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Autore: nettie    23/05/2015    6 recensioni
« Boris, tutto questo è impossibile. »
« Lo so, ma non ti piaceva trasgredire le regole? »
« Ora non più, sta andando troppo oltre, non riesco più a distinguere il sogno dalla realtà. »
« Sto rischiando la vita per te, ti prego, lasciati amare. »
« Boris, tu non sei reale per la mia gente. Tu non dovresti esistere. »
« April, tu credi negli umani? »
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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** 6 **

⇛ April

 

Sono passati due giorni, e ancora non posso crederci. Mi sento tradita, mi sento come un’estranea agli occhi di Thomas. Pensavo seriamente che fra noi due non ci fossero segreti, e invece mi sbagliavo.

 

A: April

Da: Thomas

31/05/2012 - 03:25

 

.. sei una cogliona. Potevamo parlare civilmente, dovevi proprio attaccarmi? Non farti più vedere.

 

Non è più venuto a scuola, non l’ho visto. L’anno scolastico sta per finire, e io non ho il mio migliore amico accanto. Ma dopotutto, siamo davvero sicuri che sia il mio migliore amico? Sto avendo un sacco di dubbi, un sacco di ripensamenti, sono confusa e stanca. A volte vorrei solo sparire, ma quando le sue braccia fredde e forti mi avvolgono nella notte, sembra andare tutto meglio. E io che pensavo che non l’avrei mai più rivisto.

Invece, quando mi ritrovo da sola in camera, ogni notte, col calare delle tenebre lui si manifesta a me, ed’è bello, tanto. Posso quasi ritenermi fortunata, all’inizio lo temevo, ma ora aspetto con ansia la sua venuta, mi sento protetta solo fra le sue braccia. Cerco sempre di parlargli con il tono di voce più flebile che ci sia, non deve scoprirci nessuno o saranno guai seri. Io non voglio far scoprire alla gente questo segreto, io non voglio che le persone si allontanino da me … come ha fatto Thomas. Con il passare dei giorni mi sono convinta che lui si sarebbe allontanato da me in un modo o nell’altro, e forse, gli ho solo fatto un favore a mandargli quel messaggio. Forse si è già scordato di me, sarà con qualcun altro da qualche altra parte. Sento ancora il sapore e la consistenza delle sue labbra sulle mie, e me ne vergogno. Me ne vergogno perché non so cosa ho fatto, non sono attratta da lui, e dopo quello che ho scoperto non so cosa pensare di lui, di me, di noi.

Passo circa mezz’ora a fissare il contatto di Thomas sul display del cellulare, fino a quando non sento l’ultima luce in casa spegnersi: anche papà è andato a dormire. Sento il cuore tremare, e volto lo sguardo. Vedo due punti azzurri brillare nel buio, e due labbra stendersi lentamente in un sorriso. Mi alzo con il busto e ricambio l’enorme sorriso, vorrei gridare dalla gioia e saltargli addosso, ma il contatto con lui è fastidioso. O meglio, sento fastidio solo quando lo tocco. E’ freddo, ha la pelle incredibilmente fredda, sembra un blocco di ghiaccio ma non gli ho mai chiesto perché. Dopotutto non è umano, ma davo per scontato il fatto che avesse una temperatura “normale”.

 

« Buonasera, April.  »

 

La sua voce baritonale sembra rimbombare nella notte, ma so fin troppo bene che posso sentirla solo io, e la cosa mi fa sentire abbastanza speciale, come desiderata. I miei occhi si sono abituati al buio e riesco a scorgere ogni suo lineamento, sembra quasi più bello delle altre volte, ma talmente bello che ho paura di aprire bocca e non riuscire a dire una frase di senso compiuto. Perché mi fa questo effetto?

 

« -- Boris .. buonasera!  »

 

Rispondo cinguettando, con gli occhi che brillano dall’emozione. Neanche il tempo di accorgermi dei suoi movimenti che me lo ritrovo accanto, una mano fredda a carezzarmi il capo come è solito fare, sempre, costantemente durante tutta la giornata. Ormai mi sono abituata a questo tocco, è rilassante, rassicurante, mi fa capire che lui è con me e che non può succedermi niente di male, e mi capita spesso di allammarmi quando si allontana, distratto da altro. Non so come definirla questo rapporto fra me e .. lui, qualcosa che per la mia gente non esiste, ma so che mi fa stare bene, che mi prendano anche per pazza.

 

« Come stai? »

 

Ma perché mi fa queste domande di cui sa già la risposta? Io so che può leggere ogni mia emozione, lo fa forse per sembrare un umano, o altro? Tuttavia, le sue parole riescono a tirarmi un tenero sorriso abbozzato che si distende sulle labbra, lascio andare il cellulare in un angolo del letto con il display spento, e non mi rimane altro da fare se non abbandonarmi fra le sue braccia. Con la coda dell’occhio riesco a vedere il mio piccolo Kira ranicchiato in un angolo, quasi rassegnato, e mi dispiace per lui.

 

« Ora sto bene.  »

 

Le parole mi volano via dalle labbra come se fosse la cosa più normale del mondo, e solo ora mi rendo conto di star dicendo queste cose a Boris, l’essere che qualche settimana fa temevo più di ogni altra cosa. Oh Buon Dio, salvami tu, cosa diavolo sto facendo? In testa ho solo una grandissima confusione, spero che lui non se ne accorga.

 

« Mi fa piacere, bimba. »

 

E a questa etichetta sento le guance tingersi di rosso, mentre le sue mani fredde scorrono lungo i miei fianchi, facendomi rabbrividire carezza dopo carezza. E’ freddo, tanto, quanti gradi misurerà la sua temperatura corporea? Ma in quel gelo continuo a cercare calore, il suo calore, e mi rifugio fra le sue braccia grandi e forti. In quel momento, più niente ha importanza, né Thomas, né mia madre, mio padre, la scuola, Kira, gli amici, niente. In quel momento esistiamo solo noi.

 

« Cosa ho fatto per meritare la tua venuta … ? »

 

Sussurro lentamente sottovoce, quasi come fosse un pensiero scappato via dalle labbra per puro sbaglio. Spero che la mia domanda quasi insensata non venga udita, ma a quanto pare le mie speranze sono tutte inutili, dato che appena sposto lo sguardo, qualcosa mi attrae a lui. I suoi occhi celesti sono persi nei miei, grandi e verdi. In questo momento posso rendermi conto del vero colore dei suoi occhi, che non è un vero e proprio celeste, ma qualcosa di particolare e bellissimo allo stesso tempo. Il ghiaccio, ecco, hanno il colore del ghiaccio e quasi sembrano trasparenti, un colore vivido ma che trasmette tranquillità, protezione. Potrei annegarci in quegli occhi di ghiaccio, in quello sguardo che sento addosso, e mi sta davvero a pennello. Sento il suo sguardo disegnare linee immaginare sul mio corpo, coperto solo da un pigiama a maniche e pantaloncini corti, la pelle candida e senza imperfezioni. Lui come fa a stare col cappotto anche in Estate? Solo a guardarlo mi fa venire caldo, caldissimo. Sembra venire direttamente da qualche paese nordico, o magari da un altro mondo. Ma probabilmente, viene solo da un’altra dimensione. Potrebbe essere anche un semplice frutto della mia mente contort -- ma che dico, non sono pazza!

 

« Assolutamente niente, sono io che ti ho cercata. »

 

« Perché? »

 

« Puoi darmi qualcosa che gli altri non possono darmi. Devi solo aspettare. »

 

E sembra sereno, non sembra teso ed agitato come le prime volte che me lo ritrovavo lì, i ricci neri illuminati dal chiaro di luna. Non sembra aver più bisogno della mia paura, ma nonostante tutto continuo a non capire le sue parole. Cosa vuole dire? Cosa devo dargli? Dovrebbe seriamente smetterla di essere così misterioso. Ma non mi da neanche il tempo di prendere parola per rispondergli e replicare, che inizia a parlare ancora, la voce bassa ma pulita, sembra venire direttamente dal sottosuolo.

 

« C’è un’altra dimensione, in questo mondo. Siamo qui da sempre, ma non siamo quelli che voi chiamate comunemente “fantasmi”. Sono semplicemente un accumulo di energia, un essere che vive e che non muore. Quando la morte arriverà per me, sarà già arrivata. Ecco perché sono freddo. »

 

Penso che si stia sforzando per spiegare un concetto così con parole più semplici possibili, ma mi rimane comunque difficile capire. Non so se sia per colpa della situazione così insolita, se sia perché mi ritrovo fra le braccia di un non - morto .. o di un mai - morto?

Abbasso appena lo sguardo e arriccio le labbra, come sono solita fare quando ho la testa carica di pensieri. Quindi, lui, esiste, ma … non fa parte di questo mondo, quindi per me non dovrebbe esistere. Alzo ancora una volta il capo e lo guardo di nuovo, i miei occhi nei suoi, i nostri visi ora a pochi centimetri l’uno dall’altro. Solo ora mi accorgo delle belle labbra che si ritrova, sembra quasi un angelo. I nostri nasi si sfiorano ed il mio cuore trema, salta qualche battito, sembra star diventando matto ed inizia a battere con furia nel petto. Solo ora mi accorgo di aver legato le braccia al suo collo, e che siamo più vicini di quanto avessi mai potuto pensare. Lo sento respirare in modo lento e pesante, sento il fiato freddo sulla pelle, ma il petto non compie alcun tipo di movimento, è immobile, composto, e penso che la cosa sia ambigua tanto quanto interessante. Ma dopotutto, lui è tutto interessante. Sento le guance andare a fuoco, le labbra raffreddarsi improvvisamente. E’ un freddo così intenso che quasi brucia da morire, quello delle sue labbra. Si stanno sfiorando.

Mi scosto, nascondo il volto sul suo petto e sento le sue mani sul mio capo, a carezzarmi lentamente i capelli e a pettinarli con le mani. Il mio respiro è lento e silenzioso, caldo, le mie piccole mani scivolano lungo il suo busto, stringendolo un po’ di più a me. Lui non dice niente, rimane in silenzio, ma so che probabilmente ha un ghigno dipinto sul volto. Perché per quanto possa sembrare gentile, dolce, premuroso, protettivo, sento che c’è qualcosa che non quadra nel suo modo di agire. Il cuore batte con forza nel petto che quasi minaccia di uscire; io non voglio baciare qualcosa che non esiste.

Ma se non esiste, perché lo sto toccando, perché lo sto abbracciando, perché mi parla?

 

{ Angolo Autrice:

 

grazie a tutti, piselletti! (è il vostro nuovo nome, ah.)

ringrazio in particolare ogni persona che spende preziosi minuti del suo tempo per leggere i miei scritti, questa storia e non, e ringrazio particolarmente Framar e tutti i suoi amici (stevan, plaunac, lisitella) che recensiscono questa mia storia, motivandomi a scrivere di più, ad andare avanti e fare sempre di meglio. Ringrazio poi ovviamente Fabula Nera che è un po’ in ritardo nella lettura, e ringrazio Har0ld e Rystie_00.

E ringrazio anche tutta quella gente che legge e apprezza comunque, e quelli che hanno messo la storia fra i preferiti.

Davvero, vi ringrazio, mi fate provare qualcosa che si avvicina molto alla felicità.


-nettie.
   
 
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