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Autore: BettyLovegood    13/04/2015    3 recensioni
Titolo cambiato.
Raccolta di fic !AU per la challenge One Hundred Alternative Universes, indetta da CampMezzosangue.
Saranno per la maggior parte Caleo, forse tutte, ma è possibile che faccia rientrare qualche altra coppia.
Prompt #23 Facciamo per caso cosplay di una ship popolare!AU [Caleo]
Prompt #87 Ci siamo sposati a Las Vegas ma siamo dei perfetti estrani !AU [Caleo]
Prompt #32 Sto citando ad alta voce l'ultimo libro di una serie e ti faccio spoiler !AU [Leo/Percy/Nico]
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Calipso, Jason Grace, Leo Valdez, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo capitolo: Lady Gaga, Elvis Presley, smoking sgargianti e due perfetti sconosciuti.
Prompt: #87 Ci siamo sposati a Las Vegas ma siamo dei perfetti estranei !AU
Personaggi: Leo Valdez, Calypso, Rachel Dare, Afrodite, Percy, Nico, Piper, Jason, Hazel, Frank, Annabeth.
Paring: Caleo. Accenni Pernico.
Raiting: arancione. (Solo per le parolacce :3)
Note: per prima cosa ringrazio M I K I per avermi fatto usare il cognome Lovegood per Afrodite.
E' stata una sua idea, ci tengo a precisalo.  :3 Poi...
Questa è stata la storia più folle che io abbia mai scritto. Non chiedetemi come e da dove ne uscita fuori perchè non lo so.
Ho letto il prompt, e quando ho letto Las Vegas la prima cosa che mi è venuta in mente è stata Una notte da Leoni.
Quindi praticamente la follia.
Ed ecco questa storia, sempre Caleo.
Niente da aggiungere, immergetevi in questa folle storia e spero vi piaccia :33



 



LADY GAGA, ELVIS PRESLEY, SMOKING SGRARGIANTI E DUE PERFETTI SCONOSCIUTI.
O ANCHE IL PERFETTO MATRIMONIO DI LEO VALDEZ.



Le lancette dell’orologio si muovono in avanti, ancora pochi secondi e….
Mezzanotte.
Urla, canti, abbracci, baci, brindisi.
Leo si ritrova sommerso dai suoi amici. Piper gli da un bacio sulla guancia, sporcandolo di rossetto;
Annabeth lo abbraccia forte; Hazel fa entrambe le cose, provocandogli un leggero rossore in viso; Nico si limita ad una stretta di mano e Frank ad una pacca sulla spalla.
Percy e Jason, entrambi leggermente brilli, salgono su quello che dovrebbe essere un palco –ma in realtà sono solo due lunghi tavoli in legno infilati uno vicino all’altro- e iniziano a cantare –o meglio urlare- :
-Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri caro Leooooooo, tanti auguri a te!-
Leo ride, mentre i due continuano a cantare abbracciati, improvvisando anche un mezzo balletto.
-Okay, Okay.- li interrompe Piper. –Ora basta, scendete di li. E’ arrivato il momento della sorpresa.-
-Quale sorpresa?- chiede Leo, leggermente preoccupato dalla risposta.
Ma Piper non risponde, gli rivolge solo un leggero sorriso.
Percy e Jason si avvicinano a lui e lo fanno accomodare su una sedia, al centro della stanza.
-Mio caro Leo, quanti anni fai oggi?- domanda Percy, poggiandogli una mano sulla spalla.
-Venti.-
-Molto bene Valdez.- interviene Jason, posandosi all’altro lato della sedia. –Ora ti ricordi cosa è successo al mio ventesimo compleanno?-
Leo sorride al ricordo di Jason travestito da donna, che andava girando per il locale su degli altissimi tacchi a spillo.
Era stata una sua idea, ma lui cosa ne poteva sapere che Jason sarebbe caduto procurandosi una frattura alla caviglia?
-Si, e ti ho già chiesto scusa. Cosa..-
-E al mio ventesimo compleanno?- lo interrompe Percy, con un sorriso.
Percy vestito da sirenetta.
Leo stava per ribattere ma viene nuovamente interrotto.
-E al mio?-
Annabeth con i capelli blu.
-E al mio?-
Piper in reggiseno in mezzo alla strada.
-E al mio?-
Frank vestito da panda gigante.
-Aspettate…-
-E al mio?-
Leo guarda gli occhi scuri di Nico e sospira.
-Okay. Mi assumo la responsabilità di tutti i compleanni, ma del tuo no Nico. Non è stata colpa mia.- si difende lui.
-Ah davvero?- lo rimbeccò il più piccolo. –Chi ha avuto l’idea della festa a sorpresa?-
-Io, ma…-
-E chi ha avuto l’idea di invitare un clown?-
-Io ma come potevo sapere che tu avevi paura dei clown?-
Nico alza gli occhi al cielo. –Fobia, si chiama FOBIA!- precisa.
Percy si porta subito al fianco del suo ragazzo, passandogli una mano intorno alle spalle.
Nico arrossisce leggermente, ma non si muove.
-Okay, stiamo esagerando.- interviene Annabeth. –Così lo spaventiamo.-
-Già- aggiunge Piper con un sorriso. –Infondo lui l’ha fatto per farci divertire, no?-
-Esatto!- esclama Leo, felice che la situazione stesse migliorando.
-Bene, ora è arrivato il nostro turno di divertirci!- Jason tira fuori un lungo pezzo di carta e inizia a leggere, imitando un presentatore.
-Benvenuti alla prima edizione di ‘Facciamola pagare a Valdez’, indetta dai suoi amici –eccetto Hazel, ma lei non ha mai ricevuto un suo scherzo- -
Segue un piccolo applauso da tutti i presenti. Leo fa un cenno di ringraziamento ad Hazel, che alza le spalle come per dire ‘te la sei cercata amico.’
Percy si stacca da Nico e raggiunge Jason.
-Ci saranno diverse prove da superare.- dice il moro. –Quando le avrai superate tutte riceverai il tuo regalo di compleanno. Pronto?-
Leo sospira abbattuto, ma non perde il suo sorriso.
Supererà tutte le prove previste e avrà il suo regalo. Infondo non può essere niente di terribile.
-Sono nato pronto Jackson.-
 
Devono essere state le ore più orribili della vita del povero Leo Valdez.
Ha mangiato un verme; passato un’ora da solo nel Tartaro (quell’orribile foresta buia che si trova alla fine della strada) –idea di Nico- ; si è travestito da Elsa, la regina di ghiaccio, ed è andato in giro a cantare canzoni di Frozen; ha dato un bacio sulla guancia a Reyna, procurandosi una bernoccolo in testa; ha dato dell’ubriacone al signor D, il preside della loro vecchia scuola; ha fatto un gestaccio a Clarisse de la Rue, provocandosi un altro bernoccolo ed infine ha dato un bacio sulle labbra a Frank (lui non sapeva niente) , procurandosi l’ennesimo bernoccolo.
-Complimenti Leo, sei riuscito a superare tutte le prove!- esclama Annabeth, porgendogli una fascia rossa con la scritta: ‘VINCITORE’.
-Avevi qualche dubbio Chase?- chiede lui, lasciandosi cadere sul divano di casa sua con un sorriso.
-Bene Valdez, è arrivato il momento del tuo regalo!-
Percy  scompare oltre la porta della sua stanza e ne esce con le mani nascoste dietro la schiena.
-Leo ricordi quale è stato il tuo desiderio al tuo ultimo compleanno?- chiede il moro, sorridendo amabilmente.
-Possedere un drago di bronzo!- esclama Leo, con gli occhi scintillanti.
-Si, beh, diciamo il secondo desiderio. Quello realizzabile da poveri mortali come noi.-
Leo ci pensa un po’ su, il ricordo del suo ultimo compleanno è un po’ sbiadito a causa dell’alcool.
-Andare a Las Vegas!- dice infine. –Ma…-
Percy lo interrompe, porgendogli un biglietto aereo.
-Buon ventesimo compleanno Leo!- urlano tutti.
Leo guarda prima il biglietto, poi Percy, nuovamente il biglietto, poi tutti i suoi amici.
-Voi..voi state scherzando vero?- balbetta, prendendo il suo regalo dalle mani di Percy.
-Viaggio per Las Vegas, due giorni, soggiorno al Casinò Lotus, tutto pagato- spiega Piper con un sorriso enorme. –C’è solo un piccolo problema …-
Leo guarda l’amica. –Cioè?-
Piper guarda tutti i presenti, che si avvicinano al festeggiato.
-Noi tutti  veniamo con te!-
Leo si alza in piedi e abbraccia i suoi amici.
-Siete meravigliosi ragazzi!- dice prendendo sotto braccio Piper e Jason.
Si affaccia alla finestra ed urla : -Noi partiamo per Las Vegas gente!-
 
 
 
 
 




Calypso sistema la scrivania, toglie la polvere dai soprammobili e poggia il caffè macchiato caldo –ma non troppo- al suo posto.
Dopodiché esce dalla stanza e si siede alla sua scrivania, accedendo il computer per iniziare il suo lavoro.
-Annulla l’appuntamento delle tre, sposta quello delle cinque e chiama Ares per disdire il pranzo, ho un brunch di lavoro.-
Afrodite Lovegood, guru della moda, direttrice del ‘Top’ –la più famosa rivista di moda in circolazione-, nonché capo di Calypso, entra dalla porta, seguita dalla sua rossa e riccia assistente Rachel, che scrive in fretta tutto ciò che la donna le sta velocemente dicendo.
-Buongiorno signorina Lovegood.- saluta Calypso, con un sorriso.
La donna si volta leggermente verso di lei e le fa un breve sorriso.
-Nightshade porta questo in lavanderia- le dice, gettando sulla sua scrivania una costosissima pelliccia bianca. –Ah e se qualcuno te lo chiede è sintetica. Non vorrei far nascere di nuovo la questione degli animali morti.- aggiunge facendo un gesto con la mano come per scacciare un insetto fastidioso.
Si volta di nuovo verso Rachel, che le sorride falsamente –fosse per lei quella pelliccia gliela farebbe mangiare, parole sue.- e scompare nel suo ufficio.
Calypso sospira, prende la pelliccia ed esegue l’ordine precedentemente ricevuto.
‘Amo il mio lavoro, amo il mio lavoro, amo il mio lavoro ‘.
Si ripete in continuazione, come per convincersene.
 
 
-Odio il mio lavoro.- esclama Rachel, sedendosi al tavolo e addentando il panino che ha davanti.
-Oh, io invece amo farmi trattare come uno straccio da una donna che indossa un paio di scarpe più costose della mia casa.- Calypso fa un sospiro e si siede al fianco della sua amica, iniziando a mangiare.
-Dare, Nightshade la signorina Lovegood vi vuole nel suo ufficio tra due minuti.-
Eros, il figlio più odioso di Afrodite, si avvicina alle due ragazze ticchettando un dito sull’orologio.
Rachel alza gli occhi al cielo, finendo con un ultimo morso il suo hamburger, si alza dal tavolo e raggiunge l’uscita della mensa.
Calypso la segue.
-Cal, mi ricordi perché ho scelto questo schifosissimo lavoro?- chiede la rossa, entrando in ascensore.
Calypso le poggia una mano sulla spalla, con fare rassicurante. –Per lo stesso mio motivo Rach.- dice mentre le porte dell’ascensore si aprono. –Perché i nostri padri sono due enormi stronzi.-
 


Calypso rientra in casa, ancora leggermente sconvolta dalla notizia ricevuta dal suo capo.
-Ulisse!- chiama, mentre si toglie le scarpe con il tacco che Afrodite  le costringe a potare.
-Ulisseee!- la ragazza chiama ancora una volta il suo ragazzo, senza ricevere risposta.
Entra in cucina ed apre il frigo per mangiare qualcosa.
Quando la richiude nota un biglietto :
 
Scusa Cal ma non ce la faccio più. Tutto questo è diventato troppo per me.
Tu sei fantastica ed io ti vorrò sempre bene, ma dovevo andare via.
Quest’anno insieme è stato meraviglioso, ti ringrazio, e ti prego…
Perdonami.

 
Calypso legge il biglietto una, due, tre, quattro e altre cento volte.
Non riesce a credere a quel che sta leggendo.
Accartoccia quel pezzo di carta e lo scaglia a terra, dopodiché urlare è tutto quello che riesce a fare.
Urla contro Ulisse che l’ha lasciata dopo un perfetto anno insieme, urla contro se stessa che aveva sperato in qualcosa di diverso con lui, urla contro gli uomini, che la lasciano sempre sola senza un vero perché.
Calypso si getta sul divano e afferra il telefono, digitando il numero che ormai sa a memoria.
-Rach…- dice, trattenendo un singhiozzo. -Rachel… ho bisogno di te.-
-Cal, cosa è successo?- chiede l’amica preoccupata.
-Ulisse…- è l’unica cosa che riesce a dire, prima di scoppiare a piangere.
Cinque minuti dopo Rachel si ritrova sul divano di casa di Calypso, con la ragazza che piange stesa sulle sue gambe.
-E’ solo uno stronzo Cal, smettila di stare così per lui! Non se lo merita.-
Calypso si mette a sedere, asciugandosi il viso bagnato.
-Sono sicura che aveva l’amante.- dice, stritolando tra le mani un fazzolettino di carta.
-Oh, andiamo Cal, che ne sai tu?- chiede la rossa, prendendo del gelato al cioccolato dal freezer e porgendolo all’amica.
‘Non c’è niente di meglio del cioccolato per superare una pena d’amore’ le diceva sempre sua madre.
Calypso afferra un cucchiaio di gelato e se lo ficca in bocca.
-L’altro giorno ho trovato un messaggio sul suo cellulare da parte di Penelope-  dice dopo un attimo di silenzio.
-La sua ex?- chiede Rachel, prendendo a sua volta un po’ di gelato.
-Dal messaggio che ho letto non credo che sia più la sua ex.-
-Che grandissimo stronzo!- esclama Rachel. –Faceva tanto il bravo ragazzo, lasciato dal suo grande amore… che grandissimo stronzo!-
Calypso sospira, e mette il gelato da parte.
Rachel si alza in piedi, fruga nella sua borsa e ne tira fuori due biglietti aerei che lancia all’amica.
-Cal noi domani partiamo e sai dove andiamo?- chiede la rossa.
-A Las Vegas.- dice Calypso raccogliendo i biglietti che le ha lanciato l’amica.
-Esatto!- Rachel fa alzare Calypso dal divano. –Andiamo a divertirci nella città dei casinò, delle luci, dei bei ragazzi! Al diavolo Ulisse, al diavolo Penelope! Noi domani andiamo a Las Vegas, fanculo tutti!-
-Rach, andiamo per lavoro.- precisa Calypso.
-Un solo giorno di lavoro, tre di divertimento.- Rachel prende la mano dell’amica e la stringe.
Calypso sospira, poi abbozza un sorriso.
E’ stanca di stare male per uomini che la lasciano, è stanza di piangere, di chiedersi cosa non vada in lei, di preoccuparsi di piacere a qualche uomo.
-Fanculo questi uomini, noi andiamo a divertirci a  Las Vegas!- urla, alzando le braccia in aria.
 
 
 
 
 
 
 
 Leo si alza dal letto e corre in bagno a vomitare.
Dovrebbe decisamente smetterla di bere. O almeno bere di meno. Non ricorda niente della sera precedente.
Non sa perché ha attorno alla testa una cravatta, perché indossa solo un paio di boxer rossi, perché ha al dito un anello dorato e soprattutto non sa perché una ragazza mezza nuda, dai lunghi capelli color caramello è distesa nel suo letto.
Leo guarda la ragazza per un bel po’, incantato dalla sua bellezza.
Cerca di ricordarsi qualcosa di lei: dove l’ha incontrata, cosa le ha detto, come si chiama ma soprattutto come ha fatto per portarsela a letto. Di solito le belle ragazze non se lo filano per niente.
La ragazza apre gli occhi, si porta una mano alla testa ed esclama un –Merda.-
Dopodichè si alza dal letto e si mette a sedere.
-Rach?- chiama, sbattendo le palpebre contro la luce del sole. –Rachel?-
Leo tossisce piano, per segnalare la sua presenza. La ragazza si volta di scatto verso di lui e lancia un urlo.
-Chi sei tu?- chiede, coprendo con il lenzuolo il suo seno nudo. –E cosa ci fai nella mia stanza?-
Leo rimane un attimo a fissare la ragazza illuminata dal sole, senza riuscire a proferire parola.
-Ehi, sto parlando con te!- la ragazza lancia un cuscino in direzione di Leo, senza però riuscirlo a colpire. –Sei sordo?-
-Ehi raggio di sole stai calma, non urlare che ho un mal di testa allucinante.-
Leo si siede sul letto e porge la mano alla ragazza.
-Leo Valdez.- si presenta.
La ragazza studia Leo dalla testa ai piedi, senza prendere la sua mano.
-Io sono venuta a letto con te?- chiede, forse più riferita a se stessa che al ragazzo. –Come diamine ho fatto? O dio ma quanto ho bevuto? A cosa mi sono ridotta?-
-Ehi splendore io sono qui, eh?- le fa notare Leo, sventolando una mano davanti alla sua faccia.
La ragazza gli ferma la mano, la fissa un attimo, poi fissa la sua.
-Dove hai preso questo anello? Ne ho uno identico anche io al dito.- dice, mostrandolo.
-Non l’ho mai visto prima.- Leo guarda l’anello della ragazza e contemporaneamente il suo, cercando una spiegazione logica.
Improvvisamente qualcuno bussa alla porta.
-Colazione per gli sposini- dice la voce di un ragazzo da dietro la porta.
-Cosa ha detto?- chiede la ragazza, voltandosi verso Leo. –Sposini?-
-No, hai capito male. Noi mica siamo spostati?- Leo fa una risatina nervosa, poi va ad aprire la porta.
Un cameriere fa il suo ingresso spingendo un carrello colmo di cibo.
-Buongiorno e tanti auguri.- dice con un enorme sorriso. –Ecco la colazione come richiesta, vi auguro una buona giornata e tanta felicità.-
Leo e Calypso fissano il cameriere.
-Mi sa che ha sbagliato stanza, sa noi…- inizia Leo.
-Ah già.- lo interrompe il cameriere. –Qui c’è anche il video del matrimonio.-
-Matrimonio?- chiede la ragazza. –Lei ha proprio sbagliato.-
Il cameriere guarda i due ragazzi, poi sfila una lista di nomi dalla tasca.
-Il signor Leo Valdez e la signorina Calypso Nightshade?- chiede, leggendo.
Entrambi annuiscono, il cameriere fa una risata.
-Avete bevuto ieri sera?- chiede. Nessuno dei due risponde, ma lui lo sa che è così. –Beh, buona fortuna.- dice, poi esce dalla stanza richiudendo la porta.
Cala il silenzio, nessuno è in grado di parlare.
-Io sono sposata con te.- dice Calypso, fissando Leo. –Io sono spostata  con TE!- ripete, ridendo istericamente. –Sono una donna morta.- conclude, portandosi le mani in viso.
-Avanti, non esagerare! – Leo fa un piccolo sorriso. –Infondo non sono poi così male!-
Calypso sbuffa. –Mio padre mi ammazzerà all’istante!-
-Posso essere un bravo genero.-
-Mi rinchiuderà in casa, senza neanche farmi dire una parola.-
-So anche cucinare qual cosina, faccio dei tacos, divini.-
-Per non parlare di quello che dirà quell’arpia di Afrodite! Mi licenzierà all’istante una volta saputo quel che ho combinato.-
-Quattro anni di convivenza con Percy e Jason mi hanno insegnato a sapermela cavare in situazioni orribili. Dopo che Sally ha divorziato con Poseidone ed è andata a vivere con Paul Percy è stato malissimo, so cucinare le frittelle blu se t’interessa!-
-Cosa?-
-Si hai sentito bene, frittelle blu, sai Percy ha un’ossessione..-
-Divorzio!- esclama Calypso, sorridendo improvvisamente. –Noi possiamo divorziare! Ci sarà pur sempre un modo no?-
Leo guarda la ragazza, sta per ribattere qualcosa ma lei si volta dall’altro lato e afferra la sua borsa di perline.
Tira fuori un cellulare e compone un numero.
-Rach, dove diamine sei?- chiede.
-In un letto con due uomini abbracciati.- risponde l’amica.
-Cosa?-
-Lascia stare, storia lunga, tu piuttosto dove sei?-
-Stanza 221, Rach ho combinato un disastro.-
-Cinque minuti e arrivo.-
Claypso chiude la chiamata e riposa il cellulare.
-Senti bellezza, potresti evitare di ignorarmi e di chiamare il nostro matrimonio disastro?-
Calypso guarda Leo come se fosse matto.
-Ma hai qualche problema?- chiede, inclinando leggermente la testa di lato.
-Cosa?-
-Hai avuto forse qualche incidente, dove hai sbattuto la testa e sei diventato idiota o sei nato proprio così?-
-Donne!- esclama Leo, alzando gli occhi al cielo. –Sempre lì a trattarti come un verme, quando però vogliono qualcosa diventi incredibilmente attraente. Tutte uguali siete.-
Calypso fa una finta risata. –E perché, voi uomini no?- domanda. –Sempre lì a lamentarvi di non trovare la ragazza giusta, poi quando la trovate la lasciate per un’altra. Ragionate solo con il vostro apparato genitale, ecco il problema.-
-Io non sono così.- si difende Leo.
-Certo come no. Vorresti dire che se io ora mi togliessi questo lenzuolo da dosso e ti mostrerei le mie tette tu non avresti nessuna reazione?-
Leo apre e chiude la bocca un paio di volte. –Certo che avrei una reazione, è una cosa normale!-
-Io lo chiamo ragionare con l’apparato genitale.-
-E se fosse i contrario allora? Se un ragazzo palestrato ti mostra i suoi muscoli tu che fai?- chiede Leo.
Calypso sbuffa. –E’ diverso.-
-Certo, come no.-
-Sta zitto.-
-Io parlo quanto voglio.-
-Sei un idiota-
-E tu sei insopportabile.-
-Come diamine ho fatto a finire a letto con te?-
-Me lo chiedo anche io!-
-Se i bambini hanno finito di litigare forse potreste spiegare anche a noi cosa è successo.-
Una voce molto familiare a Leo interruppe quel piccolo litigio.
Il ragazzo si voltò vero la porta e vi trovò Nico, mano nella mano con Percy che era ammanettato ad una ragazza dai capelli rossi.
-Rachel, chi diamine sono questi due?- chiede Calypso, stringendosi il lenzuolo addosso.
-Percy perché sei ammanettato a quella ragazza?- domanda contemporaneamente Leo.
-Non lo so, abbiamo chiesto ai sorveglianti di mostrarci le registrazioni delle videocamere di sorveglianza, ma loro ci hanno spiegato che avremo trovato la risposta nel vostro video.-
Leo guarda il carrello e afferra il cd che il cameriere aveva lasciato.
-Beh ragazzi, mettetevi comodi, stiamo per guardare il video del nostro matrimonio.-
Leo si alza e inserisce il dvd nella televisione.
-Matrimonio?- sussurra Rachel a Calypso.
-Già.- dice lei, poi sposta lo sguardo sullo schermo del televisore su cuoi esce una scritta rossa, circondata dalle fiamme.
‘CALYPSO E LEO, SPOSI IL 13/04/2015. AUGURI!
CASINO’ LOTUS’
Una donna vestita da Lady Gaga suona una marcia nuziale.
Un Leo visibilmente ubriaco, vestito con uno smoking rosso fuoco ed una cravatta nera, saltella sul posto, vicino ad un prete con la parrucca di Elvis Presley.
Seduto tra i banchi se ne sta un Percy con uno smoking blu ed una parrucca dello stesso colore.
Dal fondo della sala entra Calypso, vestita con un lungo abito da sposa bianco, ma con il velo rosso.
Al suo fianco c’è Rachel vestita da hippie, con una parrucca anni 70.
-Benvenuti signori e signore.- dice il prete, con un enorme sorriso. –Siamo qui riuniti oggi per festeggiare l’unione di questi due ragazzi. Leo e Calypso!-
Parte un applauso da Percy, che coinvolge solo la donna travestita da Lady Gaga.
-Ora dite i voti!- annuncia il prete.
Leo tira fuori dalla tasca un foglietto stropicciato e inizia a leggere.
-Raggio di sole, io ti amo. Non so come ho fatto a stare senza di te tutto questo tempo, non m’importa che mi hai tirato in testa una scarpa, che mi hai chiamato idiota, che mi hai fatto fare una figuraccia. Io ti amo, Calypso. E voglio sposarti all’istante perché hai detto che adori Hunger Games, e Harry Potter e hai visto tutte le puntate di Merlin e di The Big Bang Theory. E io non posso lasciarti sola, perché quello stronzo del tuo fidanzato Giulicce, Sulisse, Melisse, ULISSE, ti ha tradito. E poi Percy ci porterà in luna di miele sulla sua barca blu, ha accettato anche di vestirsi da sirenetta.
Io ti amo raggio di sole e voglio sposarti.-
Calypso si asciuga le lacrime, mentre Percy, Rachel e il prete applaudono forte.
Leo inizia ad inchinarsi di fronte a tutti, poi Calypso legge i suoi voti.
-Omuncolo.- Leo ride forte e contagia anche Calypso. Per cinque minuti tutti ridono, dopodiché Calypso continua a leggere. –Leuccio, tu sei speciale e per questo io voglio sposarti. Tu non sei come gli altri. Mi fai ridere, ti piacciono le stesse cose che piacciono a me, non ti offendi quando ti offendo, e mi hai perfino difesa quando ho chiesto di inserire un lento in discoteca! Leo Valdez, che nome buffo che hai- Calypso ride nuovamente. – Tu sei strano e sai aggiustare tante cose, perfino il mio cuoricino rotto e disintegrato da quegli stronzi dei miei ex fidanzati. Non lo so se ti amo, ma sei diverso e quindi voglio sposarti.-
Tutti applaudono nuovamente, mentre i due sposini si abbracciano.
-Bene.- dice il prete, separando i due. –Ora davanti ai vostri testimoni- indica Percy e Rachel – posso chiedervi: tu Leo Valdez vuoi prendere la qui presente Calypso Nightshade come tua legittima sposa, ed amarla ed onorarla, eccetera eccetera?-
Leo fa un enorme sorriso. –Si, lo voglio!-
-E tu Calypso Nightshade vuoi prendere il qui presente Leo Valdez come tuo sposo?-
-Certo che si!-
-bene, per l’autorità conferitami da internet e da questo casinò, vi dichiaro marito e moglie.
Può baciare la sposa.-
Leo e Calypso si scambiano un lungo e appassionato bacio.
-Ehi, qui c’è scritto che i testimoni devono ammanettarsi, per intensificare l’unione dei due sposi!- urla Percy, brandendo una brochure con il logo del casinò.
Leo e Calypso continuano a baciarsi, senza curarsi di nessuno.
-Dobbiamo trovare delle manette, loro non si dovranno mai separare!- commenta Rachel, prendendo per mano Percy.
-PER LA CALEO!- urla il ragazzo, uscendo dalla sala.
-PER LA CALEO!- ripete Rachel seguendolo.
 
Lo schermo del televisore si scurisce. Tutti rimangono in silenzio, tranne Nico, che ha iniziato a ridere.
-Nico non è divertente.- dice Percy, grattandosi la nuca.
Il ragazzo continua a ridere e pian piano tutti lo imitano.
 
 


-Riceverete le carte del divorzio a breve, grazie per aver scelto gli avvocati del Casinò Lotus!- l’avvocato si alza dalla scrivania ed esce dalla stanza.
Leo guarda Calypso.
-E’ stato il matrimonio più bello che io abbia mai visto.-
Calypso abbozza un sorriso. –Il più sconvolgente direi!-
-Beh, è pur sempre stato il nostro primo matrimonio. Quando ci vorrai riprovare fammi uno squillo.-
Calypso ride. –Non ci penso nemmeno, Omuncolo.-
-Dicono tutte così, raggio di sole.- fa l’occhiolino alla ragazza ed esce dalla stanza sorridendo.



 
[3754 parole]
*Scusate eventuali errori, l'ho scirtta in fretta :3
   
 
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