Note di introduzione: La li ho! *_*/ eccomi qua con la seconda parte, la Terra! Ho solo una cosa da dire prima di lasciarvi alla lettura: questo capitolo è il mio personalissimo regalo di Natale a LeFleurDuMal, che è tra l’altro un fiero Toro nelle grazie di Venere. Tanti auguri tesoro çOç *spuccia* e ovviamente faccio gli auguri di Buon Natale a tutti voi! ^____^

 

 

 

Terra:

 

Taurus – Montagna invalicabile

 

Con le braccia incrociate e le gambe divaricate, lui vigilava sulla sua Casa.

Aldebaran del Toro, il gigante dal cuore grande quanto il suo Cosmo, era come una montagna invalicabile.

Il suo sorriso era una promessa, la promessa di una scalata dolce, bagnata dal Sole.

La sua espressione truce era condanna, una scalata impervia ed impossibile, caduta certa.

Con quella pelle bronzea ricoperta d’oro, Aldebaran sembrava una montagna bellissima ma artificiale.

Eppure, anche i fiori potevano crescere sulle sue pendici: fiori come bambine dagli occhi sorridenti, ultimo ricordo prima della partenza definitiva.

Fiori sulle montagne, e promesse per il futuro.

 

Virgo – Fiore del destino

 

Shakyamuni sembrava tenere tra le mani i destini di tutti gli uomini. Li carezzava lentamente, come si sgrana un rosario fatto di peccati. Per lui avevano la bellezza e l’imperfezione di un fiore nato sotto una tremenda tempesta.
Un fiore carico d’azzurro e d’oro.

E quindi li carezzava lentamente, con gli occhi chiusi su un mondo che solo lui poteva vedere.

Un mondo dove la paura della Morte non esisteva, perché era solo un brivido che volava via nel vento, senza intaccare lo splendore del giardino della Vita.

Alla fine, era lui il fiore più bello, splendente d’azzurro e d’oro.

 

Capricorn – Come spighe di grano

 

La spada scintillava nella luce del giorno.

Il braccio di Shura, si intende.

Senza tregua i nemici incalzavano, ma la spada scintillava, e colpiva con la forza del giusto.

Sempre il braccio di Shura, si intende.

Come spighe di grano, i nemici cadevano sotto la falce della giustizia.

Sotto il braccio di Shura, si intende.

Una macchia, solo una, sporcava la sua lama: la macchia di una notte fatale, dove una stella si estinse.

(Sangue di stella, sulla lama che falcia le spighe di grano.)

Sul braccio di Shura, si intende.

E poi fu solo ricordo.

Per Shura, si intende.

 

 

 

Bene, come al solito è tempo di rispondere alle recensioni *_* ringrazio tutti coloro che hanno letto! *inchino*

 

shiinait: Eh, pare l’abbia fatto apposta ne? XD sono felice che ti siano piaciute le mie cosine. D’altronde, Saga è Saga, non si può non amare, Dohko è un tigrotto amoroso e Camus è il nostro ghiacciolo all’anice personale. çOç Insomma, si descrivono da sé. Grazie ancora, un bacione :*

 

fata: Ciao amore :* sì, la fatalità è molto legata alla storia di Dohko. Un giorno te la spiegherò bene, così saprai apprezzare ancora meglio. Tra l’altro, a parte quando ti prendo in giro perché non riconosci i personaggi (:P) sono davvero soddisfatto che le mie cosine ti piacciano, perché vuol dire che riesco comunque a trasmettere qualcosa. Quindi ti ringrazio, alla prossima ^_^

 

Sabaku no Yugy: Per Shaka sei stata accontentata, per Death e Aphro dovrai aspettare ancora un pochino XD spero ti sia piaciuta come ti sono piaciute quelle precedenti. Al prossimo capitolo, e grazie!^_^

 

LeFleurDuMal: Sì, sì, lo so. Coraggio. *abbraccia* Sono felice che apprezzi il progetto. ^^ spero che il capitolo a te dedicato ti sia piaciuto. Però, oh, insomma, c’è Aldy. ALDY. Tutti amano Aldy. *spuccia* vabeh. *C* a presto, un bacione :*

 

ArabianPhoenix: Grazie mille, ti aspetto con ansia anche per questo capitolo! Un bacione! :*