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Autore: Cosmopolita    09/05/2015    1 recensioni
“Lui, lui ha…ehm… invitato Fleur Delacour al ballo.”
“Tu hai fatto che cosa?”
Ron alzò lo sguardo: sia Harry sia Ginny sembravano stessero mordendosi le labbra per non scoppiargli a ridere in faccia.
Scosse la testa affranto e fu costretto a ripetere per l’ennesima volta la sua frase del giorno “Non so proprio che cosa mi sia preso.”
E quello fu solo l’inizio delle sue disgrazie.
[Raccolta sulla coppia Ron/Fleur] [Seconda classificata al contest "Coppie famose" indetto da Lalani]
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Ron Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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She throws shadow at you, but she's always a woman to me



 

Sente una mano poggiarsi sulla sua spalla.
Non è molto sorpreso di ritrovarsi davanti agli occhi Fleur e Bill, mano nella mano: nonostante siano passati diversi anni dal loro matrimonio, c’è un’intesa tra loro che Ron non riuscirà mai ad comprendere.
“Posso rubare due minuti al mio fratellino?” chiede Bill, rivolto più a Hermione che a lui.
In un attimo, è travolto dal suo abbraccio prorompente, come se fosse lui stesso a sposarsi e non Ron  “Sono davvero felice per te” gli soffia nell’orecchio, le braccia di Bill gli attraversano tutta la schiena.

Dalle spalle del fratello, lancia un’occhiata a Fleur: è rimasta in disparte, come se non volesse essere partecipe a tutta quella manifestazione di affetto.
Nonostante la sua gravidanza sia ormai ad uno stato avanzato, non sembra per nulla oberata da essa. Anzi, Ron crede addirittura che l’abbia migliorata.
Le dona quella pienezza morbida e il viso pare illuminato da una gentilezza inconsapevole, che non le aveva mai visto in tutti quegli anni.
Fleur è bella. Lo è sempre stata.
“Ormai mancano solo Percy e Charlie” continua suo fratello, che ormai si è staccato da lui.
“Conta solo Charlie, Perce è un caso disperato”

Può dirsi una persona felice, Ron. E’ felice di aver sposato Hermione, felice all’idea di passare l’intera vita accanto a lei.
Hermione.
Hermione, che adesso si sta allontanando con Bill per andare a scambiare qualche parola con Harry.
E’ rimasto solo con Fleur.
E’ vestita di rosso, oggi. E’ un colore che le sta bene, dona un po’ di luce alla sua carnagione pallida.
Si sta avvicinando, ha un sorriso serafico in volto “Congratulazioni, è stato un bel matrimonio” gli tende la mano e Ron la stringe.
Rimangono in silenzio, non sanno che dirsi. Che c’è da dire, in fondo?
Sono passati tanti anni, eppure stare con lei lo mette ancora a disagio. E’ consapevole che sarà sempre così.
“Quando… quando nascerà?” riesce infine a parlare, le orecchie sono gradualmente diventate rosse. Con un dito indica il ventre di Fleur, ma sa che non c’era bisogno di farlo: è chiaro a chi si stia riferendo.
“Tra un paio di mesi. La chiameremo Victoire”
“E’ un bel nome”

Tende la mano verso di lei, le dita sono spiegate verso la pancia. Vorrebbe toccarla, percepire il calore di Fleur, stabilire un minimo di contatto fisico con lei. Ma non lo fa.
E tacciono di nuovo, intorno ad essi il chiacchiericcio degli altri invitati. E’ quasi come se non si accorgessero di loro due, di quello che stanno cercando disperatamente di dirsi.

Dopotutto, non c’è nulla da dirsi. Non c’è mai stato davvero nulla da dirsi.

“Io amo Bill” Fleur non lo sta guardando. I suoi occhi sono rivolti altrove, le dita posate sul suo grembo “L’ho sempre amato, dal primo giorno che l’ho visto”
“Beh, mi pare normale, altrimenti che l’hai sposato a fare?”
Ora è Fleur a guardare lui, i suoi occhi paiono volergli entrare dentro talmente sono penetranti. Per la prima volta da quando la conosce, appare fragile e divorata da qualcosa che non riesce a tirare fuori.
“Ron?” lo chiama e il suo tono di voce è così diverso da quello che aveva prima: più incerto, non le si addice per nulla.
“Dimmi”
“Hai mai pensato a come sarebbero andate le cose, se io avessi accettato di venire con te al ballo?”

Ron sgrana gli occhi: tra tutte le questioni su cui lei avrebbe potuto interpellarlo, quella è la più inaspettata.
Non ha mai sospettato che nutrisse per lui qualcosa di più che la semplice stima: è sempre stato Ron, tra i due, ad averla contemplata con timore, cosciente di non avere alcuna speranza.
Ripensa, Ron, agli anni trascorsi con lei: come studentessa straniera, come amica, come moglie di Bill.
“Non sarebbe cambiato nulla” sta sorridendo, nonostante tutto “Mi hai appena detto di amare Bill, no? Dovresti saperlo meglio di me che non avrebbe mai funzionato”
Fleur abbassa lo sguardo, è rossa in viso; non risponde nulla, si guarda i piedi, come se si fosse pentita di avergli posto una simile domanda.
Forse avrebbe dovuto usare un minimo di tatto, lui non è mai stato bravo con le parole.
Le sfiora appena la mano e, appurato che lei non opporrà resistenza, gliela stringe. Avrebbe voluto farlo da sempre, da quando aveva quattordici anni e l’aveva vista seduta al tavolo dei Corvonero.
Adesso gli pare stupido aver aspettato per tutti questi anni.

“Amo Bill.” gli ripete lei, con un gesto brusco si libera dalla sua presa.
“Ed io amo Hermione.”
E’ tutto quello che hanno da dirsi.
Le rivolge uno sguardo contemplativo, un’ultima volta: con il viso, le labbra e il vestito rosso sembra una fiamma che divampa.
Se mai potesse definire con un elemento più concreto quello che ha provato per Fleur, crede che sceglierebbe il rosso. Non sa bene perché, ma ogni volta che ricorda un momento passato con lei, quel colore sembra essere presente ovunque: nei loro sorrisi, nelle sue sensazioni, nelle loro parole.
“Forse dovresti andare a parlare con qualcun altro.” lo rimbecca intanto la donna, secca; sembra si stia sforzando per cercare di darsi un contegno. Ron sa bene che si è offesa per quello che le ha appena detto “Non sono l’unica invitata presente, no?”
Fa per allontanarsi, ma il ragazzo la trattiene per un braccio “Volevo solo dirti una cosa.”
Lei è in attesa, un piede avanti e uno indietro, come se avesse fretta di andare via.
“Ti sta bene, il rosso.”
E, questa volta, anche Fleur sorride.

 

 


Ed ecco giunta la conclusione di questa storia/raccolta. Spero che vi sia piaciuta.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e seguito la storia. Davvero, mille grazie per tutto quanto!
Cosmopolita

   
 
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