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Autore: taisa    14/01/2009    2 recensioni
Qualcosa distorce il cielo terrestre, qualcuno minaccia la Terra... qualcuno deve difenderla.
Genere: Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Crilin, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A NEW DIMENSION

A NEW DIMENSION

*

Ancora tutti insieme

*

“Oh, mi spiace moscerini, non sono riuscito a trattenere la mia potenza. Vi ho schiacciato troppo in fretta” si congratulò con se stesso Kojin, osservando le vittime al suolo. “Ehi! Siete ancora vivi! Non c’è che dire, siete molto più resistenti di quanto immaginassi” constatò, notando dei leggeri movimenti causati dai quattro guerrieri. Kojin rise sguaiatamente, “Beh, non ha importanza, morirete insieme al vostro Pianeta!” annunciò alzando le mani al cielo.

Goku sollevò lo sguardo, nella speranza di trovare la forza sufficiente per fermare quel mostro. Con enorme fatica riuscì infine a rimettersi in piedi, ma non a trasformarsi in Super Saiyan di terzo livello. Dovette dunque accontentarsi di superare solo un limite, mentre le scariche elettriche circondarono il suo corpo.

Accanto a lui le rocce si mossero, e anche Vegeta tornò a osservare il nemico senza esitazione. Attese pochi istanti prima di superare a sua volta lo stesso limite. Circondandosi anch’egli dell’aura dorata e da scariche elettriche.

E mentre i due Super Saiyan di secondo livello mostravano le loro aure gialle, anche il namecciano riemerse dalla polvere accodandosi al grido dei suoi compagni d’avventura.

Crilin, che sfortunatamente non era in grado di muovere un solo muscolo, si limitò a guardare il terzetto a denti stretti. “Forza ragazzi” mormorò flebile.

Uno dopo l’altro, i tre guerrieri, si precipitarono contro l’avversario comune. Il primo a colpirlo fu Goku, centrando in pieno lo stomaco di Kojin con un pugno. Poi fu la volta di Piccolo, il suo calcio non mancò il viso dell’avversario. Infine, Vegeta allontanò definitivamente il pericoloso alieno con un potente ki blast.

Kojin finì per stramazzare al suolo, ma la sua permanenza non durò che pochi istanti. Non permise nemmeno il tempo di riprendere fiato, ai salvatori dei Pianeta; tornando alla carica più arrabbiato di prima. “Me la pagherete caraaaaaaaaa!” urlò incollerito come non mai.

Sfrecciò veloce nell’aria fino a raggiungere i suoi assalitori. E se Vegeta riuscì ad evitare il suo pugno, a Piccolo non andò altrettanto bene. Riuscì comunque a frenare la sua caduta, questa volta.

Goku fu subito addosso al colosso, nel tentativo di sferrargli qualche calcio o qualche pugno. Vegeta fece altrettanto, ma nella frenesia di colpirlo i due Saiyan non fecero troppa attenzione ai suoi gesti. Kojin afferrò la nuca del Saiyan più giovane, facendo altrettanto con il Principe. Pochi istanti dopo le loro zucche sbatterono l’una contro l’altra producendo il rimbombo più rumoroso udito fino a quel momento.

“Ahia che male! Vegeta, ho sempre detto che hai la testa dura!” si lamentò Goku massaggiando con entrambe le mani il punto leso e dolente. “Senti chi parla!” esclamò l’altro, a sua volta intento a farsi passare il dolore stropicciando il punto dove, con ogni probabilità, si sarebbe ritrovato un bel bernoccolo.

Kojin rise attirando l’attenzione dei due Saiyan, che però non fecero in tempo a scansare quelle sfere di ki lanciate loro dal gigante.

E mentre i due esponenti della razza guerriera segnarono un nuovo solco sul Pianeta che dovevano difendere, Piccolo tornò all’assalto a suon di calci e pugni.

Il suo attacco finì in un buco nell’acqua e anche al guerriero verde toccò la stessa sorte dei suoi compagni.

Goku riapparve dai detriti, per l’ennesima volta, vedendosi costretto a tossire per liberare i polmoni dalla polvere che aveva respirato. “Accidenti, di questo passo non lo sconfiggeremo mai” ansimò allo stremo delle forze, il Saiyan dai capelli ormai permanentemente neri.

Anche il Principe dei Saiyan riaffiorò dalle macerie, anch’egli dalla capigliatura corvina. Non proferì parola, si limitò ad alzare lo sguardo scrutando sovrappensiero il suo avversario.

“Sentite, credo ci sia una sola cosa da fare” annunciò Piccolo, il primo dei tre ad alzarsi definitivamente in piedi. Si trascinò davanti a Goku, frapponendosi tra lui e il mostro che li osservava con baldanza.

Il Saiyan osservò la nuca dell’amico in attesa di ulteriori spiegazioni. Piccolo si limitò a squadrarlo con la coda dell’occhio. “Goku, la Genkidama” suggerì, suscitando un’espressione di sgomento sul volto del guerriero.

Vegeta osservò i compagni poco distanti. Rimase a fissarli per qualche secondo e infine decise a sua volta di alzarsi. Come Piccolo s’interpose tra l’amico e il loro avversario, senza proferire parola.

Goku guardò prima l’uno, poi l’altro. “La Genkidama?!” domandò un po’ sconvolto. “Ma certo! La Genkidama!” si rispose praticamente da solo, alzandosi anche lui dal suolo.

“Vedi di darti una mossa, questa volta. Non ho intenzione di aspettare in eterno” brontolò Vegeta, senza degnare l’altro Saiyan di uno sguardo. Detto ciò schizzò verso l’avversario, non attendendo nemmeno una risposta.

Piccolo annuì, “Lo terremo alla larga per tutto il tempo che ti serve, ma ti avverto che non sarà molto. Quel tizio è terribilmente forte” aggiunse guardando l’altro di sottecchi. Questa volta fu Goku ad annuire, “Ti ringrazio Piccolo” rispose, prima che il namecciano raggiungesse l’altro guerriero.

Goku rimase immobile per alcuni secondi, poi si alzò il più in alto possibile nella volta celeste, alzò le mani e socchiuse gli occhi in una profonda concentrazione.

Kojin sembrò non badare al Saiyan, troppo preso a scansare i vari attacchi degli altri due guerrieri.

“State cominciando a darmi sui nervi. Non lo capite? Sono io il più forte, mettetelo bene in testa!” sbraitò l’invasore, seriamente stufo dell’insistenza dei difensori terrestri.

“Mi spiace, non sono il tipo che si arrende tanto facilmente” dichiarò Piccolo, nonostante venne colpito in pieno da un pugno. “Mi secca ammetterlo, ma sono d’accordo col muso verde” gli fece eco Vegeta, serrando un pugno in pieno stomaco al colosso, che tuttavia rispose con un calcio che fece precipitare il Principe.

Un secondo più tardi il Saiyan fu nuovamente dinanzi al suo avversario, sulle sue labbra un ghigno divertito. “Cos’hai da ridere? Sei forse impazzito dal terrore?” lo provocò Kojin. “I tuoi colpi non sono più efficaci come prima, stai cominciando a stancarti anche tu” constatò l’orgoglioso guerriero.

Piccolo approfittò della sua distrazione, colpendolo sulla testa a mani giunte.

Kojin cadde al suolo, sparendo dietro una nube di polvere.

Restò a terra per alcuni secondi a occhi chiusi, prima di ripartire alla carica.

Vegeta aveva ragione.

Quando aprì nuovamente le palpebre, tuttavia, la prima cosa che vide fu una grossa sfera azzurra sopra la sua testa. “Maledizione, si è accorto” esclamò Vegeta, avendo notato la direzione dello sguardo di Kojin; volò quindi a gran velocità verso di lui.

“Goku, devi lanciare la sfera!” urlò Piccolo all’indirizzo dell’amico, ma il Saiyan gli fece un cenno di diniego col capo. “Non è possibile, la sfera non è ancora pronta!” rivelò.

Un successivo boato fece voltare i due guerrieri verso l’antagonista. Kojin era ancora lì, in piedi e con lo sguardo fisso verso il Saiyan. Di Vegeta, invece, era rimasta solo una scia di polvere.

Kojin si alzò in volo, diretto verso Goku; ma Piccolo s’inframmezzò tra i due. “Datti una mossa Goku!” lo incalzò lanciandosi all’attacco.

Goku strinse i denti, “Dannazione, e dire che ci vuole ancora così poco!” parlottò tra se.

Pensò di essere arrivato alla fine quando vide anche Piccolo crollare definitivamente sotto i colpi dell’avversario.

“Kakaroooth!” si sentì chiamare improvvisamente. Quando Goku si voltò, intravide la figura dell’amico appoggiato accanto ad una roccia, la mano aperta rivolta verso l’alto e il capo chino. “Kakaroth, se fallisci… ti ammazzo!” lo minaccio alzando la testa verso di lui, mentre una sfera di energia fluttuò nell’aria dirigendosi verso la Genkidama.

Vegeta, esausto, lasciò cadere il braccio al suolo, chinando stancamente il capo di lato.

“Goku, fai del tuo meglio!” lo incoraggiò a sua volta Piccolo che, sdraiato a pancia in su, compì lo stesso gesto del Principe. E altrettanto sfiancato lasciò cadere il braccio.

“Ci sono anch’io” cercò di aiutare Crilin, e nel suo piccolo anch’egli alzò la mano al cielo.

Goku guardò i suoi amici, sorrise. “Grazie ragazzi, siete fantastici” urlò. Proprio quando Kojin fu sul punto di colpirlo, la sfera decretò la sua completezza. Il Saiyan poté quindi lanciare la sua arma finale.

*

CONTINUA…

*

*

lilac: Come puoi vedere tu stessa la soluzione non sembra essere la fusione, spero che questo non implichi comunque la tua morte prematura XD. Sono contenta che la storia risulti inseribile nell’originale. Più di ogni altra cosa mi fa piacere che le entrate in scena di un certo Principe sortiscano un certo effetto ^_*.

  
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