Explications
POV’S
ALEXANDRA
Clarissa
mi ha fatta entrare ma vedevo
ancora la preoccupazione e lo stupore nel suo viso. Entrammo nel
salotto e lì
incontrai il suo fidanzato, Jace Herondale. “Clary chi
è questa ragazza?”-“Non
lo so Jace, ma lei dice di chiamarsi Alexandra Elena
Morgenstern”-“Oooookkkk
questo si che è strano” disse Jace con uno stupore
tale come per dire ‘è
impossibile che tu ti chiami Alexandra Elena Morgenstern,
cioè lei è morta’. Clarissa
mi fece accomodare sul divano affianco a Jonathan e di fronte erano
seduti,
appunto, lei e Jace. “Scusa Alexandra, ma tu come ci hai
trovati?” mi chiese
Jace –“Sono cresciuta in un orfanotrofio a Londra.
Sono andata a finire lì
perché mia mamma credeva che io fossi morta durante il
parto, ma non era vero
niente. I medici le avevano detto che dato era un parto gemellare
dizigote e
che le bambine erano troppo piccole, era difficile che le gemelle
sopravvivessero tutte due. Però la realtà era
un’altra. L’ostetrica di mia
madre non poteva avere figli e sapendo che mia madre con questo parto
ne avesse
avuti tre, mi prese e mi portò con sé a Londra,
però la faccenda si complicava.
Suo marito era un alcolizzato e un giorno la uccise e tentò
di farlo anche con
me, però arrivarono gli assistenti sociali e la polizia.
Dopo che fu arrestato,
gli assistenti sociali mi portarono in un orfanotrofio, il Sant Louis.
Sono uscita
un anno fa, all’età di diciotto anni. Ho chiesto
in giro se vivesse a Londra
una famiglia di nome Morgenstern, ma nessuno ne sapeva niente, e quindi
sono
andata a vivere in un appartamento con la mia migliore amica Julie,
anche lei uscita
dall’orfanotrofio insieme a me. Un giorno, per festeggiare i
miei diciannove
anni, siamo andate in una discoteca che si chiamava Pandemonium.
Lì
incontrai un ragazzo, si chiamava Mike Redfox. Ci siamo presi un mojito
e poi
mi chiese quale fosse il mio nome ed io gli risposi. Poi mi chiese che
cosa ci
facevo a Londra se i miei genitori abitavano in New York. Io gli chiesi
se lui
conosceva la mia famiglia, e lui mi rispose di sì,
perché la figlia aveva
ucciso il proprio padre e il fratello con sangue di demone, e poi era
riuscita
a portare indietro il fratello. Lo pregai di accompagnarmi a farvi
visita e lui
accettò, ed è così che vi ho
trovato.” Vedevo la faccia di Clarissa sconvolta
per tutto quello che aveva appena sentito. Poi riuscì a
parlare e mi chiese:
“Tu sai che cosa siamo?”-“Se per cosa
siamo tu intendi Shadowhunters, si lo so”
vidi il viso di Clarissa rilassarsi e lei fare un sospiro di sollievo
“E come
l’hai scoperto?”-“Julie, la mia migliore
amica non è una mondana. Lei è una
strega. Aveva il compito di proteggermi anche dentro
l’orfanotrofio”-“Quindi tu
ti sei sempre allenata?” mi chiese Jonathan fare una faccia
perplessa “Beh
diciamo di si. Qualche volta quando avevamo il permesso di uscire,
Julie mi
portava da qualche suo amico Shadowhunter e loro mi addestravano, ma
come al
solito entro le otto dovevamo ritornare, quindi non facevo in tempo a
imparare
tutto”-“Quindi tu non hai mai avuto un
addestramento giusto?”-“Beh, no” vidi
che sul volto di Clarissa e Jonathan si formò un sorriso a
trentadue denti.
“Adesso io e John ti portiamo nello studio di Maryse, la
direttrice dell’Istituto
di New York. E poi ti faremo conoscere tutti,
d’accordo?”-“Ok, però ho una
domanda da farti Clarissa, posso?”-“Certo che
puoi”-“Mi farete anche incontrare
Jocelyn?”-“Certo. Credo che morirà di
gioia appena ti vedrà” fa per
incamminarsi verso il corridoio, ma si ferma e si gira verso di me
“Ah
Alexandra”-“Si?”-“Per favore
chiamami Clary, infondo sono tua sorella
gemella”-“Allora tu chiamami
Alex”-“Ok” le feci un occhiolino e ci
incamminammo
verso lo studio di Maryse”
ANGOLO
DI ALEX
Allora
vi è piaciuto? Anche questo è simile a quello
precedente. Come
al
solito lascio a voi giudicare. Spero che vi sia piaciuto e recensite,
per
favore.
Baci Alex