Grazie per i commenti a:
Gattina_
lovegio92
germana
vampirellafra
Ludo
bellezza88: Sirius in questo capitolo é volutamente un po' troppo frustato. Innanzitutto sta per diventare padre a 17 anni… poi si ritrova nel corpo della sua ragazza, incinta e con gli ormoni a mille… ^^"! Grazie per l'osservazione comunque, mi fa piacere che se qualcosa vi lascia perplessi me ne parlate!
lyrapotter
Princess Marauders
CAPITOLO XXVI
- Angy, mi spieghi che ci andiamo a fare in cucina? - sbuffò Lily. Quel giorno era particolarmente di cattivo umore. Dopo la scenetta tra James e quella stupida bionda!
- Ho voglia di fragole! Non vorrai mica che il bambino nasca con una voglia di fragola enorme, no? - fu la risposta di Angy.
- Ma tra poco è ora di cena!
- Io ho voglia di fragole ADESSO!
Angy si avvicinò al quadro con la frutta e solleticò la pera. Il quadro si spostò e rivelò l’ingresso alle cucine.
- Me lo ha detto Sirius come si fa! - esclamò contenta – Dai, entra! - e spinse Lily dentro.
Lily entrò rassegnata, poi si guardò attorno, aggrottando la fronte. Al centro della cucina c’era un tavolo, elegantemente apparecchiato per due con delle stupende rose rosse. Almeno una dozzina. Si voltò verso Angy, per chiedere spiegazioni, ma la ragazza si ne era andata, con una grossa ciotola di fragole tra le braccia.
Lily sospirò. Un elfo le andò incontro.
- Prego, signorina - disse indicando la tavola.
Lily sapeva di chi era l’opera – Grazie, ma non ho fame - rispose.
- Signorina, ma noi preparato tutto giorno cena per lei - insisté l’elfo.
Lily si arrese e si sedette al tavolo. E così James era riuscito ad incastrarla. Due violini stregati iniziarono a suonare.
Il ragazzo arrivò, abbracciandola da dietro e dandole un bacio su una guancia. Lily non si mosse. Era ancora arrabbiata con lui.
James si sedette davanti a lei con un sorriso. Lily lo guardò seria.
- Che vuoi, James? - chiese annoiata.
- Mettiamo in chiaro le cose. Non uscirò con quella ragazza e non stavo abbracciato a lei! Mi stavo solo tenendo per non cadere! È lei che mi si è avvinghiata! Lily, pensi davvero che ti lascerei per la prima che ci prova? E se volessi lasciarti, sarei qui ora? - disse James.
Lily si morse il labbro inferiore – Hai ragione, James… scusami - disse.
In quel momento gli elfi portarono la cena. E Lily notò con sorpresa che avevano preparato tutti i suoi piatti preferiti. Sicuramente su richiesta di James. Ma come faceva il ragazzo a conoscerli? Ci pensò su e trovò un’unica risposta: Angy! Aveva anche portato Lily fino in cucina con l’inganno!
Lily sorrise tra sé e sé e iniziò a mangiare. Non era più arrabbiata…
Arrancando alla cieca, raggiunse la porta guidata da James che le teneva le mani sugli occhi. Aprì la porta e la condusse nella camera dei Malandrini, vuota per l’occasione. James tolse le mani e Lily si guardò attorno meravigliata. Candele e fiori ovunque…
Si voltò verso James e gli sorrise. Lo baciò. Poi si trascinarono verso il letto, continuando a baciarsi, e si lasciarono cadere su di esso.
In quel momento la porta si aprì, facendo sobbalzare i due. Si voltarono. Peter sostava sulla porta, imbarazzato.
- Scusa, James, ma ho dimenticato…
Non fece in tempo a finire la frase perché James gli tirò un cuscino e gridò – Fuori di qui!
Con uno squittio Peter lasciò la stanza.
- Sei stato troppo cattivo, James. È anche la sua stanza questa! - fece Lily.
- Stasera è solo mia… e anche tu… - disse James riprendendo a baciarla, ma Lily lo respinse.
- Scusa, ma mi è passata la voglia. Buonanotte, James - disse lasciando la stanza.
James sbuffò, si lasciò ricadere sul letto. Accidenti a Peter! Accidenti! Accidenti!
Lily entrò in camera. Angy era l’unica sveglia. Al lume di candela leggeva un libro e intanto mangiava fragole ricoperte di cioccolato. Lily si sedette accanto a lei e prese una fragola.
- Già finito tutto? - chiese Angy.
- Non è cominciato proprio niente - rispose Lily con un sospiro – Oggi prenderei James a schiaffi. Lo farei davvero volentieri!
- Ok, non è giornata - disse Angy.
- Posso dormire con te? - chiese Lily.
- Certo che puoi!
Lily indossò la camicia da notte e si mise sotto le coperte con Angy. In men che non si dica si addormentarono entrambe.
La mattina dopo ancora neve. Fintanto che il lago rimaneva ghiacciato gli studenti passavano il tempo libero a pattinare. E così l’infermeria si riempì di ragazzi influenzati e Madama Chips correva prima da uno e poi dall’altro, dando pozioni a destra e manca. Un periodaccio per l’infermiera della scuola.
Intanto Lily continuava ad essere un po’ fredda con James e il ragazzo non ne capiva il motivo.
- Dai, Lily, non te la prendere - disse Angy.
- No! Ieri si è comportato troppo male con Peter! Non si tratta così un amico! - disse Lily – E poi anche se mi ha spiegato la situazione… mi brucia ancora per averlo visto avvinghiato a quella!
Angy scosse la testa e si voltò verso Sirius – Studiamo insieme oggi? - gli chiese.
- Emh… avrei un torneo di scacchi con alcuni ragazzi del nostro corso e altri di Tassorosso - rispose lui – ma se vuoi… posso rinunciare…
- No, non importa! - Angy gli sorrise – Divertiti! Se faccio in tempo vengo a vederti!
- D’accordo - Sirius le diede un bacio.
Angy si guardo nello specchio mettendosi di profilo e tirando su la camicia. Era passato un mese da quando aveva scoperto di “essere in stato interessante” per dirla con le parole di Madama Chips la quale aveva insistito per visitarla quando era stata messa al corrente della situazione. Angy avrebbe dovuto recarsi da lei almeno una volta al mese, così aveva detto l’infermiera.
La ragazza fissò attentamente il proprio riflesso. Era al secondo mese ma ancora non si notava nulla. Ma Madama Chips le aveva detto di attendere almeno un paio di settimane e presto non sarebbe più entrata nei soliti vestiti. Non le dispiaceva, la imbarazzava solo che non avrebbe potuto nasconderlo a scuola e tutti lo avrebbero saputo.
In quel momento si aprì la porta ed entrarono Lily, Charlie e Izzie.
Angy arrossì nel farsi trovare a guardare la propria immagine nello specchio e tirò subito giù la camicia.
Le tre invece la guardarono con un sorriso.
- Mi sa che è troppo presto prima che si faccia notare – osservò Izzie.
- Ma non preoccuparti, presto ci delizierà della sua presenza e speriamo che non sia troppo vivace come il papà – aggiunse Lily.
Le quattro scoppiarono a ridere.
- Aspetta solo che comincia a scalciare – fece Charlie – Ricordo quando mia madre era incinta di Shannon, mia sorella, tirava certi calcioni!
A volte Lily sentiva Angy piangere, la sera prima di addormentarsi. Sapeva che aveva paura per quella situazione, che non sapeva se ne era all’altezza o meno; ma poi la vedeva in classe o in biblioteca con l’aria pensosa, mentre si carezzava inconsciamente il ventre.
“Sarò madre” sembrava dire in quei momenti, e Lily sapeva che ce l’avrebbe fatta.
James si lasciò cadere stancamente su una poltrona. Quella notte non aveva dormito quasi per niente ed ora era stanco morto. Decise di saltare la prima ora di lezione per concedersi una dormita. Si addormentò proprio lì sul divano e sfortuna volle che Samartia lo vedesse proprio in quel momento.
La ragazza si lasciò sfuggire un sorrisino e lo raggiunse. Avrebbe potuto baciare James Potter…
Gli si avvicinò e si chinò su di lui. Le sue labbra si posarono su quelle del ragazzo.
Lily, appena entrata nella Sala Comune, la vide e sbarrò gli occhi. Non poté vedere il volto di James e non si accorse che il ragazzo in realtà stava dormendo.
James si svegliò di soprassalto al bacio di Samartia e la spinse via. Poi si mise seduto di scatto. Stava per imprecare contro la ragazza quando un tonfo lo fermò. I libri di Lily erano caduti a terra. James la guardò negli occhi.
Quelli della ragazza erano pieni di lacrime.
- Lily… aspetta…
Lily si voltò e corse via.
James fece per seguirla, ma Samartia lo bloccò. James si voltò verso di lei, furioso.
- Ma che diavolo hai fatto? Non ti avevo detto che non mi interessi?
- Ma… James… io mi sono innamorata di te!
Lily corse verso il bagno di Mirtilla Malcontenta. Incrociò Angy per il corridoio che la seguì.
- Lily, cos’è successo? - le chiese preoccupata.
- Ho visto… ho visto James baciare quella Samartia… - disse Lily tra le lacrime.
- Cosa? Ma ne sei sicura?? Lily, devi aver visto male.
- No! Ho visto benissimo! Si stavano baciando! - esclamò Lily e abbracciò Angy.
Angy ricambiò l’abbraccio. Ma era perplessa… non credeva che James, innamorato com’era di Lily, andasse a baciare qualcun’altra…
- Accidenti! Accidenti! - continuava a gridare James, con le mani nei capelli, facendo su e giù per la stanza.
- Calmati, James… si sistemerà tutto. Certo che quella Samartia è proprio una stupida… - disse Sirius.
- Non è per lei che sono infuriato! Ma per Lily! Come può non fidarsi di me!? E’ scesa subito a conclusioni senza nemmeno chiedere spiegazioni! Non si fida affatto di me! - esclamò James bloccandosi e guardandolo.
Uscì dalla stanza e scese in Sala Comune. Si incrociò con Lily. Si guardarono. La ragazza aveva gli occhi gonfi di pianto.
I due si squadrarono. Lily si tolse il ciondolo e glielo porse – Non posso stare con te! - disse con voce tremante. James le strappò il ciondolo di mano.
- Be’, neanch’io! - esclamò – Non posso stare con chi non si fida di me! - si voltò e se andò a grandi passi infuriati.
Lily corse in camera, si lasciò cadere sul letto e scoppiò in lacrime.
Entrambi non fecero altro che ignorarsi per i due giorni seguenti. Lily era distrutta, ma James non era da meno. Durante l’allenamento di Quidditch andò a sbattere contro una delle torri degli spettatori e finì in infermeria.
Lily invece sbagliò una pozione sorprendendo Lumacorno.
Le cose si mettevano male per i due.
Lily non poteva credere che si erano lasciati. Non era possibile…
Con quei pensieri non si accorse che sia lei che James avevano cercato di entrare contemporaneamente nell’aula di incantesimi. Rimasero praticamente incastrati. Lily si indispettì subito.
- Ma perché non stai un po’ più attento, Potter? - gridò
- Eri tu quella distratta, Evans - ringhiò James marcando bene il cognome della ragazza.
- Non credo proprio!
Gli studenti li guardavano perplessi. Sembrava di essere tornati ai vecchi tempi, quando Lily e James litigavano furiosamente e non si potevano sopportare.
- Sei una stupida!
- Be’ anche tu! - la voce di Lily tremò appena, poi mollò uno schiaffo a James – Ti odio! - gli gridò prima di correre via in lacrime.
James si portò una mano sulla guancia. Ma non era lo schiaffo a bruciare. Bensì le parole di Lily… ti odio…
Angy era accasciata sul banco. Quel giorno non si sentiva per niente bene. Era pallida e si sentiva nauseata e sapeva che avrebbe rimesso tutta la colazione da un momento all’altro.
- Chiedi al professore di uscire, coraggio – le disse Izzie, seduta accanto a lei – Perlomeno prima che sia troppo tardi.
Angy annuì e alzò la mano per richiamare l’attenzione del professor Ruf. Lui la guardò accigliato – Sì, signorina Carpenter?
- Non mi sento bene. Posso uscire? – fece Angy.
- Bé… si, certo… - fece Ruf sorpreso. Nessuno aveva mai chiesto di uscire durante le sue ore.
La ragazza si alzò e si avvicinò alla porta con passo spedito. Quando finalmente fu fuori si lanciò in una corsa verso il bagno e il più vicino era, purtroppo, quello di Mirtilla Malcontenta.
Ad Angy non importò. Si lanciò nella stanza e rimise in uno dei wc.
- Era il mio preferito… - sospirò Mirtilla.
Angy si tirò su, cercando di riprendere fiato, ma un altro conato la scosse.
Era l’ennesima mattina che passava così. Per fortuna i professori, a conoscenza della sua situazione, le permettevano di uscire tutte le volte che stava male.
In quel mentre, nell’aula di Storia della Magia, anche Sirius alzò la mano – Professore? Posso uscire e vedere come sta Carpenter?
Ruf lo guardò paziente – Vada, signor Black – sospirò.
Sirius lo ringraziò e corse fuori. Vide proprio allora Angy che usciva dal bagno di Mirtilla.
Le andò incontro – Ehi… non hai una bella cera… - le disse carezzandole una guancia.
- Non l’avresti nemmeno tu se aspettassi un bambino che ti fa rimettere la colazione una mattina no e due si! – fece lei in tono lamentoso.
- Mi dispiace… - fece Sirius – Vieni andiamo nel dormitorio, ti riposi un po’, tanto la lezione finisce tra un quarto d’ora.
Lei annuì e sorridendogli, lo seguì in Sala Comune, dove si lasciò cadere sul divano tra le sue braccia.
Izzie affiancò Remus con un sorriso. Lui sorrise e le prese la mano – Lezione noiosa, eh? – le disse.
- Sì! – sbuffò lei – Ma ora abbiamo un’ora di buco! Vieni a pattinare con me?
- Certo! Posiamo i libri e andiamo! – disse lui.
- Evviva! – esultò Izzie baciandolo.
Lasciati i libri in Sala Comune uscirono dal castello e andarono al lago che molti studenti avevano già raggiunto.
Invece ne Lily, né James si avvicinarono al suddetto, proprio perché era quello il motivo della loro lite.
Entrambi si erano ritirati in camera e nessuno sembrava avere intenzione di andare dall’altro per chiarire.
Ma stavano facendo uno sforzo immane per trattenersi, vinti dall’orgoglio.
Lily voleva che James le chiedesse scusa.
James non poteva credere che Lily pensasse che lui ci stava con Samartia.
Il ragazzo sbuffò, mentre torturava il proprio cuscino. Accidenti!
Scattò in piedi. Al diavolo l’orgoglio! Voleva solo far pace con la sua Lily!
Uscì dalla stanza e mentre scendeva le scale sentì la voce della ragazza, che in Sala Comune discuteva con Charlie.
- Non ho alcuna intenzione di andare a fare pace con lui! E non mi interessano nemmeno le sue spiegazioni! I maschi sono tutti uguali!
James si fermò a metà scala. Improvvisamente la voglia di far pace con Lily gli era passata. Fece dietro front e risalì i gradini per tornare a chiudersi in camera sua.
Le cose si stavano mettendo male anche per Angy e Sirius. I due non facevano altro che discutere ormai. Anche per le cose più stupide del tipo: - avevi detto che avresti studiato oggi, invece sei stato tutto il giorno a bighellonare con James! - - Non devo tener conto a te di quello che faccio! - - vai al diavolo, Sirius! - - Perfetto, anche te! -
E poi inoltre, Angy si rendeva sempre più conto, che Sirius era ancora troppo legato al suo mondo adolescenziale fatto di marachelle e giochi con gli amici e che sposarla significava abbandonare tutto ciò troppo presto. E lei sapeva che lui non voleva rinunciare a quello che amava fare, ma che si costringeva a farlo per lei. E questo proprio non lo voleva.
Si fermò a pensarci, proprio in cima alle scale della torre di Astronomia, dopo aver appena finito una lezione. Osservò l’anello al suo anulare sinistro. Brillava, quasi a volerle ricordare l’amore che provava per Sirius. Sospirò, poi all’improvviso si ritrovò spinta contro il muro. Si voltò e il suo sguardo si incrociò con quello di Jordan.
- Come vedi ora sono sola - disse la ragazza mettendosi le mani sui fianchi.
Angy non disse niente e fece per andarsene, ma Jordan la bloccò e la respinse di nuovo contro il muro.
- Che fai, mi ignori? - sbottò Jordan.
- Per favore, lasciami stare - disse Angy sbuffando – Oggi non è giornata…
- E quello cos’è? - disse Jordan afferrandole il braccio sinistro. – e così ti ha regalato un anello, eh? Già avete intenzione di sposarvi? Incredibile, con me non si è nemmeno voluto fidanzare e a te ha addirittura chiesto di sposarlo…
Angy la fissò impassibile, poi sussultò, quando sentì lo schioccò di uno schiaffo su una guancia. Indietreggiò.
- Accidenti, quanto ti detesto! - esclamò Jordan furiosa.
- Tu hai qualche problema! Fatti vedere da un bravo psicologo! - replicò Angy. E per la prima volta iniziò ad avere paura. Ma non per se stessa. Che le importava di ricevere qualche schiaffo? Ma ora… nelle sue condizioni.
E pensò fortemente a Sirius. Se solo fosse stato lì!
Non voleva attaccare briga con Jordan. Voleva solo andarsene. Ma Jordan le aveva afferrato la mano e stava cercando di strapparle via l’anello.
- Ma che diavolo fai? - gridò Angy cercando di opporsi.
- Voglio buttare via questo stupido anello! Non meriti di sposarlo!
- Lasciami subito!
E tira di qua, tira di là, l’anello volò giù dalle scale e Angy, perdendo l’equilibrio, lo seguì nella vorticosa caduta.
L’anellino cadde alla fine delle scale con un tintinnio leggero. Angy finì accanto a lui, svenuta.
Jordan la fissò con gli occhi sbarrati. Poi scese le scale e fuggì via.
CONTINUA