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Autore: alexiases    03/05/2015    5 recensioni
Lei : una ragazza timida e con un sogno : cantare con la band che più ama ....
Lui : il frontman di una band di successo ,è amato e acclamato eppure custodisce un grande peso nel cuore...
Un gioco del destino riuscirà a farli incontrare .. Cosa succederà ? E se non dovesse andare come previsto ? Una storia ricca di sorprese, colpi di scena, litigi , divertimento e tanto ... Tanto Amore... Riusciranno Sara ed Alessio a coronare i loro sogni ? Leggete per scoprirlo...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Avviso: Leggete questo capitolo ascoltando la canzone Rock and Soul di Elisa <3

CAPITOLO 17: Scalfire la tua anima

Pov Alex

Non posso credere ai miei occhi… Sicuramente è solo un’allucinazione, un altro brutto scherzo del mio cervello totalmente compromesso. Sbatto le palpebre  a più riprese ma l’immagine di Sara è ancora nel mio spettro visivo. Le lacrime scorrono ancora sulle mie guance ma, talvolta, lei ne blocca qualcuna e l’asciuga con il pollice.  I suoi capelli rossi risplendono alla luce del sole e, mossi dal vento, sembrano delle fiamme ardenti, capaci di riscaldare persino me. I suoi bellissimi occhi azzurri mi fissano interrogativi e  mentre sbatte le palpebre, le sue lunghe ciglia, rivelano gocce cristalline. Sta piangendo anche lei ed è colpa mia.
Ad un tratto, però, come sempre, lei mi sorprende e mi sorride. E io non posso fare a meno di capitolare, il mio cuore non può fare a meno di accelerare i suoi battiti. E’ qualcosa di assurdo ma non riesco a fermarlo, anche se vorrei…  Vorrei poter essere indifferenze alle sue fossette, ai suoi occhi, alle sue labbra… A lei, ma non lo sono.
Non riesco a parlare e nessuno dei due riesce a spiccare una singola parola. Sono sorpreso, amareggiato e… felice. Sì, felice di vederla nonostante tutto quello che io abbia combinato. Non so perché è qui, probabilmente vuole solo rinfacciarmi il fatto di essere un doppiogiochista, un immaturo, un insensibile e avrebbe sicuramente ragione. Eppure, nonostante sappia tutte le offese che potrebbe rivolgermi e che  mi farebbero sentire peggio, non riesco ad essere triste, perché il solo vederla mi rende felice. Non so quando mi sono affezionato a lei, in questo modo. So solo che è entrata nella mia vita e l’ha stravolta, è arrivata come un uragano. Così diversa dalle altre, così dura eppure in fondo dolce. Con la mia stessa passione per il canto… Un’altra lacrima scende, senza preavviso, dai miei occhi. A quel punto,  però , perdo il fiato. Sara mi abbraccia e io non posso fare a meno di ricambiare. Spalanco gli occhi sorpreso e allo stesso tempo soddisfatto. Il suo profumo alla vaniglia invade il mio campo olfattivo e non posso fare a meno di ricambiare. Una domanda però  mi sorge spontanea… Perché? Perché dopo tutto il male che ti ho fatto sei ancora qui… Perché non mi abbandoni, in fondo lo fanno tutti. Non ti merito e soprattutto non potrei darti l’amore di cui necessiti…
Questi pensieri si riflettono sulla mia espressione del viso, che si contrae, e non riuscendo più a trattenere tutte queste considerazioni, esclamo:”Perché?”.
La mia voce è molto bassa e rauca ma Sara riesce a sentire perché si stacca leggermente da me e, ponendosi a pochi centimetri dal mio viso, sussurra:” Perchè, una persona, un giorno, mi disse di lottare per quello che volevo…”. Sussulto alle sue parole e lei, sorridendomi dolcemente, si siede accanto a me.
Restiamo alcuni secondi in silenzio, fino a quando, lei non lo interrompe, esclamando:”Perché hai fatto quella cosa con quella ragazza? Insomma, prendimi pure per una stupida, un’illusa, ma io sono sicura che, tu abbia provato qualcosa quando eravamo insieme.  Io ho visto come mi hai guardato quando mi hai detto addio, non era un’espressione soddisfatta, era delusa e sofferente. Non sono sicura che tu voglia avermi vicino a te, però io…”.
Blocco il fiume delle sue parole e sussurro:”Hai ragione… Ero deluso e amareggiato da me stesso”.
Tanto vale essere sincero per una volta in vita mia.
“Tu… Mi stai dicendo che ti sei pentito di quello che hai detto o fatto? Se eri triste….”. La sua voce si affievolisce.
La interrompo, ed affermo:” No, non mi sono pentito”.
Mi volto per vedere la sua reazione e i suoi occhi delusi, mi colpiscono come uno schiaffo.
Inspira profondamente e mi aspetto che si alzi e se ne vada via… Invece...
“Potresti almeno provare a spiegarmi cosa circola in quel cervello che ti ritrovi? Voglio dire, fino ad adesso sono rimasta molto calma. Sto cercando di capirti perché prima dici delle cose e poi me ne fai capire altre. Hai appena detto che eri triste per aver commesso quell’errore con quella ragazza, però non  te ne sei pentito. Mi hai detto di lasciarti in pace perché ero solo un capriccio e invece ora ti ritrovo qui, in lacrime. Oddio, non  so nemmeno il  motivo per il quale tu adesso stia piangendo però deduco sia a causa mia, fermami se sto sbagliando”.
Si blocca e io non cerco nemmeno di contestare quello che sta dicendo, perché so che è tutto così maledettamente vero.
Dopo un po’ inspira e continua:” Bene, pensavo di stare facendo la figura della cretina. Io voglio solo capire perché, perché hai deciso di troncare tutto. Non ti piaccio, abbastanza?”.
“Non è per questo, tu mi piaci molto”. Sussurro.  A questo punto vedo che i suoi occhi, come la sua bocca, si sgranano.
Non sa che dire dopo  questa confessione, non se l’aspettava, proprio come il sottoscritto.
“Allora… Perché… Tu…”. Balbetta, e io sorrido. Sorrido sfacciatamente perché adoro il suo essere aggressiva e allo stesso tempo timida.
Lei prende la mia espressione come una presa in giro, infatti mette il broncio. A quel punto scoppio a ridere e lei fa per alzarsi, ma la blocco prontamente per il polso, perché non posso farne a meno, non voglio che se ne vada.
“Scusa, ridevo per la tua espressione. Comunque io non ho intenzione di avere una relazione seria con te, non perché tu non mi piaccia ma perché non voglio stare più con nessuno. Quella ragazza che hai visto prima, l’ho usata per farti allontanare da me… Perché non volevo che tu ti affezionassi ulteriormente al sottoscritto…”.
“Ma io mi sono già affezionata a te…”. Di fronte a questa risposta, stringo più forte il suo polso e abbasso il capo, esclamando:” Tu non mi conosci, io non sono più fatto per  amare. Innamorati di un ragazzo normale, sei ancora in tempo…”.
“Io non voglio innamorarmi di un ragazzo normale. Purtroppo mi piace un emerito cretino, ma non ci posso fare niente. “.
Sorriso di fronte alla sua sfacciataggine e, sussurro:” Ti piace un mostro?”.
Di fronte alla mia rivelazione, sgrana gli occhi e, dopo avermi fissato per un paio di secondi,  libera il suo polso dalla mia stretta e mi da uno schiaffo.
Sì, mi ha appena schiaffeggiato.
Mi alzo furioso, perché se c’è una cosa che odio è la violenza fisica, e le urlo:” Ma sei impazzita? Che cazzo ti salta in testa?”.
Lei non risponde, mi fissa neutrale mentre alcune lacrime scorrono sulle  sue guancie, poi afferma:” Dì un’ altra volta che sei un mostro e ti lancio una sedia!”.
Sgrano gli occhi sorpreso, mentre lei continua a fissarmi trucemente. Poi affermo:” Ho detto solo la verità”.
Mi preparo a parare un altro schiaffo, che però non arriva.
Infatti, sorprendendomi nuovamente, lei mi sorride e afferma:” Tu saresti un mostro? Tu che mi hai aiutato a liberarmi dai fantasmi del passato? Tu che mi stai aiutando a sbloccarmi e a cantare con il cuore e non solo con la voce? Tu che sei stato sempre pronto ad aiutarmi per poi sminuire i tuoi gesti, con prese in giro varie. Beh, se questi sono i mostri, sono contenta di amarne uno”.
Sgrano gli occhi e mi lascio scappare un sussurro:” Tu non puoi…”.
“Perché non posso? Perché non posso amarti?”. Esclama con un’espressione infastidita.
“Tu non sei innamorata di me, non puoi esserlo!”. Urlo, in preda al panico.
“E invece lo sono, perché non potrei esserlo? Non solo alla tua altezza?”. Sussurra tristemente.
“Non è per questo, dannazione. Sono io che non sono in grado di amare gli altri, perché disprezzo me stesso e quello che sono diventato. Non mi fido di nessuno e non mi confido nemmeno con i miei migliori amici…  Ti prego allontanati da me, prima che ti ferisca”.
“No, non lo farò, mi dispiace ma non ti credo. Sono sicura che non sei un essere tanto spregevole. Io ho sempre visto un ragazzo spiritoso, certo un po’ stronzo ma mai irrispettoso.”.
“Ma se ti ho ferita? Ho tradito la tua fiducia, e non te ne sei resa  nemmeno conto”.
“Ti sbagli, adesso ho capito perché lo hai fatto. Io voglio sapere perché sei così, perché non ti fidi di nessuno e perché non riesci ad amare”.
Socchiudo gli occhi per alcuni secondi, non sono pronto a raccontare a qualcuno la mia storia. Non sono pronto ad aprirmi con lei. Non voglio rivivere il disprezzo di una vita passata che, per fortuna, adesso non mi appartiene più. Voglio solo dimenticare, rimanere da solo… Oh Sara, perché sei entrata nella mia vita?
“Ti prego lasciami entrare nel tuo cuore…”. Sussurra.
“Non posso, quel cuore è troppo freddo ormai. Non batte per niente e per nessuno..”.
“Non è vero… Io so  che batte, l’ho sentito quando ci baciavamo. Il tuo cuore correva veloce, quasi quanto il mio. Ti prego, abbi fiducia in te”.
Le sorrido ma scuoto la testa.
“Allora se non capisci parlando, te lo farò capire cantando”.
Alzo un sopracciglio scettico e la fisso mentre prende il suo cellulare e fa partire una canzone  che riconosco subito: è Rock your Soul, di Elisa.
 
Tanto più penso, tanto meno capisco                                       
Se sono capace di agire 
Sono la regina del mio mondo 
Lascio che piova sulla mia pelle 
Non mi lascio abbattere 
Non mi lascio abbattere 
Voglio semplicemente essere una cosa con te 
Una cosa con te.

 
 
Traduco mentalmente quello che Sara sta cantando con la sua splendida voce. E’ testarda, non c’è che dire, ma forse questo suo continuo insistere è motivato anche dal fatto che io le dico una cosa ma le dimostro tutt’altro. Anche io vorrei poter amare, essere una cosa con te, ma non ce la posso fare. Tu sei la regina del tuo mondo ma non riusciresti ad essere anche la sovrana del mio cuore, perché io un cuore ormai non ce l’ho più.

E tutto quello che voglio è scuotere la tua anima 
Tutto quello che voglio è scuotere la tua anima 
Tutto quello che voglio è scuotere la tua anima 

 
Ripete questo ritornello più e più volte, sempre più convinta di quello che sta esprimendo. E’ davvero brava per un momento riesce a convincere persino me, mettendo  in dubbio le mie idee… Non so che fare o che dire, lei mi guarda sorridendo e armonizza ogni singola frase nel miglior modo possibile. Posso affermare, con sicurezza, di non averla mai sentita cantare in questo modo.

Mi sento più vicina alle nuvole 
Sto toccando le foglie più alte 
Sulla cima degli alberi 
È la mia liberazione di desideri 
Lasciamo che piova sulla nostra pelle 
Mi stai tenendo per mano 
Ti sto tenendo l’anima 
E mi sento come se fossi una cosa sola con te 
 

Mi prende per mano, e continua a cantare mentre una lacrima scende silenziosa sulla mia guancia.
Perché Sara mi fai questo? Io non voglio amare… Io non posso soffrire di nuovo… Non voglio essere ferito o pugnalato. Tu sei diversa ma… Non so fino a che punto, non so se posso fidarmi di te, non so se posso fidarmi di me stesso.
Vorrei solo… Averti incontrata prima.
Termina il ritornello e mi abbraccia. Io non riesco a muovere nemmeno un muscolo perché, in fondo, c’è riuscita…  A scuotere la mia anima.
 
Angolo autrice
Ciao, scusate il ritardo. Volevo ringraziarvi per non avermi abbandonata e per avermi aspettata.  Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Sara e Alex, stanno facendo progressi, secondo voi?
Vi prego se, vi va, lasciate una recensione, per me i vostri commenti sono molto importanti.
A presto ( si spera xD)
P.s : Dedico questo capitolo a tutte le sognatrici che lottano per il loro amore, a tutte le persone che non hanno paura di osare perché provano qualcosa di forte, a tutte le ragazze che, si sentono inappropriate, poco attraenti. Sappiate che non è così, ognuno di noi ha qualcosa di speciale, quindi non demordete, abbiate fiducia in voi stesse. Ve lo dice una che, purtroppo, non ha molta autostima ma che allo stesso tempo dovrebbe cercare di lottare di più per quello che vuole. Perché vivere di rimorsi non è bello.
Baci <3
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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