Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Cosmopolita    09/04/2015    1 recensioni
“Lui, lui ha…ehm… invitato Fleur Delacour al ballo.”
“Tu hai fatto che cosa?”
Ron alzò lo sguardo: sia Harry sia Ginny sembravano stessero mordendosi le labbra per non scoppiargli a ridere in faccia.
Scosse la testa affranto e fu costretto a ripetere per l’ennesima volta la sua frase del giorno “Non so proprio che cosa mi sia preso.”
E quello fu solo l’inizio delle sue disgrazie.
[Raccolta sulla coppia Ron/Fleur] [Seconda classificata al contest "Coppie famose" indetto da Lalani]
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Ron Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Harry Potter aveva appena superato la prova. Lo aveva capito perché, dagli spalti, si elevò un boato assordante che la fece trasalire.
Sia lei che Madame Maxime smisero di discutere e sollevarono il loro sguardo verso la superfice plumbea e placida del lago.
Eccolo, l’ultimo campione, che cercava di raggiungere la riva: a malapena riusciva ad allungarsi per una bracciata, carico com’era dei due corpi che stava trasportando.
Uno dei due aveva i capelli rossi, ma l’altro… l’altro.
Fleur non riuscì a trattenere un grido.
Superò Madame Maxime e corse verso di loro “Gabrielle! Gabrielle!”
Era viva! Stava bene!
Il ritmo dei suoi respiri si velocizzò, non sentiva neanche i graffi sulla sua pelle che, a contatto con l’aria salmastra, bruciavano ancora di più.
Non importava che lei fosse ferita: vedere la sua sorellina riemergere dal Lago Nero le aveva fatto dimenticare tutto quello che aveva passato nelle ore precedenti; aveva temuto che fosse ancora in balia di quei mostri orribili che avevano assalito anche lei.
Con i piedi che già sfioravano il bordo del lago, sarebbe stata capace anche di rituffarsi in acqua, se non fosse stato per Madame Maxime che la stava mantenendo per un braccio
“Gabrielle!” urlò alla figura che, annaspante, li stava raggiungendo “E’ ferita? Sta bene?”
Non le diede neanche il tempo di toccare del tutto la terra ferma: afferrò sua sorella per la spalla, non riusciva a credere a quanto fosse meraviglioso poter stringerla tra le sue braccia.
“Gabrielle, gli Avvincini mi aggredivano e io… non sapevo che fare… e… credevo…” lacrime di sollievo cominciarono a scenderle dagli occhi. Non provò neanche ad asciugarsele.
L’infermiera di Hogwarts, non ricordava il nome, si avvicinò con una lozione di disinfettante in mano, ma Fleur scosse le spalle e si allontanò da lei
Si passò una mano sulla guancia, i polpastrelli macchiati di un rosso vivace. Sapeva di essere conciata piuttosto male; tuttavia, in quel momento le sue condizioni di salute non erano la priorità.
Baciò un’ultima volta sua sorella “Pensi a lei, piuttosto” replicò alla donna, per poi raggiungere Harry.
Anche lui era pieno di ferite, rosse e sanguinanti “Hai salvato Gabrielle… anche se non era un tuo ostaggio” e gli baciò le guance, una alla volta.
Poi, i suoi occhi si posarono sull’altro ragazzo che aveva visto riaffiorare dal lago. I capelli rossi, scompigliati dal vento, erano talmente in contrasto con il cielo nuvoloso e l’atmosfera uggiosa, cinerea del lago che, sulle prime, le diede fastidio agli occhi.
Aguzzò lo sguardo: quel ragazzo le era familiare. Non riusciva ad identificarlo con qualcuno nello specifico, ma era certa di averlo già visto da qualche parte.
Anche l’altro la stava osservando sottecchi, come se non volesse attirare troppo la sua attenzione.
Si chinò verso di lui, i capelli rossi gli ricaddero sul viso “E tu… anche tu lo hai aiutato?”
Le sue orecchie assunsero un colorito vermiglio, si mimetizzavano perfettamente tra i capelli. Annuiva tanto velocemente che la testa sembrava sconnessa dal corpo “Un pochino…” mormorò, speranzoso.
Il ragazzo del ballo. Ecco chi era!
Le ritornò in mente quel momento in cui lui, con le mani giunte e il busto piegato un po’ verso il basso, l’aveva come pregata di accompagnarlo.
Lo guardò meglio: non era nulla di speciale, era naturale che non lo avesse preso minimamente in esame quel giorno. Eppure, con il senno di poi, per come la situazione si era evoluta…
Era strano doversi sentire in debito nei confronti di un ragazzo che, pochi giorni prima, aveva considerato al pari di un vermicolo.
“Merci beaucoup” gli sussurrò all’orecchio.
Poggiò la bocca sulla sua guancia, era bollente.
Il suo sorriso si allargò ancora di più: doveva ammettere che, una volta che ci si abituava a quella tonalità vivace e violenta, il rosso non era affatto un brutto colore.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cosmopolita