Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Robstenina97    07/04/2015    3 recensioni
“Ti odio.” Sussurrai.
“Ti amo anche io.” Il mio cuore cominciò a martellami forte. Era sempre così quando anche per scherzo mi diceva quelle paroline magiche.
“Sei uno stronzo, lo hai messo tu così in alto?”
Si avvicinò a me. Abbassò il viso e sussurrò:
“Baciami Alyson.”
Scossi la testa appoggiando le mani sul suo petto. Lui sgranò gli occhi divertito. Mi avvicinai alle sue labbra e sussurrai:
“Non ti bacio finchè non mi dici che sono alta.”
ANGOLO AUTRICE:
Ecco qua :) Questo è un pezzo del primo capitolo della storia, spero che vi piaccia.
Spero anche che qualcuno la legga ahahah :)
Ciao e buona serata :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov Thomas:
Sospirai entrando in casa.
Erano le 4 di notte passate ed ero ubriaco fradicio.
Inciampai su qualcosa e cascai sul divano scoppiando a ridere.
“Thomas?” sussurrò una voce debole e rotta dal pianto.
Non vedevo nulla.
Feci pressione sulle braccia per alzarmi, ma ero troppo ubriaco.
“Dove cazzo sei stato coglione?” chiese qualcuno alzandomi di forza.
Sorrisi guardando davanti a me e vidi Alex che stringeva un pugno.
“Vuoi picchiarmi?” chiesi sbuffando.
“Sarebbe quello che ti meriti, non trattarla male. Lei non se lo merita.” Disse buttandomi sul divano.
Sbuffai cercando di alzarmi.
“Dove sei stato?” chiese Alex prendendomi per il colletto della camicia e guardandomi male.
“In un bar.” Dissi ridendo.
Sospirò girandosi, ma poi mi tirò un cazzotto in pieno viso.
Mugugnai di dolore.
“Alex per favore.” Sussurrò Alyson prendendoli una mano.
“Perdonami, ma non voglio che ti tratti male. Non te lo meriti. Ti ha sempre trattato bene e ora fa il coglione.” Sussurrò Alex abbracciando la mia ragazza.
Aveva ragione.
Non meritava di stare male.
Nessuna ragazza o donna o bambina meritava di stare male per un coglione di merda.
Mi girava la testa e vedevo anche doppio.
Scossi la testa, cercando di riprendermi dalla mia sbronza.
“Se hai bisogno, io sono di sopra.” Disse Alex guardandomi male.
Si avvicinò a me.
Mi prese di nuovo per il colletto e sussurrò:
“Prova a farle del male e io …” non lo feci finire di parlare che sussurrai:
“Posso essere ubriaco quanto vuoi … posso aver bevuto come una spugna, ma non la toccherei nemmeno con un dito. Non le farei mai del male … anche al costo di farmi uccidere io sceglierei lei e lo sai …”
“Lo spero per te.” disse spingendomi e poi andandosene.
“Dove sei stato?” chiese Alyson guardandomi.
Non riuscivo a guardarla negli occhi.
Aveva gli occhi tutti pieni di lacrime ed era colpa mia.
Non meritava di stare male per colpa di un coglione come me.
“Rispondimi Thomas …” sussurrò accarezzandosi la pancia.
“Mi dispiace Alyson.” Sussurrai alzandomi e baciandola sulle labbra.
“Hai … del rossetto.” Sussurrò toccandomi il colletto della camicia.
Non mi ricordavo nulla.
“Sei … andato con una ragazza?” chiese allontanandosi schifata.
“No, non penso.” Sussurrai maledicendomi.
Ero troppo ubriaco e non mi ricordavo niente.
Mi tirò uno schiaffo, facendomi cascare sul divano.
Chiusi gli occhi.
Ero stanco e non volevo litigare con Alyson.
“Ti sei pure permesso di chiamarmi puttana e poi tu … vai con una ragazza che non sono io?” chiese irritata stringendo i pugni per non piangere.
Sospirai alzandomi e guardai il colletto della camicia.
“Sai che non lo pensavo davvero.” Sussurrai maledicendomi per quello che avevo detto.
“Perché mi fai questo?” chiese mettendosi seduta sulla poltrona scoppiando a piangere.
“Mi dispiace così tanto Alyson … io non so cosa mi succede …” sussurrai inginocchiandomi davanti a lei.
Mi spinse schifata e sussurrò:
“Mi fai schifo, sei andato con una ragazza che non sono io.”
Gli presi il viso fra le mani e sussurrai:
“Non mi ricordo cosa ho fatto, ma ti posso giurare su quello che ho più caro al mondo che sei sempre stato il mio pensiero fisso anche dopo tutte le birre che mi sono fatto.”
“Come faccio a fidarmi?” chiese singhiozzando.
“Non lo so, però … io mi sento che non ho fatto niente. Non farei mai niente con una ragazza che non sei tu. Te lo giuro.” Ammisi accarezzando quel viso perfetto velato di lacrime.
La baciai sulla fronte.
“Ti prego Alyson, credimi.” Sussurrai.
“Voglio fidarmi di te.” disse baciandomi sulle labbra.
Sorrisi stringendola forte a me.
“Scusami per oggi, non le pensavo davvero quelle cose.” Ammisi guardandola negli occhi.
Non rispose.
Era ferita e ne aveva tutte le ragioni al mondo.
“Mi dispiace … pensavo che mi avresti detto di sì saltandomi addosso. E quando hai detto di no … il mondo mi è crollato addosso …Voglio vivere una vita insieme a te. Voglio crearmi qualcosa con te. Questo non mi basta più. Voglio formare qualcosa di speciale. Voglio avere dei figli e mandarli a scuola e andarli a prendere. Voglio una macchina, dove possiamo stare io e te e basta e andare a fare delle gite nelle vacanze con i nostri figli… voglio una casa dove ci sono dei marmocchi che girano per la casa non lasciandoci nemmeno un minuto libero solo per noi due … voglio che la sera, quando siamo soli nel letto facciamo l’amore perché abbiamo un secondo per stare insieme.” ammisi baciandola di nuovo.
Volevo tutte quelle cose.
“Lo voglio anche io, ma … credo sia troppo presto Thomas … intendo per il matrimonio …e per tutto il resto. Sai che ti amo e anche io voglio crearmi qualcosa con te … Però voglio aspettare.” Sussurrò teneramente accarezzandomi una guancia.
“Okay, me ne rendo conto e aspetteremo insieme. Non ti darò pressioni. Io sono sempre pronto e lo sai.” Sussurrai teneramente.
“Ora avrei sonno, se non ti dispiace..” sussurrò sbadigliando.
“Aspetta un secondo, poi puoi dormire … Mi dispiace per averti detto che il bambino non era mio … so che non sei mai andata con nessun altro e so che sei la ragazza più leale del mondo. So anche che sono fortunato ad averti e so che non ti merito.” Ammisi alzandomi da terra.
Mi misi sul divano e Alyson si alzò.
“Non dire così. Anche io ho i miei difetti.” Disse dolcemente.
“I tuoi difetti ti rendono stupenda.” Sussurrai ridendo.
“Ruffiano.” Disse scoppiando a ridere.
“Vieni qui piccolina.” Dissi teneramente.
Si mise accanto a me, prendendo la coperta di Frozen e la mise addosso a noi.
“Ti perdono, facciamo finta che non sia mai successo.” Sussurrò baciandomi e accoccolandosi a me.
“Ma è successo.” Sussurrai dispiaciuto.
“Ascoltami Thomas … Io amo solo te e non me ne frega niente di James, spero tu lo sappia.” Sussurrò accarezzandomi le labbra con il pollice.
“Lo so amore mio.” Sussurrai baciandoli il pollice.
“Questo è l’importante.” Sussurrò dolcemente.
Sorrisi felice annuendo e lei appoggiò la testa sulla mia spalla.
Mugolai di dolore e lei la levò.
“Mi dispiace.” Sussurrò dispiaciuta.
“Scusami tu, ma fa ancora un po’ male e vorrei tanto che tu posassi la testa sulla mia spalla .. ma non credo di farcela.” Sussurrai dolcemente baciandola su quelle labbra perfette.
“Okay orsacchiotto, non devi preoccuparti.” Disse dolcemente.
Gli succhiai il labbro facendola gemere.
“Mm … mi piace.” Sussurrò mordendomi il labbro inferiore.
Sorrisi stringendola dolcemente a me.
“Ti amo Thomas.”
“Ti amo anche io Alyson.” Ammisi contento.
Chiuse gli occhi e si addormentò.
“Ti prometto che sarò migliore. Ti prometto che non ti tratterò male. Ti prometto che non mi incavolerò e non sparerò cazzate.” Sussurrai baciandoli la fronte e poi mi addormentai anche io.
Aprii gli occhi sbadigliando.
Avevo un fortissimo mal di testa.
Non mi ricordavo nulla, mi ricordavo solo della discussione con Alyson e del cazzotto di Alex.
Mi toccai l’occhio mugugnando di dolore.
Era un bel cazzotto.
Sorrisi guardando Alyson che ancora dormiva.
Era proprio una dormigliona.
Gli accarezzai una guancia e la baciai sulle labbra.
Mugolò tirandomi un pugno nello stomaco.
“Ahi.” Dissi ridendo.
Odiava quando la svegliavo.
Una volta ci presi un calcio nei gioielli.
“Amore.” Sussurrai baciandola di nuovo.
Mi tirò un pugno su una gamba.
“Ahi.” Dissi ridendo di nuovo.
Sorrisi e guardai Alex che era sulla porta della cucina.
Mi stava guardando male.
“Ehi Alex. Non so cosa mi sia successo ieri” Dissi sospirando.
“Sono andato al bar dove hai bevuto. Ho chiesto al barista, che è un amico e mi ha detto che …  Una ragazza si è avvicinata a te e ha cominciato a baciarti il collo, questo spiega il fatto che hai la camicia piena di rossetto rosso. Tu l’hai respinta con le buone, però poi lei ha continuato e tu le hai detto che amavi solo la tua ragazza e te ne sei andato via. Devo ammetterlo .. non ci sarei riuscito nemmeno io, se un ragazzo bello si sarebbe avvicinato a me … Sei un bravo ragazzo.” Disse Alex sorridendo e facendomi l’occhiolino.
“Non la tradirei mai.” Ammisi guardando Alyson.
“Non trattarla più male.” Disse Alex andandosene in cucina.
“Lo prometto.” Sussurrai toccandomi la collana.
“Menomale che non hai fatto niente, sennò ti uccidevo.” Disse Alyson con quella vocina impastata dal sonno.
Sorrisi e per provocarla sussurrai:
“Sicura che io non abbia fatto niente con quella ragazza?”
Lei alzò il viso e mi incenerì con lo sguardo.
“Alex ha detto che non hai fatto niente.” Sussurrò appoggiando una mano vicino ai miei gioielli.
Sorrisi.
“Può essere che io abbia fatto un patto con Alex.” Dissi guardandola negli occhi.
“Orsacchiotto ci tieni alle palle?” chiese ridendo.
Annuii ridendo e la baciai.
“Oh si che ci tengo.” Ammisi malizioso.
Mi morse il labbro inferiore sfiorandomi il petto con una mano.
Gemetti rumorosamente.
“Ti si è alzata l’alza bandiera.” Disse scoppiando a ridere.
“Per colpa tua micetta.” Sussurrai baciandola per poi approfondire il bacio.
La sua lingua giocava con la mia.
“Se ci tieni alle tue palle, stai zitto.”
Scoppiai a ridere annuendo.
“Piccola, tra poco è il tuo compleanno.” Sussurrai teneramente.
“Oddio, non me lo ricordare.” Disse ridendo.
“Ma come, fai 18 anni.” Dissi dolcemente accarezzandoli una guancia.
Sorrise e sussurrò:
“Tu quando hai fatto 18 anni, come è stato?” chiese teneramente accarezzandomi il petto.
Sorrisi e sussurrai:
“Beh, il mio diciottesimo è stato a casa … con due ragazze molto ….”
“ Ah.” Disse provando ad alzarsi dal divano.
“Gelosona.” Dissi prendendola per un polso e avvicinandola di nuovo a me.
Le baciai la fronte e dissi:
“E’ stato molto tempo fa e poi dopo due settimane mi sono anche innamorato di una ragazza.”
“Chi sarebbe questa puttana di cui ti eri innamorato?” chiese incenerendomi con lo sguardo.
Scoppiai a ridere e lei mi tirò una gomitata nello stomaco.
“Chi sarebbe?” chiese di nuovo, più irritata di prima.
“Non pensavo che ti dessi della puttana da sola.” Dissi ridendo.
Lei mi tirò un'altra gomitata e poi mi morse il labbro.
“Stupido.”
“Grazie.” Sussurrai dolcemente approfondendo il bacio.
Il mio cellulare cominciò a squillare.
Mi staccai dal bacio e presi il telefono sbuffando.
“Vado a fare colazione amore. Vuoi qualcosa?” Sussurrò Alyson dandomi un piccolo bacio e alzandosi dal divano.
“No amore, dopo devo uscire.” Sussurrai trattenendo le lacrime.
“Dove vai?” chiese dolcemente.
Mi alzai dal divano e gli accarezzai una guancia.
“Vado a fare un commissione. Niente di che.” Sussurrai mentendo.
“In ospedale?” chiese teneramente.
Annuii.
Non volevo mentire ad Alyson, ma dovevo farlo.
“Okay orsacchiotto, vuoi che venga con te?” Domandò teneramente.
“No micetta, ti annoieresti e poi faccio subito.” Sussurrai baciandola.
“Va bene, ora rispondi. Vado a fare colazione.”
Lei andò in cucina.
“Buongiorno signor Thomas.”
“Buongiorno avvocato. C’è qualcosa che mi deve dire?” chiesi confuso.
“La polizia mi ha chiamato e ha detto che vuole che tu vada lì con me.”
“Cosa? Mi aveva detto che ci avreste pensato voi.” chiesi confuso guardandomi intorno agitato.
“Lei è accusato di omicidio Thomas e dobbiamo andare a parlare. Vi vogliono interrogare.
Sgranai gli occhi.
“No, non può essere.” Sussurrai agitato.
“E’ così.”
“Io mi sono solo difeso.” Dissi stringendo i pugni.
“Okay Thomas, devi solo calmarti. Devi dirglielo. Io sarò lì con te.”
“Non posso continuare a mentire a tutti.”
“Lo so Thomas, ma prima finiamo, meglio è.” Disse.
Guardai in cucina e sorrisi vedendo Alyson mangiare con Alex, Janet, Jhonny e Samy.
“Okay, dove ci incontriamo?” chiesi alzandomi dal divano.
“Al bar, tra un ora.” Disse staccando.
Sospirai sconfitto.
Avevo rovinato tutto e forse sarei andato pure in prigione.
Mi alzai e andai di sopra.
Entrai in bagno e mi spogliai.
Dovevo smettere di pensarci.
Dovevo stare calmo.
Io mi ero solo difeso.
Entrai nella doccia e cominciai a lavarmi.
“Amore? Posso entrare?”
Chiusi il getto dell’acqua sorridendo.
“Certo micetta.”
La porta si spalancò e Alyson entrò dentro.
“Volevo solo dirti che vado fuori con Janet.”
“Dove andate?” chiesi prendendo l’asciugamano per coprirmi.
“Giornata tra donne.” Disse Alyson felice.
Sorrisi uscendo dalla doccia.
“Dovresti essere illegale.” Sussurrò alzandosi sulle punte per baciarmi.
“Dovresti esserlo anche tu mia cara micetta.” Dissi succhiandoli il labbro inferiore.
Sorrise allontanandosi di poco dalle mie labbra.
“Stai attenta, okay?” domandai accarezzandoli una guancia.
“Okay, ma anche tu stai attento.” Disse dolcemente.
Annuii abbracciandola.
“THOMAS!! SEI TUTTO BAGNATO!!”
Scoppiai a ridere annuendo felice.
“DAII!! STRONZO!!” disse ridendo.
La presi in braccio cominciandola a baciare su quelle labbra perfette.
“Sei uno stronzo di merda.” Disse Alyson mordendomi il labbro.
Sorrisi.
“PICCIONCINI MUOVETEVI!!” urlò Janet ridendo.
“A stasera micetta.” Sussurrai mettendola a terra.
“A stasera orsacchiotto.” Sussurrò baciandomi e poi uscendo.
Mi guardai allo specchio e presi il rasoio.
“Se devo andare in carcere a vita, me li taglio da solo i capelli.”
Chiusi gli occhi.

ANGOLO AUTRICE:
CIAOOOO!!
Scusatemi se ieri non ho pubblicato, ma sono andata da mia zia e sono tornata tardi!! ERO SFINITA!
Mi dispiace tantissimo.
Scusatemi se il capitolo non è lungo, però dovevo farlo così corto.
Chissà se Thomas si raserà o no.
Domani inizia la scuola O.o
NON NE HO VOGLIA!!!
ECCO QUA UN PICCOLO SPOILER DEL PROSSIMO CAPITOLO:
(PARLA ALYSON.)
“James, ciao.” Sussurrai facendo un piccolo sorriso.
“Ti trovo bene. Ho saputo del tuo ragazzo e mi dispiace che forse lo mandano in carcere.” Disse James bevendo un sorso di birra.
Sgranai gli occhi confusa e impaurita allo stesso tempo.
“Che stai dicendo?” chiesi quasi urlando e levandoli la birra dalle mani.
“Non lo sai?” chiese ridendo.
FINE SPOILER!!!
ODIO JAMES!!!
CIAO!!!!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Robstenina97