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Autore: Waterwall    23/04/2015    2 recensioni
E se la sorte dell'amore tra Oscar e Andrè cambiasse? Se ci fosse qualcosa che nessuno ci volesse mai dire? Magari un segreto che con la loro morte non è mai stato detto.
E se vi dicessi che sopravvivessero alla rivoluzione e il destino gli serbasse qualcosa di molto più grande?
Che Alain incontrasse l'amore della sua vita e che anch'esso nascondesse un segreto?
E che il conte di Fersen non fosse stato così santarellino come credevamo?
Se vi ho incuriositi leggete con un grandissimo "grazie" in anticipo!
Ps. L'ispirazione mi è venuta leggendo la oneshot di fuko chan "Il ricordo segreto" (se troverai mai questa fanfiction ti prego di dirmi qualcosa perchè sei bravissima *-*)
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Nuovo Personaggio, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Oscar guardava il cielo, mano nella mano con Andrè.
Stavano tornando al campo e davanti a loro Alain fischiettava come se fosse stata l’ultima sua canzone: era così malinconica quella melodia.
<< Oscar, è una bugia? >>
<< Cosa, Andrè? >>
<< Che tu sei incinta. >> Andrè abbassò lo sguardo.
<< Perché ti avrei mai dovuto dire una bugia? >> Oscar si stava scaldando.
<< Non so’ … forse per giustificare la tua assenza notturna… >>
Oscar lo guardò seria: << Non dire sciocchezze, Andrè. >>
Sul volto del ragazzo si tinse prima un sorriso e dopo una lacrima: << Diventerò padre e mia moglie sarai tu, Oscar! Era il sogno di una vita intera. >> e alzò gli occhi al cielo.
Oscar sorrise:
<< E’ l’alba, Andrè. >>
Fece per mettere a fuoco ma non ci riuscì: << E’ bella, Oscar? >>
Lo guardò un’istante e poi ritornò al cielo: << No, se tu non puoi vederla. >>
<< Sei così gentile con me, Oscar. >> disse Andrè con una nota di dolcezza in gola.
E fu lì che il momento romantico fu sbriciolato in mille pezzi:
<< Hey! Ditemi che ho bevuto troppo! >> Alain si era fermato con gli occhi sgranati, sembrava terrorizzato, Oscar non lo aveva mai visto così.
<< Alain, che succede? >> disse Andrè accorrendo verso di lui.
<< E’ più terribile del previsto. >>
La piazza difronte la Bastiglia era piena: piena di urla, piena di spari, piena di cadaveri e piena di voglia di buttarsi giù a vicenda.
Alain si ricompose e si voltò verso Oscar volgendole il saluto: << Ai vostri ordini, comandante! >>
E fu in quel momento che la parte del comandante di Oscar si impadronì del suo corpo; il suo sguardo era di quelli decisi: << Combattiamo. >>

<< Fuoco! >> era da un po’ che Oscar era lì, a guidare i cannoni, in prima linea.
Il sangue negli occhi, la rabbia nelle vene, la battaglia nella gola.
Andrè era stato messo dai compagni il più lontano possibile dalla prima linea, aveva lottato tanto per far in modo che gli altri accettassero la sua decisione di combattere.
Altri boati di cannone.
Poi, a un tratto, il silenzio.
Nessuno sparo, semplicemente il cuore di Oscar che rimbombava dentro di lei come un frastuono.
Spezava il silenzio forse troppe volte.
Alcuni soldati si erano ritirati in un vicolo, era il tempo di riprendersi ma, lei no.
Lei rimaneva in prima fila ad osservare il cielo.
Finchè non si senti tirare da una mano forte, poi del sangue e del dolore al braccio destro e un tonfo per la caduta in avanti.
Alain respirava affannosamente, la guardò un secondo, la fece rialzare e corsero via nella viuzza.
<< Io… io avevo tutto sotto controllo! >> disse Oscar arrabbiata stringendo il braccio destro d acui, ormai, colava sangue.
Alain aveva sia un’espressione arrabbiata che spaventata: << Non dica sciocchezze, comandante! Se non fossi arrivato io l’avrebbero uccisa! >>
Oscar sbarrò gli occhi e respirò profondamente: << Hai ragione, Alain. Grazie. >> e abbassò lo sguardo.
Rosalie corse verso di lei: << Oscar! Oscar! >>
Oscar si voltò verso di lei e le sorrise:<< Rosalie! >>
<< Oh, Oscar! Ma che ti hanno fatto? >>
Oscar guardò per un secondo la ferita sul braccio: << Non è niente, sto bene. >>
Ma Rosalie non ne volle sapere, fece arrivare un medico, seguito da Andrè e la medicò.
<< Mia piccola Oscar, che combini? >> Andrè le stava accarezzando il viso e lei sorrise.
I soldati rimasero quasi allibiti a vedere la scena e Oscar se ne accorse: << Non sento i cannoni , forza! Continuate a sparare! >> e dicendo questo tutti quanti corsero alle armi.

Andrè non smetteva di coccolarla, la stringeva forte a lei e la riempiva di baci: << Non puoi capire quanto mi hai fatto preoccupare. Sei la solita bimba viziata! >>
Oscar si limitò a sorridere e si accarezzò il ventre: Siamo tutti insieme piccolo mio, ti prometto che mi prenderò, da ora in poi, cura di te.
Poi i cannoni finirono. Le persone urlavano e cominciavano a farsi largo nella Bastiglia: la rivoluzione era avvenuta.
   
 
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