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Autore: BradipoYo    31/05/2015    0 recensioni
Etherion. E' questo il nome del primo monte che sbucò dalle profondità marine quando vennero create e riunite tutte le terre all'alba dei tempi della creazione del mondo. Era considerato una luogo estremamente sacro, o maledetto, e nessuno era talmente impavido da addentrarvisi. Alcuni credevano che quella montagna fosse l'entrata per la porta degli inferi; al contrario altri credevano che fosse il punto in cui si riuniva tutta la magia del mondo e chi fosse riuscito a raggiungere la cima avrebbe ottenuto un potere inimmaginabile, diventando così in grado di controllare e governare il mondo, ma nessuno sa la verità che si cela dietro ad innumerevoli miti, fino ad ora.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: La notizia che diede inizio a tutto
 
 
Jack era attualmente uno dei più giovani abitanti del villaggio, ma era anche uno fra gli uomini più potenti, nonostante i suoi 16 anni d'età. Era un ragazzo di media statura, aveva  dei capelli castani tutti arruffati, due grandi, profondi, occhi azzurri che trasparivano tranquillità e spensieratezza, non era molto robusto, ma possedeva una grande agilità che gli permetteva di eludere i propri nemici ed attaccarli alle spalle. Si allenava nella sua arte ogni giorno con il capo del villaggio, Elmet. Suo padre era scomparso quando aveva solamente 4 anni, non si ricordava neppure il suo volto, mentre sua madre era morta nel mentre lo dava alla luce, per questo considerava Elmet come un padre, come la propria famiglia.
Elmet era rimasto vedovo ed aveva una figlia, più grande di solamente un anno di Jack. Si chiamava Zeira, aveva dei lunghi capelli rosso scarlatto che le arrivavano fin sotto alle spalle, i suoi occhi erano di un acceso verde con qualche sfumatura dorata. Non era molto alta, e non possedeva una grande forza, ma era temuta da tutto il villaggio, era considerata la maga più forte ed aveva un carattere estremamente irascibile e suscettibile.
Lei e Jack erano abituati sin da piccoli a giocare ed allenarsi insieme, si consideravano come fratelli.
Quel giorno era iniziato come un mattinata uguale a tutte le altre, la solita alzataccia all'alba, il solito ripido sentiero che portava al campo d'addestramento, la brezza mattutina che scompigliava i capelli dei due ragazzi che attendevano, seduti su di un tronco, l'arrivo del proprio maestro per iniziare come di consueto l'allenamento.
Ma quella mattina qualcosa non andava, Elmet stava ritardando, e di certo non era il tipo che ritardava, a meno che non fosse sorto un qualche tipo di imprevisto, ma di sicuro li avrebbe prima avvertiti.
 Zeira diventava sempre più preoccupata ed impaziente con lo scorrere dei minuti, che si trasformarono in ore. I due ragazzi non resistettero più e ridiscesero verso il villaggio.
Arrivati d'innanzi alle mura notarono subito che qualcosa non andava, non c'era quel classico via e vai di persone sorridenti, si poteva invece percepire una grande tensione che albergava nell'aria: doveva essere successo qualcosa, qualcosa di grave visto gli sguardi che si scambiavano i vari abitanti. All'improvviso si avvicinò un uomo robusto, pelato, con un grembiule sporco di sangue e che impugnava nella mano destra una mannaia, era il macellaio del villaggio.
 Il macellaio abbracciò Jack e Zeira, con gli occhi gonfi di lacrime, senza dire nulla, i suoi occhi dicevano già tutto. Jack intuì subito il motivo di quel gesto, ma non poteva accettarlo, non poteva crederci, non poteva essere successo, di nuovo. Non lui, non poteva. Jack iniziò a piangere a dirotto, non riusciva a trattenere le lacrime. Zeira stava fissando Jack stupita, non riusciva a comprendere ciò che stava accadendo, ma poi un presentimento le si accese nei suoi pensieri, e venne confermato quando finalmente il macellaio aprì bocca e disse ciò che era successo: -Elmet ed alcuni uomini sono andati a caccia ieri sera, ai piedi del monte Etherion, ma su cinque persone che sono partite… ne è ritornata solamente una-  disse tutto d’un fiato, cercando di trattenere le lacrime.
Era visibilmente sconvolto e la voce gli tremava.
-Portatemi da chi è ritornato, voglio sentire con le mie orecchie se questa è la verità- sbottò Zeira, ancora incredula.
Il macellaio li scortò fino ad una piccola casetta che si trovava in prossimità dell’unica entrata/uscita presente nelle mura. Era l’unica infermeria del paese, dove chi aveva bisogno di cure veniva mandato lì. Appena varcata la soglia, sulla destra, vi era un lettino con adagiato sopra un uomo . Il volto era pieno zeppo di ferite, così come il resto del corpo. Appena i due ragazzi entrarono questi spalancò gli occhi di colpo, vi si poteva leggere solamente terrore, terrore allo stato puro.
Arrivò anche il medico che reggeva in mano una piccola ciotola con al suo interno una strana sostanza verdastra la quale emanava un terribile odore molto pungete –mi dispiace ragazzi, ho saputo cos’è successo, ma dubito che quest’uomo possa darvi una qualche risposta, guardate in che stato è ridotto. Erano mesi che non succedeva qualcosa del genere.-
Jack si avvicinò al letto, prese la mano del povero sventurato e dolcemente gli domandò:- che fine hanno fatto gli altri? Cos’è successo?-
Nessuna risposta, solamente qualche farnetichio incomprensibile. Alchè anche Zeira si avvicinò, ma con fare un po’ più brusco rispetto a Jack chiese:- Siete andati su Etherion?-
L’uomo riuscì a rispondere con un flebile sì, ma al solo sentire il nome del monte iniziò a tremare ed ad agitarsi. Zeira ci riprovò:- Dove sono finiti gli altri? Cos’è successo?-
-Libro… dr…draghi…morte…- riuscì a proferire il povero sventurato, a fatica, ma appena ebbe chiuso bocca i suoi occhi si spenserò, così come il suo respiro. Il medico immediatamente si avvicinò per vedere, ma oramai non c’era più nulla da fare, era morto.
 La maga non era soddisfatta della risposta ottenuta: libro, draghi, morte? Cosa vorrà mai dire? Ma soprattutto non aveva saputo nulla di Elmet. In lei iniziò a crescere un senso di tristezza e le lacrime cominciarono a scendere copiosamente. La maledizione di Etherion aveva colpito per l’ennesima volta, ma non doveva colpire lui, non doveva abbattersi sulla sua famiglia, aveva già perso sua madre, non poteva perdere anche suo padre. 
Jack si avvicinò a lei e la abbracciò da dietro per confortarla, sapeva perfettamente cosa stava provando in quel momento visto che Elmet era anche la sua di famiglia e la sua vera l’aveva già perduta, suo padre era scomparso allo stesso identico modo, non voleva che
succedesse di nuovo.
-Libro? Draghi? Morte? Proprio non capisco, secondo te cosa vuol dire Zeira? Forse sono solamente le farneticazioni di un uomo che ha perso la ragione.- chiese il ragazzo una volta usciti dall’infermeria ed avviati verso casa.
-Sinceramente non ne ho la più pallida idea, forse non vogliono dire nulla, o forse vogliono dire tutto. Sono certa solamente di una cosa, andrò su Etherion per cercare la verità.- proferì la ragazza senza degnarlo di uno sguardo. –Cosa? Sei impazzita? Lo sai che è proibito salire lassù! Ogni volta che qualcuno ci prova torna completamente impazzito… o non torna proprio- disse lui, dicendo le ultime parole quasi sottovoce per non farsi dalla ragazza che aveva finalmente smesso di piangere. –Non mi interessa! Non rimarrò qua con le mani in mano a non fare nulla ed aspettare il miracolo che non verrà mai, sono secoli che quel cavolo di posto incute terrore alla gente, e adesso voglio proprio scoprirne il motivo!- sbottò lei iniziando a perdere le staffe.
 –D’accordo, se è questo ciò che desideri va bene, ma non illuderti, non ti lascerò andare lassù tutta sola, verrò con te- finalmente la maga si girò e fissò Jack negli occhi, non proferì parola, ma sul suo volto si poteva scorgere un abbozzo di sorriso, il primo di quella lunga e dolorosa giornata.
Ormai stava già scurendo, la luna sarebbe sorta di lì a poco, non era il momento migliore per partire per quella folle avventura e così avrebbero aspettato l’indomani mattina.
 
 


Angolo d'autore
Ringrazio chiunque abbia letto il prologo, ed ecco a voi il primo capitolo. Per il momento non riuscirò ad aggiornare regolarmente causa esami. Aggiornerò il prima possibile. Grazie mille in anticipo e vi prego di recensire, voglio proprio sapere che ne pensate e dove posso migliorarmi. In fondo sono solo uno scrittore alle prime armi.
Alla prossima.
   
 
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