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Autore: piperina    15/01/2009    34 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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*Act IX*
- Welcome Back -

 

 

 

 

 

È il 27 dicembre. Mia madre ha cucinato un sacco di roba per Natale, dato che quest’anno il cenone con tutta la famiglia l’abbiamo fatto a casa nostra.

Ho ricevuto molti regali e ne sono contenta, davvero… ma mi manca lui.

Com’è possibile? Io non sono innamorata di Draco Malfoy, porca miseria, altrimenti sarei stata ben felice di accettare la sua proposta e diventare ufficialmente la sua ragazza.

Ma allora perché mi sento così triste e sola?

Anche mia madre si è accorta che qualcosa non va - mio padre è così ottuso che non lo capirebbe neanche se glielo dicessi in faccia - e mi ha fatto un sacco di domande per capire a cosa è dovuta la mia non totale felicità.

Le ho fatto credere che è colpa dei compiti, degli esami, dell’ultimo anno, del mio futuro… gliel’ho rigirata sulla scuola, insomma. Dopo un po’ si è messa l’anima in pace e ha rinunciato a rompermi l’anima con i suoi interrogatori stile FBI.

Vorrei convincermi anch’io che il mio malumore è causato dallo studio, ma so che non è così e non posso ingannarmi, non tanto a lungo.

In questi giorni ho pensato molto a Draco e al tempo trascorso insieme.

Sembra un’altra persona… non so cosa abbia determinato questo suo cambiamento e non ho mai avuto il coraggio di chiederglielo.

È diverso da prima… e mi piace.

 

 

                                                              ***                  

 

 

2 Gennaio.

Dopo lunghissime ore di riflessione sui miei sentimenti e sui miei pensieri credo di aver capito.

Draco mi piace davvero.

Ma come ho potuto non accorgermene? Voglio dire, io non sono mai stata una libertina. Ok, ho dato la mia verginità ad un intenso amore estivo e non credo di esserne pentita.

Quello che mi ha sconvolta è stato pensare che avrei dato la mia virginità a Draco. Se fossi stata vergine, avrei voluto farne dono a lui e lui soltanto.

Oddio, ma come è possibile una cosa del genere?

Io… io mi sono innamorata di lui. Sono innamorata di Draco Malfoy!

Non ho reso partecipe nessuno di queste mie riflessioni, almeno non durante il processo. Non mi piace parlare a vanvera, dico solo ciò che penso realmente e con convinzione.

Se ho rifiutato Draco è stato perché davvero non credevo di essere innamorata di lui e l’intensità dei suoi sentimenti mi ha seriamente sorpresa.

Se adesso ho in mano in telefono e sto componendo il numero che mi ha dato Harry per contattarlo, è perché sono convinta di quello che sto per dirgli.

- Pronto?-

- Sono innamorata di Malfoy.-

TUU TUU TUU

Ha attaccato…?

Ricompongo il numero. Uno squillo. Due squilli. Tre…

- Pronto?-

- Harry?-

- Hermione?-

- Stai bene?- ha una voce un po’ strana.

- Hai chiamato tu un minuto fa?-

- Sì, hai attaccato o è caduta la linea?-

- …-

È svenuto o è scemo? Sbuffo. La mia dose di pazienza quotidiana si è già esaurita.

- Harry, ci sei?-

- Sì, sì… ci sono.- come no, ha la voce di un ubriaco.

- Hai sentito quello che ho detto prima?-

- Sei davvero innamorata di Malfoy…?- sento una nota di terrore nella sua voce. Poverino.

- Harry, accetti che vada a letto con lui ma non che ne sia innamorata?-

- Hermione, tesoro, lo sai che ore sono?-

A dire il vero no - No, che ore sono?- chiedo con la voce più innocente che ho in repertorio.

- Sono le quattro e mezzo del mattino.-

- Ah.-

- Ah un corno.- replica giustamente scocciato.

- Beh, ormai stiamo parlando…- rispondo io facendomi piccola piccola - …puoi ascoltarmi?-

- Sì che ti ascolto.- sbadiglia - Ami davvero Malfoy?-

Credo di essere arrossita - Sì.-

Silenzio. Harry, ti prego, non morire, non al telefono almeno!

- Sei sicura?-

- Sì.-

- E lui?-

Ecco, questa è la parte difficile del discorso. Come posso dirgli che prima delle vacanze Draco ha confessato di amarmi e io l’ho respinto?

- Lui mi ha chiesto di essere ufficialmente la sua ragazza.- inizio con cautela - E’ successo prima delle vacanze. Mi ha chiesto di restare con lui a Natale, ha detto di aver perso la testa per me.-

- E tu perché non sei rimasta, se lo ami?- bella domanda.

- Perché l’ho rifiutato.- mi vergogno di quello che sto dicendo. Come ho potuto essere così cieca?

- Ma sei scema?-

Ecco, questo è proprio quello di cui ho bisogno.

- Grazie.-

- Prego. no, dico, Hermione… credevo che voi due foste già una coppia.-

- Non lo eravamo.-

- Fammi capire, tutto quello che avevate in condivisione stava dentro le mutande?-

- Harry, da quando parli in questo modo?- dico seriamente shockata.

- Da quando la mia migliore amica, che dovrebbe essere intelligente, o almeno così si dice, mi chiama alle quattro e mezzo del mattino per dirmi di essersi innamorata del mio peggior nemico, il quale si è precedentemente dichiarato ma lei, che ricordo essere quella intelligente, lo ha rifiutato perché non aveva ancora capito che, di fatto, loro due erano una coppia.-

Sono senza parole. Wow, Harry a volte tira fuori una parlantina niente male… potrebbe seriamente farmi concorrenza. Allora non sa solo balbettare e sospirare!

- Ho sbagliato qualcosa?- chiede, più che irritato.

- No, è tutto giusto.-

- E allora, per quanto io detesti l’idea, appena vedi Malfoy lo fermi e gli dici che sei una scema e che anche tu lo ami.-

È troppo bello per essere vero, dove sta la fregatura?

- Harry, da quando proprio tu, che detesti Draco dalla notte dei tempi, mi consigli di dichiarargli il mio amore?-

- Da quando lui ti fa stare bene.-

Pronuncia queste parole con voce seria e un accenno di tristezza. mi sembra di aver appena ricevuto una stilettata nel cuore.

- Lui ti da quello che ti mancava.- prosegue il mio migliore amico - Noi… io non posso darti quello che ti da lui. Ti fa stare bene e anche se io lo detesto, il tuo benessere viene prima di qualunque altra cosa.-

Ho le lacrime agli occhi. Harry non lascia mai andare a certi discorsi, sicuramente in questo momento è imbarazzato a morte e si sta vergognando come un verme. È adorabile.

- Ti voglio bene Harry.- sussurro alla cornetta.

- Anche io.-

 

 

                                                              ***                  

 

 

 

Anche Capodanno è passato. L’ho trascorso con alcuni amici - pochi, a dire il vero - della vecchia scuola.

Ho sentito Harry e Ron in questi giorni. Beh, Ron ha tentato di chiamarmi… con scarsi risultati. La comunicazione via gufo con lui è decisamente la migliore.

Meno male che Harry è del mio mondo. Mi ha fatto compagnia e ha cercato di sopportare le mie lagne su Draco, sui miei sentimenti, sui suoi, su quelli del mondo intero, sugli esami… va bè, mi sono sfogata un po’ su tutto, che male c’è?

Ad ogni modo, eccoci qua… stiamo tornando ad Hogwarts.

Il pensiero di rivedere Draco mi mette in agitazione… sicuramente sarà arrabbiato con me per quello che gli ho detto l’ultima volta, ma sono fiduciosa: se gli parlo, capirà tutto.

Mi è mancato così tanto…

Ecco, la carrozza si è fermata. Le nostre cose sono già in camera e un gustoso banchetto ci sta aspettando. Sto morendo di fame!

- Hermione!-

Mi giro di scatto e vedo Harry che mi viene incontro.

- Ciao Harry.- lo saluto con un sorriso.

- Bentornata.- risponde lui, poi si guarda un po’ intorno, alla chiara ricerca di qualcuno.

- Non l’ho ancora visto.-

Mi guarda imbarazzato. Ormai dovrebbe saperlo che lo conosco come la mia ombra!

- Gli parlerò dopo cena, adesso non c’è abbastanza tempo.- spiego.

In realtà vorrei correre da lui e dirgli tutto il prima possibile, ma davvero non ho il tempo di farlo senza arrivare tardi ad banchetto, e non è certo quello che voglio.

Harry annuisce e insieme ci dirigiamo verso il nostro tavolo. Ron e sua sorella sono già seduti a parlare con i nostri compagni.

Non riesco a non lanciare occhiate furtive intorno a me: voglio vedere Draco.

Ho bisogno di vedere il suo viso, anche se è lontano, anche se probabilmente è ancora arrabbiato con me.

Mi siedo al tavolo rosso-oro, saluto i miei amici, scambiamo quattro chiacchiere e poi iniziamo a mangiare. Come sempre il cibo è ottimo, ma se gli elfi fossero costretti a lavorare qui… cinese take away tutte le sere!

Alzo gli occhi per parlare con Dean, seduto accanto ad Harry di fronte a me, ma la mia attenzione viene subito catturata da qualcos’altro.

Draco. C’è draco.

Sento il cuore che inizia a battere come un forsennato e non riesco a distogliere lo sguardo da lui. È così bello… lo è sempre stato, ma ora lo sembra ancora di più. Ai miei occhi è il ragazzo più bello che esista.

Hermione, calmati… hai tutta la cena per ripassare il discorso che hai preparato e soprattutto hai tutta la cena per calmarti e non farti venire un infarto, e… cosa…?

No, un attimo… forse ho visto male. Sicuramente ho frainteso.

Pansy Parkinson è entrata in Sala Grande subito dopo Draco. Dai, lo sanno tutti che lei gli muore dietro da sempre, non ho nulla di cui preoccuparmi.

Ma allora perché mi sento così irrequieta?

Non sposto lo sguardo di mezzo millimetro. Seguo con maniacale attenzione ogni loro movimento.

La Parkinson raggiunge Draco, lo ferma e gli sorride.

Con mia grande sorpresa, lui risponde al sorriso e insieme si avviano al loro tavolo.

Un attimo… cosa sta succedendo?

Perché Draco è così gentile con lei? Perché si siedono vicini? Perché continuano a guardarsi e toccarsi e stare così appiccicati?

Sento il respiro fermarsi in gola. Il cuore, che prima correva, adesso è quasi fermo.

Draco, che cosa significa?

Sento qualcuno chiamare il mio nome. Deve essere Dean… mi sono completamente dimenticata di lui.

Poco importa. Non riesco a non guardare Pansy Parkinson che si comporta in modo così intimo con Draco, e lui che non fa niente per fermarla…

I miei occhi vedono qualcosa che, attraverso la vista, mi colpisce direttamente al cuore.

Draco sta baciando la Parkinson. Labbra contro labbra, in un bacio che di casto non ha assolutamente nulla.

Baciava anche me così…

Toccava anche me in quel modo, con quelle bellissime mani… perché ora lo fa on lei?

Dolore e rabbia si fanno strada dentro di me. Sento una stretta alla bocca dello stomaco che mi ferma il respiro. È odio quello che mi sta scorrendo nelle vene?

No, non è odio… è gelosia.

Vederli insieme in certi atteggiamenti mi fa salire una rabbia incontrollabile.

Vorrei correre lì e strangolare quella stronza con le mie mani e riempire di schiaffi lui.

Dovrei esserci io accanto a lui, tra le sue braccia… non lei.

Improvvisamente mi sento così stupida, fasciata nella mia bella divisa sexy… la metto per me stessa, certo, ma anche per lui.

Lui mi ha aiutata e io ho cercato di ringraziarlo come potevo.

Con che coraggio si è arrabbiato con me prima di Natale, quando ho rifiutato la sua proposta? Con che faccia mi ha insultata?

Se ora sta con la Parkinson e non mi degna di uno sguardo è evidente che i suoi sentimenti per me non erano poi così forti.

Non ho motivo di umiliarmi i andare da lui a confessare di amarlo.

Non lo merita.

 

 

 

 

   
 
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