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Autore: PrincessMarauders    21/05/2015    4 recensioni
Salve a tutti!
Questa e la mia prima fan fiction su Harry Potter!
Diciamo che esiste una dimensione dove Harry è morto e dove la sua famiglia è viva e vegeta...
E se lui ricevesse la proposta di andare lì ?
Come sarebbe la sua nuova vita ? Leggete per scoprirlo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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( Harry Potter )




Guardai Albus sospirare più volte e toccare lo scrigno dei fondatori.

Si era rivelato molto profondo ed eravamo rimasti sorpresi da quello che c’era dentro, oltre alle quattro bacchette dei fondatori c’erano le chiavi di Hogwarts, erano quattro chiavi con ognuna lo stemma del proprio fondatore, qualunque mago sapeva che erano andate perdute e vedersele lì davanti aveva ammutolito il Preside che continuava a sospirare.

E infondo a quello scrigno c’era una busta indirizzata all’erede di Grifondoro e nessuno dei due aveva avuto il coraggio di prenderla.

- Professore cosa ne pensa ? – chiesi dopo quasi un’ora di silenzio.

- Harry non lo so, questo tesoro è il motivo per cui i ricercatori esistono ancora, questo tesoro si pensava fosse andato perduto, le chiavi… si dice che le chiavi portino al cuore di Hogwarts…. – ci guardammo negli occhi e allungai la mano verso la busta.

Ruppi il sigillo e tirai fuori la lettera.

Harry Potter,

So che sei meravigliato, ma noi tre sapevamo della tua venuta da un mondo parallelo, forse già hai conosciuto il mio spirito o forse no.

Se sei arrivato fino a questo punto manca poco...

Devi usare le chiavi, con quelle avrai il cuore della scuola tra le mani e più protezione, riunisci quante più persone e metti insieme un esercito, non basterà avere le mura dalla tua parte, ti serviranno bacchette e potere e di quello ne hai tanto.

Salazar non si fermerà davanti a nulla, vuole distruggere i miei eredi, vuole comandare sul mondo e sa che l’unico modo per farlo e riavere la sua bacchetta.

Puoi distruggerla quando vuoi, e solo tu puoi farlo, ti abbiamo caricato di una grande responsabilità e ci scusiamo per questo ma quando tutto sarà finito avrai una vita splendida da vivere.

Tu e i tuoi fratelli dovete distruggere l’albero che contiene il cuore di Voldermort.
Per raggiungere il Limbo Sempre Eterno c’è un altro modo, serve un osso del padre di Tom, un osso della povera madre e del sangue di Voldemort.

Parla con Severus Piton di questo incantesimo e lui saprà spiegartelo.

Ora torniamo a noi, ti starai chiedendo perché nel tuo mondo tutto questo non sia successo e come già hai capito uccidendo il Basilisco hai fermato Salazar dal principio e fermando Voldemort a solo un anno hai spezzato la linea del destino del tuo mondo anche se da quello che so hai dovuto affrontare molte sfide che hai superato brillantemente e come tuo antenato sono fiero di te.

La battaglia che vi aspetta sarà dura ma dovete essere pronti.

Confido nella vostra magia e nella vostra forza di volontà, distruggete l’albero e salvate il mondo.

Ah giusto Cosetta mi ha ricordato che non sapete come usare le chiavi, andate nella Sala Grande, e vedete che ai quattro lati della Sala ci sono dei candelabri appesi vicino al muro, spostateli tutti e quattro contemporaneamente e sul pavimento appariranno delle serrature dove mettere le chiavi e poi SORPRESA.

Ora ti lascio caro Harry, spero che Salazar non abbia aperto lo scrigno, lui non sa cosa ci sarà dentro, le bacchette ci finiranno magicamente dentro una volta che la nostra di battaglia sarà finita, per il momento crede che le chiavi siano l’unico tesoro da proteggere.

Che la fortuna vi assista e che la vostra magia protegga il mondo.

Con profondo affetto i “Tre” Fondatori.

Lessi quella lettera tre volte, due in mente ed una ad alta voce, non sapevo ne cosa dire ne cosa pensare.

- Dobbiamo avvertire Severus, deve tornare immediatamente dall’Albania, il suo viaggio è terminato… - il primo a parlare fu Silente che con un gesto della mano mandò Funny a prendere il povero professore a cui sarebbe venuto un colpo.

- Albus… la..la bacchetta.. – il mio unico pensiero fu quello di distruggere la bacchetta di Salazar, mi sentivo svuotato e senza forze come quando mi trovavo faccia a faccia con un Dissennatore.

- Harry fai quello che devi… - io non risposi neanche allungai la mano verso la bacchetta verde e subito iniziò a farmi male la cicatrice e automaticamente la lasciai andare.

Io e il Preside ci guardammo negli occhi e la ripresi, questa volta il dolore fu maggiore, ma non mi arresi, strinsi gli occhi e urlai con quanto fiato avevo in corpo.

Mi sembrava che stessi prendendo fuoco e sentivo le mani sanguinare, feci forza e con la mente pensai Reducto, ma la bacchetta non si spezzò del tutto, sentii solo che si crepava.

Come spezzare i poteri di uno dei maghi più potenti al mondo, non potevo solo fare forza e spezzare la bacchetta.

Continuavo a pensare incantesimi su incantesimi ma la bacchetta mi resisteva poi in un momento di lucidità pensai “Avada Kedavra” e sentii il potere diminuire e finalmente la bacchetta spezzarsi e subito dopo mi sentii svuotato e svenni.



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( Albus Silente )


Non sapevo dare un nome a quello che era appena successo davanti ai miei occhi, Harry aveva letteralmente preso fuoco, era avvolto da delle fiamme nere e lo sentivo urlare e non potevo fare nulla.

Vedevo il sangue sul pavimento e la sua aura magica espandersi intorno a lui.

Cercai di alzarmi ma ero come incollato alla mia sedia, per più di un’ora dovetti assistere a quello spettacolo poi non vidi nulla per alcuni secondi e sentii puzza di bruciato.

La nebbia nera sparì in pochi secondi e quando riuscii ad alzarmi rimasi sconvolto.

Harry Potter era quasi nudo, i suoi abiti era completamente bruciati tranne qualche pezzo, le braccia erano ricoperte di sangue così come la faccia.

Subito corsi in suo soccorso e lo portai in infermeria dove Poppy si prese cura di lui e non mi chiese nulla.

Ero sconvolto dalla potenza del ragazzo, già sapevo che era forte ma non fino a questo punto, dopo che Poppy gli ebbe medicato tutte le ferite e che se ne fu andata mi sedetti al suo capezzale e gli presi una mano.

Era bollente, mi concentrai se cercai di sentire la magia che scorreva nelle sue vene, ma il flusso magico era talmente debole che era quasi impercettibile.

Presi la bacchetta che Poppy aveva messo sul comodino e la esaminai da vicino, Salazar Serpeverde, non potevo credere che quella era appartenuta a lui.

Il tesoro dei Fondatori si pensava fosse andato perso per sempre, milioni di maghi avevano girato il mondo alla loro ricerca, quando erano sempre stata nella scuola, protette e nascoste.

Rimasi seduto per ore a riflettere su tutto quello che era successo da quando il ragazzo era venuto nel nostro mondo, ormai anche suo.

Non avevo mai pensato che la fine della guerra sarebbe arrivata, ma ora la vedevo e vedevo Harry Potter salvarci.

Quando decisi di alzarmi vidi che dalla porta entrava Jennifer Potter seguita da Sirius Potter e da Dylan Black.

- Noi… noi.. abbiamo sentito quello che è successo… - mi disse entrando e indicando Harry e la bacchetta che stringevo ancora in mano.

- Signorina Potter non riferirò a nessuno che siete in infermeria oltre il coprifuoco… Ora io vado a parlare con Severus Piton! Vi lascio con Harry… - sorrisi a quei tre ragazzi che annuirono stanchi.

Diedi i resti della bacchetta a Jennifer e dopo aver scompigliato i capelli ai Mini Malandrini me ne andai contento.

Quei ragazzi per me erano come nipoti, li avevo visti crescere e quando erano piccoli ci avevo giocato per ore.

Ed ora vedere com’erano mi riempiva d’orgoglio, non l’avrei mai ammesso, neanche sotto tortura o in punta di morte ma erano i miei studenti preferiti, e spessi li avevo coperti quando avevano combinato qualche guaio.

Mentre camminavo per i corridoio mi perdevo nei ricordi e decisi che avrei parlato il giorno dopo con Severus, gli serviva una bella dormita e anche a me, troppe cose erano successe in una notte e un vecchio mago come me qualche volta aveva bisogno di riposare il cervello.

Così m’incamminai verso il mio amato letto…





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( Sirius Potter )




Svegliarsi vomitando non era bello, specialmente se contemporaneamente scoppiava la testa e cadevi con la faccia sul water,

Sentire quello che aveva provato Harry era stato brutto e non l’avrei augurato a nessuno.

Dopo che Jenny era venuta a prendere me e Dylan eravamo corsi in infermeria, sentivamo che Harry era lì, e infatti l’avevamo trovato fasciato dalla testa ai piedi con Silente che gli teneva la mano.

Il Preside se n’era andato e ci aveva rimasti soli con un bacchetta bruciacchiata e puzzolente.

- Ragazzi quella bacchetta non è quella che Piton stava cercando in Albania ? – chiese Dylan sedendosi su una sedia.

- Si! È questa.. – rispose Jenny.

- Quindi ora Salazar se n’è andato? – chiesi speranzoso.

- Forse, questo non te lo so dire! Vorrei capire come Harry ha trovato questa bacchetta e dove! – mi rispose Jenny esprimendo a voce alta i pensieri miei e di Dylan.

- Ragazzi non so voi ma io ho sonno, Harry non si sveglierà se continuiamo a guardarlo, approfitto di uno di questo bei letti… - era distrutto, avevo vomitato l’anima e mi girava la testa, rimanere in infermeria era l’unico modo per esseri lì quando Harry si sarebbe svegliato ma non avevo intenzione di rimanere sveglio.

- Sirius ha ragione Jenny, è inutile rimanere svegli, mi gira la testa e non sto ragionando! – almeno qualcuno la pensava come me.

Jenny ci guardò per circa tre secondi poi annuì, ma invece di andare verso un letto ingrandì quello di Harry e si stese vicino a lui senza dire una parola.

- Ragazzi avete sentito anche voi cosa ha provato Harry, non riesco a immaginare cosa si debba provare in prima persona! Perché sempre lui di mezzo! – ecco che dopo dieci minuti di silenzio mia sorella aveva deciso di dare voce ai suoi pensieri.

- Jenny purtroppo non possiamo farci nulla, è come se lui e i guai fossero strettamente collegati! Saremo qui al suo risveglio e ci faremo spiegare tutto! – Dylan rispose prima di me.

- Harry è grande, quando fa una cosa sa che ci saranno delle conseguenze, è fatto così deve agire, non riesce a stare dietro le quinte e a aspettare che il mondo crolli! – continuai io.

- Lo ammiro per tutto quello che fa e per quello che ha fatto! Ci vuole tanta forza di volontà e tanto coraggio! Da solo non ce l’avrei mai fatta, lui invece è andato sempre avanti, certo c’erano Ron e Hermione ma non aveva il sostegno di una famiglia, non aveva altro che se stesso! – quando Dylan smise di parlare sentii che Jenny singhiozzava e mi resi conto che avevo la faccia umida.

Pensavo spesso a che quello che aveva fatto Harry, non so se ci sarei riuscito, per me era impensabile stare senza la mia famiglia, non avere i miei genitori e mia sorella, invece lui aveva combattuto per una famiglia che non aveva mai avuto, per salvare maghi e streghe che spesso l’avevano odiato e alla fine era rimasto comunque solo.

Ed ora nel nostro mondo aveva si una famiglia ma continuava a combattere una battaglia che non era sua, ma che lui aveva fatto sua, era un fratello speciale e ringraziavo Merlino e tutti i maghi per averlo fatto venire nel nostro mondo.

Piano piano ci addormentammo e per la prima volta da molto tempo finimmo in un sonno senza sogni.



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Lo so lo so, immenso, stratosferisco, gigantesco ritardo…

Ma fortunatamente eccomi qui! Ho diciamo un nuovo computer, quello vecchio ha preso la via per la discarica!

Ora torniamo a noi! Spero che questo capitolo vi piaccia, e v’informo che piano piano sotto consiglio di una di voi ( Eles818) aggiusterò i capitoli precedenti! Alcuni sono proprio orribili, ma non fa nulla, per me quando li pubblicai erano perfetti così com’erano, anche se vanno aggiustati di molto!

Al momento ho riscritto solo il Prologo, piano piano farò anche gli altri!

Buona lettura a tutti!
E grazie a chi mi segui sempre!
  
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