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Autore: Letizia25    21/05/2015    3 recensioni
C'è Michael che riceve amore da chi crede di non volere.
E c'è Becky che nonostante tutto non versa mai una lacrima perché si vuole troppo bene.
C'è Lara che non riesce ad aprirsi abbastanza.
E c'è Ashton che si sente solo perché è anche troppo sincero.
C'è Nina che pensa troppo e che ogni tanto vorrebbe prendersi una pausa.
E c'è Luke che ha bisogno di qualcuno che riempia il suo vuoto.
C'è Calum che è troppo paziente per tante cose.
E c'è Karen che è la più testarda di tutti.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=y5HUGJ0iRm8
*
Sequel della mia One Shot Imprevedibile di cui consiglio la lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A volte va così'
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2.
Sguardi
 
 
 
La mattina seguente a scuola, Ashton non sa da che parte rifarsi. È stato con gli altri nel cortile fino a che non è suonata la campana, ma non è riuscito neppure una volta a parlare un po’ con Lara, che è sempre stata in disparte, silenziosa e con lo sguardo basso come suo solito. E lui si è sentito un po’ scoraggiato, perchè forse tutta la sua sicurezza della sera prima era solo dovuta al quel poco di alcol che era in circolo. Eppure, non era ubriaco quando aveva accompagnato la rossa a casa - così da poter avere il suo indirizzo – e mentre parlavano sulla via del ritorno. Però… Non sa che pensare. E questo lo innervosisce, parecchio.
«Irwin, sai che sembri proprio uno senza speranza con la Davis?» commenta Cecilia con la sua solita voce stridula, ridendo con le sue amiche dall’altra parte della classe di una cosa che – tutti sanno – non è per niente vera. Perché Ashton Irwin non è uno senza speranza, non lo è mai stato.
«E tu lo sai che sei più stupida di quello che gli altri dicono?» gli fa sapere il riccio con tono secco, riuscendo subito a zittirla e a guadagnarsi un sorriso di ammirazione da parte di molti altri suoi compagni di classe. Perché tutti sanno che la Peters è la peggiore, ma nessuno prima del riccio glielo aveva mai detto.
«Spaventerai Lara prima o poi, se continui di questo passo.» gli fa sapere Calum, sedendosi accanto a lui e salutandolo con una veloce pacca sulla spalla, a cui il maggiore sorride divertito. Che anche se è il più grande tra quei quattro e se ha scuola non va poi così tanto bene, è felice di averli come amici, tutti e tre. Perché ci sono sempre stati e sa che continueranno ad esserci, non importa chiederglielo. È un dato di fatto, una tacita promessa che è nata e cresciuta con il tempo e che li ha resi quel che sono ora.
«Non credo, sai.» risponde Ashton passandosi una mano tra i ricci, mentre cerca di seguire l’insegnante per capire qualcosa di seno e coseno a trigonometria. «Insomma, sono irresistibile, chi non mi vorrebbe?»
«C’è pure Michael, Ash.» gli fa sapere l’amico, con un tono serio che il riccio non gli ha mai sentito prima.
«Lo so.»
«Che farai?»
«Io nulla. Dipende solo da lei.»
«E se dovesse scegliere Mike?»
«Me ne farei una ragione… Credo.»
Il moro sorride e gli batte un’altra pacca sulla spalla, perché un po’ lo capisce. E lo ammira, Calum. Ammira il maggiore come nessun altro al mondo. Perché quel ragazzo è sempre sorridente e sempre pronto a dare una mano, sincero e diretto nel dire quel che pensa di tutti. E un amico così, Calum non vuole perderlo per nessuna ragione al mondo.
E si guardano, Ashton e Calum, con un’occhiata d’intesa che dimostra tutto quanto.
 
Becky durante la seconda ora è parecchio sovrappensiero. Aveva avuto lezione con Michael quella mattina, a storia, e si era maledetta più e più volte per non averlo notato prima davvero, sempre in fondo alla classe, con i suoi vestiti perennemente neri e con una cuffia sempre infilata nell’orecchio. Gli si era avvicinata titubante e gli aveva fatto un cenno con la mano per salutarlo. Lui non aveva detto niente. Semplicemente, aveva risposto con uno sguardo freddo e duro, facendole capire che non la voleva vicino a lui.
O almeno, questo è quello che ha sentito la bionda. Spera solo che non sia così, perché proprio non riesce a capire cosa abbia fatto a quel ragazzo che – a conti fatti – conosce solo da dodici ore. Dodici ore passate a pensarlo, non riuscendo ad allontanare dalla sua mente quegli occhi verdi che sembrano perseguitarla quando non sono nello stesso posto.
Sospira e cerca di seguire la lezione, quando ad un tratto le arriva un bigliettino sul libro aperto. Confusa, alza la testa per vedere chi sia stato e un Luke tutto sorridente accanto a lei le fa un cenno con la mano, a cui la bionda risponde allo stesso modo prima di leggere.
 
Michael?
 
A quella parola, Becky resta interdetta. Perché, andiamo, è sempre stata la migliore a nascondere i propri sentimenti, soprattutto per un ragazzo che forse le piace. Non è possibile che quel biondino spuntato dal nulla l’abbia capito così facilmente. Non è possibile che qualcuno possa capire lei fin dal primo giorno.
 
Che ne sai?
 
A quella domanda più che lecita, Luke sorride divertito – sicuro di aver centrato in pieno il problema – e scrive la risposta, ricordandosi di ciò che lui e Nina si erano detti la sera precedente.
«Sono un po’ preoccupata per Becky.»
«Perché?»
«Perché non ha mai guardato nessun ragazzo come ha guardato Michael stasera.»
«Colpo di fulmine?»
«Forse… E non credo che sia un bene, almeno per com’è fatta lei.»
Passa il piccolo pezzo di carta alla bionda e aspetta la risposta. Perché un po’ le dispiace per lei. Forse perché conosce Michael e sa che il ragazzo dai capelli colorati non si toglierà tanto facilmente Lara dalla testa – se gli piace davvero – e forse perché è nella stessa situazione della ragazza seduta accanto a lui, anche se gli resta molto difficile ammetterlo. Perché, dai, non può provare quelle cose per lei.
 
Nina.
 
E a Becky non servono altre spiegazioni. Perché è strasicura che tra Luke e la sua migliore amica ci sia più che una semplice amicizia. E chissà, magari i due diretti interessati ne sono consapevoli oppure no. Fatto sta che lei li ha sempre visti troppo bene insieme, le poche volte in cui Nina gli parla di lui.
Scrive la risposta con il cuore che le batte forte nel petto e sospira.
 
Ho bisogno di parlarne con qualcuno.
 
E spera che quella richiesta indiretta venga capita subito.
Luke legge velocemente e alza gli occhi incontrando quelli di Becky così simili ai suoi. Poi annuisce.
 
Se Michael potesse esprimere un desiderio, vorrebbe poter arrivare in orario ad ogni lezione almeno per quella mattina, che nessuna sembra andargli giusta, a partire dalla prima ora, durante cui la Wood l’aveva salutato, facendogli subito montare il nervoso. E il bello è che per il momento non riesce a capire quel suo astio verso la bionda. Forse perché dalla sera prima non fa che comparare quegli occhi blu ai verdi di Lara, e si sente confuso come non mai. Forse perché ha beccato la bionda ad osservarlo per troppe volte. Forse perché non riesce proprio a capire quegli occhi blu sempre così seri e distaccati.
Però non ha voglia di pensarci ed entra nella classe di Inglese, guadagnandosi subito un’occhiataccia dall’insegnante, che «Clifford, le pare questa l’ora di entrare in classe?»
«Scusi prof, ho avuto un contrattempo in corridoio.» si giustifica Michael, che poi è vero, dato che il suo armadietto ha deciso di non collaborare proprio quel giorno.
«Si sieda e veda almeno di stare attento.»
Il ragazzo annuisce e scruta la stanza con lo sguardo per cercare un posto a sedere. E lo trova accanto a Nina, seduta in fondo alla classe, con le gambe distese sotto il banco e l’espressione pensierosa come suo solito.
«Nana.» la saluta, usando di proposito quel nomignolo che la castana non ha mai sopportato.
«Gordon.» risponde lei usando lo stesso tono divertito e facendolo sorridere. «Che mi dici?» gli domanda poi, sperando di arrivare a parlare di una persona che le sta molto a cuore.
Il ragazzo alza le spalle e non risponde, scribacchiando qualche appunto sul quaderno.
«Secondo te ho qualche possibilità con Lara?» chiede ad un tratto, facendola sospira. Perché non si aspettava che quel ragazzo fosse così duro di comprendonio.
«Non credo. Insomma, conoscendo te e conoscendo lei, siete praticamente incompatibili.»
«Allora aiutami a fare qualcosa.»
«Ma sei sicuro che lei ti piaccia davvero così tanto?»
«Forse… Cioè, non lo so, è carina.»
«Tutto qui?»
Michael si volta verso la sua amica di tutta una vita, non capendola. «Che cavolo vuoi dire?»
Ma Nina scuote la testa, non risponde e torna a seguire la lezione. Perché che Michael fosse un testardo ed un coglione lo sapeva ormai da tempo. Ma non pensava che lo fosse fino a quel punto.
«Dai, Nina, aiutami a capire.» la implora il ragazzo a bassa voce, non riuscendo proprio a capire perché l’altra si stia comportando in quel modo. Che cazzo ha fatto adesso?
«Non capisco perché ti ostini sempre ad andare dietro ad un’infatuazione invece di trovare quella giusta.»
E a quella rivelazione, Michael resta senza parole. Perché Nina riesce sempre a cogliere nel segno ogni cosa, lasciandolo senza una spiegazione plausibile da dire a sua discolpa o per farle capire il suo punto di vista.
«Perché lo sai che mi piace divertirmi. E poi per trovare quella giusta c’è tempo.»
La ragazza scuote la testa e torna a scrivere qualche appunto, cercando di sbollire quella rabbia che solo Michael è in grado di farle nascere dentro, perché – dopo Karen – una persona più testarda di lui non l’ha mai conosciuta.
«Sappi che a volte quella giusta arriva senza che tu te ne renda conto. E a volte capita che non si possa tornare indietro per riprenderla.»
 
Lara vorrebbe tanto sapere cosa spinga Michael a volerle stare sempre vicino. Insomma, le fa piacere che il ragazzo dai capelli rossi voglia stare con lei, però… Si sente nell’imbarazzo più totale quando c’è lui, cosa che invece non succede con Ashton.
E proprio a causa del riccio, la rossa si trova a sorridere, e Karen è costretta a scuoterle una mano davanti agli occhi per farla tornare con i pensieri sulla Terra.
«Ehi, bella innamorata, a che pensi?»
A quell’aggettivo, Lara senta andarle le guance immediatamente a fuoco ed abbassa lo sguardo, con il cuore che le batte fortissimo nel petto e che non vuole fermarsi.
«Prima cosa: non sono innamorata di nessuno. Seconda cosa: non penso a niente, grazie al cielo. Tu, piuttosto, che hai in questi giorni?»
La mora sospira ma non risponde. Non ha voglia di far sapere agli altri quel che le passa per la testa in quel periodo. Non vuole aprirsi, perché probabilmente nessuno riuscirebbe a capirla, nemmeno le sue migliori amiche. Ed è questo ciò di cui ha più bisogno adesso: di qualcuno che la capisca e che la accetti così com’è, senza pretendere che cambi.
«Karen, dovrai pur aprire la bocca ogni tanto. Tenere le cose dentro fa male!»
«Che ne sai tu? Stai sempre in silenzio, e se qualcuno che non siamo noi ti si avvicina ti ritrai quasi fosse veleno.» le dice l’altra con un tono aspro e duro che non aveva mai usato prima. Ed entrambe sanno che non aveva alcuna intenzione di ferire la sua amica. E Lara tanto sa che uno «Scusa.» dall’altra non lo sentirà mai, per questo non si mette a discutere. Non ne ha voglia e non ha neppure le forze necessarie per affrontare una discussione con la mora.
Sospira e si sistema meglio i ricci ribelli che si ritrova e cerca di non perdere la pazienza, cerca di essere forte e di farsi valere con Karen, per farle capire che non sta agendo nel modo giusto e che andando avanti di questo passo si farà solo del male. Vorrebbe tanto dirglielo, Lara. Ma lei la forza non ce l’ha.
«Con Michael?» chiede ad un tratto la mora cambiando totalmente discorso e facendo sorridere la rossa. Perché nonostante tutto Lara conosce troppo bene Karen, e sa che quando vuole parlare di qualcosa è bene non insistere più di tanto.
«Perché Michael?» chiede, non capendo da dove possa nascere quella domanda parecchio strana.
«Ma dai, vi ho visti stamattina, vicini, che chiacchieravate.» risponde la mora, sapendo di star mentendo, giusto per capire sul serio cosa stia succedendo tra quel ragazzo strano, Ashton e la sua migliore amica.
«Ma che diamine stai dicendo?!» esclama, appunto, Lara beccandosi un’occhiataccia dal professore. «Fatti vedere, perché forse stai iniziando ad avere precoci problemi di vista.»
A quella frase per niente tipica di Lara, Karen sorride divertita e passa al prossimo passo. Ha bisogno di non pensare, e parlare di quel che sta succedendo tra quei tre riesce a distrarla più di quanto pensasse.
«E allora? Sei contesa tra lui e Ashton. Cosa farai?»
La rossa si blocca, immobile, sorpresa, incredula. «Sei seria?»
«Sai che lo sono sempre.»
Lara si volta verso la sua amica, con gli occhi che non riescono ad alzarsi dal pavimento e con i brividi che non riescono a lasciarla stare. «Io… Cosa vuoi che ne sappia. A conti fatti non conosco nessun dei due, e alla fine potrei diventare la ragazza di qualcuno che col nostro gruppo non c’entra un tubo.»
Karen la osserva attenta. Il comportamento di Lara non la convince moltissimo. Deve esserci qualcosa di più sotto a quel titubare costantemente. E la mora ha tutta l’intenzione di aiutare l’amica e di parlarne con le altre per trovare una soluzione. Perché sa che Lara ha bisogno di aprirsi e di fidarsi un po’ di più delle persone che le stanno intorno. Ma Karen, questo, non glielo dice. Si limita a cercare gli occhi verdi dell’amica. E quando li trova rimane senza parole.
Perché che Lara abbia paura è una novità persino per Karen.






Letizia
Ciao bellissimi(e)!!!! Dai, sono in orario pure questa settimana, mi sento un mito! *^* No, sul serio, sono fiera di me, perchè a inizio maggio avevo detto nelle mie due altre storie (Give me love and fill me in e The only reason) che avrei postato ogni due settimane a causa della scuola. Poi è arrivata questa storia e, puff, riesco a farcela, quindi sono molto contenta ;). Ma bando alle ciance, che qui c'è da parlare del capitolo!
Come al solito, succedono parecchie cosine e, cosa più importante di tutte, si iniziano a capire un po' i caratteri dei personaggi. Quindi...
Ashton è senza peli sulla lingua, e Cal pazientemente lo riprende. Perchè, purtroppo, alle persone non piace la verità vista dagli occhi degli altri e detta a voce alta. In più, conosciamo qualcosina pure dell'amicizia che lega 'sti due bellocci. Teneri che sono!
Becky (amore di mamma!) è davvero troppo paziente con quello scemo di Clifford, poveri noi. Luke che cerca di tirarle un po' su il morale credo sia la cosa migliore del mondo! Insomma, chi non vorrebbe avere come amico Luke Robert Hemmings? *faccina sognante* E poi c'è da dire che 'sto Luke a Nina pensa in modo un po' particolare... voi che ne pensate di tutto 'sto marasma?
Nina, che va sempre dritta al sodo e che cerca di far capire tra le righe al nostro stupido Michael che Lara è persa (chi lo sa) per Ash e che c'è Becky che potrebbe essere quella giusta. Speriamo sempre in bene, noi u.u
E da ultimo, la rossa e la mora. Beh, Lara non ha la più pallida idea di che pensare (e ci credo, con quei due figoni che le girano attorno) ed ha paura... Seconod voi di cosa? E la nostra bella Karen ha qualche problemino. Secondo voi di che si tratta?
Beh, fatemi sapere qualsiasi cosa pensiate, se non vi piace il capitolo, se vi piace, se avete commenti, critiche (accetto solo quelle COSTRUTTIVE), impressioni, insomma... Fatevi sentire che ci conto davvero! Beh, ci sentiamo presto (spero!). Un bacione grande grande, Letizia <3
   
 
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