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Autore: MrsReed    04/06/2015    1 recensioni
''La sua pelle era grigia, i suoi capelli neri e gli occhi sembravano iniettati di sangue.
Nonostante ciò, lei splendeva di luce, quasi più di un Nord.
Perché si sa, non c'è nulla di più luminoso di un sorriso fatto anche durante la tempesta.''
-
Fanfiction che parla di una semplice Dunmer, abitante del quartiere Grigio di Windhelm, che cerca di riottenere la propria libertà arruolandosi nei Manto Della Tempesta, diventando parte della rivolta.
Le cose sembrano facili all'inizio, ma il male arriva sempre senza avvisarti, e tra tante peripezie dovrà trovare spazio per le sue sfide con Ulfric.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ulfric Manto della Tempesta, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Presente quel vuoto, quel vuoto che ti mangia dentro e ti risucchia tutta l'energia vitale?
Quel vuoto l'ho provato quando ancora abitavo nel Quartiere Grigio, con la mia famiglia di Dunmer. Ogni giorno dovevo inibire la mia vera essenza, mettere le catene al mio spirito libero e chiudermi dentro quattro mura.
Ora come ora, ho rischiato la mia vita parecchie volte, ma sapete che vi dico? Sono fiera di averlo fatto.
Sono soddisfatta di aver scelto di donare la mia potenza ai Manto, perché proprio ora capisco qual è il valore della mia vita.
Quando sono stata attaccata dal Signore dei Draugr nella cripta, e ho rischiato la mia pelle seriamente, mi sono sentita viva come non mai. Il sangue nelle mie vene ribolliva come marmellata nella pentola. Quando Ralof mi ha salvata, ho capito che qualcuno disposto a rischiare la vita per me, esisteva.

''Mh..'' 

Avevo appena fatto un altro terribile sogno, ma non mi ricordavo assolutamente nulla. Ci misi un po' per materializzare che mi trovavo su un letto a Windhelm, al sicuro da tutto e da tutti. Strizzai gli occhi e li strofinai con le mani, poi sbadigliai a lungo e scostai le coperte.
Notai che ero stava fasciata, disinfettata ed anche lavata.
Questo mi fece scappare un piccolo sorriso, che si tramutò in sorpresa, non appena vidi Ralof, seduto accanto alla porta che mi guardava.

''Quanto tempo ho dormito?'' Chiesi, mentre mi stiracchiavo e cercavo di mettermi seduta.

''Un giorno e mezzo, senza contare il viaggio dal Reach fino qui. Eri messi male, davvero male... Ho temuto per te.'' Lui mi rispose con molta calma, tenendo le mani e le gambe incrociate, poi si avvicinò a me e si sedette sul letto.
Questo suo gesto così improvviso mi spaventò un attimo, infatti mi scostai leggermente non appena si sedette, lasciando almeno 20 cm di spazio. 

''Sembra che hai paura solo di me, eh?''

''No.. Semplicemente non capisco tutta questa attenzione nei miei confronti. Prima mi salvi la vita e poi ti avvicini così a me? Ma non ero io il ratto che inquinava le vostre terre?''

''Te l'ho spiegato l'altra volta, Pandora... Io non l'ho mai pensato, e forse anche Ulfric sta cambiando la sua idea da quando ti sei arruolata-'' Lui si avvicinò ancora di più a me, eliminando di nuovo quello spazio che ci separava: Ora eravamo coscia contro coscia. 

''Da quando sei arrivata al Palazzo dei Re qualcosa è cambiato, l'anima della ribellione è cambiata. E' come se non volessimo più dominare sulle altre razze, ma con le altre razze... Per cercare di cambiare una cosa, ne hai cambiate tante altre.''

''Sono contenta di questo, ma non sono qui per cambiare la ribellione.'' Risposi fermamente, senza guardare Ralof dritto negli occhi. Mi metteva timore solo essere così minacciosamente vicina a lui, figuriamoci avere uno scambio di sguardi così intenso.

''Vestiti, Elfa. Ulfric vuole parlare con te. Deve essere importante se ti ha convocato direttamente al suo trono.''  


Il giovane ragazzo si alzò deluso, sposto la testa verso la porta e se ne andò via con passi pesanti. 
Ripensai alle sue parole riguardo Ulfric, e iniziai a sentire un tremendo dolore alla pancia, dovuto all'ansia che mi provocava stare con lui. 

Mi alzai faticosamente, mi curai per bene le ferite con una magia di Recupero, ed incominciai a vestirmi. Mi misi addosso la mia tunica da Principante di Distruzione, poiché intuivo che si trattasse di un incontro informale. Mentre mi guardavo allo specchio, acconciavo i miei capelli in una corta ma pesante treccia nera, ed iniziai a gettarmi acqua fredda in faccia. Ero stremata dalla battaglia, ma non potevo presentarmi in quello stato allo Jarl.

''Azura, aiutami tu.'' Pronunciai esasperata, mentre uscivo dalla mia stanza. 

Iniziai a camminare nel corridoio, fino ad arrivare alle caserme, che erano completamente.. vuote?! Come mai, a quell'ora del giorno, le caserme erano vuote?
Incominciai ad insospettirmi, e questo mi fece indugiare ancora di più davanti alla porta che versava sulla sala principale, ma dopo qualche minuto di riflessione capii che non potevo evitare il mio fato ancora.
Misi la mano sul pomello d'oro, poi lo girai con lentezza.


''Eccola!'' 

Un coro di soldati mi accolse nella sala, con una voce che era un misto di ammirazione ed invidia.
Appena li vidi tutti radunati in file perfette, balzai all'indietro sbattendo contro la porta.
Incominciai ad agitarmi e a sudare come non avevo mai fatto nella mia vita, e portai una mano sul petto per sentire se il cuore batteva ancora. 

''Buongiorno, Sorella di Scudo!''  Mi voltai di scatto verso l'uomo che mi aveva tirato una forte pacca sulla spalla, materializzando che si trattava di Galmar.
Questo mi confuse ulteriormente.

''Vedo che sei spaesata, lascia che ti spieghi cosa ci facciamo qui oggi.''

Mi diede un'altra pacca nella schiena, inducendomi a camminare in avanti tra le file di soldati, che mi guardavano tutti in modo diverso.

Sentii qualche voce dire: ''Questi Elfi...! Riescono a stregare anche il più potente degli uomini, che pena!'' ''Pandora, vorrei che tu fossi la mia donna!'' ''Mah, io non lo trovo giusto. Tutto ciò non ha senso.''

Mi spaventai ancora di più, ma Galmar mi sussurrò di non farci caso, perché erano soltanto gelosi o impazziti.
Piano piano arrivammo al centro della stanza, dove i soldati si dividevano, lasciando un enorme buco che arrivava fino alla sedia dello Jarl.

Ah sì, Ulfric Manto della Tempesta.
Appena ci girammo verso di lui, iniziai a sentire la nausea.
Era seduto sul trono, con il gomito appoggiato alla spalliera e lo sguardo fisso su un punto imprecisato. Era circondato da tutti i generali, ma Ralof si trovava in mezzo ai soldati normali.

''Ulfric, eccola.'' Pronunciò Galmar, attirando l'attenzione di tutti su di me.

''Dunmer, fatti avanti.'' 

Ulfric si alzò in piedi, ed incominciò ad avvicinarsi a me.
La platea era silenziosa e troppo attenta.

''Bentornata, Pandora. Sono felice di rivederti tra le file dei soldati, ed è proprio per questo che oggi ti ho convocata qui. Data la tua razza, il gesto che hai fatto nella cripta Draugr vale il doppio, ed io sono onorato di avere dalla mia parte il tuo fuoco e le tue fiamme. Tutti noi lo siamo, e tutta Skyrim lo è.''

''Se non ti dispiace, mi sono preso il permesso di spargere la notizia tra gli Imperiali e gli eserciti nemici, dobbiamo spaventarli in qualche modo!''

Galmar interruppe il discorso di Ulfric, poi scoppiò in una fragorosa risata, che cessò non appena vide gli occhi indignati dello Jarl.


''Galmar.. grazie mille. Stavo dicendo, sono contento di averti fra di noi.''  

L'uomo era a due centimetri da me, ed ero sovrastata dalla sua altezza.

''Mi avete convocato qui per questo? Avete disturbato i soldati... per dirmi che siete fieri di me?!-''

Non feci in tempo a finire, che Ulfric mi posò un dito sulla bocca, ed io smisi di parlare.

''Cosa sono questi favoritismi verso un PELLE GRIGIA?!?       

Mi voltai di scatto, con uno sguardo infuriato, verso la fonte del rumore.   

''Vi ho salvato il culo molteplici volte, e questo è il vostro riconoscimento?!'' Spostai i miei occhi su Ulfric, guardandolo con un'aria dubbiosa; ''Ulfric... Perché? Perché per me? Ho fatto ciò che avrebbe fatto qualsiasi altro soldato! IO NON MERITO NULLA DI TUTTO QUESTO!''

Incominciai a barcollare all'indietro, guardando tutti i soldati tenere i loro sguardi fissi su di me. Stavo per cedere alla paura.
Chi ero io?
Cosa avevo fatto?
Ero una Dunmer in cerca della propria libertà, o una spietata Manto della Tempesta?
Guardai verso la porta dell'uscita, come se stessi cercando di raggiungerla col pensiero. I muri intorno a me si stavano sciogliendo, le persone erano fatte di pietra fredda e dura, mettendo in risalto la mia umanità che cercavo di conservare.
Vidi Ulfric tendermi la mano con quel grande sorriso, mentre io cercavo di scappare da lui.
Cosa voleva da me? Perché mi trattava così?

''MIO JARL!'' 

All'improvviso la fastidiosissima voce di Jorleif, il sovrintendente di Ulfric, spezzò il sogno in cui stavo per cadere. Tornai velocemente alla realtà, puntando i piedi in avanti.

''JORLEIF! Per Talos! Ti avevo detto di non disturbare questa cerimonia di... Premiazione per la nostra Sorella di Scudo!'' Ulfric rispose con un tono di voce che vagava tra l'urlo e l'imprecazione, portando anche una leggera modifica del suo viso, facendolo diventare adirato e più cupo.

''Fuori... Dunmer... Sorella...'' L'uomo stava quasi per perdere il fiato, mentre cercava di spiegare sconvolto ciò che aveva appena visto.

Nel frattempo, Galmar ed una scorta di uomini erano usciti dal Palazzo, per dirigersi verso le porte della città.
Prima che tornassero indietro passò almeno un quarto d'ora, eppure Jorleif era ancora un po'... sconvolto. 
Tutti gli altri soldati incominciarono a rilassarsi, prendendo i calici di birra e sedendosi a terra.
Io rimasi impassibile davanti alla porta, in attesa di notizie da Galmar, poiché sentivo un brutto presentimento pervadermi il corpo.

''ULFRIC!'' Galmar balzò dentro alla stanza leggermente sudato, con tutti gli uomini attorno che lo guardavano confuso; ''Dobbiamo parlare, ORA E QUI.''

Il biondo Jarl si avvicinò incuriosito all'amico, che lo prese in disparte ed incominciò a bisbigliare qualcosa.
Riuscivo a sentire lo stupore nei suoi sussurri incomprensibili.

''COSA?! Mi stai dicendo che lei è qui per... Ti ha dato questo foglio? Ma proprio oggi doveva?!?'' Ulfric tirò un pugno al muro, gettando il pezzo di carta dal contenuto sconosciuto per terra; ''Ebbene Galmar... Non abbiamo scelta, porta sull'attenti gli uomini e falla entrare. Però... se tocca Pandora anche con un solo dito, le spezzo le gambe.''

Ulfric tornò sul trono afferrandomi per un braccio, Galmar ricreò le file di uomini e fece un cenno alle guardie che si trovavano fuori dalla porta.
Io guardavo impassibile tutto, senza avere il tempo di chiedere che cosa stava succedendo. 

''Pandora.. Ti chiedo di mantenere il sangue freddo. C'è una visita molto importante per te, non so.. Per Talos!''

''Ma di chi si tratt-?!'

Le porte di bronzo che davano su Windhelm si aprirono, lasciando entrare un enorme fascio di luce che inondò la stanza.
Una figura nera, presumibilmente incappucciata, si elevò da questa luce chiudendo le porte dietro di sé.
Tutti i manto della Tempesta incominciarono a bisbigliare, chiedendosi chi fosse quella misteriosa figura.
Alzò le mani per togliersi il cappuccio, e vidi il colore della pelle: grigio, scuro come la pece, con lunghissime unghie nere e curate. Le vene erano ben visibili, ma scomparivano dentro le maniche.
Appena il viso fu scoperto, sentii una grossa onda d'aria colpirmi in pieno petto.
I miei occhi si inumidirono, la pelle rabbrividì ed incominciai a tremare.
Lei era lì, in piedi davanti a me, completamente diversa da come me la ricordavo.
Una marea di ricordi mi pervasero la mente, lasciandomi completamente allibita davanti alla vista di un tale cambiamento.
Ora, tutto quel mondo che mi ero creata per ricordarmi la mia famiglia, stava cadendo più velocemente di Morrowind dopo la catastrofe.

''Buonasera, sorellina. Non ti ricordi me? Sono Dvora.''

Tutto si fece scuro, finché l'ultima cosa che vidi fu il suo sguardo pieno di vendetta.
Lei era tornata, e questa volta le prime cose che mi sussurrò mentre fingeva di abbracciarmi furono:

''AVE IMPERATORE.''


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Bentornati nella mia fanfiction su Skyrim! Sono molto soffisfatta di questo capitolo, anche se ci ho messo più di un mese per aggiornare.. Nel frattempo ho aggiunto delle ff anche su Dragon Age.
Nel prossimo capitolo nel vedremo delle belle, rimanete sintonizzati.
E ricordatevi la recensione!

-Lumberlock

                                                                                      



   
 
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