Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Astrea9993    30/04/2015    1 recensioni
Non c'era altra spiegazione: ero finita all'interno della mia stessa fanfiction ed ora non sapevo come uscirne e, a dirla tutta, non sapevo neppure se volessi farlo!
C'era solo un piccolo problema: prima di essere trasportata all'interno del mondo di Harry Potter non avevo avuto il tempo di concludere la mia storia ed ora questa era fuori controllo ed io non sapevo più cosa mi riservasse il futuro...
Ero appena giunta ad Hogwarts, non era ancora trascorso il primo giorno ed io ero già quasi riuscita a rompermi l'osso del collo e a portare James Potter all'altro mondo assieme a me...
Se questi erano i presupposti qualcosa mi diceva che d'ora in poi le mie giornate sarebbero state piuttosto movimentate...
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 18
 
La coppa del Quidditch
 

Essere una cacciatrice faceva schifo, questa era la conclusione a cui ero giunta dopo una lunga riflessione.
Essere una cacciatrice significativa avere un bersaglio tatuato a caratteri cubitali sulla schiena.
I cacciatori erano dei birilli umani che i battitori cercavano di abbattere a forza di bolidi e, più il cacciatore era bravo, più importante era impedirgli di afferrare la pluffa.
Naturalmente io ero una brava cacciatrice il che voleva dire che se fossi riuscita ad uscire viva da quel dannato campo da Quidditch mi sarei dovuta ritenere fortuna.
Con ancora profondi dubbi sulla mia incolumità afferrai la pluffa e, dopo aver dovuto eseguire una repentina virata per evitare l'ennesimo bolide riuscii a segnare.
Dovevo cercare di segnare il più possibile se volevamo riuscire a vincere la coppa, il che implicava che Albus non avrebbe dovuto afferrare il boccino velocemente per darmi il tempo di segnare.
Mi lanciai in picchiata nello schivare un nuovo bolide e, nel contempo, recuperai la pluffa.
No, non sarei sopravvissuta a quella partita, conclusi rassegnata.
Non avevo idea di chi avesse diffuso il mito che i Tassorosso fossero degli inutili mollaccioni ma, dal mio punto di vista, chiunque la pensasse così, avrebbe dovuto provare a sfidarli a Quidditch perché, a giudicare dal modo in cui sembravano decisi ad abbattermi, non si risparmiavano di certo.
Solo ora che giocavo come cacciatrice mi rendevo conto di quanta fiducia Cordelia avesse accordato a me ed Edward.
Mentre si lanciava sulla pluffa Cordelia non pensava mai ai bolidi che avrebbero potuto colpirla, certa che noi le avremmo guardato le spalle.
Questo era il segreto del suo successo: la fiducia.
Ed io, purtroppo, non ero come lei, non riuscivo a giocare estraniandomi da tutto il resto e pensando solo alla pluffa, ciò che amavo era scrutare il gioco nella sua interezza ed influenzarlo, incalzare gli avversari a suon di bolidi, individuare i loro punti deboli...
La mia adorata mazza non mi era mai mancata così tanto!
Per mia fortuna, a dispetto dell'odio che provavo per il ruolo che ero costretta a ricoprire, giocare come cacciatrice mi veniva abbastanza naturale, a quanto pareva anche questa era una capacità di Melanie che giaceva sopita dentro di me attendendo il momento propizio per risvegliarsi. 
Schivare, passare la pluffa, segnare e compiere delle finte, tutto questo mi veniva piuttosto naturale. Certo, c'era voluto un po' perché questa mia dote si risvegliasse e, molto probabilmente, non sarei Mai stata all'altezza di Cordelia ma, quel giorno, Serpeverde non avrebbe perso a causa mia.
A dispetto di ogni avversità avevamo lavorato duramente, giorno e notte. Avevo ricreato un nuovo equilibrio con gli altri cacciatori, avevo imparato i loro schemi e, assieme, ne avevamo coniato di nuovi.
I bolidi sfrecciavano verso di noi, a volte ci sfioravano ma il nostro attacco era inarrestabile.
Quando Albus pose fine alle partita afferrando il boccino avevo la sensazione che fosse passata un'eternità da quando il gioco era iniziato.
Ero stanca come non mai e sudata come non mai.
Avevamo vinto, avevamo annientato Tassorosso e chiuso il campionato al meglio.
Mancava solo una partita ancora per concludere il campionato: Grifondoro contro Corvonero.
E, qualora Corvonero avesse battuto Grifondoro la coppa sarebbe stata automaticamente nostra.
Eravamo a un passo dalla vittoria, avremmo dovuto essere al settimo cielo ma, quella sera, non ci sarebbe stata alcuna festa perché Cordelia non era lì per gioire con noi.
 
 
 
 *****
 
 
 
La conclusione del campionato era ormai alle porte.
Normalmente l'ultima partita si sarebbe tenuta ai primi di giugno ma forse, per alleggerire il clima di tensione che sembrava ormai dominare Hogwarts, o forse per porre al più presto fine ad un torneo potenzialmente pericoloso, la McGranitt aveva deciso di anticipare la partita che, questa volta, si sarebbe tenuta i primi di Aprirle.
Era così che, dalle ultime settimane di Marzo ai primi di Aprirle, mi ero ritrovata a vivere come una reietta affetta da spruzzolosi. 
James, Dominique e Roxanne erano alle prese con allenamenti sempre più duri, per la prima volta, infatti, c'era la concreta possibilità che la vittoria gli venisse soffiata dalle mani.
Ogni minuto libero era dedicato all'elaborazione di nuove strategie e quindi io, come Serpeverde, finivo con l'essere naturalmente esclusa.
D'altro canto, vinti dall'agitazione prepartita, anche Rose, Lorcan e Lysander tendevano a starmi alla larga e, una volta, avevano mormorato qualcosa di incomprensibile riguardo al fatto che andassi a letto col nemico.
Io, dal canto mio, non potei far a meno di meditare sul fatto che mi sarei sentita più appagata se davvero fossi andata a letto col nemico.
Infatti, per quanto i momenti piccanti tra noi due non fossero mai mancati Io e James non avevamo ancora avuto modo di andare fino in fondo.
Era come se le forze dell'intero universo avesse deciso di mettersi contro di noi.
Eravamo stati interrotti da Madama Chips e da un pazzo omicida, per non parlare poi delle volte in cui, ad interromperci, erano stati i compagni di stanza di James...
E tutto perché ci eravamo scordati di sigillare la porta!
Ed ora, come se le continue interruzioni non fossero di per se sufficienti ad impedirci di approfondire il nostro rapporto, ora vi erano anche gli sfiancanti allenamenti che tenevano impegnato James nelle ore più improbabili del giorno e della notte così ché, alla fine, quando dopo una faticosa giornata riuscivamo a restare finalmente assieme James era talmente stanco che finiva con l'addormentarsi.
Una volta probabilmente non avrei tollerato questa situazione ma il modo in cui James  abbassava la guardia in mia presenza finiva con l'incantarmi ed io mi ritrovavo a scrutare i suoi lineamenti rilassati come un'idiota.
Anche quei momenti erano preziosi e sentivo la necessità di imprimere nella mia mente ogni traccia del volto di James come se potesse svanire da un momento all'altro e quello fosse il solo mezzo a mia disposizione per ricordarlo.
Immancabilmente il giorno dopo James si svegliava di soprassalto, imbarazzato per aver preso come sempre sonno nel bel mezzo della conversazione ed io mi divertivo a tenergli il muso per un po', tanto per vederlo penare e per non dover ammettere quanto bello fosse osservarlo dormire.
Era strano come il sesso che un tempo era stato per me la cosa più importante avesse finito con l'occupare una posizione di minor rilievo.
Certo, se il Quidditch e l'universo fossero stati così gentili e avessero riservato a me e James più tempo per approfondire la nostra conoscenza ne sarei stata molto lieta...
Mi ritrovai a pensare tra me e me mentre rileggevo per la quarta volta la stessa pagina del mio libro di pozioni.
Ecco, mi ero tramutata in una ragazzina innamorata e piagnucolosa che amava passare il tempo a scrutare il volto del suo ragazzo addormentato e che aveva la libido di un'ottantenne e, cosa ancora peggiore, ultimamente passavo fin troppo tempo in biblioteca, mi dissi mentre scrutavo con un misto di sospetto e disgusto gli scaffali ricolmi di libri che mi circondavano.
Dovevo porre rimedio a tutto questo, e dovevo farlo in fretta, mi dissi mentre mi alzavo di scatto dalla sedia su cui ero seduta.
"Che cosa stai facendo?!" Si lamentò Scorpius.
"Arrivo tra un attimo." Conclusi mentre guadagnavo la porta. 
Uscii dalla biblioteca ed iniziai a correre senza sapere bene neppure io dove fossi diretta, sapevo solo che volevo vedere James.
Molto probabilmente doveva trovarsi al campo da Quidditch, era lì che ultimamente passava la maggior parte del suo tempo, conclusi tra me e me.
Avevo appena finito di formulare questo pensiero quando James apparve davanti ai miei occhi.
Per un istante entrambi ci arrestammo stupiti per poi gettarci l'uno tra le braccia dell'altra ed unire le nostre labbra con la stessa foga di un assetato che trova un oasi nel deserto dopo aver vagato per giorno.
Sorrisi nel constatare che James indossava già la divisa da Quidditch e che doveva aver tardato l'inizio di un allenamento per poter correre da me.
Entrambi ci ricercavamo e attraevamo vicendevolmente come i poli opposti di una calamita.
Non avevamo mai avuto alcuna scelta, non potevamo restare separati.
Baciai James con foga mentre stringevo i suoi capelli tra le mani ed il mio corpo andava ad aderire al suo. Le mani di James percorrevano la mia schiena fino ad insinuarsi sotto alla camicetta...
Distrattamente riuscii ad individuare un aula alle mie spalle e ad aprirne la porta.
Per poco io e James non vi ruzzolammo dentro.
Fu con movimenti concitati che James mi prese in braccio per poi adagiarmi su di un banco.
Mi guardai distrattamente attorno, ci trovavamo in quella che sembrava essere un aula di incantesimi ma non avrei saputo dire altro, a dire il vero io e James eravamo talmente occupati che era una fortuna che non fossimo entrati per errore nell'ufficio della McGranitt.
"Sono stanco di aspettare..."
"Taci e datti da fare, Potter." Replicai io nell'afferrarlo rudemente per la divisa e nel catturare nuovamente le sue labbra nelle mie, avevo la spiacevole sensazione che se non ci fossimo dati una mossa saremmo stati nuovamente interrotti...
"James Sirius Potter! Dove diavolo ti sei cacciato?! Abbiamo una partita da vincere e tu non mi costringerai a comportarmi da persona responsabile!" Tuonò la voce di Dominique, la sue voce proveniva dal corridoio ma non doveva essere molto distante da noi.
"Ignorala." Mormorai io vagamente frustrata dalle continue interruzioni.
"La porta!" Replicò James.
"Dannazione!"
Possibile che ci dimenticassimo sempre di sigillare e insonorizzare quella dannata porta?!
"Starlight! Non intendo sprecare il mio prezioso tempo con te quindi datti una mossa, non sono io quello che rischia di non prendere il suo M.A.G.O in pozioni."
Ci mancava solo Albus.
"Si può sapere perché ho deciso di aiutare tua cugina?!"
"Perché è fastidiosa e perseverante."
Ci mancava pure Scorpius...
Scrutai James negli occhi e vi vidi ciò che probabilmente era riflesso anche nei miei: rassegnazione.
"Dopo la partita." Sentenziò con decisione James mentre prendeva il mio volto tra le mani "qualunque cosa accada dopo la partita..." convenni io prima di sigillare quella promessa con un bacio. 
 
 
 
*****
 
 
 
Finalmente era giunto anche quel giorno.
Era incredibile come il tempo fosse passato velocemente ma quelle giornate erano state talmente piene da scivolarci tra le mani senza che neppure ce ne rendessimo conto e così ora mi trovavo sugli spalti, ad osservare la partita.
Sorridendo come un idiota osservai James sfrecciare nel cielo e, senza poterne fare a meno, mi ritrovai a pensare a quella mattina.
 
James si era svegliato molto presto svegliando suo malgrado anche me.
Mi stiracchiai distrattamente mentre osservavo i suoi movimenti, la sua fronte era lievemente corrugata.
A quanto pareva anche Mr. perfezione avvertiva l'agitazione pre-partita mi dissi trovandomi mio malgrado a ridacchiare.
"che c'è di tanto divertente?!" disse lui lievemente risentito.
"la tua espressione è divertente!" lo canzonai nel risollevarmi puntellandomi sul letto "a quanto pare Mr. Perfezione è agitato... Paura di perdere?!"
"Lo sai che sei davvero poco incoraggiante?!" Disse James lievemente accigliato.
"Andiamo!" Esclamai io nell'alzarmi definitivamente dal letto e nel colmare la distanza che ci separava, le mie labbra a pochi centimetri dalle sue e le mie braccia a cingergli le spalle.
"Lo sai Grifondoro vincerà, le probabilità sono a vostro favore e tu sei un grande capitano..." Mormorai in un sussurro sensuale.
"Purtroppo però non vincerete il campionato." Conclusi poi bruscamente nell'allontanarmi di qualche passo, un sorriso malandrino a piegarmi le labbra.
"Ma davvero?!" Replicò lui, uno sguardo di sfida ad illuminargli il volto.
"Certamente!" Sentenziai decisa "Serpeverde vincerà il campionato ma io sarò qui, pronta a consolarti..." soggiunsi in un sussurro intriso di promesse.
"Molto probabilmente sarò io a doverti consolare, Ma non preoccuparti, mi assumerò quest'onere con estremo piacere..." replicò lui calcando volutamente sulla parola piacere e nel contempo colmando nuovamente la distanza che ci separava e facendo aderire tra loro i nostri corpi.
"Lo vedremo, Potter..." mormorai distrattamente nell'unire le mie labbra alle sue.
Una sola cosa mi era chiara, a prescindere dall'esito della partita, entrambi quel giorno avremmo vinto. 
 
"Sono bravi." Disse Albus richiamandomi alla realtà.
"Lo abbiamo sempre saputo." Replicai in un sospiro.
Quel giorno io ed Albus avevamo finito per occupare le tribune di Grifondoro mentre Scorpius avrebbe sostenuto la sua ragazza occupando quelle di Corvonero.
Indubbiamente, in quel momento, tifare per Grifondoro era difficile come non mai, infatti, se Rose avesse acciuffare il boccino d'oro portando Corvonero alla vittoria,  Serpeverde avrebbe automaticamente vinto la coppa del Quidditch ma, se avesse vinto Grifondoro, per determinare il vincitore ogni punto guadagnato dai cacciatori sarebbe divenuto indispensabile.
Sia io che Albus desideravamo una vittoria leale, avremmo vinto dimostrando il nostro valore e non saremmo ricorsi a sporchi mezzucci.
Eppure, per quanto fosse facile dirlo farlo era un'altra cosa.
Per quanto volessi sostenere James non potevo fare a meno di sentire l'agitazione salire per ogni pluffa che i cacciatori riuscivano a far passare tra gli anelli.
"A quanto sono?" Chiesi rendendomi conto di essermi estraneità per l'ennesima volta e, questa volta, non stavo pensando a quanto James fosse Sexy ma alla possibilità di manomettere la sua scopa...
"70 a 30 per Grifondoro." Rispose Albus lapidario.
Non serviva essere dei legilimens per sapere che, molto probabilmente, i nostri pensieri seguivano lo stesso filo conduttore...
"Quanto siamo nei guai?" Chiesi in un sospiro.
"Per batterci dovrebbero aver totalizzato 100 punti da sommare ai 150 ottenuti grazie alla cattura del boccino."
"Quindi abbiamo perso" dissi sospirando amaramente "se solo ci fosse stata Cordelia al mio posto..."
"Sei davvero egocentrica" mi interruppe Albus "la nostra squadra è composta da sette persone e sia il peso della vittoria che il peso della sconfitta ricade su tutte e sette le persone inoltre, neppure quando avevamo Cordelia siamo mai riusciti a totalizzare più di 100 punti. Hai giocato bene."
"Se siamo fortunati loro non riusciranno neppure a totalizzarne 100." Dissi aggrappandomi a quella labile speranza.
Solo tre volte.
La pluffa avrebbe dovuto passare tra gli anelli solo per altre tre volte.
 
"Dominique Weasley segna per l'ennesima volta! 80 a 30 per Grifondoro che oggi sembra davvero inarrestabile!"
 
Esclamò il cronista guadagnandosi tutto il mio odio.
 
"E la pluffa viene intercettata da Roxanne Wealey! 90 a 30 per Grifondoro!"
 
Esclamò nuovamente il cronista ponendo fine a tutte le nostre speranze.
Eravamo talmente vinti e rassegnati al nostro destino che non ci accorgemmo subito di quanto stesse accadendo, fu la cronaca a richiamarci alla realtà.
 
"Ecco che Rose Weasley avvista il boccino e si lancia in picchiata! James Potter si lancia a sua volta al suo inseguimento ma ce la farà a giungere in tempo?!"
 
Entrambe le squadre parvero arrestarsi sorprese dell'accaduto, nessuno sembrava essersi aspettato che Rose avvistasse il boccino prima di James.
Entrambi si lanciarono in una folle picchiata mentre James spingeva la scopa con una tale foga da farmi gelare il sangue nelle vene.
L'intero campo da Quidditch sembrava essersi arrestato a scrutare quel testa a testa.
Il terreno si faceva sempre più vicino...
"Se vanno avanti così si schianteranno!" Esclamai improvvisamente preoccupata.
E poi, quando ormai mancava pochissimo all'impatto, Rose si risollevò verso l'alto, per un attimo pensai avesse afferrato il boccino poi compresi di essermi sbagliata: Rose aveva rinunciato.
Osservai James frenare bruscamente per poi cadere a terra e ruzzolare.
"James!" Esclamai preoccupata.
Poi vidi il suo sorriso e il luccichio dorato tra le sue mani e compresi che quel sorriso era solo per me.
Grifondoro aveva vinto.
Grifondoro aveva vinto la battaglia ma questo non era tutto pensai senza riuscire a fare a meno di ridere: all'interno del campionato sia Grifondoro che Serpeverde avevano totalizzato complessivamente 560 punti, eravamo pari.
Il mio pensiero tornò al nostro primo bacio e a quella futile scommessa che era stata l'inizio di tutto.
Ancora una volta tra non c'era un vero vincitore, ancora una volta avevamo vinto entrambi. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti!
Ecco qui il nuovo capitolo anche se un po' in ritardo!
Mi dispiace di non essere riuscita ad aggiornare prima ma, con l'inizio della sessione d'esami mi sono ritrovata in quello stato di studio forsennato/annullamento della vita sociale che ogni studente universitario ben conosce XD
Per cui avendo due esami, uno il 13 ed uno il 14 non credo riuscirò aggiornare in orario né questa fanfiction né, per quelli che la leggessero, l'altra mia long.
Ovviamente, non appena dati gli esami, tornerò a lavorare ad ambo le storie, non intendo lasciarle inconcluse (tant'è che ho già iniziato a lavorare al seguito di "La ragazza caduta dal cielo"). Mi spiace essere costretta a prendermi questa piccola pausa specie ora che manca poco alla conclusione di "La ragazza caduta dal cielo", ad ogni modo posso promettervi che la sera del 14 sarò già a lavorare al nuovo capitolo.
 
Ringrazio:
  • Hazza69_1D che ha aggiunto questa storia alle ricordate.
  • lililisa_jb69 e Rosye per averla aggiunta alle preferite.
  • cielofieribolt17324, giorgio evans e rosa di vetro che l'hanno aggiunta alle seguite.
  • Rosye, Sid Draco e Stella_Potter394 che hanno recensito lo scorso capitolo.
  • rosa di vetro che ha recensito il primo capitolo.
 
Spero che questo capitolo vi piaccia.
Grazie a tutti.
Astrea
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Astrea9993