts e mi trovavo ad una delle feste di Lumacorno, era stato il professore in persona ad insistere per presentarmi quel giovane e brillante mago.
Nella mia mente Belby appariva come un ricordo vago e lontano perché, i mie ricordi di quella sera ormai lontana, ruotavano tutti attorno a Sirius.
"Sarà un piacere per me aiutarvi." esclamai decisa "poter fare qualcosa per rendermi utile non fa altro che rendermi felice inoltre avere l'opportunità di studiare con un pozionista di tale fama non può far altro che rendermi felice."
"Grazie" mormorò Lene nel regalarmi un sorriso luminoso.
"lo sai che non devi ringraziarmi." replicai nel preparare una tazza di tè anche per la mia amica.
"lavorare con Belby non sarà un problema?"
"non vedo perché dovrebbe esservi qualche problema: ci ho parlato per qualche minuto una sera di tre anni fa e, francamente, i miei ricordi di quella sera non ruotano di certo attorno a Damocles Belby."
"oh già!" esclamò Marlene mentre il consueto lampo di allegra malizia si faceva strada sul suo volto "quella sera tu e Sirius vi siete dati da fare..." continuò divertita "ciò però non cambia che dopo tre anni Belby si sia ricordato di te."
"È solo che io, anche tre anni fa, credevo nella sua ricerca, e probabilmente ora ha compreso perché per me il suo lavoro fosse così importante."
"Grazie." disse per l'ennesima volta Marlene ma, questa volta, stava sorridendo.
Io, Marlene, Lily, Alice ed Emmeline avevamo condiviso molto.
Erano passati solo tre anni da quando le avevo conosciute ma sentivo ora più che mai quanto il loro sostegno fosse per me importante perché ognuna di noi avrebbe fatto di tutto per aiutare le altre.
Su una cosa Dorcas aveva ragione: non avrei potuto nascondere ancora per molto la verità ma, se pensava davvero che fossi solo un pericolo per me stessa e gli altri, si sbagliava di grosso.
 
 
 
*****
 
 
 
Mi guardai allo specchio per un ultima volta.
Avevo raccolto i capelli in una crocchia ordinata ed indossavo un tailleur giacca e pantalone.
Per un istante mi chiesi se sembrassi sufficientemente matura.
"la mia ragazza è uno schianto ed ora va a picchiare i cattivi." mi sussurrò Sirius all'orecchio facendomi sobbalzare.
"rilassati." soggiunse poi nel notare la mia espressione tesa "non sarai da sola, e poi ci saranno anche Dorcas e i gemelli Prewett."
"la loro presenza non mi aiuta di certo a calmarmi." replicai io.
Era già arrivato l'atteso giorno della prima missione sul campo ed io non mi ero mai sentita così tesa.
Forse era per colpa degli ormoni in subbuglio, dello sguardo di Dorcas che continuava a seguirmi prepotentemente o del fatto che questa volta non avrei avuto Sirius accanto a me ma non avevo mai avvertito così tanto la tensione.
Nonostante le mie paure Dorcas non aveva divulgato il mio segreto, la ragazza aveva infatti ammesso di non avere sufficienti prove dalla sua parte ma avrebbe continuato a tenermi d'occhio.
Sirius, d'altro canto, aveva liquidato la faccenda "Dorcas" senza preoccuparsene troppo, non credeva che Dorcas avrebbe esposto il mio segreto inoltre, a sua detta, non avrei potuto nascondere la gravidanza all'infinito.
Sapevo che Sirius aveva ragione ma non potevo fare a meno di essere preoccupata e Dorcas non faceva altro che accrescere la mia ansia.
"ancora con questa storia! Dorcas è un'abile strega e..."
"non è questo il problema." mi affrettai ad interromperlo "oggi il primo ministro terrà un discorso ad Oxford. Walker e Thompson si presenteranno come la sua scorta personale mentre io ed Emily reciteremo la parte delle sue assistenti personali." iniziai a spiegare "infine James, Lily, Alice, Franck e Remus si confonderanno tra gli studenti. Saranno quindi presenti molti membri dell'Ordine per cui potrai capire che il fatto che Moody ritenga necessaria la presenza di due Auror e di una strega esperta come Dorcas non mi aiuti a tranquillizzarmi."
"andrà tutto bene." disse Sirius mentre mi prendeva il volto tra le mani ed io, per la prima volta, mi resi conto che tra i due forse il più preoccupato era lui, perché questa volta non avrebbe potuto guardarmi le spalle.
"questo è poco ma sicuro!" risposi sforzandomi di sorridere "come posso permettere che mi accada qualcosa di male quando l'uomo più sexy del mondo mi attende a casa?!" soggiunsi prima di baciare delicatamente le sue labbra.
"Nelly! Sei pronta?!" giunse a richiamarmi alla realtà la voce di Lily.
"vai e fai attenzione." disse prima che mi allontanassi diretta verso l'ignoto.
Avrei voluto abbracciarlo e baciarlo un ultima volta ma sapevo che se lo avessi fatto non sarei più riuscita a lasciarlo andare perché sentivo dentro di me che qualcosa non andava.
Conoscevo ormai bene quella stretta alla bocca dello stomaco ed ero certa che qualcosa quel giorno sarebbe andato storto.
 
 
 
*****
 
 
 
"così va indubbiamente meglio." sussurrò Thompson mentre scrutava un ultima volta me ed Emily.
Ci eravamo congiunti al primo ministro una ventina di minuti prima e, finalmente, eravamo giunti nell'aula magna dove si sarebbe tenuta la conferenza a cui avrebbe partecipato anche la stampa.
La sicurezza era indubbiamente alta ed i collaboratori del primo ministro sembravano molto sorpresi nello scoprire che quest'ultimo avesse deciso si avvalersi di dei collaboratori mai visti prima tra i quali spiccavano delle ragazze molto giovani quali me ed Emily.
Era proprio per evitare inutili pettegolezzi che Thompson aveva insistito affinché io ed Emily adottassimo un look più maturo.
Indubbiamente, come ci aveva fatto notare il nostro compagno di squadra, con quegli abiti addosso sembravamo più professionali ma nonostante tutto la nostra giovane età era evidente.
Anche il primo ministro era parso perplesso nello scorgerci.
Era la prima volta che incontrava di persona i membri della S.T.R.O.N.G Squad e, dai suoi occhi, traspariva tutta l'inquietudine che provava.
Non era facile accettare l'esistenza di un mondo magico e convivere con la possibilità che un mago pazzo ed omicida potesse tentare di ucciderlo, inoltre io ed Emily non dovevamo apparirgli molto rassicuranti, in fin dei conti non eravamo state scelte da lui per questo incarico e non conosceva le nostre credenziali.
"tra pochi minuti si inizia." Intervenne Walker mentre io sentivo già la tensione salire dentro di me.
Quella sensazione di pericolo non voleva saperne di abbandonarmi e il cielo grigio e ricoperto da spesse nubi contribuiva ad accrescere il mio malumore.
"ricevuto." disse Emily con decisione, quel giorno io e lei saremmo salite sul palco assieme al ministro mentre Cathy ed Adam ci avrebbero coperto le spalle ed Emily avvertiva a pieno l'importanza del nostro incarico.
Questa volta non potevamo commettere errori, mi dissi mentre ci apprestavamo a fare la nostra comparsa sul palco.
Non c'era più tempo per paure e recriminazioni, non c'era più tempo per i ripensamenti, ora era arrivato il momento di agire.
Mi ritrovai ad osservare la platea affollata, i volti degli studenti per lo più annoiati, le telecamere e le luci puntate su di noi e le porte chiuse e sorvegliate dagli addetti alla sicurezza.
Sapevo che tutto questo avrebbe dovuto farmi sentire al sicuro, invece non potevo fare a meno di sentirmi in trappola.
Fu con gioia che, sotto le divise degli addetti alla sicurezza, riconobbi Fabian e Gideon.
Tra la folla inoltre scorsi un più che imbarazzato James intento ad evitare i tentativi di approccio di una ragazza piuttosto invadente e, per la prima volta, fui felice che Sirius non fosse presente.
E poi il rumore di vetri in frantumi e gli spari.
Non sapevo di preciso da quanto il primo ministro avesse iniziato il suo discorso, dovevano essere passati al massimo una decina di minuti.
"a terra!" urlai nel tuffarmi e trascinare con me il ministro.
"Emily!" esclamai poi nel richiamare l'attenzione della mia amica.
"ricevuto." rispose lei mentre trascinava al coperto il primo ministro.
Per un attimo mi guardai attorno, non riuscivo a capire se gli spari giungessero dall'interno o dall'esterno.
Rovesciai il tavolo che era stato posto al centro del palco e mi nascosi dietro a quest'ultimo nel valutare meglio la situazione.
Mi sarei aspettata di tutto ma non una sparatoria e poi, proprio quando stavo iniziando a meditare sulla natura di quell'attacco scorsi delle figure ammantate di nero.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell'autrice
Salve a tutti!
Ecco a voi il nuovo capitolo, spero che vi piaccia.
Ringrazio Sid Draco che ha aggiunto la storia alle preferite e  july95 che l'ha aggiunta alle preferite.
Grazie a tutti coloro che leggono questa storia.
Astrea
  
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