Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Jeo 95    10/06/2015    9 recensioni
Storia ad OC scritta a quattro mani di Jeo 95 e Lord_Ainz_Ooal_Gown [ISCRIZIONI CHIUSE]
***
In un universo alternativo, dodici casate vivono in equilibrio tra loro sotto la guida di un re saggio e giusto.
Non sempre però la pace ha regnato sovrana, ed ora forze antiche e oscure stanno facendo ritorno per sconvolgere la tranquillità delle dodici casate.
Toccherà ai più valorosi guerrieri entrare in azione per fermare l'oscurità che rischia di sconvolgere i mondi. Ci riusciranno?
***
Ok, non sono il massimo nelle introduzioni, ma lascerò a voi il giudizio.
Storia scritta per contrastare/spezzare la monotonia letta ultimamente nelle fic OC che vengono pubblicate sul fandom.
Non prendetela male, ma sul serio ragazzi, un po' di fantasia!
Bacioni a tutti da
Lord_Ainz_Ooal_Gown & Jeo 95
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3

 

Il portale di luce si aprì vicino alla Casata del Leone, nella zona addetta alle comunicazioni con le altre casate e ai trasporti. Da quelle parti, tutti sapevano chi doveva andare in un certo punto e chi doveva arrivare ma nessuno dei presenti riuscì a darsi una spiegazione.

Il guardiano del Leone, Yato, la guardiana dell'Ariete, Ayumi, e un membro della casata del Sagittario, Emmalin, fuoriuscirono dal portale e dal loro aspetto malconcio se ne poteva evincere che avevano appena affrontato un avversario molto potente.

Alcuni uomini si avvicinarono preoccupati al loro compagno di casata ma lui li liquidò con un'occhiata, sostenendo Ayumi sulla schiena, mentre Emmalin dietro di lui si teneva una mano su una ferita ora cicatrizzata grazie alla guardiana dell'Ariete.

-Dov'è Leo-sama?- domandò il ragazzo con voce seria e uno dei suoi compagni in prima fila disse -E' andato ad una riunione indetta dalle due principesse... non sappiamo quando tornerà.-

Yato soffocò un'imprecazione. Una riunione era l'ultima cosa di cui aveva bisogno. Sapeva benissimo che, nelle rare volte in cui venivano convocati gli Spiriti Stellari Maggiori, la questione era molto importante ma ciò che avevano scoperto non poteva aspettare.

-Preparate un portale per il castello del Re.- ordinò il ragazzo e, dopo un attimo di incertezza, i suoi subordinati eseguirono l'ordine, aprendo il portale da lui richiesto. Yato e le sue compagne lo attraversarono subito, ritrovandosi in un enorme spiazzo di mattonelle bianche, adornato con fontane, panchine e alberi di vari tipi.

Alcune persone che camminavano lì vicino li osservarono con un misto di curiosità e sospetto, soffermandosi soprattutto sui loro vestiti e Ayumi sembrò accorgersene -Perché ci guardano tutti così?-

-Guarda le loro vesti.- spiegò Emmalin, fissando gli eleganti abiti dorati di quelle persone -Tutte queste persone servono direttamente il Re e le due principesse, è normale che siano sorpresi nel vederci. Qua vengono solo gli Spiriti Stellari Maggiori, di solito.-

-Ehi voi.- li interruppe un soldato dall'armatura dorata sopra a delle vesti blu -Chi siete e chi vi ha dato il permesso per entrare nell'area del castello del Re?-

Yato lo fissò con sguardo pacato ma, quando fu sul punto di rispondere, una voce femminile tuonò nell'aria -Ehi, razza di soldatino giocattolo!-

Il soldato si girò, visibilmente innervosito dall'insulto, e si ritrovò di fronte ad una ragazza abbastanza alta, dal fisico scolpito con poco seno e dalla carnagione chiarissima. I capelli biondo cenere dalle punte nere, lunghi fino alle spalle, creavano un ottimo contrasto con gli occhi bicolori.

Il destro era rosso opaco mentre l'altro era vedere smeraldo, lo stesso colore della felpa senza maniche che era visibilmente di qualche taglia in più rispetto al suo corpo e sotto ad essa indossava una canottiera bianca corta fino a sotto il seno. Le gambe erano coperte, per modo di dire, da degli shorts di jeans scuri e ai piedi calzava degli anfibi chiodati che superavano di poco le caviglie.

Gli ultimi elementi del suo vestiario erano una fascetta di cuoio legata alla coscia destra, dove erano appesi una chiave inglese, un cacciavite ed un trapano, e un particolare elmo vichingo che aveva visto di sicuro giorni migliori.

-Tu, invece, saresti?- domandò il soldato cercando di mantenere la calma, mentre la ragazza la perse del tutto -Sarete anche i sottoposti diretti del Re ma non sapete nulla delle altre Casate! Io sono Ginevra Sayazaki, la guardiana della Casata del Toro e accompagnatrice di Taurus-sama per la riunione di oggi! Quelli che hai appena fermato sono Yato e Ayumi, guardiani delle Casate del Leone e dell'Ariete e anche loro sono qui per la riunione!-

L'uomo sussultò leggermente, scoccando un'occhiata dietro di sé ai tre intrusi ma capì subito che, se avesse continuato a fermarli, sarebbe finito nei guai così preferì scusarsi coi diretti interessati per poi tornare al suo giro di ronda.

-Waaah! Grazie mille Gin! Quel soldato mi stava dando i nervi!- commentò Ayumi sorridendo e correndo ad abbracciare la guardiana del Toro. La bionda le scompigliò i capelli divertita i capelli ma, quando posò lo sguardo sul Yato, il suo volto avvampò di colpo e, guardando da un'altra parte disse -N... n... non c'è di che... mi sembrava naturale darvi una m... mano.-

-Ti ringrazio per l'aiuto.- proferì Yato con un leggero inchino, imitato poi da Emmalin -C'è una cosa molto importante che devo far presente a tutti gli altri.-

-P... puoi fare ancora in tempo.- disse Ginevra -La riunione... d... deve ancora iniziare.- diventando però poi seria di colpo -Inoltre... c'è qualcosa di strano in Taurus-sama.-

-Qualcosa di strano?- domandò Emmalin confusa e la bionda annuì, facendo un cenno del capo verso un punto alle sue spalle. Gli altri tre si sporsero di alto e sgranarono gli occhi per la sorpresa.

Taurus, lo Spirito Stella del Toro, era famoso per il suo fisico possente e la sua forza fisica ma ora sembrava uno spirito completamente diverso. Ora indossava un completo elegante nero dai dettagli dorati, abbinato a delle scarpe dorate, una camicia dorata e una cravatta rosa.

In faccia portava una maschera di ferro e, al posto della sua fidata ascia, stringeva nella mano destra uno spesso libro dalla copertina rosa. Lo spirito stellare finì di discutere con un soldato, dopodiché si avvicinò a Ginevra e gli altri -Mooh, buongiorno Yato. Buongiorno Ayumi. Buongiorno Emmalin.-

-Taurus-sama.- salutarono i tre con breve inchino.

-Mooh. Avete un aspetto orribile, cosa vi è accaduto?- domandò lo spirito stellare, insospettendo ancora di più Yato. Quello non era il modo di parlare di Taurus.

-Addestramento, Taurus-sama. Ci siamo allenati fino a pochi minuti fa e poi siamo stati avvisati della riunione.- mentì Yato con voce calma.

Taurus annuì -Mooh, capisco. Io mi avvio allora, Ginevra aspettami all'entrata.- e prese congedo, entrando nell'enorme edificio di marmo bianco dai dettagli blu e dorati.

-Cosa gli è successo?- domandò Emmalin ma Ginevra scosse la testa -Non lo so... stamattina l'ho incontrato per la prima volta in due giorni ed era già così. Mi ha detto che si tratta di una sorta di potenziamento sperimentale ideato dalla principessa Yukino”-

Yato fissò il punto in cui era svanito lo spirito stellare e disse -Devo parlare subito con Leo-sama. Ayumi, Emmalin, venite con me. Ginevra, tu fa come ti ha detto. Meglio non creare problemi.- e la superò, senza accorgersi del fatto che la bionda era di nuovo avvampata. Ayumi la fissò con sguardo malizioso ma poi seguì il guardiano del Leone insieme a Emmalin.

“Eh eh eh... penso proprio che mi divertirò con questi due.”pensò la guardiana dell'Ariete con un sorrisetto diabolico sulle labbra, entrando nell'imponente castello del Re.


 

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

Hitomi era nella sua stanza a meditare quando la sua giovane allieva vi irruppe con veemenza, senza nemmeno bussare.

-Ce l'ho fatta Hito-rin!-

La Guardiana si girò verso la porta, accogliendo con un sorriso la ragazza dai lunghi capelli biondo chiari che era appena entrata. Le arrivavano fino al fondo schiena, con alcune treccine che le ricadevano ai lati del viso. Gli occhi erano allegri e vivaci, di colore viola con varie sfumature. Una bella ragazza di circa sedici anni dal fisico magro e dalla statura normale, che aveva dedicato tutta la sua vita all'allenamento per diventare un giorno la nuova Guardiana dei Pesci.

-Cosa hai fatto, Nami-chan?- le chiese sorridendole dolcemente.

-Sono riuscita ad evocare uno Spirito molto molto potente! Mi ha accettata!-

Hakawa Nami era la più esuberante tra i suoi allievi, come anche la più promettente. Aveva un carattere allegro e determinato, perfetto per un Guardiano degno di tale nome, la miglior candidata a succederla se mai avesse deciso di ritirarsi. Non sarebbe successo tanto presto certo, ma ogni Guardiano doveva avere un allievo pronto a sostituirlo in caso di necessità, poiché ogni casata con poteva assolutamente restare senza di esso, per nessun motivo.

-Molto bene Nami-chan! Continua ad esercitarti, e mi raccomando di non approfittare della gentilezza degli spiriti che evochi. Noi della Casata dei Pesci possediamo la magia dell'evocazione, traiamo i nostri poteri dagli spiriti della natura e dalle creature con cui stingiamo legami e contratti, per questo siamo anche quelli che più di tutti devono portare rispetto verso i propri compagni.- spiegò paziente.- Ricorda, più rispetto avrai per gli spiriti, più riuscirai ad evocarne di potenti.-

-Lo so bene Hito-chan! Vedrai che un giorno ti supererò e sarà la nuova Guardiana!-

Hitomi rise dell'entusiasmo di Nami, ma di certo non si sarebbe lasciata battere tanto facilmente. Era il suo ruolo dopotutto e non l'avrebbe ceduto facilmente.

-Vedremo-.

In quel momento percepì la presenza di qualcuno al di fuori della porta, ed un istante dopo qualcuno bussò. Ancor prima che permettesse all'ospite di farsi avanti Hitomi già sapeva di chi si trattava.

-Lance, qual buon vento!-

Era raro che il guardiano del Capricorno le andasse a far visita, e dalle vibrazioni turbate che percepiva provenire da lui non doveva certo essere una visita di piacere. Con lui vi era la giovane Alexis, anch'essa turbata quanto il maestro.

-Buongiorno Hitomi, ti chiedo scusa per il disturbo, ma aveva urgente bisogno di parlarti-.

-Qualcosa non va? Sembri molto preoccupato...-

Lance abbassò per un attimo lo sguardo, incerto come spiegare alla Guardiana tutte le informazioni che aveva ricevuto da Yato non molto tempo prima, nel palazzo del Re.

-Temo che le mie previsioni fossero giuste, la tredicesima ha fatto la sua mossa.- Hitomi irrigidì i muscoli ed aprì la bocca per dire qualcosa, ma la voce non le uscì. Lasciò che Lance continuasse la sua spiegazione -Ho parlato con Yato poco fa, lui Ayumi ed una ragazza della Casata del Sagittario, Emmalin, sono stati attaccati da un certo Pride, sul territorio della tredicesima casata-.

-I sette peccati...-

-Esatto-.

Nami non capiva di cosa i due Guardiani stessero parlando, ma dall'espressione preoccupata di entrambi capì che la questione era grave. Si avvicinò ad Alexis, che sicuramente ne sapeva molto più di lei in merito a quella storia.

-Ehi Alex, tu sai di che parlano?- Alexis si girò verso di lei, annuendo.

-I sette peccati capitali sono i più fedeli servitori del Capo Casata del Serpente, lo stesso che anni fa è stato sconfitto dal Re e dagli Spiriti Maggiori tutti uniti...-

-Ophiucus....-

-Proprio lui. Se i suoi scagnozzi sono tornati ed hanno attaccato Yato-san, Ayumi e Emmalin, allora è probabile che...-

-Anche lui sia tornato-.

Alexis annuì. Nami si fece all'improvviso più seria, conscia ora del pericolo che stavano correndo tutti gli Spiriti Stellari di ogni Casata. Perché il signore dei serpenti era il nemico giurato del loro Re, ed ognuno di loro sapeva quanto terribile fosse stata la sua minaccia durante la precedente guerra. Un suo ritorno non poteva portare altro che disastri.

-Hito-rin...- Nami si avvicinò alla propria maestra, seria e composta ma leggermente timorosa del futuro che li attendeva -È vero? Ophiucus sta tornando?- ma Hitomi non sapeva davvero come risponderle.

-Probabilmente si, anche se non ne siamo completamente sicuri.- fu Lance a rispondere al posto di Hitomi, non lasciando trasparire alcuna preoccupazione -Se così fosse però, gli Spiriti Maggiori vanno assolutamente avvertiti-.

-Ma Maestro, ora sono tutti alla riunione organizzata dalle principesse.- gli fece notare Alexis.

-Lo so Alex, ma dobbiamo avvisarli il prima possibile, se questa storia non fosse solo frutto di una nostra paranoia, saremmo tutti nei guai-.

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

Neren e Renne saltellavano in avanti, compiendo dei salti incredibilmente lunghi e leggeri, fissando un punto indefinito davanti a loro e con le guance gonfie. Le altre persone sembravano trovarle buffe, ma bastava un'occhiataccia delle due per far cessare qualsiasi risatina, chiunque fosse a produrla.

-Siete ancora offese?- domandarono due piccoli esseri azzurri che svolazzavano davanti a loro. Entrambi erano alti sui trenta centimetri ed erano due gocce d'acqua: stesse piccole antenne sulla testa, stessi occhi bianchi e stessi arti piccoli e tozzi ma avevano tre cose che li distinguevano: il primo indossava dei pantaloncini arancioni, aveva una specie di cinghia marrone che partiva dalla spalla destra scendendo diagonalmente e sorrideva mentre il secondo aveva pantaloncini neri, una cinghia che scendeva diagonalmente dalla spalla sinistra e sembrava triste.

-Ovvio che lo siamo.- sbuffò Neren fulminando i due piccoli spiriti.

-Ci avete mandato a fare la spesa e non ci volete dire a cosa vi servono quelle cose.- aggiunse Renne, imitando la gemella.

-Scusate, ma è una cosa che non possiamo ancora svelarvi.- si difesero i due spiriti stellari. Neren sbuffò un'ultima volta, tornando quella di sempre -E va bene... per questa volta non andremo avanti. Tanto ora toccherà a voi sorbirvi una lunga riunione con gli altri.-

Renne ghignò divertita e un gocciolone cadde sugli Spiriti Stellari dei Gemelli, che annuirono con amarezza. Infondo era una cosa che toccava sia ai Guardiani che agli Spirit Stellari Maggiori.

-Per lo meno potremo aspettarti all'interno. Questa luce mi sta iniziando a dar venire mal di testa.- riprese la guardiana dei Gemelli, riferendosi alla luce del Sole che illuminava tutto il regno.

-Inoltre non c'è molta gente! Avevo già paura all'idea di una folla spropositata di persone!- aggiunse Renne quando il piccolo gruppo raggiunse l'entrata per il castello assegnata ai Gemelli. Un soldato, dopo una breve verifica, fece entrare Gemi e Mini, seguiti da Neren e Renne.

-Bene, noi andiamo allora. Aspettateci qua.- dissero i due per poi dirigersi lungo un corridoio. Neren si appoggiò ad una parete, fino a sedersi per terra. L'attesa sarebbe stata una rottura infernale.

Dopo pochi istanti, notò che Renne era rimasta in piedi e sembrava alquanto nervosa. Neren la fissò intensamente per diversi secondi e alla fine chiese -Sei andata in bagno prima di uscire?-

Renne scosse la testa a scatti, facendo sospirare la gemella spirituale.

-Vacci prima che finisca la riunione o Gemi-sama e Mini-sama rideranno fino alla fine dei tempi!- borbottò la Guardiana e la gemella, in tempo zero, corse lungo un corridoio naturale. Solo dopo pochi minuti e Neren sorse un grosso dubbio “Ma Renne sa dove sono i bagni...?”


 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

Leo si accomodò sulla sua poltrona, accavallando una gamba sull'altra e lanciando delle brevi occhiate ai suoi compagni. Alla sua destra vi erano Aries e Sagittarius, mentre alla sua sinistra c'erano Scorpio, Aquarius, impegnata con il fidanzato a fare moine varie, e Libra.

Dall'altro lato del lungo tavolo, esattamente di fronte a lui, c'era il suo vecchio amico Caprico, seduto alla destra di Gemi e Mini, arrivati da poco, e di Pisces, entrambi seduti in maniera composta.

Mancavano solo Cancer, Virgo e Taurus ma prima arrivarono le principesse Lucy e Yukino, venendo accolte con un profondo inchino da parte di tutti i presenti. Le due ragazze si sedettero su due poltrone leggermente più grandi a capotavola, sistemandosi le lunghe vesti blu, dorate e bianche, mentre il trono alle loro spalle rimase vuoto.

-Lucy-sama... Yukino-sama...- iniziò Caprico -So che mancano ancora tre spiriti stellari, ma vorrei chiedervi già il motivo di tale riunione.-

-Non preoccuparti Caprico.- lo rassicurò Yukino con un sorriso -Gli altri stanno arrivando-.

In quel preciso istante, il portone della sala si aprì e tre figure fecero il loro ingresso, lasciando basiti tutti i presenti tranne la stessa Yukino.

Virgo e Taurus entrarono per primi, seguiti da quello che pareva Cancer, anche se ora portava una grossa pettinatura afro rossa, dei pantaloni neri lucidi dai dettagli dorati abbinati a degli stivali del medesimo colore, una cinghia nera a X sul petto con fiocco dorato intorno al collo e, dettaglio più evidente, le sue braccia erano diventate quelle di un granchio, con tanto di chele bianche e rosse.

-Virgo... Cancer... Taurus... ma che diavolo vi è successo?!- sbottò Leo sorpreso come gli altri se non di più.

-Calmati Leo.- disse Virgo con uno strano sorriso -Questo è un potenziamento sperimentale della principessa Yukino. In cambio di un potere maggiore, abbiamo subito un piccolo cambiamento nell'aspetto ma tra qualche giorno saremo tali e quali a prima.-

Leo non parve tranquillizzarsi con quella spiegazione, mentre Lucy chiese alla sorella -Yukino... che significa?-

-Direi che, ora che ci siamo tutti, possiamo iniziare.- esclamò Yukino alzandosi in piedi, mentre gli ultimi arrivati si sedevano -Nostro padre non è qui presente oggi a causa di un malore che lo ha reso molto debole. I dottori dicono che il peggio è passato, ma ormai è da diversi mesi che ha questi malori e ogni volta sono sempre più forti.-

Caprico e Leo si scambiarono un'occhiata preoccupata e lo stesso fecero gli altri spiriti stellari. Nessuno di loro sapeva di quei malori, ma lo sguardo serio che aveva assunto la principessa Lucy non lasciava alcuna opzione: il Re stava davvero male.

-Perciò, abbiamo organizzato questa riunione sotto sua indicazione. Stando a quanto lui crede, non gli resta molto tempo e, che stia scherzando o meno, ha deciso di trovare un erede al più presto, perciò io e mia sorella Lucy siamo entrambe candidate a regnare sul Regno degli Spiriti Stellari, ma purtroppo non possiamo governare insieme.- continuò Yukino con voce calma e ferma -Perciò è stato deciso di organizzare un torneo!-

-Un torneo?- domandò Caprico leggermente confuso.

Yukino annuì e spiegò il tutto -Parteciperanno tutte le casate. Ciascuna casata sceglierà da che parte schierarsi, se dalla mia o da quella di mia sorella. Quando, alla fine del torneo, avremo un vincitore o una vincitrice, la sua casata di appartenenza indicherà la futura regina. Inoltre questa sarà un'ottima occasione per avvicinare i membri delle varie casate.-

-In che cosa consisterebbe il torneo?- domandò Aries leggermente preoccupata dal fatto di dover combattere contro i suoi compagni.

-Tranquilla Aries, nessuno di voi combatterà.- la tranquillizzò Lucy sorridendo -A partecipare saranno i vostri Guardiani. Nella prima fase del torneo, si svolgeranno delle prove con tutti i partecipanti presenti e quattro di essi verranno eliminati.-

-Gli otto rimasti prenderanno parte ad una classica serie di scontri ad eliminazione diretta grazie alla quale avremo un vincitore.- concluse Yukino sorridendo come la sorella.

-I nostri guardiani? Siete sicure? Alcuni di loro sono dei novizi.- obiettò la più anziana dei Pesci, mentre il figlio annuiva.

-Lo sappiamo, ma se hanno raggiunto quel titolo, significa che hanno le capacità necessarie per rendervi onore.- disse Yukino -Ora, a voi la decisione. Con chi vi schierate?-

I vari spiriti stellari si guardarono tra di loro e, dopo qualche minuto, Virgo, Taurus e Cancer si schierarono dalla parte della principessa Yukino, seguiti poi da Pisces e Libra ed infine Sagittarius, mentre gli altri sei si schierarono con Lucy.

Yukino annuì soddisfatta -Bene, le decisioni sono state prese. Il torneo si svolgerà tra cinque giorni, cosicché i vostri Guardiani possano prepararsi a dovere. Potete andare.-

Uno a uno, i vari Spiriti si alzarono e se ne andarono, mentre le due principesse venivano raggiunte dalle loro guardie del corpo. Vicino a Lucy arrivò un ragazzo dagli occhi neri con una folta chioma rosata, con indosso dei pantaloni bianchi abbinati ad una giacchetta blu, dei sandali blu e una sciarpa a scaglie rosa.

Di fianco a Yukino, invece, arrivò un ragazzo dai capelli neri con gli occhi rossi dai vestiti eleganti e semplici ma scuri e cupi rispetto allo standard del regno: stivali lucidi neri, pantaloni scuri, una maglia nera e una mantella nera con dettagli rossi, così come la katana che portava appesa al fianco destro.

-Grazie Natsu, ora possiamo andare da mio padre.- ringraziò Lucy, alzandosi e uscendo dalla stanza, mentre Yukino, dopo essersi alzata, disse -Rogue, io ti precedo, tu procurati quel dono per mio padre che tanto voleva.-

-Sì principessa Yukino.- annuì Rogue per poi dissolversi in pura ombra e svanire nel nulla, mentre Yukino seguiva tranquillamente la sorella.


 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

Dopo aver parlato con Hitomi, Ashuros era rimasto nella sua stanza per cercare di ricomporre il cubo di Rubik che Nikki gli aveva distrutto.

Da quando avevano avuto quel piccolo screzio non si era più fatta vedere, niente più agguati, irruzioni né molestie di alcun genere. Era riuscito a passare del tempo in completa tranquillità, ritrovando così il proprio equilibrio interiore che la Guardiana della Vergine era riuscita a scombinargli. Eppure qualcosa mancava.

Era talmente abituato alla presenza fastidiosa e perenne di Nikki che non riusciva a ricordare un solo momento in cui lei non fosse presente, pronta a tormentarlo con le sue inutili chiacchiere. E inspiegabilmente quella presenza fastidiosa in qualche modo a lui incomprensibile gli mancava.

Un bussare insistente alla porta lo distrasse dai suoi pensieri.

-Ehm, è permesso Ashuros-san?-

L'ampio sorriso di Arnold fece capolino da dietro la porta, seguito a ruota dai lunghi e lisci capelli rosa di Daisy. Ashuros si mise a sedere sul letto, facendo accomodare la ragazza nella stanza.

-Volevi vederci?- la domanda del pipistrello fu diretta, ed il Guardiano semplicemente annuì.

-C'era qualcosa che volevo chiederti.- incominciò.- Per quale motivo anche tu eri nella mia stanza quel giorno? Voglio dire, da Nikki me lo sarei aspettato, ma non da te.-

Daisy si agitò immediatamente, con il viso che in un secondo s'imporporò di un rosso intenso. -No... ecco noi... avevamo sentito strani rumori così... non volevamo spiare!- agitò le braccia, mentre Arnold spiegava ciò che la ragazza non riusciva a dire.

-MI DISPIACE!- fu l'urlo alla fine del discorso, lanciato a pieni polmoni dalla ragazza stessa, a cui seguì un profondo inchino. Tanto fu lo stupore del guardiano, che non aspettandosi una tale enfasi, sussulto per la sorpresa

Daisy si preparò ad una veloce ritirata, ma non riuscì nemmeno ad imboccare l'uscita che Ashuros la bloccò per un polso -Aspetta un attimo, non sono arrabbiato, non c'è bisogno di correre via così.-

La ragazza si voltò verso l'albino, fissando i grandi occhi verdi in quelli rossi dell'albino mascherato che ancora le teneva stretto il polso. Fremette, intimorita da quegli occhi rossi che anche da sotto la maschera erano capaci di trapassarla e sondarla dalla testa ai piedi.

Quando finalmente la lasciò, Daisy sembrò essersi calmata ed aver riacquistato almeno in parte il controllo di se.

-Ehm Ashuros-san...- iniziò ancora Arnold, nascondendo in parte il viso della ragazza.- Volevamo inoltre chiederti notizie su Nikki... lei sta bene?-

Ashuros si stupì di quella domanda. Tutti nella Casata della Bilancia sapevano che Daisy non aveva molti amici, e che a causa di alcuni maltrattamenti subiti quando era bambina non si apriva facilmente con le persone. Ma a quanto sembrava era riuscita a legarsi con Nikki in quel poco tempo in cui si erano incontrate.

-Sta bene... credo. In verità non la vedo da quando mi sono arrabbiato con lei.-

-Non credi di essere stato... un po' duro con lei, Ashuros-san?- grandioso, ora perfino un pipistrello pupazzo ci si metteva a fargli la predica, ma nessuno che vedesse le cose dal suo punto di vista?

-Sei la seconda persona che me lo dice, forse dovrei andare a scusarmi, ti va di venire con me a trovarla?-

Daisy sgranò gli occhi, sorpresa da tale proposta, ma si lasciò presto andare ad un timido sorriso, annuendo felice. Aveva preso in simpatia Nikki, e non le sarebbe dispiaciuto poterla rivedere e chiacchierare con lei.

Ashuros annuì, incamminandosi verso la porta seguito a ruota dalla ragazza e dal pupazzo.

Aveva avuto un'idea brillante. Se Daisy e Nikki diventavano amiche, lui avrebbe potuto scusarsi senza poi temere che la biondina s'infiltrasse nella sua stanza nuovamente, e chissà che con Daisy a distrarla avrebbe avuto finalmente un po' di pace senza sensi di colpa e senza persone pronte ad alimentarli.



~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

-Ma dove diavolo si è cacciata Renne?!- urlò istericamente Neren rimuovendo l'ennesimo filo dal tappeto blu sul pavimento. Era stata generosa e l'aveva lasciata andare, sapendo bene quanto amasse la libertà come lei... ma così facendo lei si era incatenata a quel posto dato che Gemi-sama e Mini-sama sarebbero potuti tornare da un momento all'altro.

La guardiana fu sul punto di alzarsi e andare a fare a botte con il primo soldato che le sarebbe passato per mano, ma una voce alle sue spalle la distolse da quel pensiero -Neren? Che cosa ci fai qui? E cosa stai facendo a quel tappeto?-

Neren si girò di colpo, ritrovandosi di fronte alla guardiana dello Scorpione. Akane la fissò con sguardo interrogativo e l'altra, con le lacrime agli occhi, urlò -Finalmente qualcuno con cui parlare!!!-

-Eh?- fu l'unico commento di Akane prima che Neren le spiegasse a macchinetta quello che era successo.

-Quindi... Renne è andata in bagno e non è più tornata?- domandò Akane e Neren annuì -Ormai sono sull'orlo di una crisi isterica e tra poco giuro che mi metterò a picchiare il muro!-

Akane accennò un piccolo ghigno e le propose -Vuoi fare a botte? Oggi è stata una giornata davvero noiosa e potrei divertirmi!-

La cosa parve stuzzicare Neren ma qualcuno tirò per i vestiti Akane e le due ragazze portarono la loro attenzione sul povero Hazumi, che non era manco stato calcolato dalla guardiana dei Gemelli.

-Ehi Hazu! Ci sei anche tu?- domandò Neren e lui annuì, nascondendosi poi pian piano dietro alla guardiana della sua casata.

-Ho deciso di portarlo con me per evitare che tornasse sulla Terra senza permesso.- spiegò Akane -Mi sa che è meglio rimandare quella scazzottata. Vuoi una mano a cercare Renne?-

-Spiacente ma è una cosa che devo risolvere da sola.- spiegò Neren con un sorriso leggermente tirato. Hazumi alzò gli occhi al cielo. Stesso orgoglio spropositato e mania di fare a botte... ecco cosa accomunava le guardiane dei gemelli e dello Scorpione.

“Speriamo che Renne sappia cavarsela...” pensò il giovane, lanciando una breve occhiata al corridoio, mentre le altre due riprendevano a discutere.


 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

-Mi sono persaaaaa...- mugugnò Renne guardandosi attorno. Quei corridoi sembravano tutti uguali e lei aveva ormai perso ogni speranza per trovare un maledettissimo bagno.

Continuò a camminare per diversi minuti, finché, girando un angolo, non vide Aries in fondo al corridoio. Veloce come una lepre, tornò dietro all'angolo e sporse leggermente la testa, notando che Aries stava parlando con qualcuno nell'ombra.

-Non è da te andare in giro da solo...- commentò lo Spirito Stellare, visibilmente preoccupata, quando la figura nell'ombra le porse una gemma perfetta di colore viola -Un dono.-

Renne vide chiaramente la pelle pallida della persona e diversi simboli neri sull'intero braccio. Aries fissò curiosa la gemma ma, quando la sfiorò con un dito, una grossa aura nera la avvolse, facendola urlare per il dolore.

La ragazza si portò le mani sulla fronte continuando ad urlare, finché l'aura nera non la avvolse del tutto. Renne si portò una mano sulla bocca per fare meno rumore e, pochi istanti dopo, l'aura si diradò, mostrando una nuova Aries.

Ora la carnagione della ragazza era abbronzata, i capelli erano ispidi e lunghi fino al fondo-schiena, mentre gli occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole con le lenti rosse. Le braccia erano coperte da dei guanti di pelliccia marrone fino a poco sotto le spalle, mentre ai piedi calzava degli stivali di pelliccia del medesimo colore che terminavano sulle ginocchia.

Il corpo era avvolto in uno strano vestito di pelliccia bianca senza maniche e al collo aveva un collare da cui partivano due catene che, passando vicino alle anche, si riattaccavano dietro al collare.

-Oh... ora va meglio.- disse la ragazza con un ghigno guardandosi le mani per poi volgere rapidamente lo sguardo in direzione di Renne, la quale tirò subito indietro la testa, iniziando a tremare leggermente.

Un secondo dopo, Aries sbucò da dietro l'angolo, menando un'artigliata al muro ma davanti a lei non c'era nessuno. Spostando lo sguardo sulla sinistra, notò delle lunghe tende blu che coprivano una finestra mentre le altre lungo il corridoio erano tirate ai lati.

La rosata si leccò le labbra e si avvicinò lentamente alle tende per poi afferrarle di scatto ma una voce le domandò -Aries-sama? Siete davvero voi?-

La ragazza si girò verso la sua destra, osservando con sguardo indagatore Akane, Neren e Hazumi, intenti ad avvicinarsi a lei. Dopo un attimo di incertezza, lei sorrise e domandò -Ma certo che sono io, non vi piace il mio nuovo look?-

Akane assottigliò lo sguardo per un secondo ma alla fine scoppiò a ridere, facendole i complimenti per l'abbronzatura. Aries rise a sua volta per poi avviarsi verso di loro, superandoli senza neanche guardarli.

Neren si avvicinò allora alle tende ma Hazumi le afferrò di impeto un polso e disse -Credo di aver sentito Renne! Da questa parte!- e la trascinò nel corridoio dalla quale era arrivata Aries, con una Neren alquanto confusa al seguito.

-Ehi Hazumi che stai...?!- iniziò Neren ma il ragazzo sibilò -C'era un'aura oscura attorno ad Aries-sama...”

Akane si sporse da dietro l'angolo, notando che Aries era svanita, così si avvicinò alla tenda e la discostò, trovando Renne in ginocchio con gli occhi prossimi alle lacrime e pieni di terrore.

-Renne...- commentò Neren avvicinandosi alla sua gemella spirituale per poi abbracciarla di colpo.

-A... Aries-sama... qualcuno... qualcuno le ha fatto qualcosa...- sussurrò Renne, mentre Akane e Hazumi si scambiavano un'occhiata preoccupata.

-Dobbiamo parlarne con Scorpio-sama.- disse la guardiana e il compagno annuì -Ma prima... accompagniamole da Gemi-sama e Mini-sama, è meglio non rischiare...-

 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

 

-Cosa significa che nessuno può vederla?- Quando arrivarono alla Casata della Vergine, Ashuros e Daisy capirono all'istante che qualcosa non andava.

-Sono spiacente, ma Virgo-sama ha disposto che nessuno può incontrare Nikki-sama per oggi senza il suo permesso.-

Ashuros si era allontanato nervosamente, con Daisy alle sua spalle che lo seguiva pensierosa. Nessuna di quelle disposizioni aveva senso per lui.

-Eppure è strano, sapevo che Nikki non poteva uscire, non che nessuno potesse entrare.- Ashuros rifletteva ad alta voce mentre camminava avanti e indietro, cercando una soluzione che non sembrava volersi mostrare ai suoi occhi.

-Cosa facciamo adesso Ashuros-san?-

Ma alla domanda di Arnold l'albino non sapeva davvero cosa rispondere. Poi ebbe l'illuminazione.

-Ehi Daisy, se io annullassi la gravità attorno a te riusciresti ad arrivare a quella finestra lassù? Se non sbaglio è là che si trova la stanza di Nikki-.

Un po' timorosa per via dell'altezza, Daisy annuì decisa, pronta all'azione.

Intanto, chiusa nella sua stanza e ormai stremata, Nikki non sapeva più che pesci pigliare. Aveva provato di tutto per riuscire a rompere quella dannata barriera, ma sembrava che nulla potesse scalfirla, nemmeno la sua riscrittura sembrava funzionare.

-Maledizione! La mia magia dovrebbe essere la più forte, dovrei poter riscrivere ogni cosa, e allora perché? Perché non riesco a uscire?!-

Presto il fiatone dato dalla fatica svanì, trasformandosi in un basso ringhio sommesso. Una strana aura l'avvolse e l'occhio destro sembrò mutare di colore. L'iride si colorò di un rosso intenso, mentre il bianco che la circondava diventava via via sempre più nero, sempre più scuro.

-Psss Nikki! Ehi Nikki!-

L'aura svanì, l'occhio tornò normale in un solo istante, e quando Nikki si girò verso la finestra quasi si mise a piangere. Daisy e Arnold erano lì fuori, e la fissavano sorridenti.

-Daisy-chan! Sono così felice di vederti! Sono talmente felice che anche vedere quel pupazzo non mi spaventa più!-

-Ma che maleducata! E noi che siamo venuti a farti visita!-

Nikki rise, ma presto la sua espressione divenne triste e cupa. Non era da lei piangere, ma in quel momento non voleva fare altro.

-Si può sapere che è successo? All'ingresso non ci lasciano nemmeno passare!-

-È stata Virgo-sama a disporre ciò, non so cosa le sia successo, ma ha sigillato la mia stanza in modo che nessuno potesse entrare o uscire a meno che lei non lo volesse.- spiegò affranta -Nemmeno la mia riscrittura funziona. E per di più, c'è qualcosa di strano in Virgo-sama, è....diversa.-

Daisy vide l'amica triste ed abbattuta, ed anche lei provò le stesse emozioni, ma per una volta non si lasciò dominare dallo sconforto. Voleva aiutarla a tutti i costi, e con l'aiuto di Ashuros-san ce l'avrebbe fatta.

-Non preoccuparti, vedrai che penseremo qualcosa ed insieme ad Ashuros-san riusciremo a liberarti.- sentendo il nome del ragazzo, Nikki rialzò il capo, stupita.

-C'è anche lui?- Daisy annuì, ed un tenero sorriso le increspò il volto -Allora di a quello stupido che si dia una mossa a salvarmi, e che sto ancora aspettando delle scuse per il modo in cui mi ha trattata!- sorridendo a sua volta la rosa annuì, ma in quel momento un rumore di passi le fece sussultare. Stava arrivando qualcuno.

-Presto Daisy-chan, vai via! Se ti vedono saranno guai grossi!-

Nikki ormai non aveva più alcun dubbio, nessun timore, perché i suoi amici l'avrebbero salvata presto, e non aveva bisogno di altre certezze per avere fiducia. Dal canto suo non si sarebbe arresa, ogni tentativo di fuga sarebbe stato tentato, ad ogni costo.


 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

Il lungo mantello nero ondeggiava al ritmo dei suoi passi, sfiorando il pavimento rovinato e coperto di polvere, mentre delle torce appese alle pareti proiettavano delle ombre indefinite ai suoi lati.

La donna si tolse il cappuccio e subito dopo il mantello, mostrando la sua chioma nera e gli occhi scuri come il suo rossetto, gettandolo in mano ad un servitore che si allontanò velocemente con un inchino.

Minerva andò a sedersi al posto di capotavola, fissando il tavolo di legno nero di fronte a lei, coperto con una tovaglia di lino e apparecchiato di tutto punto, con dei candelabri posti al centro per illuminare i vari posti.

Dopo essersi data una sistemata al suo lungo abito nero dai tratti orientali, si verso del vino rosso in un bicchiere e ne bevve un sorso, mentre un altro servitore le posizionava un piatto con dei bocconcini di carne davanti al petto.

-Li mangi tutti quelli?- domandò una voce maschile alla sua destra, facendo sorridere Minerva la quale, dopo aver masticato ed ingoiato il primo pezzo di carne, si girò verso il ragazzo dai corti capelli biondi legati in un codino alto che le aveva rivolto la domanda.

-Sì, Gluttony, li mangio tutti. Qualche piccolo lusso voglio ancora concedermelo.- rispose la donna incrociando gli occhi con quelli rossi del biondo. Lui alzò un sopracciglio e, grattandosi la piccola cicatrice a forma di X sullo zigomo destro, tornò a mangiare i suoi gamberi alla piastra, senza neanche preoccuparsi di rimuovere il carapace.

Di fianco a lui vi erano diversi piatti vuoti, eppure il suo fisico era l'esatto opposto di quello di qualcuno che mangiava così tanto. Era alto sul metro e novanta, la carnagione era leggermente abbronzata e il fisico snello e tonico dai muscoli definiti era messo in risalto da una maglietta senza maniche nera con il collo alto.

Le gambe erano coperte da dei pantaloni verde militare scuro particolarmente larghi ma che si stringevano sulle caviglie, dove entravano dentro ad un paio di anfibi neri. Come accessori, invece, portava dei bracciali in metallo ai polsi, con dei decori in rilievo raffiguranti dei serpenti, e un ciondolo di ametista appeso al collo.

-Eppure mangi sempre quegli ottimi pasti a palazzo...- bofonchiò Gluttony passando ad un piatto pieno di cosce di pollo fritte, quando, alla sua destra, andò a sedersi un ragazzino che dimostrava circa quindici anni. Il giovane posò i suoi occhi gialli su Gluttony e, con uno strano sorriso, chiese -Ehilà come va? Non è che potresti darmi una di quelle cosce di pollo? Ne voglio davvero una!-

Gluttony morse un boccone con tale forza da spaccare l'osso e, spostando lo sguardo sul ragazzino, chiese a sua volta -Hai detto qualcosa, Greed?-

Il ragazzino si mise a ridere, scostando qualcosa con la mano -Non preoccuparti, stavo scherzando! Potresti almeno passarmi del vino?-

Il biondo fece per passargli una brocca di liquore, ma all'ultimo la allontanò -I bambini non possono bere alcolici-.

-Stai scherzando spero! Hai idea di quanti anni ho?!- urlò inviperito Greed alzandosi in piedi e facendo ondeggiare i suoi lunghissimi capelli viola raccolti in una coda alta, mentre la pelle chiarissima si illuminava sotto la luce delle candele.

Gluttony lo fissò per qualche secondo, tornando poi a concentrarsi sul suo pasto, mentre Greed sospirava, posando lo sguardo sulle posate d'argento. Un leggero ghigno gli fece piegare le labbra e, dopo aver afferrato le sue, le mise nella tasca dei pantaloni neri, lunghi fino alle ginocchia, per poi sistemarsi un tovagliolo sulla camicia bianca ed iniziare a mangiare del pane con della carne essiccata.

Notando che la tavola era troppo alta, si tolse le scarpe nere e si mise in ginocchio sulla sedia, riuscendo così ad arrivare ad un'altezza congeniale.

-Gli altri dove sono, Greed?- domandò Minerva sorseggiando un altro bicchiere di vino.

-Ah? Mi hai preso per un cagnolino? Cercateli da sola.- sbottò Greed trucidandola con lo sguardo, per poi notare un pesce arrosto tra lui e Gluttony. I due si guardarono per qualche secondo, lanciandosi nello stesso istante verso la pietanza che però svanì all'ultimo, facendogli sbattere le facce sul tavolo, sotto lo sguardo ormai disperato di Minerva.

Greed rialzò la testa per primo, fissando con sguardo torvo la ragazza che gli aveva tolto il cibo da sotto il naso. Era nettamente più alta di lui, sul metro e ottanta circa, e in quanto a fisico non aveva nulla da invidiare a Minerva, essendo il suo snello, slanciato e sinuoso, dal seno abbondante e con una carnagione rosea.

I magnetici occhi argentati della giovane si incrociarono con quelli gialli del ragazzino e, con un ghigno sulle labbra che metteva in risalto i lunghi canini, chiese -Per caso volevi questo? Spiacente ma è mio!-

-Envy... dammelo ora o giuro che farò a pezzi quel corpicino che ti ritrovi.- sibilò Greed mostrando un ghigno simile ma la ragazza non batté ciglio, facendo ondeggiare i lunghi capelli neri che le ricadevano lungo la schiena -Proprio tu parli, razza di scriciolo?-

La ragazza si sedette poi di fronte al ragazzino, posando il pesce accanto a sé, scostando poi la lunga ciocca che le copriva l'occhio destro e sistemandosi il fiocco nero intorno al colletto del suo vestito rosso che le arrivava fino a poco sotto il fondo-schiena. Il fatto che il vestito fosse così corto permetteva alla ragazza di mettere in mostra le sinuose gambe scoperte, cosa che le dava parecchi vantaggi quando andava sulla Terra.

Dopo essersi tirata in su le maniche a sbuffo del vestito, afferrò il pesce con una mano e, sfruttando le sue unghie lunghe, lo aprì su un fianco, iniziando poi a mangiarlo pezzo per pezzo. Dopo qualche minuto, gettò nel piatto di Greed la lisca con la testa, rovinandogli la fetta di torta che si era preso pochi secondi prima.

-E' tutto tuo ora.- rise Envy, posando sul tavolo i piedi scalzi, senza curarsi degli altri. Greed strinse il suo calice con tanta forza fino a piegarlo e lo lanciò addosso alla ragazza ma quella lo evitò senza problemi ghignando.

-Vivaci come al solito vedo.- commentò una voce maschile alle spalle di Minerva e i due litiganti si girarono in contemporanea per folgorare con lo sguardo il nuovo arrivato -Stanne fuori Pride!-

Il ragazzo ghignò divertito nel vederli discutere e si sedette tra Minerva ed Envy, pulendosi le mani con un tovagliolo che si macchiò subito di rosso.

-E quel sangue di chi sarebbe?- domandò Greed, conoscendo già la risposta ma non si poteva mai sapere.

-Mi annoiavo e ho passato del tempo con una donna della servitù.- spiegò Pride con un ghigno, incrociando le braccia al petto e chiudendo gli occhi, appoggiandosi per bene allo schienale della sedia.

Greed e Envy si scambiarono una breve occhiata e, in contemporanea, dissero -Tre... due... uno...-

Non appena ebbero detto l'ultima parola, Pride sbatté con violenza un pugno sul tavolo, crepandolo pesantemente, e guardando Minerva le urlò -Perché Cazzo ci sei tu a capotavola, eh?! Forse non ti è ancora chiaro ma sono io il migliore tra di noi e io dovrei essere seduto lì!-

Minerva chiuse gli occhi, cercando in tutti i modi di non rispondere al suo compagno perché sapeva fin troppo bene quello che sarebbe successo se avesse aperto bocca. Questa sua decisione, però, diede vita ad una situazione ancora più tragica.

Pride si alzò in piedi e colpì nuovamente il tavolo, accorgendosi solo all'ultimo di aver distrutto un piatto con dei biscotti sopra. Gluttony, che non aveva fatto in tempo a prenderne neanche uno, si alzò in piedi a sua volta e sibilò -I miei dolci...-

Pride sostenne senza problemi lo sguardo iniettato di sangue di Gluttony e disse -Qualche problema? Ti consiglio di tornare a mangiare prima che decida di farti a pezzi!-

-Tsé, non riusciresti mai a sconfiggerlo, razza di megalomane.- commentò Greed con un ghigno che però venne prontamente punzecchiato da Envy -Almeno lui ci prova a combattere, a differenza tua!-

Mentre i quattro si mettevano a discutere animatamente, con Gluttony che si limitava a sibilare dolci paroline a Pride, Minerva sorseggiò il terzo bicchiere di vino, auto-imponendosi calma e pazienza. Non poteva permettersi di lasciarsi trasportare o quella riunione si sarebbe trasformata in un bagno di sangue.

-FOTTUTISSIMI MICROBI CHIUDETE QUELLE CAZZO DI FOGNE!!!-

I quattro litiganti si voltarono in contemporanea verso l'altro lato della sala, soffermando i loro sguardi su un ragazzo alto sul metro e novanta dai lunghi capelli neri racchiusi in una coda appoggiata sulla spalla destra e con gli occhi del medesimo colore e cupi. Il fisico ben piazzato del moro era coperto da un semplice gilet nero dai ricami dorati, dei pantaloni neri e scarpe scure.

Minerva sospirò di sollievo nel vederlo arrivare ma un servitore, rimasto in attesa dietro una colonna come molti altri, ebbe la brutta idea di avvicinarsi al ragazzo dicendogli -Wrath-sama ben arriv...!-

Con un manrovescio, il ragazzo gli spaccò il cranio contro una colonna, senza neanche guardarlo, e continuò verso la tavolata, dove Envy, Greed e Pride gli urlarono -Cerchi guai?!-

-Siete voi che li cercate! Mi state facendo incazzare con le vostre urla!-

-Tu sei sempre incazzato!- osservò Envy venendo poi supportata da Pride -Siediti e non rompere le palle! Devo prima finire la faccenda con questo ingordo!- e riportò lo sguardo su Gluttony che, dopo aver riacquistato la sua espressione pacata, si era messo a mangiare dei nuovi dolci portati da un servitore molto coraggioso.

-Ora basta!- tuonò Minerva sbattendo con forza il calice vuoto sul tavolo -Envy, dov'è Sloth?-

La ragazza fece spallucce scuotendo la testa -Alzarsi dal letto per percorrere un corridoio di oltre cento metri e mettersi a masticare cibo? Troppo faticoso...-

La donna si passò una mano esasperata sul volto, mentre Wrath andava a sedersi vicino a Greed, scambiando occhiate di fuoco con tutti i presenti eccetto Gluttony.

-Non importa, gli riferirai quanto sto per dire.- riprese Minerva -Il momento è ormai prossimo. Presto, il potente Ophiucus tornerà tra di noi e il mondo degli Spiriti Stellari sarà finalmente nostro come sarebbe sempre dovuto essere!-

-Era ora!- esultò Greed immaginandosi tutti i tesori delle varie casate. Tesori che sarebbero diventati suoi a tutti i costi.

-Come agiremo allora?- domandò Envy e Minerva -La principessa Yukino ha agito come previsto e tra alcuni giorni vi sarà un torneo dove parteciperanno tutti i guardiani delle varie casate... e ovviamente, la nostra casata sarà presente come le altre-.

-Non sarà troppo strana come cosa?- domandò Pride -La Tredicesima casata è stata distrutta nell'ultima guerra... come potrebbero mai accettare il nostro ritorno?-

-Oh a quello ci penserà la nostra cara Envy.- spiegò Minerva con un sorriso e la ragazza, intuendo il suo piano, annuì.

-Perfetto, allora chi parteciperà al torneo?- domandò Greed.

-Pride sarà il rappresentante della Tredicesima casata.- sentenziò Minerva, rendendo particolarmente emozionato il peccato capitale della Superbia che sperava di poter riaffrontare il guardiano del Leone.

Malgrado le urla di rabbia di Wrath, Minerva se ne andò portando con sé Gluttony, con evidente nervosismo di Greed, mentre Envy andava via e Pride si limitava a finire il suo pasto, immaginandosi i possibili spargimenti di sangue durante il torneo.

-Parteciperai anche tu al torneo.- disse Minerva. Gluttony posò lo sguardo su di lei ma non disse nulla, continuando a mangiare i suoi snack salati -Però non come guardiano della Casata del Serpente, bensì per un'altra casata.- concluse la donna con un sorriso affilato sulle labbra.


 

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~


 

Nikki era rimasta sdraiata sul suo letto dal momento in cui Daisy se n'era andata. L'idea che lei ed Ashuros fossero venuti per lei la rendeva estremamente felice, ma l'idea di non poterli vedere in una situazione più normale le stava martoriando l'anima.

“Maledizione... perché a me?” si domandò la ragazza, stringendo a sé un cuscino, quando la porta della camera si aprì e Virgo fece il suo ingresso.

-Esulta Nikki, tra pochi giorni vi sarà un torneo tra i guardiani delle varie casate per determinare la futura regina!- disse la rosata ghignando.

-Un torne... tra guardiani?- domandò Nikki sorpresa della cosa -Quindi io...-

-Tu non parteciperai ma resterai qua.- sentenziò all'istante Virgo, godendosi l'espressione delusa sul volto di Nikki -Qualcun altro ti sostituirà. Entra!-

La bionda alzò lo sguardo, incrociando i suoi occhi ametista con quelli rossi di un giovane ragazzo intento a mangiare degli snack. Entrambi si fissarono qualche secondo con gli occhi leggermente sgranati.

Nikki si portò una mano sul cuore, confusa da quelle strane emozioni che le stava trasmettendo.

“Perché...? Perché mi sembra di conoscerlo?”


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

*Angolino di Smiling & Jeo*

Jeo: Ehilà bella gente! Vi siamo mancati?

Smiling: Speriamo di si! Dunque, e anche questo capitolo è andato! Finalmente le cose iniziano a muoversi.

Jeo: Allura, abbiamo per voi alcune notizie, la prima fra tutte QUESTO È L'ULTIMO CAPITOLO IN CUI SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI!

Smiling: Secondo CI SERVIREBBERO OC MASCHI!

Jeo: Terzo non sarà più possibile essere peccati capitali, ci servivano e così li abbiamo creati noi u.u

Smiling:Quarto, ci mancano i Guardiani di ACQUARIO SAGITTARIO E CANCRO!!

Jeo:Se siete interessati bene, altrimenti ci arrangiamo e amen u.u!!

Smiling: Quinto..... no aspe, non ce n'è un quinto abbiamo finito qui!

Jeo: Bene allora, alla prossima ragazzi, speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto!

Da Smiling e Jeo è tutto, alla prossima!

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Jeo 95