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Autore: Lidia00love    09/05/2015    0 recensioni
Lily Wright è una giovane ragazza di quindici anni che sta passando un ottima estate di divertimento inisieme ai suoi amici, alla famiglia e...le sue vittime paranormali. Lei e la sua famiglia sono cacciatori di ogni genere di creature oscure, demnoni e vampiri che imbrattano il loro suolo di sangue e dolore, ma lei è la prescelta colei che porterà lo scompiglio nel mondo demoniaco e una nuova era nel loro mondo, giudando i cacciatori...ma le cose si complicheranno con l'arrivo di un clan di vampiri, le creature più temute dai cacciatori,guidate da Peter Gavis l'unico vampiro che è riuscito ad uccidere più cacciatori fra cui i prescelti, cosa succederà quando una cacciatrice e un vampiro che non temono niente si scontreranno l'uno con l'altro, e cosa succederà se saranno troppo vicini per resistere alla loro attrazione fatale?
Storia romantica, comica, d'azione e sexy...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAP 3 Lily Non so se essere felice, dato che venerdì è l'unico giorno della settimana in cui posso uscire fuori e andare al pub, oppure nervosa perchè un attraente e letale vampiro ha minacciato di uccidermi di fronte al corpo di una sua alleata. Forse eccitata, non so perchè, ma Peter mi fa sentire non arrabbiata come quando affronto un vampiro, ma attratta come se lui per me fosse una nuova missione, una nuova avventura che sono troppo curiosa di affrontare. Mia madre mi ucciderebbe per prima se sapesse che voglio uscire il giorno della settimana che dovrebbe prevedere la mia morte, infatti non gli ho detto niente, sa essere troppo protettiva. -Sei sicura di voler uscire stasera, dopo quello che è successo?-chiede Laura per l'ennesima volta. Io alzo gli occhi al cielo, mi sono stancata di sentirli dire le stesse cose-Laura, ascoltami bene ho affrontato almeno una trentina di vampiri, di sicuro non mi lascerò intimidire da un vampiro che sembra un vent'enne e in passato ha ucciso un paio di cacciatori e prescelte incapaci-mi escono fuori dalla bocca parole che normalmente non direi mai di un vampiro, io li affronto senza sottovalutarli e riesco a cavarmela bene. -Lo so, ma insomma non è da idioti andare in giro con un vampiro che ha dichiarato apertamente di ucciderti?-chiede divertita, anche se non riesco a trovare una risvolta divertente in questa situazione. -Senti, io oggi esco, non mi importa di quel Peter se volete state in agguato, ma non voglio rinunciare ad una bella serata chiaro?- Lei alza le mani e annuisce-E va bene, fai a modo tuo- Io sorrido, mi alzo e vado verso l'uscita, oggi dovevo andare a fare un giro di routine nel quartiere, ma di solito a quest'ora non c'è mai nessuno, perciò non mi preoccupo, prendo il telefono e esco dal portone principale sbattendo con forza la porta. -Allora non hai saputo nient'altro su questo tizio, sai solo che è un vampiro che ha ucciso più prescelti-afferma Mark. In tutto il tempo in cui sono uscita, i miei amici non hanno fatto altro che parlare, solo di Peter, e di possibili luoghi in cui potrebbe attaccarmi. Sinceramente, nonostante adori i miei amici, la loro preoccupazione è incredibilmente snervante e noiosa. -Si e per la cronaca non voglio passare la giornata a parlare di lui, non so nemmeno perchè mi vuole attaccare proprio oggi figuriamoci dove- Arianna si mette davanti a noi e comincia a camminare all'indietro-Io credo di sapere il motivo, durante una lezione ho saputo che oggi è il giorno dedicato ai morti dell'oltretomba in alcuni paesi ortodossi, e in questo stesso giorno le creature più oscure acquisiscono un immenso potere-spiega, e io finalmente realizzo di dover regalare un libro di storia ad Arianna per il suo compleanno. -Ma c'è la festa di ogni santi, insomma il giorno di Hallowen e in questo momento è estate-li fa notare Mark arrossendo, se voleva provarci sicuramente diventare una specie di pomodoro non avrebbe mai fatto colpo su Arianna. -Si ma Peter avrà sicuramente viaggiato molto, può darsi che sia venuto a conoscenza di questo tipo di celebrazione- -Oppure è soltanto un vampiro sadico che vuole la mia morte e si vuole preparare una gang con cui ammazzarmi-ipotizzo, e credo che fino ad ora le mie ipotesi siano le più plausibili. Arianna alza gli occhi al cielo e ridacchia portandosi la cannuccia del bicchiere pieno di frullato alla fragola, in bocca. -Quindi stasera che facciamo, andiamo s.g.t sperando che nessun vampiro ci veda?-chiede Mark. -Esattamente-rispondo io senza ulteriori parole. Se Peter vuole colpirmi io sono pronta, non importa dove sia o con chi sia, ho affrontato troppi ostacoli per ritirarmi di fronte ad uno come questo.----------- Peter Questo locale è davvero troppo affollato per essere così piccolo, al massimo potrebbero starci cento persone ma qui ce ne sono almeno duecento. Per fortuna ho fatto uno spuntino prima di venire qui, altrimenti ogni persona di questo locale si sarebbe ritrovata a pregare di fronte ad una croce in attesa che io cominciassi a nutrirmi. Ma non posso farci niente, in questo periodo dell'anno, quando il caldo è talmente afoso, il sangue per un vampiro diventa una specie di droga. Io però ho intenzione di cenare con dell'ottimo sangue fresco di cacciatori e stasera mi hanno preparato un ottimo banchetto. Lei ancora non la vedo, e non riesco nemmeno a sentire il suo odore, da quello che ho percepito il suo profumo ricorda il cocco e qualche tipo di fiore che non conosco. Un profumo completamente nuovo e attraente, dolce ma allo stesso tempo forte, una sorta di salsa agrodolce, la mia preferita. -Prendimi da bere, qui si tira per le lunghe e non voglio rimanere a bocca asciutta-ordino ad uno dei miei collaboratori, un ragazzo alto dai capelli bronzei e gli occhi azzurri, James, uno dei miei collaboratori più fidati e uno dei più letali, quindi questo gioca a suo favore. Lui ubbidisce e va verso il bancone, ordinando mentre io sto appoggiato allo stipite della porta osservando l'entrata e la sala. Ci sono un sacco di ragazzi, fra i quattordici e i vent'anni almeno, tutti in tiro, mentre alcuni sembrano appena usciti da uno dei bidoni dietro al locale. Io ho diciannove anni quindi mi immedesimo bene, riesco a passare in osservato per modo di dire però, dato che ho attirato le attenzioni di un gruppo di ragazze che sorridono timide e ridacchiano fra loro, nascondendo i loro visi arrossiti fra i capelli. Io sorrido e mi volto quando vedo arrivare James con in mano il bicchiere di birra, che riesce a placare un poco il mio stomaco. -Non si p ancora fatta vedere?-chiede sorseggiando il liquido nel bicchiere. Io scuoto la testa-No, la nostra cara prescelta non è arrivata, ma arriverà- -Com'è insomma riesci a riconoscerla?- Io guardo verso la porta, rimanendo un po' perplesso di fronte ad una domanda del genere, non me la sento di descriverla in modo dettagliato, ammetterei soltanto che lei è sicuramente la ragazza più bella che abbia mai visto da quando sono arrivato qui in questa città, e le ragazze carine sono tante, ma lei è l'unica che è riuscita a colpirmi. -Si, è lei- tiro fuori dalla tasca dei pantaloni una delle sue foto che mi ha dato Mike dove Lily indossa una cannottiera nera e dei jeans, i capelli biondi sciolti e gli occhi che sembrano due gocce di cioccolata, sorridenti e pieni di felicità. -Cavolo, è davvero bella, è un peccato doverla uccidere tanta bellezza sprecata-prende un altro sorso di birra e io osservo la sua mano che si muove, indossa un anello con il simbolo di un serpente strisciante, il suo anello notturno. -Credi che sia possibile trasformarla?-chiedo senza nemmeno pensarci, infatti vorrei mordermi la lingua per ciò che ho detto, non so nemmeno il motivo di tale pensiero. James mi guarda un poco perplesso-Come mai tale pensiero?Ti ricordo che se un cacciatore viene trasformato il veleno lo ucciderebbe, da quel punto di vista gli umani sono molto più forti-mi spiega. Non avevo mai pensato a questo, sapevo naturalmente che i cacciatori potevano venire uccisi dal veleno, infatti tutti i cacciatori che ho ucciso per la maggior parte gli ho uccidi con il veleno. -Non lo so, stavo solo pensando a cosa succederebbe se uno di quegli idioti potrebbe diventare come noi, tutto qui-. Sono talmente preso da questi pensieri stupidi che non mi sono reso conto che Lily è entrata dentro il pub insieme ai suoi amici, indossa un vestito non molto lungo che arriva almeno fin sopra le ginocchia, nero e blu, la gonna abbastanza ampia e un paio di stivaletti neri con un po' di tacco. Mi ricorda una vampira, la pelle così chiara, gli occhi intensi e lo stile esattamente uguale a quello di una vampira novellina. -Ecco la nostra piccola preda-sussurro con un sorrisetto compiaciuto. James si alza e lascia da parte il suo bicchiere mezzo vuoto, io invece mi stacco dallo stipite della porta e comincio a girare fra la folla, senza staccare gli occhi dalla ragazza che si è appoggiata al bancone vicino ad una amica.------------- Lily Oggi il locale è davvero troppo pieno, credo di aver aspettato almeno venti minuti per poter entrare figuriamoci per muoversi qui dentro. -Lily vuoi qualcosa da bere?-chiede Arianna alzando un po' la voce per sovrastare quello della musica tuonante e le voci della gente, che rideva mentre ballava. -No ho voglia di ballare, andiamo dai, non intendo ubriacarmi stasera-li afferro il polso con forza e la trascino in pista vicino a Mark che si muove convulsamente a ritmo di musica, mentre si aggiusta continuamente i capelli, come se fossero sempre in modo sbagliato. Cominciamo a ballare, e per un momento mi sento davvero distaccata dal mondo, forse perchè la folla ha un effetto collaterale particolare su di me, ma mi piace, per un momento non c'è nessun cacciatore che devo affrontare e che molto probabilmente mi ucciderà nel giro di qualche ora, ma ci siamo solo io e la musica. Mi muovo al ritmo dei colpi che sento al mio cuore, e non sento più nemmeno la mano di Arianna che stringe la mia, mi sono inoltrata nella folla, alcune mani mi fanno girare, e alcune gocce di sudore cominciano a scendermi lungo il collo. Rido insieme ad una ragazza che credo di non conoscere, o che forse ho già visto, ma non gli ho mai parlato. Poi però senza nemmeno rendermene conto, mi trovo circondata da due mani forti e inspiegabilmente dolci, che mi avvolgono. Il suo petto profuma di limone e vaniglia, un profumo talmente inebriante che mi avvolge tanto bene quanto le braccia del ragazzo. Non capisco chi sia, ma voglio sparlo, così cerco di voltarmi, ma non riesco a vedere bene, anzi ho la vista leggermente appannata, come se fossi sull'orlo di un mancamento. Distinguo davanti a me, l'immagine di un ragazzo alto almeno venti centimetri più di me, con i capelli scuri e la pelle talmente bianca come il latte, riesco anche a distinguere gli occhi neri. Adesso lo riconosco, riconosco quel suo sguardo, sono stretta intorno alle braccia di Peter. Non riesco a muovermi, sono come bloccata, la gente mi preme con forza contro il petto muscoloso del vampiro, lui invece non si muove, anzi sembra compiaciuto di vedermi spalmata su di lui e io so perfettamente che da un momento all'altro mi troverò un paio di zanne affilate sul collo e del veleno che scorre nelle vene. Con tutta la forza che ho mi stacco da lui, cercando di spingerlo via, vado a sbattere contro qualcuno ma non mi interessa penso solo ad uscire da questa folla. Il mio cuore accellera sempre di più, non riesco più a distinguere le persone che si trovano fra me e l'uscita, vedo solo il volto di Peter, dappertutto. Finalmente riesco a uscire dalla folla, ma vado verso la prima porta che mi capita a tiro ed esco velocemente. Finisco fuori dal locale, forse il retro, perchè ci sono parecchi scatoloni con su scritto fragile, e in fondo c'è un vicolo dove ci sono due bidoni dove vi si aggirano un sacco di mosche. Distolgo lo sguardo per non vomitare. Ho caldo, molto caldo, ma le gocce di sudore si gelano intorno al mio collo facendomi rabbrividire, maledico Arianna per avermi fatto venire senza nemmeno un golf. Comincio a camminare per il vicolo guardandomi intorno, non ho paura, sono già stata in situazioni del genere, sono solo imbarazzata per come mi ha visto quello stronzo. -Lo so che sei qui, fatti vedere-dico ad alta voce, aspettando solo che si faccia vedere. Sento qualcosa dietro di me, vedo anche l'ombra di qualcuno accanto alla mia, almeno venti centimetri più di me, mi volto lentamente, solo per fargli capire che non ho paura, nonostante un barlume ne abbia. Lo vedo finalmente, riesco a vederlo sotto le luci della lampada a neon che illumina il vicolo, e devo ammettere che come lo avevo pensato non gli rende affatto giustizia. La pelle è illuminata dalla luce della luna, i cui raggi creavano dei giochi di luce sui capelli corvini, uno sguardo spavaldo e sfacciato, da ragazzo vanitoso. -Bene, bene,bene, guarda chi è venuta per cena-la sua voce è melodiosa, fin troppo per i miei gusti. Mi chiedo come sarebbe stato da umano. Si avvicina, a passo lento-Non credi di aver fatto un po' troppa scena, tanto valeva uccidermi in quello stato-li consiglio, non so nemmeno perchè gli sto parlando, la mia testa mi dice di afferrare un qualche oggetto appuntito e conficcarlo nel suo gelido cuore. -Oh, non potevo ucciderti in quello stato sono una persona incredibilmente nobile, non intendo affrontare un nemico senza combatterlo-scandisce bene ogni parole, in modo attraente e con un tono arrogante. -Non sei nobile e non sei una persona, sei un mostro-cerco di usare il tono più tagliente possibile, m non credo di riuscire a ferirlo. Lui ridacchia, una risata profonda-Adoro il tuo sarcasmo bellezza- -Non saresti dovuto venire- lo minaccio, ma lui si avvicina sempre di più, con un sorriso. -Lo so, hai sprecato un bel vestito, peccato che non potrai indossarlo più di una serata, forse lo terrò, sarà ancora caldo-fa scorrere il suo sguardo dalla testa ai piedi, facendomi scorrere un brivido lungo la spina dorsale. -Ma ti prometto che farò in un attimo, sarà indolore- Io sbuffo e mi avvicino-No, Peter sarà molto, ma molto doloroso- Dopo quelle parole lui cerca di colpirmi con il braccio ma riesco a schivarlo con facilità, spingendolo contro il muro, ma lui è subito davanti a me, mi afferra le braccia stringendole, ma io gli sferro un calcio staccandolo da me. Continuiamo a combattere senza nemmeno renderci conto quanto tempo è passato, ma io non mi fermo nemmeno un secondo, non ho mai combattuto con così tanta ferocia, uso tutta la forza che mi rimane in corpo e credo che lui faccia lo stesso. Nessuno di noi due ha la meglio, nessuno riesce a prevalere sull'altro. -Bellezza, vuoi continuare ancora non è vero, non sei mai stanca- -Non mi fermerò- Quando sento la porta aprirsi vedo Arianna arrivare insieme ad un altra ragazza che molto probabilmente ho già visto, la riconosco Alice, la ragazza che ho incontrato in quella specie di studio insieme a Laura. La vedo tenere fra le mani una sorta di faretra, impugnarla saldamente come un cecchino e poi vedo la freccia conficcarsi nella schiena di Peter che urla di dolore, strappandosela dalla pelle. Io approfitto di questo momento per seguire Arianna e Alice che mi prendono per i polsi trascinandomi fuori da quell'incubo, mentre sento le voci di altri ragazzi, molto probabilmente vampiri che ringhiano. Io non mi fermo anzi vengo trascinata fuori da lì insieme alle due ragazze allontanandomi dal mio nemico.----------- Bene questo è il terzo capitolo della storia, dove c'è il grande venerdì, fra un po' continuerò con il prossimo capitolo, e la storia fra Peter e Lily si svilupperà molto di più, intanto spero che vi piaccia questo....ciao a tutti un bacione...
   
 
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