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Autore: strawberry19    18/06/2015    1 recensioni
[yaoi]
[yaoi][yaoi]“Incominciò tutto un 23 febbraio, me lo ricordo come se fosse ieri.”
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Un osservatore, ecco cosa sono. Passo le mie giornate ad osservare tutto quello che mi circonda, notando ogni minimo dettaglio. Molto spesso mi danno dell'asociale, solo perché non parlo spesso con i miei compagni di classe o con le persone in generale. 

Ma, si sbagliano. Io non sono un asociale, a me piace parlare con gli altri. 
Forse, credo di essere un po' timido...
Io sono il tipo che, durante una conversazione con più persone, preferisce ascoltare e rimanere in silenzio, senza dire una parola. Dopo il primo anno alle medie ho deciso di incominciare a scrivere un diario: “Il diario dell'Osservatore”. Da quel giorno annotto ogni cosa che mi capita di notare con lo sguardo. Ogni minimo comportamento delle persone che mi circondano nella mia vita. Ogni minimo particolare. 

Non interagisco molto con gli altri, proprio perché preferisco non influenzare le mie idee e pensare che quella persona sia antipatica o no. Io sono un tipo neutrale, non mi metto a giudicare gli altri e... spero di non farlo mai. 

Comunque sia, uno di questi giorni si è trasferito nella mia classe un ragazzo piuttosto interessante. Non so come sia riuscito a catturare la mia attenzione solo con uno semplice scambio di sguardi tra me e lui... ma, è riuscito a mandare tutto all'aria. 
Principalmente io mi “occupo” di osservare tutto quello che ho attorno, non solo una persona. Ma da quando l'ho conosciuto, i miei pensieri e le mie annotazioni sul diario sono rivolte sempre più spesso a lui e alle sue azioni. 

Incominciò tutto un 23 febbraio, me lo ricordo come se fosse ieri.

- - -

● 20//년02월23일.

“Caro Diario,
oggi si è trasferito un nuovo alunno nella nostra classe. 
Tutte le attenzioni dei miei compagni si sono rivolte, sin da subito, su di lui. 
Questo ragazzo è riuscito a trarre tutte le attenzioni a sé. Devo ammetterlo, ha qualcosa di interessante che rapisce anche me. Ma, devo ‘resistere’, altrimenti i miei comportamenti da ottimo osservatore finiranno per rovinarsi, e solo per colpa sua. 

Fatto sta che mi sono ritrovato questo ‘redhead’ nel banco di fianco al mio. Appena si è seduto, mi sono girato ad osservarlo di profilo. Sembra così perfetto, non sono riuscito a distogliere lo sguardo da lui per tutta la giornata. Ho preferito rimanere a guardarlo piuttosto che osservare i comportamenti degli altri compagni di classe ed ascoltare le lezioni. 

Non so cosa mi è preso... ma domani non deve accadere lo stesso. No.”


- - -

Da quel giorno non ho passato un dannato minuto a non guardare quel viso così bello e quei lineamenti perfetti. Non pensavo di potermi interessare così tanto ad una persona a tal punto di rimanere ore a pensare solamente a lui. A tal punto che quando mancava, anche se solo per un giorno, mi ritrovavo a pensare cosa stesse facendo e se stesse bene. Giorno dopo giorno ho notato nel suo fisico ogni minimo dettaglio che mi portava a pensare sempre più una cosa: quel ragazzo, ovvero 현진 ( Hyon-jin ) era fantastico. Volevo conoscerlo, farmi un'idea di lui. Ed era la prima volta che volevo conoscere così a fondo una persona. 


                                                                                     - - -
● « 눈. »

La prima volta avevo notato da subito i suoi occhi. Neri come la notte. 
Ogni qualvolta li guardavo rimanevo incantato da quanta ‘luce’ emanavano. 
Lui rivolgeva il suo sguardo a me davvero raramente. Ma, quando lo faceva, mi sentivo felice.
Vorrei capire come riesce a rendermi felice anche solo con uno sguardo. Dev'essere magico questo ragazzo. Uno dei primi giorni di scuola mi fece l'occhiolino e sorrise in modo malizioso.
Mi fece prendere un colpo al cuore. Lo ammetto. 
Non ci potevo fare proprio niente. Li trovavo magnifici sin da subito.

- - -

Durante la ricreazione - un giorno - si avvicinò a me, sistemandosi i capelli con una mano. 
Quel gesto mi fece quasi sbavare. Non letteralmente, ahahah.

« Tu sei Hyon-su, vero? » Per un attimo il panico prese in possesso il mio corpo e la mia mente. Non sapevo bene come comportarmi. Feci un sorrisetto e incominciai a mordermi le labbra. Pian piano mi calmai, mi schiarii la voce e mi feci coraggio, parlandogli.
« E-esatto! Piacere di conoscerti... tu sei Hyon-jin, vero? » Annuì, incrociando le braccia e portandole al petto. Il suo viso divenne serio, ed io non riuscivo a capire cosa volesse di preciso da me. « Ho visto che spesso mi guardi durante le lezioni. Sono strano per caso? Oppure sei uno stalker? » Sgranai gli occhi. Dopo solo un paio di settimane ( parliamo di 7-8 circa ) aveva già capito quanto io mi fossi interessato a lui. « ... Non sei strano, e non sono uno stalker... »  Lui si leccò le labbra e mi portò con sé verso il bagno dei ragazzi, tenendomi per il polso. Ero confuso e spaventato, non avevo la più pallida idea di cosa fare.

« Ehi! Che intenzioni hai?! Perché non mi lasci andare?! » Per quanto gli ripetessi queste parole lui non si girava, né mi lasciava andare. Io non ero forte quanto lui, quindi non potevo certo riuscire a liberarmi dalla presa. Arrivati al bagno, aprì una delle porte e la chiuse all'istante alla sua schiena, spingendomi verso il muro. Portò entrambe le braccia ai lati della mia faccia, bloccandomi. Cercai di spingerlo via, ma non si spostava nemmeno di un centimetro. 

« Allora? Ti va di scopare? » Si passò una mano, di nuovo, sui capelli rossi che trovavo a dir poco stupendi. Deglutii rumorosamente, scuotendo il capo più e più volte. La mia intenzione non era scopare con lui, ma diventare suo amico; mi sarebbe bastato anche andare a prendere un gelato assieme, sinceramente.

Strinsi le spalle e aprii lentamente la bocca, inpirando lentamente. 
« Non voglio scopare con te--! Per chi mi hai preso? E sopratutto... la mia intenzione non era scopare con te! » Abbassai lo sguardo al pavimento, ero deluso. Non pensavo che lui volesse solo scopare, pensavo fosse diverso, non mi aspettavo nulla del genere.

« Allora perché non fai altro che guardarmi? Ogni volta che mi giravo mi ritrovavo i tuoi dannatissimi occhi puntati su di me! Se vuoi farti scopare, allora, vuoi dei soldi. Scommetto che sai che sono ricco, vero? » Scossi il capo di nuovo, non capivo perché si stesse comportando a quel modo. « Veramente io ti stavo guardando perché-- ecco, insomma... lasciamo perdere. Piuttosto, non sono interessato ai soldi, e non sapevo nemmeno che tu fossi ricco. »

Il rosso si allontanò da me, sbuffando. Sembrava parecchio seccato o, almeno, dal mio punto di vista. Alzò gli occhi al cielo e mi indicò la porta. « Puoi tornare in classe, pensavo fossi come gli altri... che mi cercano solo per scopare. » Camminai verso la porta, fermandomi di fianco a lui e grattandomi il capo. « Io non ho mai avuto intenzione di scoparti, a dire il vero. »
Uscii dal bagno senza aggiungere altro, so soltanto che lo lasciai senza parole. Di questo ero certo. Arrivato nel corridoio della scuola mi ritrovai 지원 ( Ji-won ) davanti - ovvero il mio amico d'infanzia - che mi guardò insospettito.

« Ji-won! » Feci un sorriso un po' nervoso, alzando il braccio e salutandolo con una mano.
« Hyon-su... Mh... » Sbattè le palpebre un paio di volte, appoggiando una spalla al muro di fianco a lui, mentre teneva le braccia incrociate.
« C-cosa c'è? Mi sembri arrabbiato... » Il suo sguardo si puntò sul mio viso, mentre alzava lentamente un soppraciglio. 

« Sembro? Sono arrabbiato! Perché sei andato in bagno con quel ragazzo?! Non avrete... » Si coprì la bocca con una mano, e sgranò gli occhi.
Sembra una di quelle drama queen, ahaha.
« Nonono! Non pensar male! Non è successo niente, solo-- ecco, mi ha un po' maltrattato... » Poco dopo vidi Hyon-jin passare affianco a Ji-won e dargli una spallata, facendo subito dopo un sorrisetto.


« Non credi che dovresti chiedere scusa?! » Ji sembrava parecchio incazzato, non sopportava vedermi con quel ragazzo. Ed io non capivo nemmeno perché. « Chiedere scusa? Te lo puoi scordare. » Mi lanciò uno sguardo, per poi leccarsi le labbra. Non ci stavo capendo più niente.

« Stai lontano dal mio migliore amico, o ti picchio... C... capito?! » Per quanto Ji cercasse di fare il ‘duro’, non ci riusciva per niente. Era riuscito a balbettare in modo tenero.
« Cosa vorresti fare tu? Balbetti come una mezza checca e vorresti picchiarmi? Ma per piacere; meno cazzate, ragazzino. » Lo prese per la maglietta, facendolo sbattere contro il muro. Il suo sguardo metteva paura, quegli occhi neri... non erano più tranquilli e dolci come prima, sembravano quelli di uno pronto ad uccidere dalla rabbia.

« Hyon-jin, calmati! Per favore! Non far del male a Ji-won... » Il rosso si staccò da lui per poi avvicinarsi a me, e avvicinare il proprio viso al mio orecchio sinistro. « Preparati, non te la farò passare liscia la prossima volta che ci vedremo. » Cosa voleva farmi? Picchiarmi? Sbattermi al muro oppure prendermi a mazzate? Mi sentivo le gambe tremare come non mai. Non potevo crederci: quel ragazzo non era dolce e carino come sembrava... 
   
 
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