Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Angel2211    18/05/2015    2 recensioni
Questa è la mia prima storia attraverso la quale emerge un lato davvero nascosto di me... Questa non è una semplice storia, ma è più una favola, la favola di un amore proibito: Diana e Zaffiro scopriranno il vero significato dell'amore e del coraggio.
Dal primo capitolo:
-Si fermò perché vide un ragazzino più o meno della sua età creare fiammelle sulle dita, restó stupita dalla bellezza delle sue ali nere con sfumature rosse e si avvicinó. Lui la vide e non potè fare a meno di notare le sue regali ali candide a sfumature blu e dedusse che ella era un angelo bianco allora le domandó con coraggio: "Cosa ci fai qui straniera?"-
Spero che vi piaccia e che commentiate ma ovviamente si accettano anche critiche.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lui si rabbuiò, non sapeva perché le stesse raccontando quelle cose e perché si stesse confidando così tanto con lei, ma aveva bisogno di sfogarsi e di sentirsi ascoltato. "È arrivata a palazzo il giorno dopo la morte di mia madre, era una donna molto bella, ma aveva qualcosa che faceva paura... Dopo qualche giorno mio padre iniziò a comportarsi in maniera ridicola come se fosse il suo cagnolino e passato qualche altro giorno mio padre la sposò... Iniziava a prendere confidenza con mio padre e col tempo divenne la padrona del castello, mi ha sempre trattato come uno della servitù che però non poteva chiamare servo solo perché è principe... Ben presto capimmo che c'era qualcosa che non andava: mio padre non poteva essersi innamorato di una donna così profondamente diversa da mia madre... Ne abbiamo inoltre avuto conferma tempo dopo, quando iniziò a praticare magia nera proprio davanti ai nostri occhi per uccidere e sedurre" "Dicono che questa regina non abbia ali... È vero?" "Si, lei non è un angelo, è una demone, è l'unica sopravvissuta a uno sterminio avvenuto quando regnavano ancora Guglielmo e Zairo, perché i demoni non erano altro che creature senza anima provenienti da un'altra zona dell'universo, da un pianeta soprannominato Pianeta Azzurro... Loro si cibavano del sangue di angeli e avevano come scopo l'immortalità... Zirconia col tempo ha ucciso parecchi angeli neri, prima seducendoli e poi bevendo il loro sangue... Il regno è sull'orlo della rovina ed io non so come fermarla, usa mio padre come scudo e ed io non posso di certo ucciderlo" una lacrima scende sul volto del bel principe. La principessa se ne accorse, si avvicinó, con il dito gli asciugò la lacrima e disse: "Zaffiro, perdonami io non volevo..." "No tranquilla non è niente, non scusarti" Fu allora che i loro sguardi si incrociarono e alla fine un bellissimo bacio azzerò la distanza fra i due. Quando si staccarono nel viso di Diana si allargò un bellissimo sorriso e andò dal suo cavallo. "Diana!" la chiamò lui, voleva dirle qualcosa qualcosa di davvero importante, ma preso dall'orgoglio e dalla paura di non essere accettato disse:"Domani porti qualche libro?" "Certo" stava per andare. Poi preso di coraggio la richiamò:"Diana!"e le disse:"Ti amo" Il sorriso di lei diede al bel principe la conferma che ricambiava i sentimenti che quel bacio volevano esprimere. I due passarono molte notti insieme leggendo romantici libri e parlando dei loro mondi, scambiandosi qualche coccola da innamorati. Inoltre scoprirono anche qualcosa di particolare riguardo la loro infanzia. "Diana cos'è questa?" chiese Zaffiro indicando la copertina di un libro di animali. "È una farfalla di fuoco... Qua dice che una volta, quando i nostri regni erano ancora uniti, le creavano gli angeli neri e che non sono considerate animali veri e propri" "Allora vediamo forse così" disse il principe facendo comparire sulle sue dita cinque fiammelle che presero la forma di farfalle e che iniziarono a volare. Finalmente Zaffiro, quando vide la faccia stupita della ragazza, capì dove l'aveva vista e scoppiò in una sonora risata. "Perché stai ridendo?" chiese lei ingenuamente. "Perché l'ho capito solo ora" "Cosa?" "Ma dai, non ti ricordo proprio nessuno?" e si mise a ricreare fiammelle sulle dita. Lei i pensò un attimo e poi rispose: "Ma certo! Eri tu quel bambino che mi ha donato il cristallo nero!" "Esatto e a tal proposito, se ce l'hai ancora, portamelo domani... Voglio fare una cosa" "Cosa?" "È una sorpresa" "Va bene" L'indomani fece come le era stato chiesto. "Hai portato il cristallo?" "Eccolo" "Aspetta, chiudi gli occhi" Diana chiuse gli occhi e dopo pochi secondi sentì un solletico al collo e quando aprì gli occhi puntò lo sguardo dove aveva provato quella sensazione e vide pendere il cristallo attaccato ad una bellissima catenina d'oro. "È bellissima!" disse lei piena di gioia. "No, tu sei bellissima... Adesso in qualche modo sarò sempre con te" Lei gli rispose abbracciandolo e baciandolo con tutto l'amore che aveva in corpo. La mattina si svegliarono l'uno accanto all'altra, dopo aver passato la notte più bella della loro vita, più felici che mai, tornando con il sorriso nei loro regni. Così passarono circa due mesi e anche le Driadi e i Nereidi vennero a conoscenza degli incontri dei due regnanti. Tuttavia un giorno il re Gabriel le convocò tutte nella sala del trono dicendo di avere una grande notizia da dare. "Figlia mia e voi Driadi sorridete, perché oggi è un grande giorno!" "Perché padre?" "Diana, il conte Zein ha chiesto la tua mano ed io ho accettato" "Cosa?! Ma padre, io neanche lo conosco, non voglio sposare un uomo che non amo!" "Ti piacerà vedrai, lo abbiamo invitato stasera a cena per festeggiare" "Mi dispiace padre, ma non sposerò un uomo che non amo e che sicuramente non amerò mai!" "Diana finiscila di fare i capricci! È un bravo ragazzo e lo sposerai!" disse il re molto innervosito alzando la voce. "Mai padre!" "Oh, e invece si!" alzò ancora di più la voce "Balie! Portatela in camera sua e che non esca dal castello fino al giorno del suo matrimonio!" "No! Non potete farmi questo! No!" urlava Diana dimenandosi fra la stretta delle donne che tentavano di portarla in camera con la forza. Le Driadi rimasero atterrite. Le balie non lasciavano un attimo sola la principessa, che non poteva neppure richiamare qualche messaggero della natura per avvertire Zaffiro che non sarebbe potuta andare da lui quella sera. Arrivata l'ora di cena la costrinsero a presentarsi nella grande sala per mangiare e conoscere il conte Zein. Durante la cena fu molto silenziosa, ma vide che le voci che correvano riguardanti il buon cuore del conte non erano infondate. E che non erano infondate neanche quelle che elogiavano la sua bellezza, infatti egli era molto alto e muscoloso con i capelli rame, come le sfumature delle sue ali bianche, e gli occhi verdi. Una volta finito di mangiare Diana torno in camera senza dire una parola. Nel frattempo, nella foresta, qualcuno aspettava. "Lisi, ma che fine ha fatto?!" "Non lo so Zaffiro, però avverto tensione al Palazzo di Cristallo" Zaffiro, come se avesse avuto un'idea saltò a cavallo e si diresse a Palazzo Fulmineo. Arrivato lì si diresse nella camera di Rayan dove sapeva che c'erano anche gli altri. Entrando bruscamente disse: "Ragazzi!" "Zaffiro! Che ci fai qui?" chiese Raphael. "No! Aspetta, non ci posso credere! La biondina ti ha dato buca, vero?" intervenne Rayan divertito. "Ah-ah-ah, quanto sei spiritoso Rayan... Comunque si, ma credo che ci sia un motivo ed è per questo che sono qui" "Missione?" chiese Kristian sorridente. "Esatto... Allora ho bisogno del vostro aiuto per entrare nel Palazzo di Cristallo, per vederla" "Cosa?!" stavolta fu Michael a parlare. "Oh dai, aiutatemi vi prego" I Nereidi si guardarono e Rayan disse: "È molto rischioso ed eccitante... Certo che ti aiutiamo!" e diede una pacca sulla spalla all'amico. "Perfetto allora vi illustro il piano" Accompagnati dal buio della notte, sei ragazzi, con le ali coperte da un mantello, arrivarono di fronte al Palazzo di Cristallo. "Chi va là?" chiese una sentinella. "Portiamo provviste per la cucina" rispose Hendrick. La guardia iniziò a controllare le sacche che portavano e notò che avevano davvero cibo e gli permise di entrare. "E adesso?" domandò Raphael. "Io andrò a cercare Diana e voi state attenti che non ci scoprano" rispose il principe iniziando la sua ricerca. Nel frattempo la principessa, dopo aver mandato via le balie utilizzando i suoi poteri, se ne stava tutta sola nella sua camera fino a quando qualcuno bussò alla porta. "Andate via se non volete che stavolta vi faccia davvero male!" disse lei in preda alla rabbia. La porta si aprì comunque. "Principessa, mi dispiace di essere venuto nelle vostre stanze, ma il vostro comportamento alla cena mi ha fatto pensare di avervi, in qualche modo, contrariata... Se è così ditemelo vi prego" "Conte Zein, siete voi..." "Vi prego, per voi sono solo Zein" "Va bene... Zein e comunque no... Voi non avete fatto niente" "Allora perché quello sguardo triste sul vostro bel volto?" Si avvicinó pericolosamente al volto della principessa. Lei non rispose colpita da tanta vicinanza. In un secondo lui la baciò, ma si staccò quasi subito supplicandole di perdonarlo. "Perdonatemi, non volevo, cioè si però... Mi dispiace" "State tranquillo, ma vi prego adesso andate" "Va bene... Buonanotte principessa" Ma nessuno avrebbe potuto immaginare che un principe, pieno di rabbia, aveva visto tutto e che adesso, dopo aver richiamato i compagni, stesse scappando via.
   
 
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