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Autore: ViciousAir    12/04/2015    9 recensioni
POSSIBILI SPOILER BOO
Una piccola raccolta senza pretese di One-Shots dedicate alla coppia Will Solace/Nico di Angelo, tutte rigorosamente AU, ispirate a vari prompit. Principalmente saranno fluff, ma non escludo un pizzico di angst ogni tanto.
10. "Stop throwing apples at me!.": Will Solace lanciò per la terza volta in quel giorno una mela a Nico di Angelo sotto gli occhi dubbiosi di Percy e sconvolto di Annabeth. Nico di Angelo non capiva perché Will Solace si fosse fissato con questa storia di lanciargli mele.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Your eyes are amazing."

“Nico, ti avvicini un po’ di più alla webcam?”
“Perché?”
“Dai, ti prego.”

Nico si piegò un poco in avanti con in faccia un’espressione decisamente dubbiosa, trovandosi in poco tempo faccia a faccia con il piccolo obiettivo.
Quando sentì una risatina uscire dagli altoparlanti si allontanò di scatto. Will era lì, nel quadratino di Skype, con addosso il suo solito sorriso.

“Cosa c’è da ridere?”
“Nulla, hai degli occhi bellissimi.”
“E ti fa ridere?”

Will, in risposta, rise ancora. Nico pensò che quel biondino avesse una delle risate più irritanti dell’universo.
Era la prima cosa che aveva sentito di lui quando lo aveva chiamato su Skype: una risata imbarazzata seguita da un ciao ancora più imbarazzato.

“Mi piace ridere quando sono contento.”
“E cosa rende contento Will Solace oggi?”
“Beh, vederti. Anche se mi manca quella cosa della relazione, sai, contatto fisico, baci, abbracci.”
“Will…”
“Ma almeno, per oggi, posso vedere i tuoi occhi.”

Nico appoggiò una mano sullo schermo.
All’inizio non aveva nemmeno pensato che potesse funzionare: con 3903 chilometri di distanza non era facile mantenere un’amicizia, figuriamoci una relazione.
Ma Will, dopo aver proposto quell’assurda follia di mettersi insieme, aveva riso e poi detto vedrai, di Angelo, vedrai.

“Verrai, vero?”
“Ecco, volevo parlarti proprio di questo: per prima cosa, sono al verde.”

Nico si sistemò il computer sulle gambe, poi sospirò senza riuscire a guardare lo schermo .
Non si erano mai visti dal vivo. Era tutto partito da un messaggio su Facebook. Solita storia, amici di amici, stareste bene insieme, bla, bla, bla.
Tre anni dopo il messaggio incriminato e un anno e mezzo dopo la confessione non avevano ancora avuto l’occasione di vedersi, principalmente perché entrambi erano al verde e un biglietto da San Diego a New York costava troppo.

“Ma Austin e Kayla domani hanno una gita a New York di una settimana con la scuola, quelle cose tipo ‘ti portiamo un po’ i figli in giro e tu ti fai qui la tua vacanza’, non so se hai presente.”
“Non ho presente, ma comunque che cosa c’entra?”
“Austin e Kayla volevano andarci tantissimo, ma hanno bisogno di un accompagnatore adulto in quanto minorenni e papà è troppo preso dal lavoro in questo periodo.”

Il cuore di Nico mancò di qualche battito, poi riprese a battere come se stesse per avere un infarto.
Will rise, rise tantissimo nel vedere la faccia di Nico e lui, conseguentemente, scoppiò a sua volta a ridere.
Non rideva spesso, anzi, mai, ma quella era la notizia del secolo.
Nico pensò di capire in quel preciso istante, perché il biondo ridesse così tanto quando era contento.

“Stai scherzando?”
“Parto domani!”
“Parti quando?!”
“Domani! E ora in teoria devo aiutare Aus e Kay a fare le valige, quindi dovrei scappare.”

Nico rimase immobilizzato davanti allo schermo così tanto che Will gli domandò se si fosse bloccata la Webcam.
Non riusciva a processarlo: lui, il giorno dopo, avrebbe incontrato Will Solace dopo un anno e mezzo.
Dopo un anno e mezzo di vorrei abbracciarti, vorrei toccarti, vorrei baciarti e altri mille vorrei lo avrebbe visto.

“Santo cielo, ho rotto un Nico. Devo chiamare Hazel?”
“No, no! Sono- Hazel non- Ci sono! Domani?”
“Domani in aeroporto, al Kennedy, mi raccomando.”
“Darmi un po’ più di anticipo, no?”
“Volevo farti una sopres-AH!”

Nello schermo apparvero altre due figure: due biondini di almeno quindici anni saltarono addosso a Will. Nico si lasciò andare in un sorrisetto vedendo lo schermo sommerso di riccioli biondi e di gente decisamente troppo allegra rispetto a lui.

“Ciao Nico! Ci serve Will! Deve farci le valige!”
“Ciao Austin, ciao Kayla. È tutto vostro.”
“Poi domani noi te lo lasceremo a te.”
“Ma che gentili, grazie.”
“Di nulla! Will, muovi il tuo grazioso fondoschiena e vieni ad aiutarci.”

I due ragazzini si spostarono da Will che per poco non fece cadere il laptop.
Stava ancora ridendo dalla scenata che gli avevano appena fatto e Nico, sebbene pensasse che la sua risata fosse terribilmente irritante, in quel momento la trovava anche il suono più melodioso che l’universo avesse mai creato.

“Scappo, death boy.”
“Preferisco Ghost King.”
“Sì, sì, certo. A domani, vero?”

Nico sfiorò ancora lo schermo del computer e si rese conto di avere ancora addosso un sorriso. Will fece lo stesso.

“A domani, certo, non mancherò.”
“Grazie. Ti amo, Ghost King.”
“Ti amo anche io, sunshine.”
sOLaCeeee è offline

Nico chiuse il laptop appena il cerchiolino accanto a Will divenne rosso.

__

“Hazel, credo che Nico abbia scordato come respirare.”
“Ho altro a cui pensare. Piuttosto, perché sei qui?”
“Per uccidere questo famoso Will nel caso si riveli un maniaco.”

Hazel rise divertita dalla risposta dell’amica di Nico.
Il moro, dal canto suo, si guardava continuamente attorno alla ricerca dei riccioli biondi di Will che sicuramente avrebbero spiccato tra la folla.
Il cartellone davanti a loro diceva che quelli del volo dal San Diego International Airport erano al ritiro bagagli, ma ancora nessuno era sbucato fuori.

“Nico, respira.”
“Respirare non è la mia priorità, ora.”

Nico si stava mangiando le unghie per la quarta volta nella giornata e batteva ritmicamente il piede a terra. E se non gli fosse piaciuto? Insomma, Nico non era il tipico ragazzo che piaceva. O meglio, lo era, ma non a uno come Will.
L’unica cosa che Will aveva visto di lui erano dei pixel e dei selfies fatti per sbaglio durante l’ora di italiano a scuola. Sarebbe potuto essere un disastro.
Avrebbe potuto addirittura odiarlo.

“Guarda, arrivano i bambini accompagnati dai genitori.”
“Oh, è vero, guarda, Nico!”

Reyna e Hazel indicarono la massa di persone che usciva con le loro valige. Nico non ce la faceva a guardare, non ce la faceva a respirare, non ce la faceva a funzionare.
C’erano mille modi per far andare tutto a quel paese e Nico, in quel momento, gli aveva pensati tutti.
La sua amica, che si stava stiracchiando di fianco a lui, era già pronta a prendere a pugni Will nel caso avesse fatto qualche passo falso.
Un colpo di tosse riportò l’attenzione del moro.

“Nico?”
“Già.”

E con un oh santo cielo si ritrovò senza preavviso tra le braccia di Will, o meglio, di quello che pensava fosse Will, dato che non lo aveva guardato ancora in faccia.

“Will?”
“Assolutamente.”

Will era più alto di lui, ma Nico riuscì comunque ad appoggiare la testa nell’incavo del suo collo. Gli sembrò il posto più bello del mondo.
Si ricordò di quando Will gli aveva detto che profumava sempre di crema solare al cocco. Era vero.
In quel momento si domandò che odore sentisse Will addosso a sé.

“È vero, sai di crema solare.”
“Tu di… Non lo so, ma di cose buone. Tanto, tanto buone.”

Quella che identificò come Hazel si lasciò andare ad un versetto intenerito.

“Nico, mi viene da piangere.”
“Esagerato, come al solito.”

Ma nel momento in cui si staccarono Nico si accorse che gli occhi di Will erano davvero lucidi e le labbra portavano ancora il segno dei denti, poi si rese conto di essersi concertato un po’ troppo sul suo viso e se ne imbarazzò tantissimo, si sentì le guance andare a fuoco.
Sentì Will ridere mentre con una mano si asciugava gli occhi un po’ troppo azzurri e capì che tutto sommato non c’era nulla di male nell’arrossire un po’ davanti al proprio ragazzo.

“Nico, posso baciarti?”

Nico trovò il suo chiedere il permesso una delle cose più romantiche che Will avesse mai fatto dopo la serenata su Skype alle tre di notte con conseguente ciabattata dal padre.
Non aveva parole: dire un semplice sì sarebbe stato riduttivo perché sì, sì che lo voleva un bacio dopo un anno e mezzo passato ad accarezzare uno schermo, sì che lo voleva, dannazione, gli avrebbe mangiato le labbra se avesse potuto.
Questo decise di non dirlo, non voleva spaventarlo.

“Certo che puoi, idiota.”

Prima che le loro labbra si toccassero Will rise, una risata tirata, imbarazzata, come quando lo aveva chiamato la prima volta su Skype.
Come bacio non andò al massimo: frettoloso, tremante e intervallato da delle piccole risatine imbarazzate di Will. Un bacio incasinato, insomma, ma per quanto potesse mancare di tecnica, Nico era sicuro che se lo sarebbe ricordato per tutta la vita.
In più, avevano tutta una settimana per lavorare sulla tecnica.

Quando si staccarono, Will rideva.

“Nico.”
“Dimmi?”
“I tuoi occhi sono ancora più belli in alta definizione.”

__

Heeey there! ViciousAir here! What’s up?
Mi sono liberato del sette! Giubilo! L’otto di solito è quello che funziona e infatti, eccolo qui.
Direi che questo è uno tra i miei preferiti insieme a please, get naked and help me e you didn’t come back. Lo so, lo so, è praticamente miele cosparso di miele, ma le LongDistanceRelationshipAU sono tipo tutto.
Troppa Fluffosità sul mio hard disk, ragazzi, è davvero troppa.
Dannazione, ci sto annegando dentro.
E Will oggi non ha provolato! Cioè, sì, ha provolato, ma mediamente. Si riprenderà nella prossima, anzi, nelle prossime due, tranquilli. E poi c’è l’apparizione di Kayla e Austin! Io amo quei due patatini, anche se sono tipo comparsi due secondi?
E Reyna. Oh, Reyna fa assolutamente parte della Nico Protection Squad, se Will fa un passo falso si può definire morto.
Ma comunque, un piccolo pubblic service announcement
:
Dato che siamo all’otto, direi che è giunto il momento di parlare di una cosa. Ho una long fic AU non proprio così fluffosa come queste, ahem pronta pronta da essere betate e, va beh, un fracco di roba. Ho anche una Solangelgrace. Non chiedetemi perché. Ma comunque penso che appena finirò con questa, magari lascio passare un po’ d’acqua sotto i ponti(?), poi comparirò con quella LongFic e almeno cinque capitoletti betati, almeno posso mantenere la pubblicazione dei capitoli fissa a un giorno sì e un giorno no. Yup.
AHEM. COMUNQUE.
Volevo ringraziare ancora tutti di leggere, di recensire (santo cielo, sono davvero tantissime quelle recensioni, più guardo il numero, meno ci credo), cioè, ringrazio quelli che guardano il titolo e chiudono scuotendo la testa, quelli che rimangono a shippare Percico, Valdangelo e Jasico ma ciononostante vengono a spulciare qui.
Oh, sì, il gioco di cui si parlava nello scorso capitolo è Monster Hunter 4, con la Stygian Sword che si fa sempre il mio amico. Io sono un arciere, ahem.
Preach, babies!
ViciousAir
  
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