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Autore: Nuel    29/06/2015    7 recensioni
Un nuovo anno scolastico sta per cominciare a Hogwarts, la più importante scuola di magia e stregoneria d’Europa. Come tutti sanno, la scuola è un luogo sicuro, in cui le nuove generazioni di maghi possono apprendere la magia sotto l’egida di alcuni tra i migliori insegnanti del mondo.
Per Albus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy e tanti altri è giunto il momento di entrare a far parte della Storia.
◊ Serie: Imago Mundi
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Imago Mundi ϟ'
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Capitolo 14

Il Ballo della Vittoria




La scuola stava per finire. Era stato un primo anno molto più movimentato di quanto Albus e Rose si fossero aspettati, ma, per fortuna, era tutto finito bene.
    Dominique era stata dimessa dall’infermeria due settimane dopo essersi svegliata e, per il fine settimana di San Valentino, quando era prevista una visita a Hogsmeade si era ormai perfettamente ripresa.
    Madama Chips era stata particolarmente contenta di dimetterla perché l’afflusso continuo di Weasley e di Potter sembrava non finire mai. Anche Martin, Lotus e Scorpius andavano a trovarla quasi tutti i giorni, ma le loro visite erano decisamente meno chiassose di quelle dei familiari della ragazza.
    Il giorno prima della sua dimissione, sul comodino accanto al letto, era comparso un mazzo di rose rosse, accompagnato da un biglietto sul cui contenuto Dominique aveva mantenuto il segreto, dicendo solo alle curiose cugine: « Saprete chi è quando andrò a Hogsmeade con lui, a San Valentino! » Aveva riso alle molte domande dei cugini indignati e per tutti era stato un momento meraviglioso, la prova che fosse davvero tutto finito.
    Il primo sabato dopo San Valentino, Dominique aveva raggiunto Augustus Flint all’ingresso, sorridendo un po’ imbarazzata mentre lui le porgeva il braccio e James, guardando la scena dalla prima rampa di scale, aveva contorto il viso in un’espressione di disgusto.
    « Tanto non durerà » gli aveva detto Albus, con tono laconico, scrollando le spalle, ma nonostante la sua previsione, quel rapporto sembrava continuare.
    Quando, ormai a primavera inoltrata, i fratelli Potter raggiunsero Rose e Martin nel cortile della scuola, quella strana amicizia era ancora sulle bocche di tutti.
    « A Molly verrà un colpo se Augustus inviterà Dominique al ballo! » commentò Albus, stiracchiandosi al sole, mentre James metteva il broncio.
    « E anche a Fred! » aggiunse Rose, ridendo. La sua risata si accentuò ancora di più quando Albus e James la fissarono senza capire. « Roxanne mi ha detto che sono mesi che Fred cerca inutilmente di invitare Ausia ad uscire ».
    Albus inclinò il capo mentre soppesava la possibilità di ritrovarsi entrambi i fratelli Flint come parenti, ma si distrasse quando arrivarono Scorpius e Lotus. In quei giorni avevano studiato spesso assieme, in biblioteca, indifferenti a qualche occhiata storta di alcuni studenti più grandi. Louis si era unito spesso a loro, aiutandoli coi compiti: qualcuno aveva iniziato già a pensare agli esami di fine anno e la biblioteca era spesso affollata fino a pomeriggio inoltrato, altri, invece, avevano cominciato a pensare alla più recente delle tradizioni di Hogwarts.
    « Dominique ci andrà sicuramente con Augustus! » aveva sospirato Rose. « Beata lei! »
    « È probabile » rispose Albus, con poco interesse. « A proposito, cosa regaliamo a Victoire? » cercò di cambiare argomento, ma per Rose, come per tutte le ragazze della scuola, in quei giorni, il ballo sembrava l'unico argomento degno di nota.
    « È il suo ultimo Ballo a scuola, qualcosa che possa indossare alla festa! » aveva suggerito Rose con entusiasmo, offrendo un sacchetto di zenzerotti agli altri.
    « Che festa è? » chiese Martin, sgranocchiandone uno, mentre accarezzava Erintja che sonnecchiava sul parapetto del cortile, accanto a lui; nonostante continuasse ad azzuffarsi con Mrs Purr, pareva si fosse abituata a gironzolare nella scuola, senza allontanarsi più di tanto.
    « L’anniversario della Battaglia di Hogwarts » gli spiegò Albus, sedendosi accanto alla gatta, guardando il panorama che da lassù si godeva. « Si festeggia la fine della guerra e la caduta di Voldemort ».
    « Ed è il compleanno di Victoire » aggiunse Rose, prima di mordere uno zenzerotto e aggiungere: « Molly mi ha detto che Victoire andrà al ballo con Stretton, dato che quest’anno non c’è Ted ».
    « Non parlare con la bocca piena! » la riprese James, imitando Victoire e facendo ridere tutti, compresa Rose, che arrossì violentemente.
    « Ho sentito Ausia dire che vostro cugino Fred potrebbe invitarla, » si intromise Malfoy, un po’ imbarazzato « ma ha detto che se ci prova, lei gli affatturerà la scopa ».
    « Mancano ancora due settimane! » si era lamentata Rose, terminando il suo zenzerotto. « Martin, mi farai da cavaliere? » chiese poi, a bruciapelo, facendo arrossire il ragazzo che balbettò un incerto « Vo-volentieri » che fece ridere gli altri, mentre James afferrava per un polso Scorpius e gli sussurrava qualcosa all’orecchio.
    Albus lo vide annuire e sorrise: mancava poco alla fine della scuola, ed era sicuro che sarebbe andato tutto bene. Batté sulla pietra della balaustra, dal lato opposto a quello dove sonnecchiava Erintja e invitò Lotus a sedere accanto a sé, mentre Martin e Rose continuavano a chiacchierare di un ballo a cui avrebbero potuto prendere parte solo di lì a qualche anno.
    
    
La sera del Ballo della Vittoria arrivò, puntualmente, il 2 maggio: la scuola era stata addobbata con gli stendardi della quattro Case e con ghirlande di fiori. Gli insegnanti che avevano preso parte all’ultima battaglia erano sempre un po’ commossi, ma la tristezza era bandita da quella serata particolare.
    I lunghi tavoli nella Sala Grande erano stati sostituiti da numerosi tavoli rotondi imbanditi con fiori e candele, mentre il centro della sala era riservato ad un ampio spazio vuoto in cui ballare.
    Agli studenti dei primi quattro anni non era consentito partecipare al ballo, ma, poiché non c’era un solo mago in Inghilterra che non avesse diritto di commemorare e festeggiare quel giorno, indipendentemente dall’età, il coprifuoco era alzato alle dieci di sera, mentre la cena iniziata più tardi, per permettere agli studenti di prepararsi per il ricco banchetto.
    Anche se le parole usate dalla preside McGranitt per istituire quella festa, l’anno successivo alla riapertura di Hogwarts, erano sembrate un po’ troppo simili a quelle pronunciate dal Ministro della Magia Millicent Bagnold, in occasione della prima caduta di Voldemort, quando aveva asserito “Rivendico il nostro inalienabile diritto a festeggiare”, nessuno ci aveva fatto caso, preferendo dedicarsi all’organizzazione del primo, memorabile Ballo della Vittoria.
    Quando, quella sera, i Weasley ed i Potter fecero capannello intorno a Victoire, a loro si aggiunsero Martin, Scorpius e Lotus: i cugini avevano deciso che fosse lui, che aveva riconosciuto la maledizione del Fuso delle Fate, a consegnare il loro regalo alla festeggiata, alla fine della cena, prima che cominciasse la musica e gli studenti più giovani dovessero tornare nei dormitori.
    « Però, quando saremo al quinto anno, ti inviterò sul serio, Rose » fece Martin, mentre attraversava la porta della Sala Grande, l’imbarazzo che gli colorava le guance parzialmente celato dall’illuminazione fioca dell’ingresso.
    « Ve bene, vorrà dire che non accetterò altri inviti, per allora! »
    « Chi altro dovrebbe invitarti?! » chiese il ragazzino, con una nota di apprensione nella voce.
    « Chissà, Martin, magari tra quattro anni avrò un sacco di ammiratori! » rise Rose e corse via prima che lui potesse replicare, raggiungendo James a metà della prima rampa di scale, da dove cercava di spiare ancora l’interno della Sala Grande, dove l’orchestra stava accordando gli strumenti e Dominique si stringeva al braccio di Augustus Flint.
    « Pensa che domani comincia il ripasso, invece di fare la civetta! » la redarguì scherzosamente Louis, dalle spalle di Martin, strizzandole l’occhio, ma Rose rispose con una boccaccia e guardò nella direzione in cui guardava James.
    « Però sono carini, quei due! » commentò ridacchiando.
    « Neanche per idea! Lui è un imbecille! » sbottò James.
    « E tu chi inviterai, al tuo primo ballo? » chiese con voce flebile Lotus, guardando Louis, mentre Scorpius, accanto a lui, si stropicciava gli occhi assonnati.
    « Non è mica obbligatorio invitare qualcuno! » gli rispose Louis e Lotus gli rivolse un ampio sorriso candido. « Adesso andiamo, prima che scatti il coprifuoco e diamo un’altra ragione a mastro Gazza per festeggiare! »
    Nella Sala Grande, l’orchestra attaccò una musica allegra e trascinante che spinse quasi tutti gli studenti a scendere sulla pista da ballo. Dominique guardò sua sorella ballare con Stretton, dopo che Ted Lupin aveva dato il suo permesso, a patto che non ballassero nessun lento ed attese che Augustus Flint le porgesse la mano per condurla a ballare.
    Quell’anno aveva rischiato di morire, ma si era salvata e ciò la rendeva, al momento, la ragazza più in vista della scuola. Sapeva che Augustus la corteggiava soltanto per questo e che, l’anno successivo, probabilmente, il capitano dei Serpeverde non le avrebbe nemmeno rivolto la parola, ma, in fondo non le importava nemmeno più di tanto, a patto che quella sera fosse perfetta e, per il momento, lo era.
Le sarebbe piaciuto sapere chi le aveva fatto dono del Fuso, la notte di Natale: suo zio Harry e la preside l’avevano interrogata a lungo, ma, purtroppo, Dominique ricordava solamente di essersi svegliata nel cuore della notte, con un pacchetto posato sul cuscino, accanto al viso, sulla cui carta era scritto “Aprimi subito” con una grafia che le era sembrata familiare. La carta era stata buttata via da tempo e non c’era stato modo di esaminare quel breve messaggio.
    Proprio quella mattina, il professor Serendip le aveva detto, però, di smettere di pensarci e di concentrarsi sullo studio: di lì ad un mese sarebbero cominciati gli esami e poi sarebbe tornata a Villa Conchiglia con Victoire e Louis e, anche se Victoire sarebbe partita con Ted subito dopo l’arrivo dei risultati dei suoi M.A.G.O. per andare a trovare i nonni in Francia, quella sarebbe stata un’estate meravigliosa.


Come il Fuso delle Fate fosse arrivato a Hogwarts rimaneva un mistero, esattamente come l’omicidio di Emilia Zabini, nonostante il Capo dell’Ufficio Auror avesse garantito che tutti i suoi uomini stavano lavorando intensamente all’indagine, in collaborazione con gli Auror francesi.
    Il Fuso delle Fate era stato distrutto una volta per sempre e trasformato in una sfera d’argento, grande più o meno quanto un boccino, che Harry aveva reso a Blaise, dopo avergli garantito che non contenesse più alcun tipo di potere. Zabini l’aveva chiusa in cassaforte, dicendo che sarebbe spettato a Lotus decidere se tenerla o meno, quando fosse diventato maggiorenne.
    La Coppa delle Case venne vinta per una manciata di punti da Serpeverde, che aveva rimontato con tenacia, impegnandosi al massimo per primeggiare, come era nella natura degli studenti di quella casa.
    La preside aveva assegnato alcuni punti all’ultimo momento: cento punti a testa a James e Albus Potter ed a Scorpius Malfoy e Lotus Zabini per il coraggio e l’altruismo dimostrati nella ricerca dell’artefatto oscuro che aveva quasi ucciso Dominique e messo in grave pericolo la scuola.
    Albus sorrise e guardò verso il tavolo di Serpeverde: alcuni studenti potevano non essere contenti di quella vittoria, ma a lui sembrava che fosse stata ampiamente meritata.

 
Fine
 
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E così siamo arrivati alla conclusione di questa storia ampiamente imperfetta.
Ringrazio tutti i lettori che sono arrivati fino alla conclusione del primo anno di Albus e Rose a Hogwarts e do appuntamento a tutti con le loro nuove avventure, tra qualche mese, con "La pergamena strappata".
Grazie in particolare a Ladyriddle e a Isidar Mithrim per aver commentato gli ultimi capitoli... farò del mio meglio per migliorare e far crescere in fretta questi pargoli, promesso!

Per restare informati sulle mie prossime storie, vi aspetto sulla mia pagina FB! ^^
A presto!
 
   
 
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