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Autore: Isabelle_Mavis    10/06/2015    1 recensioni
"Stava osservando le finestre, quando da una di queste, al secondo piano, le sembrò di vedere una figura che la guardava. Non riuscì a mettere bene a fuoco, ma notò il colore rosso attraverso il vetro. –Andiamo, signorina-. La invitò ad entrare l’uomo tenendo aperto il portone. la ragazza lo guardò e annuì, ma prima di avviarsi lanciò uno sguardo alla finestra: il bagliore rosso era scomparso. Con un brivido che le percorreva la schiena entrò nell’atrio. Con la chiusura del portone si lasciò alle spalle ogni via di fuga insieme al rumore della pioggia e del cigolio deprimente delle giostre."
Genere: Azione, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beyond Birthday, L, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vivian si meravigliò di come fossero state piacevoli  e per niente noiose le lezioni. Le materie erano tutte interessanti, da quel che aveva potuto costatare. Inoltre Cindy le era sempre stata vicino, aiutandola ad ambientarsi. Nonostante la timidezza iniziale, era una tipa simpatica e non invadente. Chiacchierando, quando possibile, avevano scoperto di andare molto d’accordo e di avere alcune cose in comune, tipo la passione per la lettura. Era curiosa di conoscere meglio anche le altre: non seguivano gli stessi corsi per via dell’età, dal momento che Wynter era più grande di un anno, mentre Zoe più piccola.      

Andare nella sala per il pranzo fu una benedizione per la sua fame. Videro subito Zoe che cercava di attirare la loro attenzione con un braccio, invitandole a sedersi nei posti vicini.                    

–Vivian, com’è andato il tuo primo giorno?- chiese Wynter, una volta accomodate.                                                          

La ragazza sorrise –Niente male, credo che mi troverò bene-. Zoe annuì solenne –Quindi è ufficiale, no? Fai parte del Club n°1 delle ragazze!-.                                                                                                                                                     

–Ehm… ma ci siamo solo noi- osservò la rossa, tra il confuso e il divertito. Zoe la liquidò con una mano.                     

–Dettagli-. Cindy e Wynter ridacchiarono , evidentemente abituate al carattere esuberante della loro amica. Per il resto del pranzo parlarono del più e del meno, ma Vivian finì di prestare attenzione quando notò che il posto al quale era seduto il misterioso ragazzo di quella mattina era vuoto. Evitò di chiedere alle ragazze per non sembrare troppo interessata. Ma in realtà la curiosità le sussurrava all’orecchio di scoprire l’identità del ragazzo dagli occhi cremisi. –Ragazze, abbiamo il pomeriggio libero, vero?- si informò.                      

Wynter annuì. –Quindi posso andare in biblioteca?-.                                                                                                                  

–Certo, è al primo piano alla fine del corridoio opposto a questo- rispose, indicando l’uscita con il pollice–ma non vorresti venire con noi in giardino?-.                                                                                                                              

–Oh, no grazie. Preferirei mettermi in pari con lo studio- si giustificò. Le altre annuirono comprensive e Vivian aspettò la fine del pranzo per sgattaiolare via. Una volta in biblioteca si rilassò. Il vero motivo per il quale era andata lì era per stare un po’ sola e mettere in ordine i pensieri, ma non l’aveva detto per non sembrare scortese o asociale. E poteva approfittarne davvero per studiare: quella mattina aveva avuto modo di analizzare un po’ tutti e non fu sorpresa di scoprire che quello era veramente un orfanotrofio per piccoli geni. Non voleva puntare a chissà cosa, ma come matricola non voleva passare per quella con meno capacità.                                                                                                                                                                                        

Con un sospiro si guardò intorno e decise di cominciare a curiosare dal primo scaffale.  Passò a rassegna ogni libro, nella speranza di trovarne uno che soddisfacesse le sue necessità. Trovò un paio di volumi di criminologia e nel dubbio li prese, posandoli su un tavolino, ma in realtà cercava qualcosa di più impegnativo. Stava per girare il medesimo angolo, quando lo vide. Era lì, seduto in una strana posizione su una delle poltroncine vicine alla finestra. Il ragazzo dai capelli neri e gli occhi rossi. Ancora una volta rimase senza fiato. Lui stava risolvendo un enigma e la sua espressione era tra il concentrato e l’indifferente. Poi, quasi automaticamente, alzò lo sguardo per incrociare gli occhi scuri della ragazza, la quale girò di scatto la testa. Sentì una scarica di elettricità attraversarle la schiena. Cercò di riprendersi: cosa le stava succedendo? Okay che aveva trovato il misterioso ragazzo, ma stava reagendo con un po’ di esagerazione. Si diede una calmata con un grosso respiro, anche se avvertiva ancora il suo sguardo su di sé.  Si guardò intorno come se nulla fosse, sempre alla ricerca del libro giusto. Ne adocchiò uno che parlava di psicologia. Solo che era troppo in alto. Azzardò allungando più che poté il braccio, alzandosi sulle punte, ma niente. Non era bassa, anzi era abbastanza slanciata per la sua età, ma il nervosismo la rendeva impacciata. Sbuffò, distogliendo lo sguardo, che gli cadde sulla poltrona occupata dal ragazzo. O  meglio dire, NON occupata. Non fece in tempo neanche a rimanere sorpresa che avvertì del leggeri colpetti alla spalla. La scarica elettrica tornò. Si girò piano, anche se sospettava chi ci fosse dietro di lei. E infatti eccolo lì, con un mezzo sorriso ironico dipinto su quel viso un po’ pallido. Incrociò il suo sguardo quel tanto che bastava per notare gli occhi da panda, perché poi  intravide la mano che teneva il libro di psicologia. Non seppe cosa fare, perché non glielo stava porgendo. Doveva strapparglielo dalle mani e correre via? Decise lui al suo posto.                                     

-Cercavi di prendere questo?- chiese. Aveva una voce intensa ma stranamente piacevole. Stava per rispondere di no, ma lui la precedette ancora. –Psicologia. Ti piace studiare la mente umana?- domandò ancora. Questa volta Vivian non si lasciò intimidire.                                                                                                                    

–Si, credo di si- biascicò. –Credi?- l’apostrofò il ragazzo. La rossa si sentì presa in giro e non le piaceva per niente. Non si conoscevano neppure! Lo guardò negli occhi, determinata a non sentirsi in soggezione.                       

–Si, mi piace. Potrei avere il libro ora?-. il ragazzo trattenne un sorriso, forse divertito da quel cambiamento repentino. –Va bene. Allora questo lo do a te…- non terminò la frase, come in cerca di un nome.                                 

–Vivian- si presentò. Il ragazzo fece una smorfia. –Questò è ovvio. Io volevo sapere il tuo vero nome-.     

Vivian  alzò le sopracciglia. –Cosa ti fa pensare che non sia questo?-.                                                                                  

–Ti reputo abbastanza  sveglia da aver usato un nome falso-. La ragazza rimase quasi a bocca aperta. Cosa?! –Abbastanza sveglia? Be’, nell’ipotesi che io avessi usato un nome per la copertura, non avrebbe senso rivelarti quello originale. Senza contare che non ti sei neanche presentato- disse tutto d’un fiato. Afferrò il libro e si girò per andare a sedersi ad una poltrona qualsiasi. Sentì il ragazzo ridacchiare, per poi seguirla. A differenza di Vivian, lui non si accomodò e rimase in piedi, con le mani nelle tasche. La ragazza cercò di ignorarlo, ma era difficile. Dopo pochi secondi di silenzio, lui riprese a parlare.                                                                  

–Scommettiamo?-.                                                                                                                                                                                 

Vivian alzò lo sguardo, curiosa. Aggrottò le sopracciglia –Cosa?-.                                                                                              

–Vediamo chi dei due riesce per primo a scoprire il vero nome dell’altro entro la fine della settimana- propose, con un’espressione neutra, anche se i suoi occhi rossi brillavano divertiti. Vivian avrebbe potuto rifiutare, ma avrebbe fatto la figura della codarda. E poi, chi voleva prendere in giro? Moriva dalla voglia di accettare.  Per quanto cercasse di sembrare indifferente, sentiva già l’adrenalina del mistero scorrerle libera nelle vene. –Ci sto- rispose semplicemente. Il ragazzo sorrise sghembo.                                                                        

–Non valgono i suggerimenti di altre persone, però. Devi lavorare da sola-. Chiarì. Vivian annuì. Lo aveva dato per scontato.                                                                                                                                                                                

–Perfetto, allora stai tranquillo che la prossima volta che parleremo potrò chiamarti per nome- disse, per poi alzarsi e dirigersi verso l’uscita con il libro in mano.                                                                                                                       

–Non vedo l’ora, Vivian- la stuzzicò lui, pronunciando il suo falso nome come una promessa.                                         

Vivian sorrise di nascosto.

ANGOLO AUTRICE

Salve! Come va? Ebbene si, sono tornata con il terzo capitolo di questa storia *-* Qui abbiamo finalmente l'incontro tra Vivian e il misterioso ragazzo, che non perde l'occasione e propone una scommessa. Per vedere se Vivian riuscirà a scoprire il suo nome (come farà?) dovremmo aspettare il prossimo capitolo :3 Spero che nel frattempo vi sia piaciuto questo e ringrazio i lettori e le persone che hanno messo la storia nelle preferite e nelle seguite :") Ringrazio anche chi lascia una recensione per farmi sapere cosa ne pensa della storia e per darmi eventuali consigli (sono sempre ben accetti! xD). Cercherò di aggiornare periodicamente, ancora devo prendere bene il ritmo :) Noi ci sentiamo la prossima volta! Un bacio, la vostra Isa-chan :3

   
 
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