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Autore: Tramonto_Scarlatto    15/01/2009    0 recensioni
Questa storia non ha come protagonisti persone speciali o incredibilmente fortunate. è una storia che mi è stata raccontata e che mi ha talmente commossa che ho deciso di scriverla. Un'amica di Viola
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Questo è il secondo capitolo. Fatemi sapere se vi piace, ci tengo.
Scrivete anche se non vi piace, così so se continuare o no.
Grazie
Tramonto.





Viola portava sfortuna, soprattutto a sè stessa.
Aveva tutto ciò che non amava. Aveva la stima di persone che odiava.
Andava a scuola tutte le mattine ed era accolta da sorrisi falsi che detestava, sorrisi di comodo che le erano rivolti per non creare casini. Sorrisi andiamo d'accordo e vogliamoci bene, posso dire quello che penso di te quando non ci sei.
Il giorno dopo arrivò più comatosa delle altre mattine, avrebbe voluto dormire, ma non c'era riuscita. Aveva il lettore cd con rispettive cuffie nelle orecchie, ebbene sì: Bleach a tutto volume.
Si accasciò sulla sedia e arrivò subito la sua compagna di banco saltellando:
"Cosa ascolti?"
"Nirvana"
"Che musica fanno?"
Sorrise "altra"
L'altra ragazza si portò una cuffia all'orecchio un po' perplessa e se la tolse subito
"Ma è troppo alta! Ti spacchi le orecchie! E poi fa troppo casino, non mi piace"
Viola alzò le spalle.
La saltellante Giorgia si allontanò verso le altre anoressiche in fondotinta.
A ricreazione Viola uscì in cortile, forse un po' d'aria l'avrebbe svegliata. Cuffie obbligatorie, non riusciva a smettere. Le prime 3 ore si era torta le mani in attesa di quel momento, aveva guardato la lancetta scandire i secondi. Ne voleva di più.
I glaciali gradini di cemento la accolserò volentieri, si appoggiò il lettore sulle ginocchia e stette lì per 5 minuti.
Non tardò a venirla a disturbare un ragazzo.
Oh no,  un altro scocciatore.
"Hey che ascolti?"
"Nirvana"
"Ah..."
Probabilmente era un altro cercatore di utero.
"Bleach, eh?"
Viola era leggermente sorpresa, si tolse una cuffietta:
"Già"
Il ragazzo canticchiò con voce roca una melodia vagamente simile a quella di Blew. Poi appoggiò una Lucky Strike tra le proprie labbra e si scaldò i polmoni col fumo caldo. Solo allora prese una cuffia.
"Suoni qualcosa?"
"Bhè...veramente no"
"Io suono la chitarra in un gruppo. Non è che conosci qualcuno che suona la batteria? Siamo senza batterista"
"No..."
"Accidenti, tra un mese volevamo registrare  e quello stronzo di Dario ci dice che deve studiare. Ma io lo so che c'è sotto quella troia di sua morosa."
Viola lo guardava male, aveva interrotto il suo momento di pace, il suo nirvana.
"Scusa se ti ho annoiato, sono Giovanni" Disse mentre gettava a terra il mozzicone di sigaretta e tendeva una mano.
"Viola" gliela strinse.
Lui sorrise, aveva un sorriso infantile, da bambino contento.
Lei ricambiò più per cortesia che per altro.
"Senti domani sera ti va di venire alle prove? Faremo anche pezzi dei Nirvana, te lo prometto. Alle nove al magazzino nella strada vecchia"
Bhè era relativamente vicino a casa sua. E poi questo ragazzo era stato gentile.
"Ci vediamo lì"
Driiiin.
Tornarono in classe.
  
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