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Autore: sg199885    26/06/2015    4 recensioni
Fantasic Fantasy è la città meravigliosa dove vivono tutti i personaggi di fantasia, che sta vivendo un periodo di crisi tremenda. Gwen ed Ace sono due poliziotti e compongono un team imbattibile.
e se arrivasse un terzo membro a rompere i loro equilibri e mettere confusione nel cuore di Gwen? e se in città arrivasse un temibile criminale a portare con se l'ombra inarrestabile e sconosciuta della morte?
COMMENTO DI ZATANNA
Hai fuso in una specie di opera sincretica e pazzoide personaggi provenienti da anime & manga (Bibi ed Ace da One Piece), dai cartoni animati/comics americani (Ben Ten e Spider Man) e perfino da quelli italiani (Winx), proiettandoli in un universo cupo, decadente, pericoloso e assolutamente distopico, e mantenendo inalterate o quasi le rispettive personalità. Devo dire che mi è piaciuta molto la storia vista fin qui = ), sia la trama sia le atmosfere, e anche i dialoghi! La fanfiction si presenta avvincente e suggestiva ;), e mi piace molto il modo in cui far interagire Gwen, Ace e Selina ("capelli VERDE vomito" XD...).
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nami, Nefertari Bibi, Portuguese D. Ace, Sorpresa | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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WELCOME TO FANTASTIC FANTASY

CAPITOLO 1: UNA NUOVA COLLEGA

Sono anni ormai che ho smesso di chiedermi quale sia stato il momento in cui il nostro mondo ha smesso di essere un'oasi felice, da quando ha perso i suoi colori e la sua magia... Ho smesso anche di chiedermi perché sia successo, se si sarebbe potuto evitare, se la colpa è stata anche un po' nostra; ho smesso di pormi DOMANDE, perché, cari miei, se ti perdi ad affrontare i grandi problemi della vita, finisce che perdi anche quel poco di te stessa che ti rimane, quel poco che non devi al tuo disegnatore...
Forse è il caso che vi spieghi un paio di cosette prima che mi prendiate per pazza, anche se non so quanto possa non essere vero.
Non mi renderò ridicola immedesimandomi nel ruolo della narratrice sfigata, quindi cercherò di essere rapida e concisa:
Io inizierei parlando di me, anche se non credo ci sia molto da dire... All'anagrafe mi hanno battezzata Gwen Tennison, e si, sono proprio io la spalla sfigata della serie "ben ten"; cosa potrei aggiungere? Da quando hanno rimpiazzato tutto il cast sostituendoci alle nostre fotocopie disegnate da qualche specie di paralitico mio cugino si è dato all'alcolismo senza freni per annegare la depressione e io mi sono trovata un impiego per pagarmi l'affitto di una bettola nel quartiere più malfamato di Fantastic Fantasy.
Fantasy è il nostro mondo, l'universo che vive dei sogni della gente e che è la dimora di noi personaggi di fantasia, ai suoi tempi era un posto meraviglioso, a metà tra il paradiso terrestre e Las Vegas, ora però sta lentamente cadendo a pezzi, forse perché i bambini, che erano la nostra forza maggiore ormai crescono troppo in fretta, senza badare più a noi, o forse perché i nostri creatori, i nostri PADRI ormai ci pensano solo per merchandising e non si curano più dei frutti del loro estro... Fatto sta che ormai di fantastico la metropoli non ha proprio più un cazzo.
Io vivo a Network Hill, che, a parte l'assonanza, con quella specie di scenaio paradisiaco del film con Hugh Grant e Giulia Roberts non ha proprio niente da spartire... Diciamo che sembra più che altro la peggior caricatura del Bronx. Ormai nei bassi fondi dettano legge gli ex cattivi delle serie Tv animate, che dopo la chiusura delle loro storie non si sono fatti scoraggiare e si sono associati sotto forma di mafie, l'unico motivo per cui non sono rimasta secca in qualche sparatoria tra bande è che quel celebroleso del mio disegnatpre mi ha dotato di poteri speciali, anche se tutt'ora non so se sn più aliena o fattucchiera... Ecco una delle tante domande che ho smesso di pormi.

***

drrrriiiinnn...
La odio la sveglia quando suona la mattina prima che io sia psicologicamente pronta al risveglio, per cui la abbatto con una manata e mi rigiro dall'altra parte...
- sveglia sveglia!!! Farai tardi al lavoro svegliaaaaa!!!
-fottiti Gil...
Alle volte mi pento di averlo raccolto dal bidone in cui era finito dopo che la Mediaset aveva smesso di mandare le repliche di Gragon Ball GT, e dire che quella rottura di robottino non serve ad un'emerita mazza, forse dovrei decidermi a lanciarlo dalla FINESTRA... Ah già, sa volare...
-se farai tardi riceverai un'altra decurtazione dallo stipendio!
Lo odio ancora di più quando ha ragione... Mi alzo a forza a mi trascino verso il bagno, apro l'acqua e mi regalo una doccia calda, ancora in fase rem mi vesto, indosso quella maledettisima gonna nera, camicia bianca, gilet blu e collant, un regalo di quel cretino del mio disegnatore, ovviamente uomo e come tale stupido come una zappa in campo di moda;
Esco dal bagno sentendo un meraviglioso profumo... Ecco perché non sfratto ancora quel robottino insolente, fa un caffè paradisiaco...

***

Esco di casa con indosso il mio cappotto nero, alzando gli occhi al cielo prima di CHIUDERE il portone a doppia mandata, è curioso come ormai il nostro sole non brilli più da un pezzo, ormai tutta la metropoli è oscurata da una densa cappa di smog, che al giorno d'oggi sarebbe anche normale se non fosse che nel nostro mondo non esiste atmosfera, tanto meno i gas serra, a volte mi chiedo se per noi si davvero necessario respirare o se lo facciamo solo per sentirci almeno un po' vivi...
Andare a piedi fino al commissariato non è esattamente sicuro per una donzella, peccato che non sia in grado di comprarmi qualsiasi veicolo all'infuori di un monopattino di seconda mano, ma i problemi che mi affliggono sono molto peggiori del dilemma su come arrivare in ufficio, uno fra tutti il fatto che sono ufficialmente sola come un cane da 3 anni e ormai penso di essermi scordata come sia fatto un uomo, ma va bhe, non tocchiamo questo argomento...
-ciao Gwen- mi saluta distratta Bibi sentendomi entrare in centrale, come al solito è intenta a spulciare documenti alla sua scrivania, da quando l'hanno mandata via dal cast di "one piece" a calci in culo so sta impegnando molto nel suo impiego di segretaria.
-ehilá Bi, mi raccomando non te la spassare troppo al lavoro- la prendo in giro bonariamente dandole una pacca sulla spalla.
- muovi quelle chiappette da urlo collega, il boss ci desidera-
- fine come al solito Ace, tu si che sai come parlare ad una donna!-
Ace è il mio compagno d'azione ormai da quando l'hanno silurato dal medesimo plot di Bibi facendolo morire in maniera straziante, per fortuna le migliaia di sue fan sbavanti in tutto il globo continuano a pensarlo così intensamente da permettergli di sopravvivere nonostante tutto, credo che per lui questa nuova possibilità sia davvero una cosa importante, anche se cerca di mascherarlo con la sua aria da strafottente; io e lui siamo arrivati a Network Hill nello stesso periodo, anche se non mi ha mai detto perché si sia trasferito da Manga Town a qui, (che è molto peggio) forse anche perché io non glielo ho mai chiesto... Fatto sta che appena arrivati tutti e due abbiamo fatto domanda per entrare in polizia, e il capo ci ha accrocchiati insieme ad un'altra testa calda con più esperienza per fare gli apprendisti. I primi tempi non ci sopportavamo per nulla, ora invece, dopo tanto tempo e tante avventure, ci intendiamo con un solo sguardo, siamo amici per la pelle.
- cosa vuole il capo? se è di nuovo per il cartellino non timbrato giuro che sbrocco!
-pare che sia una cosa seria- ci avverte Bibi senza smettere di lavorare -nuovi acquisti. - fantastico, io le odio le matricole...
-era ora che vi faceste vedere, sfaticati!- ci assalisce John appena varchiamo la soglia del suo ufficio,, bene, le urla a prima mattina sono proprio quello che mi serve..
il nostro boss, J Johna Jameson credo che sia stato assunto perchè incarna alla perfezione lo stereotipo del capo tritura-balle, da quando la marvel lo ha silurato dagli ultimi revival di spiderman si è buttato dall'editoria all'ordine pubblico, coadiuvato anche dal fatto che in quest'ufficio non combina niente dal mattino alla sera al difuori dello sbraitare.
-lo sai che non siamo mattineri JJ, bhe, allora, che hai da dirci?- lo punzecchia Ace.
-vi presento Selina, è una nuova- ci informa con poca grazia indicando una figura che fuoriesce in maniera sinistra dalla penombra dell'angolo dell'ufficio; ha una voluminosa capigliatura color verde vomito e un outfit a dir poco agghiacciante.
-le sue doti ci potrebbero essere molto utili, oggi comincia il tirocinio.
-aspetta un po'- intervengo squadrando la ragazzina che mi fissa truce attentamente, cercando di capire dove l'ho già vista prima d'ora -ma tu non sei la strega rediviva che ha recitato nell'ultima serie di quelle fatine mongoloidi?- chiedo -che ci fai tu qui? non fai ancora parte del cast?
Quella fa una smorfia e mi risponde scocciata: -quelle sei esaurite sono in tour con il loro terzo film e a me non va di aspettare i loro comodi con le mani in mano, quindi, fino a quando non decidono che farsene di me per la settima serie, io vivo la mia vita.-
-bene allora, adesso che sapete la storia della sua vita potete portarvela appresso.-
-come scusa??- spero vivamente di non aver sentito uscire dalla bocca di JJ quello che credo di aver sentito... se solo penso a come noi ai nostri tempi mandavamo ai matti il nostro tutor mi vengono i brividi, non se ne parla di passare dall'altro lato della barricata, non posso proprio sopportarlo...
-non puoi farci questo, ti prego!- sibilo a denti stretti guardando Johna con gli occhi ridotti a due fessure.
-senti tu, rossa- mi chiama la ragazzina - tu non piaci a me e io non piaccio a te, ma una cosa te la voglio dire chiaro e tondo, io non ho bisogno di alcun tipo di balia, tanto meno di una come te, quindi ti conviene stare al tuo posto se non vuoi ritrovarti arrostita.-
-bhe, bel caratterino...
adoro Ace quando mi fa sentire tutto il suo appoggio... lo devo ammettere però, la ragazzina si sa difendere, forse non sarà del tutto una palla al piede, potrebbe anche esserci utile un giorno, ma è meglio mettere le cose in chiaro:
-su una cosa ci hai preso ragazzina, tu non mi piaci, ma io non ho la minima intenzione di farti da balia e tanto meno di sopportare il tuo tono saccente e scazzato, tu vedi di non obbligarmi a mettere pezze ai tuoi disastri e forse TU non finirai arrostita-
Ecco. ho aggiunto una nuova persona alla mia lista nera, rimaniamo a fissarci in cagnesco per interminabili minuti, Ace e JJ non si sognano di intervenire, mi conoscono troppo bene per tentare anche solo di proferire parola...
-incidente sul ponte di Marvelinn- i informa Bibi entrando sbattendo la porta.
-muovetevi, tutti e tre- ordina JJ.
tutti e tre... ecco fatto, fine della tranquillità nell'unica parte decente della mia vita: il lavoro.

***

 
mi guardo allo specchio senza vedermi veramente... osservo solo con disinteresse le ciocche ramate che mi accarezzano il viso, le spalle, la schiena... adoravo il mio taglio corto... e ora invece... sono queste le piccole cose che ti fanno riflettere sul come non abbiamo minimamente nessuna voce in capitolo su noi stessi, sul nostro presente, sul nostro futuro; non ho mai desiderato essere una piratessa e, che ci crediate o no, io non sono avara come pensate, e non mi piace combattere, non mi piacciono gli imbrogli, non sono una tipa irascibile e non mi sento per niente bella... io non sono quella che appare in TV o sui manga, io non sono la Nami che conoscete...
-stanno cominciando le riprese, muoviti- mi informa con poca convinzione Zoro urlando da dietro la porta del mio camerino...come vorrei che un giorno Oda si convinca a smettere di farci essere solo amici, ma, dopotutto, la mia opinione non conta nulla... e noi dovremmo essere quelli fortunati?

***

-che CASINO stanno combinando su quel maledetto ponte?- chiedo senza smettere di fissare in cagnesco quella nuova dallo specchietto retrovisore.
-Hulk ha dato di nuovo di matto, pare che la sua ragazza l'abbia mollato di nuovo...- mi informa Ace intento alla guida dell'auto d'ordinanza; il bello di essere un poliziotto? non devi rispettare il codice della strada, e la guida a dir poco spericolata del mio compare la dice lunga su questo...
appena imboccato il ponte vedo il relitto di un'auto massacrata volarci sopra la testa e schiantarsi al suolo dietro di noi... cazzo, è peggio di quanto avessi pensato; Ace ingrana a tavoletta e percorriamo metà del tragitto in pochi secondi sfrecciando, tra una sgommata e l'altra, tra il traffico paralizzato sotto una pioggia di ferraglia. ci ritroviamo in men che non si dica sul luogo del misfatto: esattamente a metà del ponte.
Ace inchioda facendo girare l'auto d'ordinanza su se stessa, io mi catapulto fuori prima ancora che si fermi con lo stridio delle gomme per terra che mi ronza nelle orecchie; porco cane, quel gigante ha sollevato un tir!
non so che fare, la situazione è tragica... senza un piano logico (cosa che raramente mi succede) uso la mia energia per materializzare due fasci di plasma rossi che avvolgono come due tentacoli il camion prima che lo lanci.
Golia per niente preoccupato dalla mia presenza tira a se il veicolo e io vengo trascinata con lui, tento di opporre una vana resistenza, ma non serve dire che in confronto a quel buzzurro io sono una formica.
-GWEN!- sento urlare Ace, e immediatamente una fiammata mi vola sopra il capo e colpisce Hulk che viene scaraventato via perdendo la presa sul tir, e questo mi permette di posarlo a terra con i miei tentacoli.
-manovra numero 12- sbraito al mio compagno iniziando a correre verso il bersaglio che si sta già rialzando. lo colpisco con alcuni proiettili di energia al viso per disorientarlo, quindi pianto per bene i tacchi per terra e proietto due raggi di plasma che lo avvolgono in una prigione stritolandolo; al bestione la mia indea non piace, si divincola e contrae i muscoli per liberarsi... sono passati a stento due o tre secondi, e già il plasma crepa... sto cedendo.
-Ace, muovi quel cazzo di culo!- ringhio, e il pirata lancia due fiammate che creano un cerchio molto ristretto intorno al colosso, poi un vortice fiammeggiante sempre più potente. il mio piano è semplice: visto che le fiamme non possono scalfire la sua pelle dura come l'acciaio, lo faremo svenire con il calore eccessivo... infallibile no?
infallibile un paio di meloni, senza sforzo Hulk spezza la mia morsa e io mi sento percorsa da mille dolori, come se a infrangersi fossero le mie ossa... diamine, mi sto rammollendo!
vedendosi alle strette, non sapendo che pensare con quel microcervellino malfunzionante, il bersaglio deve aver pensato bene "se non mi salvo io non la scampa nessuno" iniziando a percuotere il terreno con poderosi calci... di questo passo sfonderà il ponte e cadremo tutti nel mare digitale.
-AAAAceeee, fa qualcosa!- urlo in preda al panico.
-non ci riesco!- mi risponde contraendo il viso in una smorfia mentre spingeva le fiamme alla massima potenza.
é così che mi tocca morire? sotto un terremoto causato da un cazzone in piena crisi da abbandono? ma... aspetta un attimo, non trema più niente o sbaglio? sono già in paradiso?
Ace stupito ferma il suo attacco, e lo vediamo immobile per qualche secondo, poi, senza alcun motivo apparente, casca di faccia a terra svenuto, ma che è successo?
-quello che è?- mi chiede pugno di fuoco indicando la schiena del mostro: era un serpente.

***

nel quartiere più buio e malfamato di Fantastic fantasy regnava il silenzio, solo un rumore echeggiava nella notte, il ticchettio di un paio di tacchi, tacchi di ghiaccio....
la figura esile e minuta della proprietaria di quelle scarpe si aggirava circospetta per i vicoli, per poi sbucare in un'ampia strada, praticamente deserta, parallela al molo.
ora il fruscio delle onde accompagnava il suono dei suoi piedi. sentiva freddo, strano, per una come lei. si strinse di più del caldo cappotto color azzurro pallido e si rimboccò la candida sciarpa, si sentiva in sicura, pedinata... era certa che qualcuno la seguisse.
il cuore le batteva a mille, ma non poteva permettere a nessuno di scoprire il suo segreto, perciò, quando decise di afferrare il coraggio a due mani e voltarsi lo fece di scatto, facendo volteggiare in aria la sua trecci platinata e... niente, non c'era nessuno.
tirò un sospiro di sollievo, fece una piccola risatina prendendosi in giro per la sua ansia eccessiva e si voltò pe proseguire la sua marcia, ma appena guardò di fronte a se, le mancò il respiro, e, quello che vide, fu solo il buio
   
 
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