Note
dell’autore: Eccovi il secondo capitolo, ammetto che non
sia un granché.
È un capitolo di passaggio, la parte
migliore arriverà con il prossimo (già in lavorazione, non preoccupatevi).
Spero di aggiornare molto prima di
quanto abbia fatto fino ad ora.
Buona lettura e alla prossima.
Beta:
Paolettazza e Feyilin
Capitolo
2
Sopravvivere
in attesa
Sentì il rumore
metallico del Dalek che si avvicinava. Decise così di nascondersi nel vicolo,
accucciato dietro la spazzatura, e di aspettare che quei maledetti barattoli
gli passassero davanti.
Attese un po’
prima di uscire nuovamente allo scoperto, controllando con attenzione di non
avere sorprese non volute.
Diede
un’occhiata al palazzo dietro a cui si era nascosto. Era chiuso e abbandonato,
le finestre coperte con assi di legno, e sulla facciata alcuni ragazzi si erano
divertiti a scarabocchiare scritte e disegni. Doveva essere il posto che gli
aveva indicato Jack.
La porta era
chiusa ma non bloccata. Già qualcuno l’aveva forzata ma non era preoccupato; sicuramente
non avevano trovato quello che cercava lui. L’interno era buio, sporco e
puzzava di urina e polvere, il pavimento dell’ampio spazio che avrebbe dovuto
ospitare un qualche tipo di attività commerciale era coperto di spazzatura e
bottiglie vuote.
Si avvicinò alla
fine della stanza grande, prese il suo tesserino del Torchwood e lo appoggiò
alla parete. Attese qualche minuto guardandosi attorno, poi sentì un clic, una
piccola fessura era stata aperta nella parete. Sorrise vittorioso e l’aprì
ulteriormente entrando nel corridoio buio, chiudendo la porta dietro di sé.
S’inoltrò per qualche metro ancora, scendendo verso il basso e arrivando a una
stanza piena di casse con il simbolo Torchwood stampato sopra, proprio come gli
aveva spiegato Ianto.
“Vediamo cosa mi
ha portato Babbo Natale” scherzò Mickey, avvicinandosi ad una delle casse. L’aprì, trovando quello che
cercava, un fucile simile a quello che si era portato dietro dopo la sua
avventura nel mondo parallelo.
“Oh sì, adesso si
ragiona” disse impugnando il fucile e ghignando soddisfatto. Sentì il telefono
vibrare e lo prese di corsa, sperando si trattasse di Rose.
“L’hai trovata?”
chiese con urgenza la voce di Jack dall’altra parte.
“Non ancora, ma
ho parlato con Jackie. Sta cercando il Dottore” rispose l’uomo, sentì Jack
sospirare tranquillo.
“Sarebbe utile
trovarlo con quello che sta succedendo” disse. Da lontano sentì Gwen chiamare
il capitano.
“Com’è la
situazione?” chiese Mickey.
“Stanno
attaccando in forza tutte le basi militari” spiegò Jack tornando al suo tono
agitato.
“Martha?"
chiese preoccupato.
“Devo chiamarla,
appena stacco con te” rispose.
"Mickey,
trova Rose e il Dottore. Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile” disse
nuovamente agitato.
“E per l’amor del
cielo, cerca di non farti ammazzare o Jackie e Rose mi uccideranno” si
raccomandò per poi staccare.
Mickey posò il
telefono e riprese in mano il fucile, era pronto a dare battaglia a quei
maledetti e a cercare Rose, in qualsiasi posto si fosse cacciata.
Rose, intanto,
camminava per le strade, nascondendosi alla vista dei Dalek. Aveva con sé il
suo fucile, ma doveva evitare di incrociare la loro strada, doveva trovare il
nonno e la mamma di Donna, era la sua ultima speranza per trovare il Dottore.
Mai come in quel momento era vitale la presenza del Dottore sulla Terra.
Aveva viaggiato
tanto ed era davvero stanca, ma non poteva ancora fermarsi, doveva stringere
ancora i denti e trovare un modo per riavere il suo Dottore. Aveva sperato che
la chiave del Tardis riuscisse a portarla sulla giusta strada, ma, come
succedeva spesso con il Dottore, si ritrovava lontano dal suo percorso e quindi
le toccava gironzolare per le strade, ormai sempre più invase dai Dalek.
Il telefono che
aveva era perfettamente inutilizzabile, quindi, ora la sua unica speranza erano
i Noble, sperando che il Dottore non fosse bloccato su qualche pianeta o altro.
Fine
Capitolo
2