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Autore: MC_Outlaw    03/06/2015    5 recensioni
Mentre ancora le crepitanti fiamme continuavano a ridurre in cenere il cadavere, Slagg si voltò ghignante verso Rarity e le disse la frase che qualunque Cacciatore della Cripta prima o poi sentirà almeno una volta nella vita, fosse anche il suo ultimo istante “Benvenuti su Pandora!”
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Il cadavere dello Skag Incubo aveva smesso di ardere da pochi secondi, ma l'aria aveva ancora su di se un vago e persistente odore di carne bruciata impossibile da non sentire quanto meno nelle vicinanze. I resti della bestia non erano completamente inceneriti, anzi, la sua sagoma carbonizzata era ancora ben riconoscibile da molti aspetti. Rarity continuava ad osservare impietrita sia l'animale morto che Slagg, ormai calmato dal piccolo eccesso psicotico, anche se ancora un po' ansimante per la foga impiegata nello strappare i Diamanti Skag

Il Cacciatore alzò le braccia al cielo per stiracchiarsi. Dopo tutta la fatica che aveva fatto per ammazzare l'immonda creatura aveva il pieno diritto di rilassarsi, ma nel sollevare le due articolazioni si rese conto di una cosa piuttosto spiacevole

“Ehm... Rarity?”

Sentire il suo nome la fece risvegliare dal momentaneo blocco, lasciandola però vagamente spaventata

“S-Si? Che... che c'è?”

“Mi dovrei davvero fare una doccia adesso. È da stamattina che corro dietro a 'sto stronzo senza fermarmi e se possibile puzzo peggio di lui. Mi potresti portare ad un laghetto per favore?”

Il suo tono di voce ed i suoi modi, per quanto non così educati come le erano sembrati al loro primo incontro, sembravano essere tornati calmi e pacati, rassicurando non poco l'unicorno

“Ah... vuoi... vuoi lavarti in un lago? Nel bagno del castello c'è una doccia...”

“Davvero? Avete anche dei bagni? Cavolo, siete davvero molto diversi dai pony del mio mondo! Allora niente lago, la doccia andrà più che bene! Mi ci potresti portare?”

“Va bene, ma... quello?” disse, indicando senza guardare i resti bruciati del cadavere di Skag

“Beh, io ho fatto il possibile. Purtroppo le ossa e la carne degli Skag non prendono fuoco, questo è il massimo che si può fare”

“O-Ok, ma... non lo vorrai mica lasciare li?! Puzza di... di...”

“Di Skag carbonizzato? Beh fidati, è sempre meglio del tanfo di Skag in putrefazione. E comunque è ovvio che lo lascio li, almeno sarà utile a qualcosa... farà da concime per il terreno”

“Ma... non puoi! È disgustoso! Impesterà l'aria anche così! Non lo so... portalo via da qualche parte, sotterralo, fai qualcosa insomma!”

Il Cacciatore sospirò rassegnato prima di rispondergli “E va bene, vorrà dire che lo sotterrerò se ti fa così schifo. Ma prima mi farò quella doccia, va bene? Tanto non faticherò a scavare”

“Perfetto. Ti ci porto subito!” rispose lei con un sorriso. In qualche modo, non vedeva più il farlo irritare una cosa pericolosa come sarebbe potuta sembrargli pochi minuti prima. Ma solo il pensiero di quella bestia ammazzata e saccheggiata le faceva ritornare alla mente una domanda piuttosto strana: Slagg poteva davvero essere uno degli umani che Twilight aveva conosciuto? Gli sembrava troppo diverso e violento da come lei li aveva descritti. Eppure, in qualche modo, c'era qualcosa in lui che la faceva sentire al sicuro, psicopatia o meno

 

Il bagno era esattamente il contrario di come Slagg si sarebbe mai aspettato. Essendo degli equini credeva di trovare sporcizia e tanfo ovunque, invece il posto era lindo e pinto senza alcuna traccia di lordura o imperfezione. Era praticamente uguale identico ai bagni come li conosceva sulla Stazione Spaziale Helios, solo che questi non lo facevano infuriare per la maledetta precisione degli scienziati carcerieri che lo tenevano li. E almeno questa doccia erogava anche acqua calda, non aveva certo voglia di ricevere secchiate di gelo dopo tutta la fatica della giornata. Ma, come ogni persona normale fa in certi casi, invece di lavarsi con cura sotto la doccia preferì mettersi a pensare ad alta voce

“E anche questa è fatta. Adesso sotterro quello schifo, mi faccio aprire il portale da Rarity e torno a casa a vendere i Diamanti. Mi dispiace che non abbia accettato quello che le stavo regalando, volevo davvero che lo tenesse...” ripensando alla frase, però, si sentì quasi un idiota “Ma che cazzo cosa sto dicendo?! Quello è il Diamante più grande di tutti, è unico su ogni Incubo e vale una fortuna! È meglio che non lo abbia voluto, probabilmente ci guadagnerò più con quello che con tutti gli altri messi assieme!” ma di nuovo tornò a dire all'esatto contrario “Eppure... almeno come ricordo...”

Mentre rimuginava su quello, sentì uno strillo femminile proveniente dall'esterno del castello. Ormai aveva già capito com'era quello di Rarity e sicuramente non era stata lei ad urlare questa volta. Senza neanche chiudere l'acqua, il ragazzo saltò fuori dalla doccia ed uscì dalla stanza da bagno giusto in tempo per incrociare l'unicorno bianco, anche lei intenta a fiondarsi all'esterno per vedere cosa stesse succedendo

“Ah! Rarity! Sai chi ha gridato?!” gli disse, riuscendo a fermarla

“Slagg! No, non so chi...AGH!” rispose lei, prima di diventare più rossa che bianca nel vederlo completamente nudo “Che fai?! Q-Quello non si dovrebbe vedere!” gli disse, riferendosi alla gioielleria “Ecco perché voi umani girate vestiti! Mettiti qualcosa addosso!”

Lui si fissò il corpo solo un attimo, giusto il tempo di fregarsene altamente delle parole dell'unicorno “Ti dispiace non pensarci per un secondo e andare a vedere immediatamente che è successo?! Quel tipo di strillo non è mai una cosa buona, sai?!”

“Va-Va bene... ma tu?” rispose mentre si copriva gli occhi con uno zoccolo

“IO SONO NUDO! Dammi il tempo di vestirmi, porca miseria!”

Non trovando nulla su cui obiettare se non la volgarità, l'unicorno rimise lo zoccolo a terra e scappò immediatamente fuori dal castello mantenendo sia gli occhi chiusi che un po' di rossore in volto. Il Cacciatore la osservò attentamente mentre si allontanava, pensando anche alle sue ultime parole

\”Mettiti qualcosa addosso” disse l'unicorno in un mondo di nudisti. Come se il suo culo al vento non lo vedessero tutti...\ nel mentre ci pensava, un sorrisino divertito ed imbarazzato gli si era disegnato sul volto. Solo dopo pensò seriamente di voltarsi velocemente, andare a vestirsi ed uscire anche lui a controllare la situazione

 

Rarity non ci mise molto ad arrivare all'esterno, ma ci avrebbe impiegato molto più tempo a far uscire dalla sua testa l'immagine di pochi attimi prima. Non era una bambina, sapeva che i maschi ce l'hanno, ma vederlo in modo così improvviso l'aveva abbastanza scossa, quasi quanto la noncuranza di Slagg nell'essere nudo davanti a lei. Per fortuna, o forse non proprio così tanta fortuna, appena all'esterno del castello, proprio davanti ai resti dati alle fiamme dello Skag la giovane unicorno vide e capì subito sia la provenienza che la ragione dello strillo. Ad osservare il cadavere c'erano le sue due amiche, Applejack e Fluttershy, la seconda in preda alle lacrime mentre la prima cercava di tirarla su di morale. Immaginava già che cosa fosse successo, ma non poteva certo fare finta di nulla e si avvicinò alle due chiamandole a distanza

“Applejack! Fluttershy!”

La pony di terra si voltò subito quando sentì chiamare il suo nome

“Hey Rarity. Non sapevo fossi al castello”

“Avevo delle cose da fare, stavo...”

“Mi racconterai dopo. Hai visto questo? È disgustoso!” la bloccò, manifestando una certa rabbia

“Chi... chi potrebbe fare qualcosa di così orribile?” singhiozzò invece Fluttershy, cercando di distogliere lo sguardo dal macabro spettacolo

“Si... vedete, quello è stato...” cercò di dire l'unicorno, interrompendosi quasi subito. Forse non era il caso di raccontare chi fosse stato a dare fuoco all'animale. Purtroppo la sua esitazione arrivò troppo tardi, Applejack se ne era accorta

“Rarity, hai visto chi è stato a farlo?!”

“Ecco... io...”

Nel mentre pensava a qualche cosa da dire per rispondergli, dalla porta del castello si fiondò fuori anche il Cacciatore, ancora intento ad infilarsi la maglia e contemporaneamente a cercare Rarity con lo sguardo. Neanche lui ci mise molto a trovarla, osservando anche che si trovava in compagnia. La sua uscita dal castello suscitò lo stupore della pony di terra

“E quello chi è?” gli chiese osservando i movimenti dello straniero

Rarity si voltò subito nella direzione in cui Applejack guardava e le rispose con serenità

“Oh... lui è Slagg. È un umano, ed è finito in questo mondo per sbaglio...”

Sistemandosi al meglio che poteva i capelli ancora umidi, il ragazzo si avvicinò al trio

“Eccomi. Loro chi sono, tue amiche?”

“Si. Ti presento Applejack e Fluttershy” disse indicandole rispettivamente “Ragazze, lui è Slagg”

Gli occhi di Slagg si soffermarono un secondo a studiare le due pony appena incontrate. Applejack aveva la criniera di colore biondo chiaro ed il manto di colore arancione resina. Si accorse subito che, esattamente come lui stava facendo con lei, anche lei lo stava squadrando utilizzando gli occhi di colore verde linfa, ed anche che sotto l'aspetto da caramella gommosa all'albicocca si nascondeva una forza fisica non da poco. Il suo Cutie Mark rappresentante tre mele rosse gli faceva venire in mente battute sporche sulle tette, mentre trovava carini il cappello da texana ed i due elastici per tenere assieme coda e capelli

Fluttershy invece gli dava l'impressione opposta. Considerati anche il manto paglierino e la criniera rosa pallido, la prima impressione che gli diede fu quella di una enorme debolezza fisica, anche contando che in teoria le ali da pegaso avrebbero dovuto sostenere il suo corpo in volo. Vide i suoi occhi verde acqua solo di sfuggita dato che se li stava coprendo di continuo con gli occhi per piangere, anche se non capiva il perché delle lacrime. E se il Cutie Mark di Applejack gli faceva venire in mente battute sui seni, sicuramente quello di Fluttershy rappresentante tre farfalline rosa non aiutava molto

Solo dopo averne esaminato l'aspetto e le caratteristiche, fin dove poteva almeno, iniziò a parlargli

“Piacere di conoscervi. Per un attimo ho sperato che una di voi due fosse Twilight, la vorrei ancora ringraziare del bracciale”

“Il bracciale?” chiese Applejack incuriosita, a cui rispose Rarity

“Gli ho dato uno dei bracciali che Twilight usa per trasformarsi in umana. Senza di quello diventa un pony, ma a quattro zampe... diciamo che non sa muoversi molto”

“È un complimento” ribatté lui “Diciamo che senza questo affare mi muovo come si muoverebbe uno in sedia a rotelle che va in salita. Ma abbiamo altro a cui pensare, tipo scoprire da dove veniva lo strillo di poco fa”

“Non serve cercare. È stata Fluttershy” gli rispose la texana “Ci eravamo avvicinate pensando che fosse una specie di meteora dato che fumava, non credevamo fosse... questo”

Il ragazzo, con una faccia contrariata ed un tono scocciato, si voltò a guardare il vuoto e disse a se stesso “E mi fanno interrompere la doccia per una cazzata del genere...”

“Voi due avete mica visto chi è stato a farlo?” chiese nuovamente Applejack

“Certo, sonAHI!” tentò di rispondere Slagg, venendo però fermato da un pestone di Rarity che lo costrinse a tapparsi la bocca sia per non gridare di dolore sia per evitare di mandarla affanculo

“Purtroppo no, non ci avevamo neanche fatto caso...” rispose l'unicorno, suscitando la confusione di Slagg ed il sospetto di Applejack

“Ah... davvero? Perché sembra qui da un bel po' di tempo...” aggiunse lei prima di tornare a cercare di far smettere Fluttershy di piangere. Data la distrazione momentanea, Slagg si avvicinò all'orecchio dell'unicorno e gli disse sottovoce

“Perché le hai detto una balla? Non ho problemi a dirle che sono stato io”

“Non possiamo permettere che lo sappiano!” rispose, sottovoce ma con tono “Fluttershy è molto sensibile, non possiamo dirgli che hai ucciso e dato fuoco a quell'animale!”

“Perché non possiamo?” chiese lui prima di ragionare e di trovare una possibile soluzione “Aspetta...non mi dirai che la tua amica è un'animalista, un'amante degli animali? È così?”

“Si, certo che lo è, per questo non puoi dirglielo”

Il ragazzo per un istante strabuzzò gli occhi fissando Fluttershy con un espressione indecifrabile, scoppiando a ridere di gusto nell'istante dopo. Nessuna delle presenti si aspettava un gesto del genere, men che meno Rarity che iniziò a pensare che fosse impazzito di nuovo

“Ma che ti prende?!” gli chiese, ormai non più sottovoce

“Hahaha... scusami, è che... hahaha! Gli animalisti mi fanno morire dalle risate! Hahaha! Non... non avete davvero idea di quanti di quegli idioti siano morti su Pandora per difendere queste bestiacce!” dopo questa frase, iniziò ad imitare con la voce uno di quegli esaltati ed ad alzare un pugno in aria come per affermare le sue idee “Ah! Difenderemo gli animali! Salveremo gli Skag dall'estinzione! Non permetteremo che nessuno faccia più del male a questi poveri cuccioloni!” finita l'imitazione, ritornò alla sua voce normale “E poi... splat! Ammazzati o divorati vivi da uno di loro. Io ed i miei amici moriamo dal ridere ogni volta che succede!”

Nessuna delle tre sapeva più cosa dire o pensare né di Slagg stesso che sembrava divertirsi davvero né della storia degli animalisti, solo Fluttershy si sentì presa in causa in tutto ciò

“Ma... di che parli?”

“Cucciola mia, sto parlando di questo” rispose indicandole lo Skag “Ti sei messa a piangere per questo mostro e neanche sai cosa ha fatto o come e perché è morto. Ti interessa solo che sia morto, il resto non conta. Ed è un pensiero da idioti a mio parere”

“HEY!” intervenne subito Applejack in sua difesa “Non ti permetto di dare dell'idiota alla mia amica!”

“Io non ho dato dell'idiota a lei, l'ho dato alle sue idee. Ho sempre trovato stupido difendere gli animali a spada tratta, soprattutto quando sono pericolosi come questo”

“Come... come ti permetti?!” disse sotto lo stupore generale Fluttershy “Gli animali sono delle creature meravigliose! Nessuno di loro merita una cosa del genere”

“Forse gli animali di qui no, ma gli Skag di sicuro. Sono sempre felice di toglierli di mezzo sapendo quello che fanno loro ogni giorno. Anzi, se proprio vuoi saperlo, sono stato IO ad ammazzarlo e a bruciarne il cadavere”

La rivelazione scosse non poco Fluttershy, che da lontanamente arrabbiata divenne stupita “C...Cosa?! Tu hai...”

“Si. Gli ho staccato la testa e poi gli ho dato fuoco”

“Ma...perché?” chiese ancora lei, mentre i suoi occhi di nuovo si stavano riempiendo di lacrime

“Beh, per le gemme!” tirò fuori quindi dalla tasca dei pantaloni uno dei Diamanti Skag strappati qualche minuto prima, con già il sangue rappreso attaccato ad un'estremità “Valgono un mucchio di soldi. Lui era la mia preda, io l'ho ammazzato e mi sono preso la ricompensa. Fine della storia. Come ti fa sentire questo? Eh? Hahaha!” gli chiese, sadicamente divertito nel vederla di nuovo in lacrime. Se c'era una cosa che a Slagg piaceva era istigare le persone ad odiarlo o a tirare fuori ciò che pensavano veramente. Ancora sotto lo stupore generale, la pegaso paglierina si alzò in volo con le guance rigate dalle lacrime e gli arrivò al petto

“Tu sei... sei solo un assassino! Ed un mostro! Come osi anche solo pensare di fare qualcosa del genere ad un altro essere vivente?! EH!?!”

Guardarla negli occhi fece leggermente spaventare Slagg. Il suo sguardo era davvero minaccioso, come mai ne aveva visti prima. Si sentì in vena comunque di scherzarci su “Wow, adesso ragioniamo. Questo è un tono di voce degno! Fatti sentire, animalista! Hahaha!”

La pegaso poggiò gli zoccoli all'altezza dei pettorali del ragazzo ed iniziò a spingerlo “Vattene via... vattene via!”

Nonostante la forza quasi assente nella spinta, il ragazzo aveva sempre trovato estremamente fastidioso che gli si mettessero forzatamente le mani addosso. L'Hyperion lo aveva segnato anche da quel punto di vista

“Lasciami andare...” gli disse, con ancora una punta di ironia, senza però essere ascoltato dalla pegaso “Hey... ti ho detto di lasciarmi, non mi piace essere toccato” disse ancora, più seriamente ma senza essere di nuovo preso in considerazione “Ti ho detto di lasciarmi maledizione!” ripeté con un accenno di rabbia, arrivando ad afferrare gli zoccoli di Fluttershy, che iniziò a fissarlo spaventata “E MOLLAMI, CAZZO!”

Non sopportando più il contatto fisico forzato, il ragazzo alzò la pegaso di peso e la sbatté violentemente a terra, facendola rimbalzare sulle ali. Il suo respiro si era fatto un po' affannato per colpa del fastidio, ma ritornò normale quando vide ciò che aveva combinato. La pegaso si stava rimettendo in piedi e gli mostrava la schiena, sulla quale vide una delle ali distorta in quella che gli sembrava una maniera innaturale. Quella che doveva essere una normale parabola si interrompeva a metà e si innalzava, segno che le ossa centrali di quel particolare scheletro si erano spezzate. Quando lei stessa cercò di tenderle, un leggero strillo di dolore si levò nell'aria e dovette ritirarle subito per non sentire la pena e fissò negli occhi Slagg, cogliendo tutto il suo dispiacere per l'accaduto. Si provò ad avvicinare, rammaricato per ciò che aveva fatto e con l'intenzione di rimetterle a posto l'ala in qualche modo, ma in difesa di Fluttershy corse subito Applejack

“Fermati subito! Non ti basta quello che hai combinato?!”

La pegaso, al contrario di come si aspettava chiunque di loro, si mise in difesa del Cacciatore “Applejack, per favore, calmati... mi aveva avvertito che non gli piace essere toccato...”

La texana si ritrovò a non volersi mettere contro il volere dell'amica ferita, ma questo non bastò certo per farla calmare “Sei fortunato che Fluttershy sia troppo buona, non ti meriti che ti tratti così! Adesso chiedile scusa per come l'hai trattata! E in fretta anche!”

La considerazione di Slagg cambiò in quell'istante. Aveva effettivamente intenzione di chiederle scusa, almeno fino a quando non divenne un ordine dato con quel tono di voce. Non gli dispiaceva ricevere ordini, ma nessuno lo doveva mai trattare in quel modo, neanche quando sapeva bene che la colpa era sua. Troppi ordini eseguiti a forza in passato avevano lasciato un segno impossibile da dimenticare. Quindi il suo dispiacere sparì e lasciò posto all'astio verso Applejack, che anziché assecondare decise di iniziare a provocare per vedere fin dove si sarebbe spinta

“Scusa? E per cosa? Ho solo detto quello che penso, tutto qui. Gli animalisti come la tua amica sono degli imbecilli, soprattutto se si disperano per uno Skag. Questi cosi meritano di morire come ogni altro animale del mondo da cui provengo, nessuno escluso. E per quanto riguarda l'ala, è stata colpa sua. Doveva mollarmi quando glielo avevo detto”

“Slagg, adesso piantala veramente...” tentò di dirgli Rarity, venendo però zittita

“No, non la pianto per un cazzo! Io non ho niente di cui scusarmi con la tua amica, la avevo avvertita di smetterla. Ho fatto quello che ho fatto e non me ne pento” disse sforzandosi un po' dato che sapeva di essere lui il colpevole della frattura

“Se non le chiedi subito scusa per quello che le hai fatto io...” gli disse Applejack in tono minaccioso

“”Tu” cosa?” rispose con tono dispregiativo e canzonante “Mi vorresti fare paura? Sei ridicola, come è ridicola la tua piccola amica pegaso!”

La pony di terra ruotò sulle proprie zampe anteriori fino ad arrivare con quelle posteriori sollevate vicino a Slagg. Rarity tentò di fermarla a parole

“Applejack! NO!”

Ma ormai era troppo tardi. La texana, in uno scatto di rabbia, fece quello che sapeva fare meglio: tirò un paio di zoccolate all'indietro mirando dritta sul ginocchio destro del Cacciatore. Il ragazzo trattenne un mare di imprecazioni quando sentì il rumore dell'impatto oltre al dolore che si era procurato. A causa del colpo cadde su un ginocchio solo, costretto a tenersi con quello ancora integro mentre stringeva i denti per sopportare la pena

“Sicuro di non volerle chiedere scusa adesso?” gli disse Applejack in tono spazientito ma allo stesso tempo di superiorità. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso

Il ragazzo mostrò i suoi occhi azzurri ma letteralmente iniettati di sangue alla texana, che iniziò ad indietreggiare per quanto gli pareva arrabbiato. Adesso Rarity aveva seriamente paura per la sua amica. Gli occhi del ragazzo trasudavano follia ed erano pericolosamente identici a quelli che aveva mentre ammazzava lo Skag

“Non dovevi farlo... adesso ti ammazzo, maledetta bastarda!” gli gridò addosso con voce cavernosa perché semi modificata dalla Scoria

Nonostante il ginocchio dolorante, si rimise in piedi solo per assumere un istante dopo la posizione di scatto piegando entrambe le ginocchia. Prima di qualsiasi altro movimento, però, aprì le braccia come per mostrarle al suo obiettivo ed iniziò a secernere la violacea Scoria limitandosi però alle sole spalle e trattenendola sotto pelle. In pochi istanti le sue articolazioni superiori ne furono totalmente ricoperte ed iniziarono anche a cambiare colore, diventando completamente rosse, segno che le aveva intrise di Fuoco. I suoi occhi fissarono carichi di odio Applejack, facendola seriamente temere per la sua vita mentre si trovava sotto la sua mira. Si piegò leggermente in avanti e, ignorando il dolore al ginocchio, si diede una potente spinta con entrambi i piedi, diventando simile ad un rapace mentre vola rasoterra che puntava dritto sulla pony di terra. La forza usata dal ragazzo non aveva neanche dato il tempo ad Applejack di reagire e si ritrovò ad avere il suo destro infuocato a pochi millimetri dal volto. Poteva sentire il calore del fuoco che le faceva sudare il pelo, ma non ne venne direttamente colpita solo grazie alla prontezza di Rarity nell'usare la sua magia per bloccare il suo scatto furioso. Il ragazzo infatti si ritrovò bloccato a mezz'aria ad una spanna da Applejack e circondato dall'aura magica di Rarity. Per lui cercare di divincolarsi o di muoversi era del tutto inutile, la presa dell'unicorno era troppo salda

“Slagg, ti prego, non lo fare!” disse lei, quasi supplicandolo. Aveva già capito fin dove poteva spingersi se arrabbiato, quindi doveva calmarlo e farlo ragionare “Applejack non aveva intenzione di farti del male, sei tu che l'hai provocata. E voleva solo difendere Fluttershy, era preoccupata per lei! Per favore...”

Il ragazzo, nonostante la rabbia, era in grado di ragionare sulle parole di Rarity. Era vero, Applejack lo aveva trattato male per il suo movimento involontario con Fluttershy e gli aveva rotto un ginocchio, ma era anche colpa sua se era successo dato che l'aveva provocata in modo abbastanza pesante e lei non poteva certo sapere quanto odio provasse per chi gli da ordini in malo modo. Senza dire una parola, eliminò la Scorie che gli scorreva nelle braccia e le fiamme sparirono, lasciando le sua braccia come prima. Rarity era sicura che si fosse calmato e che quindi fosse il caso di rimetterlo in piedi e liberarlo dall'incantesimo. Il ragazzo barcollò un istante per via del ginocchio rotto e si mise a fissare Applejack dritta negli occhi con un'espressione indecifrabile, poi con estrema sorpresa di tutti alzò la mano e digistrutturò in essa una pistola, la sua Infinity incendiaria, un'arma in grado di sparare all'infinito lo stesso proiettile di Fuoco. Nel vedere l'arma tutte e tre le presenti pensarono al peggio, ma la situazione si vece alquanto macabra. Invece di puntare la pistola su Applejack come si aspettavano, il Cacciatore mirò al ginocchio che la texana gli aveva spaccato e fece ripetutamente fuoco, sotto lo sguardo attonito di tutte e tre che non riuscivano a distogliere lo sguardo da quell'orrore

Dopo la scarica eterna della pistola, la gamba del ragazzo era ormai staccata e ciò che ne restava era ridotto ad un moncone, anche se lui non sentiva troppo dolore grazie alla sua immensa resistenza agli Elementi donatagli dalla Scoria ed alla sua abitudine di essere preso di mira dalle armi da fuoco dei banditi. Lo spettacolo era orribile ed insensato per il trio, almeno fino a quando dalla carne scoperta non iniziò a venire giù un grande quantitativo di Scoria violacea che si schiantò a terra formando una piccola cascata. Quando finì di scorrere, iniziò a prendere forma dato il controllo di Slagg su di essa e ricreò interamente l'arto appena disintegrato, assumendo persino il colore della sua pelle e, in qualche modo, riformando anche i pantaloni distrutti e la scarpa persa. Il Cacciatore digistrutturò indietro l'arma e prese quindi a saltellare sul nuovo arto, per testarne tutte le funzioni ed assicurarsi che fosse tutto a posto

“Bene, rigenerazione perfetta!” disse in tono allegro, nonostante il volto sconvolto di Applejack e di Fluttershy. Rarity invece ci era leggermente più abituata delle due e quindi trovò parole, adatte anche se un po' strozzate dalla sorpresa “... la prossima volta che fai qualcosa del genere avvertici...”

“Non mancherò di farlo” gli rispose, rivolgendosi poi a Fluttershy “Tu invece... mi dispiace davvero molto per quello che ti ho fatto all'ala. Prima ti volevo solo aiutare a rimetterla a posto... e ti avrei anche chiesto scusa subito, se la tua amica qui non me lo avesse ordinato in quel modo. Io ODIO A MORTE ricevere ordini con il tono che ha usato lei!” rivelò finalmente, facendogli capire cosa fosse accaduto. Tra il contatto forzato, il ginocchio spaccato e l'ordine aveva sicuramente perso la testa

Ma nessuna delle due riuscì a fiatare, tanto era stato il loro terrore. La cosa era stata parecchio spaventosa per entrambe, sia per l'automutilazione della gamba e sia per lo scatto di nervi di Slagg aiutato dalla Scoria. Lui stesso notò la loro paralisi al riguardo

“Immagino che neanche voi siate abituate a tutto questo. Rarity me lo ha già fatto capire... 'sto mondo è troppo pacifico a quanto ho capito”

“Beh... anche tu ci hai messo del tuo” puntualizzò Rarity “Non era davvero il caso di prendere in giro l'amore di Fluttershy per gli animali”

“Già, già... beh, nel mio mondo è difficile non farlo. Difendere i mostri di Pandora è una cosa da coglioni. Eccetto rarissime eccezioni, se tu vedi un animale e lui vede te è solo questione di chi colpisce per primo. O di chi fa più male” aggiunse con tono di divertito sadismo, rivolgendosi poi a Fluttershy ed Applejack “E tanto per la cronica, sappiate che se non ammazzavo questo Skag sarebbe stato lui ad ammazzare Rarity. Potete chiederlo direttamente a lei”

Con ritrovata curiosità per l'argomento, le due si voltarono verso l'amica che, con sguardo abbassato, dovette prendere le parti del massacratore “È vero... se Slagg non fosse arrivato in tempo, questo Skag mi avrebbe mangiata. Mi ha salvato la vita... che lo abbia fatto o meno per i Diamanti...” terminò con tono triste. Slagg notò questo suo cambio di voce e si ritrovò a pensare alle sue parole durante l'impeto psicotico prima di dare fuoco allo Skag. Ripensandoci in quel momento, avergli detto che se non fosse stato per la ricompensa non avrebbe ammazzato lo Skag adesso sembrava come averle detto “In un'altra occasione non ti avrei salvata”. Non voleva certo che suonasse in quel modo, ma chiederle scusa gli sembrava troppo imbarazzante da fare in quel momento e per quel fatto, per cui tenne per se i suoi pensieri. Mentre però vi ci era immerso, Fluttershy gli si avvicinò

“Se... se hai davvero dovuto ucciderlo per salvare Rarity... allora... anche a me dispiace per quello che ti ho detto. Non sei né un mostro né un assassino...”

Il ragazzo si sentì rincuorato da quella frase, anche se animalista la pegaso sapeva riconoscere una cosa giusta da una cosa sbagliata. Gli appoggiò quindi una mano sul dorso, facendola sobbalzare per la sorpresa

“Grazie Fluttershy, lo apprezzo molto”

Non avendo fatto niente di male, la pegaso alzò la testa e gli rivolse timidamente un sorriso

“Ma... “ aggiunse, prima di stringere la presa sul suo dorso facendola preoccupare. In un istante portò poi l'altro braccio sull'ala ancora piegata e, con un gesto rapido e secco, la piegò e la tirò talmente in fretta che per lei fu più la sorpresa che il male a farle lanciare un piccolo strillo. Quando però la lasciò andare, la pegaso sentì che l'ala era tornata perfettamente a posto e non gli faceva neanche più male tenderla. Solo dopo il ragazzo proseguì la frase

“... ti assicuro che sono più mostro ed assassino di quanto tu possa immaginare. Anche se la cosa non mi dispiace” disse aggiungendoci un occhiolino, che né lei né le Applejack riuscirono ad interpretare. Solo Rarity, che lo aveva visto durante Esperimento Vendicativo, poteva immaginare che cosa intendesse dire, ma l'ultima cosa che voleva fare era raccontare alle due di quella sua mostruosa trasformazione

“In ogni caso” continuò di nuovo lui “Non dovrete preoccuparvi di avermi attorno ancora a lungo. Prima scavo una fossa per lo Skag, prima Rarity mi farà tornare a casa. Anzi... faccio subito”

Tramite la tecnologia Digistruct, il ragazzo chiamò a se la sua fidata Unkempt Harold, pistola Torgue in grado di sparare molteplici proiettili esplosivi a rosa ed in un colpo. Mirando al terreno e potenziando la propria capacità esplosiva con la Scoria, gli bastò premere il grilletto una sola volta per creare una voragine abbastanza grande da contenere il cadavere della bestia. Quindi, con non molta delicatezza, sollevò e lanciò di peso il corpo carbonizzato all'interno, sparando poi con la sua Harold tutto attorno per ricoprirlo di terra. Nessuna delle tre trovò niente da ridire, l'unica cosa che fecero fu fissarlo per l'ennesima volta stupite dei suoi modi di fare

“Bene, l'ho sotterrato. Ora posso andarmene?”

“Oh... va bene” rispose con tono vagamente triste Rarity “Allora... possiamo andare. Il portale è nel castello”

Tutti i suoi doveri erano compiuti. Aveva preso i Diamanti, ammazzato e sotterrato quella bestia e risolto il piccolo disguido con le due pony. Non gli restava altro da fare che tornare a casa su Pandora

 

Come il castello prima, il Cacciatore rimase meravigliato davanti alla complessità del portale. Si vedeva che era un'opera molto complessa, anche se per qualche motivo gli dava l'idea di essere stato creato molto velocemente. Ma quella combinazione di tecnologia e di magia lo colpì profondamente. Non sarebbe servito a nulla chiedere come faceva un semplice libro a fare da carburante per il macchinario, ma anche solo osservarlo in funzione lo affascinava non poco. Si sentiva comunque di essere rimasto anche per troppo tempo, per cui diede gli ultimi saluti

“Beh, allora addio. Anzi, magari arrivederci è meglio, non si sa mai che un giorno ritorni. In fondo devo ancora ringraziare Twilight, mi ha aiutato molto anche senza saperlo!”

“La ringrazieremo noi per te” gli disse Rarity “Ma per quanto mi riguarda sei sempre il benvenuto. Fai buon viaggio! Ah... il bracciale tienilo tu, così se non dovessi rientrare da questo portale potresti muoverti senza problemi”

“Ottimo, grazie. Allora... ci vediamo, anche con voi due!”

Salutate anche Applejack e Fluttershy, Slagg si fiondò all'interno del portale e vi sparì all'interno. Per qualche secondo, le tre pony fissarono il vuoto del macchinario e dello specchio, ma si risvegliarono comunque dalla piccola catalessi

“Beh... non c'è dubbio che era un tipo... particolare” disse la texana ripensando al poco tempo in cui lo aveva visto furente

“Già, ma sono sicura che non fosse per niente cattivo in fondo... beh, direi che posso chiudere il...” provò a dire Rarity, interrompendosi quasi subito. Dal portale tornò indietro quasi subito Slagg, un po' intontito dal viaggio ma comunque privo di ogni danno

“Slagg? Già di ritorno?” gli disse Rarity in tono ironico “Va bene che ti ho detto che sei sempre il benvenuto, ma non pensavo che saresti tornato così in fretta”

“Si... ecco... c'è un problemino. Il portale funziona perfettamente, mi ha portato in un'altra dimensione... ma il problema è che quella non è la mia dimensione. Mi hai fatto arrivare nella dimensione sbagliata”

“... come nella dimensione sbagliata?” chiese lei, stupita della sua affermazione

“Beh, è così. Quando sono arrivato di lì mi sono tolto subito il bracciale, non sarebbe stato al sicuro addosso al mio braccio” continuò lui, mostrando che se lo era poi nuovamente infilato “Appena l'ho fatto ho cambiato colore di pelle. Sono diventato arancione come ero di qui in forma di pony...”

“Ma... non è possibile. Questo portale può aprire un passaggio solo per quella dimensione!”

“... bene... mi sa che abbiamo un problema”

Con il nuovo problema incombente, Slagg si era ritrovato a corto di soluzioni. Come avrebbe fatto adesso a tornare indietro senza quel portale?

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui di nuovo! Con la scuola e tutto non ho davvero né tempo ne voglia di scrivere... in ogni caso, per chi legge sia questa storia sia Alternative Dimension sappiate che anche di li prima o poi scriverò il nuovo capitolo. È già li, l'ho solo lasciato a metà. Per quanto riguarda questo... spero che vi siate fatti un'idea di come funziona Pandora. Alla prossima!

MC Outlaw

   
 
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