Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: CyberNeoAvatar    01/05/2015    5 recensioni
Nella terra di Acaidar un vulcano esploso ha fatto emergere temibili creature che vengono respinte grazie a degli Emblemi magici in grado di rafforzare le armi in cui vengono inseriti mentre bande di malviventi si formano approfittandosi dei magici oggetti. Questa situazione determinerà settant'anni dopo l'incontro tra Eria e Hiro, che partono insieme per aiutare la popolazione a difendersi dalle presenze ostili che popolano il continente.
P.S. : questa è una storia seria, pertanto non ci saranno plagi. Ogni apparente ed eventuale plagio o similitudine con altre storie notati è solo frutto di coincidenze.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
54- Un nuovo maestro?

-Studio Tetro/Nel capitolo precedente-

Io:<< Grunt.... ah ecco, mi sono svegliato dal sogno dello scorso Studio Tetro. Eravamo rimasti? Ah sì xD Veniamo a scoprire che Ryuzo altri non era che il Sommo Drago Supremo, responsabile tra l'altro della morte del padre di Hiro, Heito. Adesso i nostri si sono messi d'accordo con il Condottiero Imperiale Kenryu per ostacolare i piani dei Sommi Draghi.>>.


<< Allenarci? Contaci che lo farò!>> esclamò Artic, gli occhi illuminati da una luce sinistra in cui si leggeva un'impareggiabile determinazione:<< Fiammeggiante... lo superò, così da saldare finalmente il conto che ho con lui!>>.

<< Anch'io mi darò da fare!>> fece eco Hiro, animato da una luce molto simile:<< Non perdonerò mai Ryuzo per quello che ha fatto... lo sconfiggerò una per tutte e vendicherò la morte di mio padre! Forza, partiamo subito, dividiamoci le sponde del Lago Centrale da sorvegliare e...>>.

<< A proposito...>> disse Kenryu, spostando lo sguardo su Will:<< … preferirei che Will, anziché pattugliare una delle altre sponde, mi seguisse fino a Goldgate.>>.

<< Cosa?>> si sorprese il musicista, piuttosto confuso e anche un po' preoccupato, dato che prima era un Sommo Drago:<< E... perché, scusa?>>.

<< Vedi, devi sapere che nelle nostre prigioni abbiamo raccolto un paio di detenuti di tua conoscenza... e vorrei che mi aiutassi a convincerli a lavorare per me.>>.

<< Di mia conoscenza?>>.

<< Già, e penso ci sarebbero di grande aiuto contro i nostri avversari.>> spiegò Kenryu:<< Tuttavia sono individui di cui non posso fidarmi ciecamente, e anche se li convincessi vorrei che rimanesse con loro qualcuno in grado di tenerli sotto controllo.>> quindi sorrise:<< Considerato che tu eri il Sommo Drago dell'Acqua, mi sembri la persona più indicata a questo compito.>>. Will e i suoi compagni rimasero completamente di sasso a quelle parole.

<< A-Aspetta...>> borbottò il musicista:<< C-Come fai a sapere che...?>>.

<< … che era un Sommo Drago?>> completò la frase Eria, davvero molto impressionata.

<< Che domande, me l'ha detto mio fratello.>> affermò il Condottiero Imperiale:<< So chi sei dal momento in cui ci siamo visti dopo la disfatta di Tempestoso, ma avevo deciso di lasciarti stare una volta realizzato che ti eri alleato con Hiro e i suoi amici: non potevo perdere tempo con un ex-Sommo Drago.>>.

<< Che maledetto...>> sorrise un'ancora allibito Will.

<< Allora, verrai con me?>> gli chiese Kenryu. L'ex-Sommo Drago dell'Acqua ci pensò su per un secondo.

<< Uhm... se è davvero necessario, non posso rifiutarmi.>> concluse il musicista:<< Ti seguirò fino a Goldgate, allora. Si può sapere chi sono però questi due?>>.

<< Lo scoprirai a tempo debito. Comunque non ti preoccupare, siamo abbastanza da poter sorvegliare un lato del lago a testa, contando che noi due staremo a Goldgate...>>.

<< Ehm... temo di no.>> si intromise con fermezza Eria, attirando su di sé l'attenzione dei compagni.

<< Perché dici questo?>> domandò Artic, curioso.

<< Perché i lati sono quattro...>> iniziò a spiegare la ragazza:<< … ma vorrei portare con me Hiro per sorvegliare questa sponda, e contando Artic e voi due (che sorvegliate la stessa) ne resterà una sguarnita.>>.

<< Eh?>> si indicò Hiro, sorpreso:<< Io?>>.

<< Sì.>> annuì la Cacciatrice di Missioni, lanciandogli un sorriso:<< Vorrei portarti in un posto... un posto molto adatto ad allenarsi.>> poi si rivolse agli altri, seria:<< Non credo che sia un problema, visto che terremo d'occhio così tre lati su quattro, non vi pare?>>.

<< Ma che dici, Eria?>> si oppose Artic:<< Anche se sorveglieremo la maggior parte del Lago Centrale, lasciare un lato sguarnito potrebbe essere troppo rischioso: se vuoi spassartela con Hiro, puoi semplicemente aspettare la fine della faccenda.>>.

<< HO DETTO CHE E' PER FARLO ALLENARE MEGLIO!>> scattò come una biscia la ragazza, divampando improvvisamente:<< Cosa vuoi insinuare, che me lo voglio portare via solo per...?>>.

<< Calma, in fondo non è un problema grave.>> si frappose tra loro Kenryu, chiudendo gli occhi:<< Posso sempre mandare Aldor a sorvegliare il lato che rimarrà sguarnito, perciò credo vada bene...>>. Al solo sentir quel nome, Eria sembrò arrabbiarsi molto.

<< GRRR... ancora quello stronzo!>> ringhiò la Cacciatrice di Missioni, stringendo i pugni con forza nel ricordare il conto che aveva in sospeso con quell'Aldor:<< Uffi, perché dobbiamo lavorare con lui?>>.

<< E' migliorato molto dall'ultima volta che vi siete scontrati a Whitegate.>> incrociò le braccia il Condottiero Imperiale:<< Possiamo farvi affidamento, e visto che il posto di cui parli sembra tanto importante per rafforzarvi non ho altra scelta. E ora, non perdiamo altro tempo: Hiro ed Eria sorveglieranno questa sponda del lago, Artic quella ad est, io e Will quella nord, e infine manderò Aldor a tenere sotto controllo quella a sud.>>.

<< Va bene.>> annuì Artic:<< Allora veniamo in porto insieme a te. Will ti seguirà fino a Goldgate... e io prenderò la nave per la sponda est: ho già in mente dove andare.

<< D'accordo.>>> acconsentì Kenryu:<< Ci vediamo tra qualche minuto allo scalo per le navi, In tal caso: io prima... devo andare a farmi un po' risistemare i tagli. A dopo.>> quindi iniziò ad inoltrarsi nella città, diretto verso il più vicino medico che potesse applicare su di lui qualche fasciatura per i tagli ricavati nello scontro con Ryuzo.

“ Che tipo...” pensò Eria, osservandolo mentre si allontanava:“ Solo adesso pensa alle sue condizioni fisiche...”.

<< Uhm...>> fece Will, pensieroso:<< E così... le nostre strade si divideranno di nuovo, alla fine?>>.

<< Sembra proprio di sì.>> gli rispose lo spadaccino con le katane.

<< Anche se è così... lavoriamo tutti per un obbiettivo comune.>> si intromise la ragazza del gruppo, più decisa che mai:<< Anche se divisi, saremo sempre gli uni vicini agli altri.>>.

<< Eria ha ragione.>> sorrise Hiro:<< Saremo lontani, ma tutti stiamo lavorando per il bene di Acaidar. Potremo anche essere all'altro capo del mondo... ma i nostri cuori saranno uniti.>>. Era vero: non poteva dimenticare i momenti e i viaggi passati con i suoi amici, prima con Eria, poi con Artic e infine con Will, e questo creava indubbiamente un fortissimo legame tra di loro. Credeva fermamente in questo, e anche loro probabilmente condividevano la sua opinione.

<< Uh, molto poetico davvero.>> sorrise anche il musicista:<< “ Cuori uniti”... potrebbe essere il titolo di una nuova musica.>>.

<< Comunque sia... farò di tutto pur di guastare i piani di Fiammeggiante e dei suoi.>> affermò lo spadaccino con le katane, chiudendo gli occhi:<< Son disposto a qualunque cosa purché ne esca sconfitto.>>.

<< Ehi, ragazzi... perché non uniamo le mani un'ultima volta, prima di separarci?>> domandò Eria ai suoi amici, arretrando un pugno:<< Tra i praticanti della Danza delle Due Rondini del Cielo, prima di un'importante battaglia, era usanza unire i propri pugni prima di scendere in campo, per rinnovare l'unione del gruppo.>>.

<< Ah...>> fece Artic pigramente:<< Se proprio ci tieni, facciamolo...>> quindi arretrò anch'egli il pugno.

<< Sembra proprio una bella cosa... mi piace.>> commentò Will, imitando i due compagni.

<< Bene...>> annuì Hiro, il pugno sinistro tirato indietro, e l'attimo dopo i quattro pugni degli amici si incontrarono: ora sentivano che il legame tra loro si era rafforzato, anzi, forse era diventato ancora più forte. A quel punto separarono i pugni, e il ragazzo dal braccio fasciato augurò ad Artic e Will:<< Buona fortuna. Mi raccomando.>>.

<< Buona fortuna anche a voi.>> annuì Will, dando le spalle a lui e ad Eria per andar via:<< Mi auguro di rivedervi presto... e vivi.>>.

<< Aspetta un attimo Hiro.>> disse lo spadaccino con le katane, avvicinandosi al Cacciatore di Missioni dal braccio bendato e porgendogli qualcosa:<< Prendi questi.>>.

<< Wow!>> esclamò Eria, notando il contenuto della mano di Artic:<< Sono... due Emblemi Diamante grandi.>>.

<< A me non serviranno più.>> chiuse gli occhi Artic:<< D'ora in poi... mi eserciterò con gli Emblemi Ghiaccio grandi che mi ha lasciato mio padre.>> la sua espressione si fece molto più dura, gelida e piena di rancore:<< Metterò a tacere Fiammeggiante con le armi che ho ereditato dalla sua ultima vittima! Parola d'onore.>>.

<< Ti.. ringrazio allora, Artic.>> acconsentì Hiro, prendendo gli Emblemi datigli:<< Li userò sul mio braccio ad Emblemi... così, insieme all'Emblema Diamante medio già incastonatovi, dovrebbe diventare decisamente più forte.>>.

<< Ringraziami fermando Ryuzo. Ad ogni modo... ora è il momento di andare. Alla prossima.>> e dopo quel saluto, si incamminò insieme a Will per raggiungere l'area portuale, preparati ad affrontare la missione che li aspettava.

Ora che i loro amici se n'erano andati, Hiro ed Eria si misero alla ricerca in città di nuove bisacce, provviste e oggetti utili per il viaggio. Una volta acquistato tutto il necessario si misero in marcia verso est, su suggerimento della ragazza, tenendosi a ridosso della sponda del Lago Centrale. Passata qualche ora di cammino, mentre attraversavano una verde prateria, il ragazzo fasciato si decise finalmente a chiedere alla compagna:<< Senti, Eria... non mi hai ancora detto dove siamo diretti.>>.

<< Ops... che sbadata.>> fece Eria, mettendosi una mano dietro la nuca:<< La nostra destinazione è... Graygate, una cittadina affacciata sul lago a due giorni di marcia da qui.>>.

<< Graygate, hai detto?>> domandò Hiro, rammentando qualcosa:<< Aspetta... non è la città da cui provieni?>>.

<< Esatto, te ne ho parlato quando eravamo rimasti bloccati sulle Montagne Glaciali a causa di quei Draghetti della Neve.>> annuì Eria:<< Ho intenzione di chiedere a mio padre di sottoporti ad uno speciale allenamento.>>.

<< Speciale... allenamento?>>.

<< Proprio così: devi sapere che, oltre ad essere il maestro indiscusso della Danza delle Due Rondini del Cielo, si è sempre vantato di essere a conoscenza di sistemi d'allenamento che trasformerebbero in breve tempo chiunque in un mostro.>>.

<< Purché non sia una fanfaronata...>> mormorò Hiro, prendendosi per tutta risposta un pugno sulla testa dalla ragazza:<< AHI, CHE FAI?>>.

<< Non dubitare delle parole di mio padre!>> esclamò Eria, puntando il dito contro di lui:<< Se proprio vuoi saperlo, è molto più forte di come sono io adesso!>>.

<< D-Davvero?>> chiese il ragazzo dal braccio fasciato, le mani tenute sul capo, nel punto in cui si stava formando già un bernoccolo:<< Ma... quanto diavolo è forte?>>.

<< Moltissimo.>> incrociò le braccia la ragazza con aria orgogliosa.

<< Però c'è una cosa che non mi convince. Se è davvero tanto bravo come dici... come mai tu, che ti sei allenata con lui, non sei arrivata vicino al suo livello?>>. La Cacciatrice di Missioni volse allora lo sguardo altrove, unendo le mani dietro la schiena.

<< Ehm... il fatto è che... lui mi ha sottoposta solo all'allenamento di base... perché ha sempre detto che chiunque non sia ad un livello particolarmente alto e li sostenesse... finirebbe col morire.>>. 

<< C-Cosa?>> sbiancò in volto il giovane Cacciatore di Missioni: quali razza di metodi d'addestramento doveva conoscere il padre di Eria per portare addirittura alla morte i più deboli? Tutto ciò era molto inquietante.

<< Non voleva rischiare che ci lasciassi la pelle, per questo non me li ha mai sottoposti.>> continuò lei:<< Per regola, i maestri della Danza delle Due Rondini possono prendere un solo allievo per volta, perciò ho deciso di portare te da lui: sono convinto che ormai tu sia sufficientemente forte da disputare quell'allenamento.>>.

<< Se c'era un solo posto disponibile... non potevi prenderlo tu?>> le chiese Hiro:<< Anche tu sei diventata fortissima, in fondo...>>. La ragazza, sentendo quella domanda, si fermò subito.

<< C'è la possibilità che mio padre mi alleni lo stesso insieme a te, visto che sono sua figlia.>> chiuse gli occhi Eria, chinando un poco la testa:<< E poi... questa faccenda riguarda più da vicino te.>> lo fissò quindi con i suoi occhioni bluastri:<< Ryuzo ti ha tolto l'unico affetto che ti era rimasto, e non dimenticherò come ha riso su questo: è stato spietato... e crudele nei tuoi confronti, senza un solo briciolo di riguardo. E' soprattutto compito tuo fermarlo, Hiro, perché possa pentirsi amaramente di tutto il dolore che ti ha procurato!>>.

<< Eria...>> mormorò il ragazzo dal braccio fasciato, fissandola: sembrava comprendere ciò che si annidava in lui verso il Sommo Drago Supremo, la causa della sua rabbia nei confronti di quest'ultimo. Sembrava quasi aver letto nel suo animo per arrivarci.

<< Inoltre...>> nel dire questo, la ragazza incurvò un sorriso caloroso:<< … qualcosa mi dice che tu sei l'unico in grado di farcela. Ho fiducia in te... e sicuramente anche tuo padre, quando ti ha creato quel braccio ad Emblemi, l'ha provata.>>. 

<< Eh... parli molto, oggi.>> disse Hiro, guardando avanti con espressione arrendevole: le sue parole avevano avuto un grande effetto su di lui, trasmettendogli un forte calore che ebbe il potere di aumentare la propria convinzione di poter mettere fine alle trame di Ryuzo:<< Però... cercherò di non deludere la tua fiducia, te lo giuro. Grazie... Eria.>>.

<< Prego... Hiro.>> annuì Eria, portando lo sguardo della medesima direzione di quello del suo compagno.

Non fu una lunga marcia: non incontrarono mostri durante il tragitto, e il mattino del terzo giorno arrivarono già in prossimità di Graygate. A prima vista era molto simile a Yellowgate, non molto grande e formato da case dal tetto di paglia, con l'unica differenza che anziché spuntare dalla steppa era situato nella prateria. Non appena giunsero all'ingresso del Gate furono subito notati da un gran numero di passanti.

<< Ehi, abbiamo visite!>> esclamò un uomo del posto, avvisando i concittadini:<< E... quella ragazza sembra Eria!>>.

<< Eria?>> si sorprese un altro:<< La piccola Eria?>>.

<< E' tornata davvero!>> notò una cittadina, individuando la Cacciatrice di Missioni dalla propria posizione. Mentre avanzarono, Hiro non poté che notare il fermento che il loro arrivo aveva suscitato nei passanti.

<< Sei parecchio conosciuta, qui.>> commentò Hiro con un sorriso.

<< E' vero, ho molti amici.>> annuì Eria, tutta contenta di essere tornata alla propria città natale.

<< Ehi, Eria!>> la salutò in lontananza un fabbro:<< Come va?>>.

<< Tutto bene, signor Jedua.>> ricambiò il saluto lei:<< Sono felice di rivedervi!>>.

<< Ragazza, che sorpresa.>> le venne incontro poi quello che sembrava essere un prete del luogo, con una lunga veste rossa e blu che richiamava alle divinità del fuoco e dell'acqua:<< Gli dei hanno voluto che tornassi sana e salva, sono contento.>>.

<< Grazie, padre Braham.>> gli sorrise la Cacciatrice di Missioni, sorpassandolo dopo una calorosa stretta di mano.

<< ERIAAAAA!!!>>. Con quel grido, una torma di ragazzini le vennero incontro, festosi, abbracciandola:<< Meno male che sei tornata, Eria!>>.

<< Ragazzi!>> esclamò Eria, contenta, abbassandosi su di loro per abbracciarli a sua volta:<< Siete diventati più grandi, eh? Che bei bambini che ho intorno!>>.

<< Ci racconti una storia, più tardi?>> chiesero i pargoli.

<< Ma certo, ho tante cose nuove da raccontarvi...>>. Hiro guardò il viso della sua ragazza: era davvero colmo di felicità, per lei doveva essere davvero bello essere tornata a casa. Tutti la conoscevano, e così a prima vista sembrava che le volessero anche un gran bene, specie i bambini, lasciando lui stesso molto contento.

<< Ehi, Eria...>> disse all'improvviso un'ennesima voce alle loro spalle.

<< Come va?>> risuonò un'altra. Eria si girò, e a poca distanza da lei si presentarono due ragazzi della sua stessa età, piuttosto muscolosi: uno di loro aveva i capelli biondi, mentre l'altro neri, ed entrambi vestivano un abito molto sullo stile di quello della ragazza di Hiro.

<< Oh... Simon, Egil.>> unì le mani la Cacciatrice di Missioni, vedendo quei due giovani che dovevano essere suoi amici di vecchia data:<< Che piacere rincontrarvi!>>.

<< E' da quando ti sei ripresa dallo scontro con quell'Aldor che non ti vediamo.>> sorrise Simon, il biondo:<< Ti trovo in splendida forma.>>.

<< Appena sei arrivata...>> iniziò a dire Egil, inchinandosi e porgendole un mazzo di rose:<< … ho subito colto questi fiori per te.>>.

<< M-Ma... non dovevi...>> disse Eria, tutta emozionata, prendendo tra le mani i fiori. Hiro, invece, sembrò innervosirsi non poco davanti a quel gesto.

<< Piuttosto, io...>> chiuse gli occhi Simon, afferrando per una spalla Egil e spingendolo via, offrendo quindi un grosso gioiello decorato con altre, luccicanti pietre preziose:<< … mentre aspettavo il tuo ritorno, ho realizzato questa meraviglia.>>.

<< E' bellissimo...>> stupì la ragazza, ammirando quella gemma splendente con espressione rapita.

<< Mai quanto i tuoi occhi celesti, cara Eria.>> le sorrise il biondo. Il ragazzo dal braccio fasciato pestò più volte, silenzioso, il terreno col piede, mentre la Cacciatrice di Missioni arrossiva lievemente per il complimento. A quel punto intervenne nuovamente Egil.

<< Ehi, Simon, fatti da parte!>> protestò Egil, spingendo a sua volta da parte Simon:<< Stavo parlando io per primo con Eria!>>.

<< E allora?>> ringhiò Simon, scontrando la sua testa con quella del secondo ragazzo:<< Il mio dono è migliore... e poi di che ti impicci, scricciolo?>>.

<< Questo dovrei dirlo io, pezzente!>> oppose resistenza il rivale, fissandolo con ostinazione.

<< SCRICCIOLO NERO!>>.

<< PEZZENTE BIONDO!>>. Gli sguardi incrociati dei due sembrarono sprizzare lampi e saette, ed Eria rimase a fissarli alquanto allibita. Allora Hiro approfittò di quel frangente per prenderla e trascinarla via da lì.

<< Meglio lasciar perdere questi due, Eria.>> disse il ragazzo dal braccio fasciato, alquanto nervoso:<< Pensiamo a recarci da tuo padre...>>.

<< Ehi, ma...>> si volsero i due litiganti, notando che la ragazza contesa se ne stava andando. Rapidi, si misero davanti ad Hiro, bloccandogli la strada:<< Ehi, dove stai portando Eria, amico?>>.

<< Ve ne frega qualcosa, a voi?>> tirò loro un'occhiataccia il Cacciatore di Missioni:<< Avanti, lasciateci passare, che è meglio.>>. Simon ed Egil si guardarono per un attimo, scambiandosi una risatina.

<< Ho il sospetto che questo straniero...>> ghignò Simon:<< … creda di poter contendersi la mano della cara Eria.>>.

<< Pare anche a me.>> replicò Egil, le mani sui fianchi:<< Almeno su questo sembra siamo d'accordo.>>.

<< Ehm... Simon, Egil...>> cercò di chiamarli Eria, intenzionata ad avvisarli sul fatto di non innervosire ulteriormente il suo compagno. Questi, però, anziché ascoltarla si misero in posizione per combattere.

<< Abbiamo imparato un po' dello stile della Danza delle Due Rondini del Cielo!>> dichiarò Simon con orgoglio.

<< I nostri maestri non sono comparabili al padre della piccola Eria...>> proseguì Egil:<< … ma quel che abbiamo imparato da loro è più che sufficiente per uno spaccone come te!>>.

<< “ Vostri maestri”?>> ripeté Hiro, un po' perplesso, rivolgendosi poi ad Eria:<< Scusa, ma tuo padre non era l'ultimo maestro indiscusso?>>.

<< Sì...>> annuì Eria:<< … però alcuni dei suoi passati allievi fanno a volte da maestri ad altri.>>.

<< Ehi... NON CI IGNORARE!>> gli gridarono Simon ed Egil, sferrando contemporaneamente un destro in direzione del ragazzo dal braccio fasciato.

<< FERMI! Guardate che Hiro è il mio...>> cercò di fermarli la Cacciatrice di Missioni. Troppo tardi... per loro: infatti, quasi senza guardarli, Hiro schivò entrambe i pugni, stringendo poi le dita intorno alle teste dei due spasimanti e facendole scontrare con forza notevole. Simon ed Egil, tramortiti, barcollarono per un po', precipitando a terra d'un tratto:<< … ragazzo.>>.

<< Spiacente, Eria... ma se la sono cercata.>> sospirò il Cacciatore di Missioni, pulendosi le mani. La gente lì intorno, che aveva assistito al fatto, rimase paralizzata dall'estrema facilità  con cui i due concittadini erano stati messi fuori combattimento.

<< Quel signore... è fortissimo...>> mormorò con ammirazione un bambino ai propri amichetti. 

<< Però... quel tipo che è con Eria...>> sussurrò un abitante ad un altro:<< … non sarà un Cacciatore di Missioni?>>.

<< E questo dimostra che non bisogna mai sottovalutare il prossimo.>>. Alle spalle di Hiro e di Eria, arrivò qualcuno: si trattava di un uomo molto anziano, di circa sessantacinque anni, avvolto in un lungo abito. Una cicatrice gli attraversa in obliquo il viso, contornato da una lunghissima barba bianca e dei baffi del medesimo colore, mentre il capo era completamente calvo. Si reggeva su un bastone e si avvicinava zoppicando, arrestandosi infine a breve distanza da loro.

<< Questa voce...>> disse Eria, girandosi di scatto in direzione del nuovo arrivato. Il vecchio le sorrise dolcemente.

<< Bentornata a casa, bambina mia.>> la salutò con voce roca l'anziano. Eria rimase ferma dov'era per qualche secondo... finché non andò incontro a quell'uomo che sembrava conoscere. Quando gli fu di fronte, scambiò con lui un forte abbraccio.

<< Papà...>> sussurrò la ragazza, chiudendo gli occhi e lasciandosi anche sfuggire un paio di lacrime:<< … ho sentito tantissimo la tua mancanza...>>.

<< Eheheh, il tuo abbraccio si è fatto più forte.>> fu la risposta del genitore:<< Devi essere migliorata moltissimo, figlia adorata.>>. Tutta la gente lì intorno assistette alla scena, non senza un minimo di commozione. Hiro, invece, parve molto incuriosito dall'anziano stesso.

<< Dunque...>> lo squadrò il ragazzo dal braccio fasciato:<< … questo nonnetto sarebbe il padre di Eria?>>. Quella frase sembrò non sfuggire alle orecchie dell'anziano, il quale però sembrò non darvi troppo peso.

<< Oh, un ospite...>> si staccò dalla figlia quest'ultimo:<< E' un amico tuo, Eria?>>.

<< Sì, e... anche qualcosa di più.>> gli fece l'occhiolino lei:<< Si chiama Hiro. Hiro... ti presento mio padre, il suo nome è Lader.>>.

<< Mmh... qualcosa di più, eh?>> mormorò Lader, studiando a lungo Hiro. Infine, gli tese la mano che non reggeva il bastone:<< Lieto di conoscerti, Hiro.>>.

<< Piacere...>> disse il ragazzo dal braccio fasciato, stringendogliela... e prima di rendersene conto il vecchio lo spinse con una forza incredibile alle proprie spalle, facendolo finire al suolo:<< Ahi!Che diamine...?>>.

<< Questo era per il “ nonnetto”, giovanotto.>> strinse un pugno Lader, guardandolo con occhi spaventosi:<< Ho solo sessantacinque anni, per tua norma e regola.>>. Strano a dirsi, lo sguardo assunto da quell'anziano sembrò intimidire molto Hiro, in maniera simile a come Flint riusciva in passato ad imporsi su Gil e Jenna quando prendeva delle decisioni.

<< Eheheheh...>> ghignò Eria, subdola:<< Avrei dovuto dirglielo fin dall'inizio che mio padre non ama allusioni sulla propria età...>>.

<< Che maledetto...>> si rialzò Hiro, molto tentato di rendere pan per focaccia a quell'uomo, quando solo allora realizzò che, nonostante fosse evidentemente una persona anziana, era riuscito perfino a buttarlo a terra: era davvero fortissimo, e questo lo catturò molto:<< Signor Lader... ma...>>.

<< Forza, figlia mia, andiamo: avrai un sacco di cose da raccontarmi...>> intimò il padre di Eria alla ragazza, procedendo verso la vicina abitazione.

“ Mi ha... ignorato...” pensò il Cacciatore di Missioni, allibito, seguendoli senza perdere tempo tra le risatine degli spettatori della scena.

L'interno della casa del signor Lader era costituito principalmente da una stanza unica: da un lato vi era un caminetto, dove poter cuocere il cibo, mentre in mezzo c'era un largo tavolo. Scaffali contenenti ingredienti e provviste erano attaccati alle pareti, e da un paio di porte si potevano vedere le camere da letto. C'era anche, proprio in fondo alla stanza, un'altra porta, stavolta chiusa. L'anziano proprietario dell'abitazione si sedette faticosamente intorno al tavolo, invitando poi sua figlia e il nuovo ospite a fare altrettanto.

<< Ah... Eria... spero tu abbia viaggiato bene.>> disse Lader, mentre loro si accomodavano e posavano a terra le bisacce:<< Quando ero più giov... cioè, molto tempo fa anch'io ho viaggiato molto: forse ti avrei addirittura seguita, se non fossi diventato zoppo.>>.

<< Ho viaggiato bene, padre.>> annuì Eria, contenta:<< Sono diventata più forte... ho conosciuto tanti amici e... anche Hiro.>> guardò il ragazzo al suo fianco. Il genitore sembrò capire cosa ci fosse tra i due.

<< Non mi dire che ti sei realmente innamorata.>> sorrise il padre, passando lo sguardo su entrambi.

<< Ehm...>> mormorò la ragazza, rossissima in viso:<< Sì... a dire il vero sì...>> poi si scosse subito, raccogliendo serietà:<< Comunque... siamo qui perché voglio chiederti di allenarci con i tuoi allenamento più segreti.>>.

<< Dunque non è solo una visita di cortesia, questa...>> il sorriso svanì dalla faccia di Lader, nel sentire quelle parole:<< Dev'essere una cosa davvero importante, se ti ha spinto a chiedermi questo.>>.

<< Può giurarci che lo è, signore.>> si intromise Hiro, frettoloso:<< E' di vitale importanza, e dobbiamo diventare più forti il più presto possibile.>>.

<< Anche così, però, posso allenare uno solo di voi due alla volta: è la regola.>>.

<< Non potresti fare un'eccezione per una volta?>> si azzardò a chiedere Eria:<< In fondo... sono tua figlia...>>.

<< La parentela non può rompere le regole.>> la interruppe il padre:<< Mi dispiace... potrò prendere solo uno di voi, è chiaro?>>.

<< Hai ragione...>> sospirò la Cacciatrice di Missioni, abbassando il capo con arrendevolezza: evidentemente non era da lei trasgredire le decisioni del genitore.

<< Signor Lader...>> si fece avanti il ragazzo dal braccio fasciato:<< … non pensa che potrebbe anche accontentarla, per questa volta? E' una faccenda cui potrebbe dipendere l'intera Acaidar.>>.

<< Le regole sono regole, e non posso infrangerle. Allora, chi di voi devo prendere sotto le mie cure?>>. Gli occhi di Eria si spostarono su Hiro come per indicarlo.

<< Senti Eria...>> le sussurrò il ragazzo dal braccio fasciato:<< … se proprio non si può far nulla, potresti allenarti tu con lui...>>.

<< Hai dimenticato cosa ti ho detto mentre viaggiavamo?>> gli domandò la Cacciatrice di Missioni, ormai convinta della propria decisione:<< Devi essere tu ad allenarti con mio padre, è un tuo diritto: devi essere tu a fermare Ryuzo...>>. Detto ciò, dichiarò:<< Allena lui, saggio padre.>>.

<< Molto bene.>> chiuse gli occhi Lader, alzandosi e arrancando verso la porta chiusa:<< Prima, se non ti dispiace... ti sottoporrò subito ad una piccola prova per vedere se sei adatto a sostenere questo allenamento. Seguimi.>>.

<< Ok.>> annuì il ragazzo dal braccio fasciato, obbedendo ed oltrepassando insieme all'anziano la porta, seguiti a ruota da Eria: a quanto pare la casa era più lunga di quanto poteva apparire dalla facciata esterna, perché dietro quell'ingresso c'era un larghissimo spazio completamente vuoto, delimitato dalle pareti esterne della casa.

<< Ah... quanti ricordi...>> sospirò la Cacciatrice di Missioni, accarezzando le pareti della sala con nostalgia:<< E' qui che ho sostenuto i miei primi allenamenti...>>.

<< Cosa devo fare?>> domandò subito Hiro al vecchio, che stava prendendo da un angolo della grande stanza l'unico oggetto lì presente, ossia una piccola seggiola.

<< Per questo test...>> rispose l'anziano padre, avanzando in direzione del centro della stanza e posandovi la seggiola:<< … dovrai cercare di colpirmi almeno una volta.>> si sedette su di essa:<< Fallo, e ti accetterò come allievo.>>. 

<< Cosa?>> si sorprese il ragazzo dal braccio fasciato:<< Tutto qui?>>.

<< Già... se ci riuscirai, mi dimostrerai che il tuo livello è abbastanza alto.>> annuì Lader:<< Mi basta questo, anche se non è una garanzia che tu possa farcela con gli esercizi che avrò in serbo per te.>>.

<< Mmmh...>> ci rifletté un attimo su Hiro: non sembrava un test particolarmente difficile, considerato che il genitore della sua ragazza era costretto a star seduto. Il punto è che se lo colpiva con il braccio ad Emblemi, però, avrebbe potuto provocare grossi danni al suo futuro maestro. Si rivolse dunque ad Eria:<< Scusa, forse è il caso che io mi tolga gli Emblemi dal braccio, per ora...>>.

“ Emblemi dal braccio?” pensò Lader, sospettoso, osservando il braccio fasciato del giovane.

<< Uhm... mi sa che hai ragione.>> notò Eria:<< Aspetta, ti do una mano.>> quindi lo raggiunse e gli tolse la fasciatura sull'arto, facendolo uscire allo scoperto e cominciando a togliergli con un bel po' di fatica gli Emblemi attaccati ad esso.

<< Hai un braccio davvero molto strano, giovanotto.>> disse il padre della ragazza, non poco sorpreso, lasciando cadere a terra il bastone.

<< Adesso sono pronto.>> si scrocchiò il collo Hiro, liberatosi dagli Emblemi e fatto qualche passo avanti:<< Iniziamo quando vuole!>>.

<< Allora vai.>> chiuse di nuovo gli occhi Lader, attendendo la sua mossa senza muovere un muscolo. Il ragazzo dal braccio fasciato attese qualche secondo... poi scattò in avanti, portando in avanti un pugno: dopo aver già compreso che la forza di quell'uomo non era quella di un vecchio, era meglio se non ci andava piano. Il suo destro saettò nell'aria, ma quando arrivò vicino al bersaglio, questo lo parò all'istante col palmo della mano.

<< Cosa?>> sgranò gli occhi Hiro, accorgendosi solo ora di essere stato intercettato: era come se il suo pugno si fosse scontrato contro un'insuperabile muro di pietra, da come era stato bloccato facilmente.

<< Hai un pugno veloce.>> sorrise l'anziano padre:<< Ma non fermarti, mi raccomando... o vuoi rinunciare?>>. Raccolta la sfida, il Cacciatore di Missioni avanzò anche il sinistro, ed esattamente come prima il suo attacco venne neutralizzato. Allora portò indietro i pugni, sferrando una vera e propria scarica di pugni verso il padre di Eria, il quale però non ebbe alcun problema a pararli proprio come con i primi due.

“ Mio padre non si smentisce mai...” pensò Eria, per niente sbalordita da come il suo genitore riuscisse a neutralizzare le mosse del suo partner. Dopo quasi tre minuti, Hiro si ritrasse, mettendo distanza tra sé e il maestro.

<< Beh? Abbiamo già finito?>> gli chiese Lader, indifferente.

“ Accidenti...” pensò il ragazzo dal braccio fasciato, scrutandolo:“ Questa velocità... è molto simile a quella che ha usato Ryuzo per bloccarmi. Possibile che...?”. A quel punto procedette ancora, dando via a nuovi colpi velocissimi, che Lader non ebbe difficoltà ad annullare con le sue parate.

<< Se continui così, non mi colpirai mai.>> disse il maestro della Danza delle Due Rondini del Cielo, contrastandolo senza problemi:<< Di questo passo, non ti basteranno nemmeno dieci anni.>>.

<< Grr...>> ringhiò Hiro, alzando anche un calcio. L'anziano, stavolta, non solo bloccò la mosse, ma respinse la gamba dell'opponente in modo da farlo crollare sul pavimento:<< Ouch!>>.

<< Uff...>> sospirò Lader:<< Non pensavo che mia figlia abbia chiesto ad un combattente con un livello come il tuo di sottoporsi ai miei allenamenti.>>.

<< Non ti illudere...>> mormorò il ragazzo dal braccio fasciato, riportandosi in piedi subito:<< … non mi arrenderò finché non mi avrai accettato come allievo, Lader!>>.

“ Calma, Hiro...” meditò il Cacciatore di Missioni tra sé, fissando l'ostacolo che si frapponeva tra lui e l'addestramento:“ … hai avuto il tempo di studiare la sua velocità... ora dovresti essere in grado di leggere i suoi movimenti.”. Si concentrò, cercando di non avere troppa fretta. Infine, si lanciò di nuovo all'offensiva, avanzando un sinistro con decisione: i suoi occhi cercarono di non perdere di vista nemmeno per un secondo il corpo dell'anziano, consapevole che la minima distrazione poteva costargli un nuovo fallimento. 

Ad un certo punto, riuscì a notare lo spostamento della mano di Lader, la quale stava per scattare verso il suo pugno. Rapido, spostò il pugno più in alto, riuscendo così a sorpassare la mano aperta del padre di Eria e a spingerlo in direzione del suo viso.

<< E' riuscito a predire il movimento di mio padre?>> si sorprese Eria:<< Portentoso!>>.

“ E' fatta...” pensò il ragazzo dal braccio fasciato, ormai sicuro della vittoria. Proprio ad un passo dalla conclusione, però, l'altra mano di Lader riuscì ad intercettare il suo colpo vincente.

<< Se è tutto qui...>> dichiarò il padre di Eria, e in secondo dopo usò la mano di prima per assestare un'offensiva al petto del giovane, scaraventandolo di nuovo a terra.

<< Oh no...>> scosse il capo la ragazza, delusa:<< …  proprio all'ultimo.>>.

<< Mi sembra chiaro che mentre lotti, lavori molto di predizione.>> notò il maestro, guardando il ragazzo rialzarsi:<< Però questa è anche una prerogativa del sottoscritto: ho l'impressione che ti convenga rinunciare...>>.

<< Mai...>> ansimò Hiro, deciso a non arrendersi:<< Devo riuscirci...>>.

<< Lodo davvero la tua ostinazione. Però, non puoi farcela in questo modo.>>.

“ Su questo non ha tutti i torti...” pensò il Cacciatore di Missioni, un po' esasperato:“ E' troppo veloce, e prevede anche lui i miei movimenti. I miei pugni e calci non riescono a raggiungerlo, e...” poi si fermò:“ Un attimo... e se...”.

<< Allora... che aspetti?>> lo chiamò Lader, con fare provocatorio:<< Hai finalmente deciso di arrenderti?>>.

<< Ho detto di no...>> mormorò Hiro, e così dicendo gli corse contro con un gancio destro:<< … QUANTE VOLTE TE LO DEVO RIPETERE?!>>.

<< Giovinastro...>> mormorò il maestro, parando la sua offensiva con la massima facilità:<< Visto?>> ma il secondo dopo si rese conto di una cosa: poco prima che la sua mano lo parasse, il ragazzo dal braccio fasciato aveva aperto la propria, stringendo così quella del maestro e bloccandogliela.

<< Preso.>> sorrise il Cacciatore di Missioni, sferrando a quel punto anche un gancio sinistro. Il maestro parò anche quello con l'altra mano.

<< Bloccare la mia mano per poi attaccarmi con l'altra...>> osservò il padre di Eria:<< Un piano ben studiato, ma temo che...>> poi si bloccò: solo ora si accorgeva che Hiro aveva aperto in anticipo anche l'altra mano, afferrandogli quindi anche l'altra:<< Uh?>>.

<< Adesso... hai le mani bloccate.>> ghignò Hiro, senza allentare la presa.

<< Era questo che voleva?>> chiese la Cacciatrice di Missioni, presa alla sprovvista.

<< Uhm... miravi a questo, giovanotto? Che piano ingenuo... anche le tue mani sono bloccate, così, e da questa posizione non puoi tirare calci...>>.

<< Non voglio tirare calci...>> dichiarò a sorpresa il Cacciatore di Missioni, e così dicendo ritirò indietro il capo: Lader sgranò gli occhi, capendo cosa avesse in mente, e cercò di stritolare le mani di Hiro per costringerlo a mollare le sue. Il ragazzo dal braccio fasciato strinse i denti... finendo così col lanciare una testata dritta sulla fronte dell'anziano.

<< AAAAH!!!>> gridò il vecchio colpito, riuscendo a liberare le mani dalla stretta e portandosele sul punto colpito mentre Hiro arretrava con aria trionfante.

<< Papà!>> esclamò Eria, accorrendo in soccorso del genitore:<< Tutto bene? Ti fa tanto male?>>.

<< Acc... grrr...>> ringhiò Lader, lasciando che sua figlia lo controllasse:<< Giovane imbroglione... CHE TI E' SALTATO IN MENTE DI DARMI UNA TESTATA?>>.

<< Imbroglione un corno, vecchio!>> protestò Hiro:<< Non hai specificato con cosa ti avrei dovuto colpire. Accetta la sconfitta, o vuoi per caso rimangiarti la parola?>>.

<< Uff...>> sospirò l'anziano, seccato:<< Non mi aspettavo proprio che mi colpissi con la testa: meriti un po' del mio rispetto. D'accordo, come promesso ti prenderò come mio allievo.>>.

<< Evvai!>> esultò il ragazzo dal braccio fasciato, alzando un pugno per commemorare la propria vittoria:<< Quando si comincia?>>.

<< Questo pomeriggio stesso.>> sorrise il padre di Eria:<< Non ti risparmierò nemmeno un poco. Ah... quasi dimenticavo di dirti una cosa...>>.

<< Mmh?>> fece il Cacciatore di Missioni, incuriosito. Per tutta risposta, Lader riprese il suo bastone e quasi glielo ruppe sulla testa:<< AHI!>>.

<< PIANTALA DI DARMI DEL VECCHIO, MOCCIOSO!>> ruggì il maestro, adirato per la frase precedente. 

“ Altra mossa sbagliata, Hiro...” sogghignò la Eria tra sé, pensando.

<< Inizieremo dopo pranzo.>> decretò Lader, reggendosi sul proprio appoggio e alzandosi quindi dalla seggiola:<< Potrai stare qui da noi quanto vuoi, visto che sei il ragazzo di Eria... ma ti avviso su una cosa.>>.

<< Q-Quale?>> socchiuse l'occhio Hiro, in preda ad una forte emicrania causatagli da quel bastone.

<< Fintanto che sarai in casa mia... non osare toccare con un dito la mia bambina.>> gli mormorò il genitore della sua ragazza, assumendo un'espressione talmente truce che gelò il sangue nelle vene del suo interlocutore in un attimo.

<< S-Sì... signore...>> si fece piccolo piccolo il ragazzo dal braccio fasciato, sopraffatto dall'istinto omicida che sentiva dietro quell'espressione.

<< Papà...>> disse la figlia del maestro, allibita:<< … guarda che non è il caso di minacciarlo. Sono grande, ormai...>>.

Trascorsa quel che rimaneva della mattinata, Hiro finì col pranzare con Eria e suo padre nella loro casa, approfittandone per mettere il maestro al corrente dei fatti riguardanti l'Emblema delle Stelle. Tra l'altro, in quel frangente scoprì che la madre della ragazza si era separata da Lader molto tempo fa, e non viveva più a Graygate. Una mezz'ora dopo aver finito di mangiare, il ragazzo dal braccio fasciato e il suo nuovo maestro si ritirarono di nuovo nella stessa sala di prima, mentre Eria uscì in città per far visita alle persone che conosceva. Quest'ultima tornò alla propria abitazione in serata, verso l'ora di cena, pensando nel frattempo a come allenarsi durante la loro permanenza nel Gate.

“ Forse... si potrebbe fare...” pensò Eria, aprendo la porta di casa con una chiave:“ Magari dopo mangiato avrò le idee più chiare.”. Spalancato l'uscio e richiusa la porta alle proprie spalle, notò qualcosa che non si sarebbe mai aspettata: accasciato sul pavimento, in compagnia del padre, c'era Hiro, più distrutto che mai.

<< Ciao, Eria...>> la salutò Lader. Anche Hiro sembrò tentar di dire qualcosa, ma rinunciò poco dopo, la fronte completamente imperlata di sudore.

<< H-Hiro!>> sbottò la ragazza, decollando letteralmente al suo fianco e tirandogli su la testa con evidente preoccupazione:<< Che... Che è successo?>>.

<< E' solo provato dall'allenamento.>> sorrise il genitore, facendola quasi sbiancare a quella rivelazione:<< Un po' di cibo e si sentirà subito meglio... perché dopo riprenderemo.>>.

<< Oh... nooo...>> riuscì a mormorare debolmente il ragazzo dal braccio fasciato, scuotendo il capo.

<< Meno storie, non volevi diventare molto più forte in poco tempo? Allora preparati a dei sacrifici...>> commentò il maestro, controllando ciò che bolliva nella pentola nel caminetto della casa. Eria rimase con la mascella inferiore spalancata, guardando prima Hiro e poi il padre: non scherzava affatto, allora, quando diceva che era un allenamento spaventoso.

Fortunatamente, Hiro si riprese per l'ora di cena dagli strani effetti provocatigli dall'esercizio, così da poter mangiare... ma in seguito tornò nella solita stanza, e vi rimase per parecchio tempo. Dall'esterno, Eria era ansiosa di sapere quali allenamenti brutali stavano mettendo a dura prova il suo fidanzato, ma suo padre le aveva proibito di mettere piede lì dentro durante la prova. Alla fine, quasi a notte fonda, il genitore aprì l'uscio ed le venne incontro.

<< Il tuo bello dormirà lì dentro: è stato abbastanza soddisfacente, per essere il suo primo giorno.>> la informò il padre:<< Io vado a riposare. Non andare a dormire tardi, mi raccomando...>>.

<< S-Sì.>> annuì decisa la ragazza, intrufolandosi nella stanza: al suo interno, illuminato da alcune fiaccole accese al suo interno, c'era un giaciglio improvvisato in fondo alla stessa, probabilmente preparato dallo stesso Lader... mentre disteso in mezzo alla stessa c'era Hiro, ancora più distrutto di com'era prima di cena.

<< Ungh...>> brontolò il Cacciatore di Missioni, riversando da un lato lo sguardo e notando la compagna:<< Eria...>>.

<< Beh...>> sorrise debolmente Eria, raggiungendolo e aiutandolo a sedersi:<< … mi sa che papà è stato troppo duro con te... vero?>>.

<< D-Duro?>> socchiuse gli occhi Hiro:<< Infernale... ecco...>> indicò quindi una finestra aperta su un muro:<< Vedi quella?>>.

<< Sì... perché, che c'entra?>>.

<< E' stata aperta... per far andare via i vapori nocivi...>>.

<< Vapori... nocivi?>> sbiancò la Cacciatrice di Missioni:<< Ma... stai scherzando?>>.

<< Mai stato... così serio.>> insistette il ragazzo, dando intanto segni evidenti di ripresa:<< Quell'aguzzino butta nel fuoco una sostanza... che sprigiona vapori velenosi. Mi hanno intorpidito sempre di più... e ho fatto una fatica bestiale ad allenarmi. Senza contare altre due o tre cosette molto discutibili...>>.

<< A-Ah...>> balbettò un'impressionatissima Eria: ora cominciava a capire cosa rendeva potenzialmente “ letale” quell'addestramento:<< … ma... fatti coraggio, comunque: sono sicura che ce la farai.>>.

<< Lo spero anch'io.>> annuì Hiro:<< Arrivare vivi alla fine di domani sarebbe già qualcosa.>> poi cambiò argomento:<< Prima che me ne dimentichi, poi... tuo padre mi ha detto di dirti una cosa.>>.

<< Dirmi una cosa?>> si auto-indicò la ragazza:<< A me?>>.

<< Sì.>> confermò il giovane, con un sorrisetto:<< Ha detto che... anche se non può prenderti come sua allieva insieme a me, niente impedisce a me di raccontarti come mi alleno io... in maniera che tu, volendo, ti possa allenare allo stesso modo.>>. Gli occhi di Eria lampeggiarono, piuttosto meravigliati.

<< Papà...>> chiuse gli occhi la ragazza, grata al genitore per il messaggio portatole da Hiro a suo nome:<< … non mi sarei mai aspettata che mi consentisse di sottopormi a quelle prove.>>.

<< Deve aver capito che la nostra è una situazione davvero importante. E questo probabilmente era l'unico modo per lui di non andare contro le regole.>>.

<< In effetti... hai ragione, non può che essere così.>>. Detto ciò, Eria si sedette accanto a lui, ammirando le stelle del cielo notturno oltre la finestra, continuando:<< E pensare che ci aspetta il compito di salvare Acaidar dai Sommi Draghi... questa potrebbe essere una delle nostre ultime notti.>>.

<< Hai ragione.>> alzò lo sguardo Hiro, fissando il cielo notturno:<< Forse non avrò un'altra occasione come questa di starti accanto.>>

<< Può darsi...>> mormorò la ragazza: gli aveva letto nel pensiero, avrebbe voluto dire la stessa cosa.

<< Sai una cosa? Ti devo... davvero molto.>> confessò un po' esitante il ragazzo, chiudendo gli occhi.

<< Mmh?>> diventò rossa lei, sentendo che la mano di lui si era appoggiata sulla sua:<< Per... che cosa?>>.

<< Prima di conoscerti... non sapevo benissimo cosa volesse dire tenere a qualcuno: ho avuto solo due persone a cui ho voluto davvero bene, mio padre e padre Holmes. Non provavo poi molta simpatia per la gente di Greengate, erano più dei conoscenti, e ero sempre disposto a sacrificare la mia vita per quella degli altri...solo perché sapevo che sarei morto a causa della malattia che mi divorava.>>.

<< Hiro...>>.

<< Vedevo il mestiere di Cacciatore di Missioni unicamente come un mezzo per ripulire la regione da immondizia come Dweyn. In tua compagnia, però...>> spostò lo sguardo su di lei, fissando le sue iridi bluastre:<< … ho incontrato molta gente che magari non mi stava simpatica a prima vista, ma che in seguito ho imparato a trattare con rispetto, mi sono fatto degli amici... e ho imparato cosa volesse dire tenere veramente a qualcuno. Mi hai aperto un nuovo mondo, entrando così bruscamente nella mia vita...>>.

<< Quello che dici... è molto bello...>> sussurrò la ragazza, scrutandolo a sua volta in quelle pozze nere che erano i suoi occhi: gli aveva già sentito pronunciare parole simili, quando aveva confidato ciò che provava per lei ad Eline, ma questa volta suonavano molto più... intense, sicure, pronunciate ascoltando la voce del proprio cuore.

<< Non mi pentirò mai di averti salvato da quell'Ironer, nella foresta... perché non ti sarò mai grato a sufficienza per la nuova vita che mi hai donato.>> sospirò Hiro, accarezzandole timidamente una guancia:<< Ti amo... sei la persona più importante che abbia mai incontrato. Ed è per difendere te e tutti coloro a cui voglio bene che proteggerò Acaidar: anche a costo della vita, se necessario!>>.

<< Hiro...>> pigolò Eria, commossa: aveva gli occhioni tutti lucidi, e non poteva far a meno di sentire il cuore batterle all'impazzata. Il ragazzo dal braccio fasciato, allora, le rivolse un dolcissimo sorriso. Come poteva lei resistergli? Chiuse gli occhi, e dopo aver avanzato la testa a pochi centimetri dalla sua lo bacio dolcemente. Ah, com'era bello toccare le sue labbra con le proprie, si disse: avrebbe voluto che quel momento non finisse mai. Anche Hiro la pensava allo stesso modo.

Mentre cominciavano ad abbracciarsi, pronti per passare la notte insieme, non si accorsero che la porta della stanza in cui si trovavano era leggermente accostata: accanto ad essa, accostato alla parete, c'era il padre di Eria, il quale li aveva spiati di nascosto per controllare Hiro. Contro ogni previsione, anziché intervenire, l'anziano si limitò a sorridere, contento.

“ Bambina mia... sei davvero fortunata.” pensò Lader:“ Non mi aspettavo proprio di sentir uscire dalla bocca di quel ragazzo parole molto simili a quelle che dissi a tua madre il giorno che mi dichiarai a lei. E va bene... credo che per questa notte vi lascerò fare...”.

-Studio Tetro-

Keila:<< MA CHE AWWWWWOOOOOSI!!! ♥.♥ >>.

Honoryou:<< ''^^ >>.

Io:<< Speriamo non si rincretinisca come l'altra volta... e spero che anche agli altri spettatori sia piaciuta la scena tenera x3 >>.

Honoryou:<< Anche se non era come la prima volta...>>.

Keila:<< Bella scoperta, come si può superare il primo bacio? U.U >>.

Io:<< Anche questo è vero xD Allora... come di rito, tantissimi grazie a chi ci segue. Purtroppo non ci sono disegni stavolta (ne mancano tre e li ho finiti ^^'').>>.

Keila:<< Allora... chi intervistiamo di bello B) ?>>.

Honoryou:<< Non certo uno che scegli tu, data quella volte in cui...>>.

Io:<< Scelgo io, infatti... niente di meglio che i due pretendenti di turno, Simon ed Egil xD>>.

Simon ed Egil:<< EHILA'!>> si accomodano.

Honoryou:<< Perché loro? ^^ >>.

Io:<< Beh... sono simpatici xD >>.

Keila:<< Mica tanto ewe … >>.

Simon:<< Ehi!>>.

Egil:<< Non dire scemenze u.u >>.

Honoryou:<< Vabbé, intervistiamoli: se non sbaglio siete in competizione per la mano di Eria, non è così?>>.

Simon:<< Ovvio... e sarà mia...>>.

Egil:<< No, mia! Capito, balordaccio biondo?>>.

Simon (si rimbocca le maniche):<< Non proprio, insetto nero...>>.

Keila:<< Tanto è di Hiro u.u >>.

Simon ed Egil:<< CEEEEEEEEERTO!>>.

Io:<< Loro non possono leggere il capitolo xD >>.

Honoryou:<< E chi è il più forte tra voi due, dopo aver imparato qualche mossetta della Danza?>>.

Simon:<< E lo chiedi? Ovvio che sono io.>>.

Egil:<< Macché, io semmai...>>.

Simon (irato):<< Smettila di contraddire tutto ciò che dico!>>.

Egil:<< RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO!>>.

Keila:<< Ho un pessimo presentimento ''^^ >>.

Simon (gli tira un pugno):<< MI HAI SCOCCIATO!>>.

Egil (risponde con un calcio):<< E TU ALLORA?>> si picchiano tra di loro in stile cartone animato.

Honoryou e Keila:<< -.- >>.

Io:<< ^^ Ok... la prossima volta non invitiamo più coppie....>>.

Simon e Egil (al termine della rissa):<< @w@ >>.

Keila:<< Che fessi...>>.

Simon:<< Ehi... vedo... Eria...>> guarda Keila.

Egil:<< Anch'io...>> idem.

Keila:<< O.O >>.

Honoryou:<< Le botte li hanno rimbambiti...>>.

Simon ed Egil:<< Eria... vuoi sposarmi?>>.

Keila:<< Non mi chiamo Eria ewe >>.

Honoryou (si trasforma e li scaraventa in orbita):<< MI SONO ROTTO!>>.

Io:<< O.O Quanta violenza...>>.

Honoryou:<< Tanto erano due dementi u.u >>.

Io:<< Ooook …. allora direi di chiudere qui il capitolo ^^  Alla prossima ragazzi... mi ritiro. Bye bye ;) >>.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: CyberNeoAvatar