Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Raeiki    27/05/2015    0 recensioni
Albert è ormai arrivato a un punto decisivo della sua avventura; Mich e Light, i suoi ostacoli principali, sono morti. Adesso i due Team che si contendono la vittoria, Selen e Creeps, sono la grande barriera tra Albert e la gloria tanto agognata. Accompagnato dalla sua ragazza Juliet e dalle due killer Katrine e Majora, cercherà di raggiungere il suo obbiettivo, ma non sarà una passeggiata per lui.
Da qui inizia il suo graduale declino, che lo porterà inesorabilmente a una sempre più prossima caduta.
Genere: Dark, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Miku guardò Crystal: "Al laboratorio. Veloci!". Il team Selen si mise a correre al piano di sopra, seguiti da Dark. Era incredibile: i vincitori della grande guerra contro i Creeps che fuggivano da un loro ex compagno.
Arrivarono fino al corridoio e si chiusero la porta dietro. Miku inserì il PIN per aprire la porta blindata del laboratorio, ma prima di entrare sentì degli spari in fondo al corridoio: "Dark può aprire la porta sparando al dispositivo di riconoscimento. Non siamo al sicuro da nessuna parte!". Ocean si girò verso l'entrata del corridoio; Dark stava spingendo la porta blindata per aprirla. Si rigirò verso i compagni e chiese a Miku: "Puoi fare qualcosa lì dentro?" "Si, posso far tornare a casa tutti, mi basterà solo rimettere a posto le impostazioni. Ma non c'è tempo..." "Invece si. Entrate. Io lo tengo qui fuori. Prenderò tempo.". Selen si fece avanti: "Ocean...". Lui non la lasciò finire: "Entrate. Ora. Se non dovessi farcela, grazie per questi due anni, siete stati i miei unici amici veri.". Selen lo guardò un'ultima volta, poi ordinò a tutti di entrare. Ocean chiuse la porta, che si bloccò. Nello stesso momento Dark entrò nel corridoio.

"Lawrence, fatti da parte. Non sei tu il mio obbiettivo.". Ocean non parlò. Rimase fermo davanti alla porta, tenendo stretta la vanga. Dark sembrava esitare. Non voleva ucciderlo, era suo amico in fondo. Non ce n'era alcun bisogno. Poi però avanzò verso la porta, e Ocean fece roteare velocemente la vanga davanti alla faccia di Dark, rischiando di ferirlo. Quest'ultimo sollevò il braccio con la pistola e lo puntò contro il Ocean: "Togliti da lì. Non ho intenzione di farti del male." "Ma io ho intenzione di fare male a te.". Ocean scattò avanti colpendo con violenza il bracciale di Dark, che si ruppe e cadde a terra. Dark cercò di colpire Ocean alla testa, ma il colpo venne parato. Approfittando della guardia alta del ragazzo, Dark gli tirò un calcio in pieno petto gettandolo contro la porta. Poi lo prese e lo sbattè contro entrambe le finestre, incrinandole. Ocean gli sferrò un pugno nello stomaco e uno in faccia, atterrandolo momentaneamente. Si avvicinò raccogliendo la vanga per un ultimo colpo di grazia, ma Dark tentò una spazzata che atterrò il suo avversario. Lui cercò di rialzarsi in fretta, ma Dark lo colpì alle costole con un calcio, per poi colpirlo di nuovo sulla schiena. Ocean si rialzò gettandosi su Dark e scagliandolo contro la finestra, incrinandola ancora più pericolosamente. Dark riuscì a prendere il bastone da terra e a colpire Ocean in faccia. La maschera cadde a terra, rivelando il viso sanguinante di Lawrence. Questo lo guardava con occhi pieni di rabbia mista a tristezza, e Dark abbassò l'arma: "Non è necessario.". Ocean continuò a fissarlo. Cercò di attaccarlo, ma Dark lo colpì con tutta la violenza che aveva in corpo a una gamba, sentendo un sonoro *crack*. Ocean gemette e cadde a terra. Si rialzò lentamente, appoggiandosi alla porta. Sanguinava copiosamente dalla testa e dalla gamba, ma non sembrava curarsene. Rimase appoggiato alla porta fissando Dark con lo stesso sguardo di prima. Dark raccolse la pistola da terra, pulendosi un po' di sangue che gli usciva dal labbro. La tolse dal bracciale, e la puntò nuovamente contro Ocean. Dark sembrava supplicarlo con lo sguardo di togliersi, arrendersi e non farsi uccidere. Ma Ocean lo ignorò, avventandosi un'ultima volta contro Dark.

Il proiettile partì, e si piazzò nel petto del suo avversario, che rallentò fino ad accasciarsi su Dark, senza vita e grondante di sangue. Dark rimase fermo per un attimo, gli occhi sbarrati e le mani piene del sangue del suo amico. Poi lo prese e lo appoggiò a terra con molta attenzione, e gli chiuse del tutto le palpebre socchiuse. Aveva ucciso quello che era un suo grande amico una volta. Di nuovo.

Dark si avviò verso la porta blindata, ma prima di aprirla un calcio la sfondò facendolo volare per terra. Dietro alla porta c'era Death, fumante di rabbia, galvanizzato dalla rabbia del Berserker. Miku era riuscita a farlo uscire e rientrare. Aveva sprecato troppo tempo con Ocean. Death disse con la voce tremante dall'ira: "Hai ucciso Lawrence." "L'ho ucciso, si...non mi ha lasciato scelta...". Death lo prese e lo scagliò contro la finestra, infrangendola del tutto. Dark si sentì cadere all'indietro, ma prima di essere troppo lontano sporse il bastone verso la finestra e afferrò Death, portandolo con sè. Il Berserker cercò di divincolarsi, ma invano, e quando Dark aprì le ali per planare lui si appese prontamente all'avversario, cercando di sviarlo. Dark raccolse Death con un braccio e iniziò a prenderlo a pugni, mentre planavano verso il campo davanti al castello. Improvvisamente Death trovò il modo di salire sulle ali di Dark e spiccare un balzo, per poi conficcare la falce nella schiena dell'avversario cadendo. Dark spalancò gli occhi, colpito di sorpresa. Un dolore lancinante alla schiena lo fece gridare di dolore, mentre i due cadevano vorticosamente. Death riuscì a darsi uno slancio e a staccare Dark dalla falce, gettandolo un po' più lontano. Ormai erano quasi a terra a quel punto, e grazie alla planata di Dark si salvarono entrambi. 

Caddero a circa dieci metri l'uno dall'altro, Death si accasciò a terra appena atterrato, stremato dall'immane sforzo della rabbia del Berserker. Dark invece rimase fermo un attimo, sentendo il sangue uscire dalla bocca. Si guardò la ferita, che più che una ferita era un vero e proprio squarcio sul suo petto. Perdeva tantissimo sangue, non sapeva se sarebbe riuscito a sopravvivere o no. Vide tutto glitcharsi davanti ai suoi occhi: era un segno che stava per morire? No, non era ancora il suo momento. Si guardò intorno con lo sguardo appannato, finchè non trovò la sua pistola a qualche metro di distanza. Si alzò a fatica, tenendo una mano premuta sul taglio. Barcollò fino alla pistola e la raccolse. Si girò verso Death, che intanto si stava cercando di tirare su. Dark sputò un po' di sangue, poi si avviò verso Death. Una volta arrivato a tiro, puntò la pistola carica contro il Berserker inerme. Mise un dito sul grilletto. 


Una pistola fece fuoco, ma non quella di Dark. Selen era riuscita a riloggare come avatar, aveva preso una delle pistole di Miku e si era precipitata fuori dal palazzo, trovando i due ragazzi semi-morti lì fuori. Aveva puntato la pistola velocemente, pregando di centrare il bersaglio. Colpì la mano di Dark, che fu slanciata dal lato opposto a peso morto. Dark si prese il braccio, stringendo i denti, e si girò verso Selen. 
Quella fu l'ultima cosa che vide.

Selen sparò di nuovo a Dark, colpendolo in piena testa. Un buco si era creato sulla fronte pallida e sporca di sangue del killer, e iniziò a sanguinare in fretta. Dark cadde all'indietro, con l'immagine di Selen che andava sempre più a sfumare, fino a non vedere più. Per qualche secondo, vide l'immagine sgranata di Juliet e Road Eater vicino a lui, che sembravano agitati. Juliet scoppiò in lacrime. Selen lasciò cadere la pistola, asciugandosi una lacrima che era scesa lungo la sua guancia. Death si lasciò cadere, coprendosi il viso con le mani. In pochi attimi tutto il team era fuori. 
Dark Mind era caduto davanti ai loro occhi. Determinato, valoroso, ma estremamente accecato dall'odio incontrollato e dal desiderio di gloria.

Sulla fronte di Albert si aprì un foro che iniziò a sanguinare copiosamente, e Juliet si accasciò su di lui in lacrime. Road Eater le mise una mano sulla spalla, sollecitandola ad uscire, ma vedendo che lei si rifiutava di alzarsi la prese di forza e la portò fuori di casa. Peccato che furono accolti dalla polizia, che ammanettò entrambi e li portò dentro alle volanti. 


Così, nel sangue, era finita la storia di Albert Drake, noto ai suoi amici e ai suoi nemici come  The Dark Mind.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Raeiki