Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: kairifenicia96    06/05/2015    0 recensioni
Basta un semplice gesto per sconvolgere tutta una banalissima giornata e trasformarla in un sogno...oppure un incubo....
Ma forse siamo noi a trovarci in un sogno...allora bisogna sfondare quel muro che ci tiene prigionieri e tornare alla realtà....
Questa storia a come protagonista Edward Simon Elric, il nipote di Ed che compare nell'OAV Kids, che si ritroverà al centro di tutto questo...
La storia si svolge dopo che Ed si sacrifica per far tornare Alphonse ma prima del film!
Spero vi piaccia e vi do una piccola anteprima sul primo capitolo.
TRATTO DAL CAPITOLO 1:
“Ed sbrigati a scendere! Oggi tu, io e Alex dobbiamo andare dal bis-nonno a festeggiare il suo centocinquesimo compleanno!” lo richiamò la ragazza che con una mano teneva una borsa mentre con l’altra teneva la maniglia della porta.
Il ragazzo sbuffò e continuò l’attività che stava svolgendo, non mostrando il minimo interesse per la ragazza appena entrata.
La bionda però seccata dall’essere ignorata, prese un microfono che era sul comodino, che era accanto alla porta, lo collegò al suo telefono ed accese il microfono.
“EDWARD SIMON ELRIC!!!! DOBBIAMO ANDARE DAL BIS-NONNO QUINDI MUOVI LE CHIAPPE E SCENDI!!!!”
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un po' tutti, Winry Rockbell | Coppie: Roy/Riza
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Amestris
 
Al suo risveglio, si trovava davanti il muso di un cavallo, cosa che lo spaventò non di poco.
“AHHHHHHHHHH”urlò Edward spaventato, attirando all’attenzione del proprietario del cavallo, che si avvicinò al recinto.
“Scusa chi sei tu? E perché stai disturbando il mio cavallo?” chiese l’anziano molto arrabbiato, mentre il ragazzo sgranò gli occhi e a malapena riuscì a rispondere.
“Ma mi scusi…COME DIAVOLO A FATTO A PORTARE IN CITTÀ UN CAVALLO!?” chiese esasperato Edward mentre l’anziano lo fissava confuso.
“Città? Ragazzo mi sa che ti sbagli…Resembool è un paesino di campagna” gli rispose l’anziano che cominciò a squadrare Edward, con un espressione curiosa.
“Resembool?” chiese Edward più a se stesso che all’anziano, mentre lui ebbe un lampo di fulmine.
“Ma tu…sei Edward Elric! L’alchimista d’Acciaio!” balbettò l’anziano puntandogli il dito piuttosto sorpreso, mentre il biondo lo fissava confuso.
“Eh? Io non sono un alchimista!” ribattè Edward, sapeva bene che gli alchimisti, come l’alchimia, fossero tutto nelle favole del suo bis-nonno Edward.
“Suvvia non dire sciocchezze! Ti ho riconosciuto piccola peste! Scompari per un mese e ti ritrovo a simpatizzare con il mio cavallo?” chiese ironico l’uomo mentre notava che il cavallo leccava la faccia a Edward, che era abbastanza imbronciato.
“A CHI AVRESTI DATO DEL PICCOLETTO ULTRAMINUSCOLO EH!?!?” gli urlò Edward mentre l’uomo non sembrava affatto sorpreso della sua reazione, quel modo di reagire l’aveva preso dal bis-nonno, oltre che al nome.
“Piantala! Lo sai che tuo fratello e la tua amica sono preoccupati per te? Ti credono morto!” gli rinfacciò l’uomo mentre trascinò il biondo per la giacca.
“ARGH!!!!! MI VUOLE LASCIARE!?” gli urlava Edward mentre veniva trascinato dall’anziano.
 
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Dopo aver passato mezzora a venir trascinato dall’anziano, arrivano davanti una casa.
Davanti alla casa c’era un cane con una zampa meccanica, il modello gli ricordava quello del suo bis-nonno.
“Eccoci arrivati, Edward” disse l’anziano, mentre il biondino lo fissava confuso, riuscendo ad attirare l’attenzione dell’animale, che corse sopra Edward, leccandogli tutta la faccia per la felicità.
“Ehi…d-dai piantala bello!” continuava a dire Edward tra una leccata e l’altra mentre l’uomo fece un fischio ai proprietari della casa, chiedendo di uscire.
“Che succede signor Meinter?” chiese una voce femminile che aveva aperto la porta di ingresso, una voce che gli era molto familiare.
“Qualcosa non va?” chiese una voce maschile, sembrava molto più giovane, doveva avere come minimo 10 anni.
“Beh…mentre voi vi preoccupavate per il vostro amico, io l’ho trovato nel mio recinto assieme al mio cavallo” disse il signor Meinter mentre indicava il biondo che era appena riuscito a liberarsi dalle feste del cane.
Il biondo allora riuscì a vedere di due ragazzi.
La prima era identica a sua sorella Sharon, aveva i capelli biondo chiaro, lunghi e legati a cosa di cavallo, indossava una strana tuta da lavoro e aveva due splendidi occhi azzurri che lo fissavano.
Il secondo invece era identico a suo fratello Alexander, aveva i capelli di colore biondo un po’ più scuro, due occhi color marrone, indossava una maglietta nera e dei pantaloni grigi.
I due ragazzi lo fissavano come se avessero visto un fantasma, che scherzo gli stavano facendo Sharon e Alexander?
A quel punto i due ragazzi, con le lacrime agli occhi, andarono a stringere il povero biondo, confuso dalla situazione.
“Ed! Eravamo così preoccupati per te! Ma…doveri finito fin ora?” balbettava la ragazza che sembrava essere Sharon, ma sembrava non essere lei…la ragazza piangeva, aveva delle lacrime amare per lui, lo stringeva in un modo troppo intimo per essere sua sorella, lo stringeva come se sperasse che non se ne andasse più.
Anche l’altro ragazzo sembrava felice di vederlo, lo stringeva forte…
Ormai aveva capito che questa non era la Germania…
Questo posto non era Monaco..
Però voleva sapere, dove si trovava? Chi erano quei due ragazzi, così simili ai suoi fratelli?
“Edward vedi di non far preoccupare la tua famiglia, intesi?” chiese il signor Meinter mentre fece un saluto con la mano e si congedò, mentre i due ragazzi portavano dentro il biondo.
 
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Erano tutti nel salotto di casa, quel posto non l’aveva mai visto ma si sentiva bene, come se lo sentisse come un luogo dove poter fare ritorno.
Una voce stridula attirò la sua attenzione, ormai che era perso nei suoi pensieri.
“Ed! Mi stai ascoltando!?” chiedeva la strana ragazza mentre l’altro ragazzo fissava imbarazzato l’amica, tutto seguito da una vecchia.
“Mi volete spiegare chi siete!? E come sapete che mi chiamo Edward e del mio sopranome!?” chiese Edward urlandolo con tutta la forza in corpo, mentre tutti lo fissavano spaventati, chissà cosa stavano pensando.
“E-d….non ti ricordi di me? Winry Rockbell, la tua amica d’infanzia! E tuo fratello Alphonse Elric???” chiese la ragazza di nome Winry mentre lui alzò un sopracciglio, amica d’infanzia? Ma se lui è vissuto in Germania!
“Oppure della zia Pinako?” chiese il ragazzo di nome Alphonse alquanto preoccupato, stessa cosa per l’anziana di nome Pinako e Winry.
Il ragazzo guardò quei ragazzi e l’anziana in modo strano, che stava succedendo?
Che posto era quello? Che avrebbe dovuto affrontare prima di tornare a casa sua?
Il suo sguardo si volge verso la finestra, deciso di voler mettere a fuoco la situazione e di trovare la strada per tornare a casa.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Dopo aver completato “Fullmetal Alchemist a modo mio!”, eccomi ad aggiornare questa storia!
Ringrazio tantissimo chi segue la storia e chi a recensito!
Davvero grazie!
Al prossimo capitolo!
 
Alla prossima!
 
Kairifenicia96
   
 
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