Attenzione!
Epilogue
Fu tre giorni dopo, alle 3:07
che ricevette la telefonata.
Louis aveva discusso con la
madre del trasferirsi a casa Styles per i passati tre giorni. Il castano avrebbe
guadagnato abbastanza e la sua mamma avrebbe lasciato il lavoro, in modo da
essere in grado di prendersi cura delle ragazze.
Non voleva trasferirsi però.
Non voleva essere un peso per gli Styles e poi, le ragazze avevano tutti i loro
amici qui e lei anche, aveva detto. Ma lei voleva invitare Harry a cena almeno
una volta.
Louis era okay con quello.
Voleva far incontrare Harry a tutti.
Messaggiava con Liam per
tenerlo al corrente dei progressi con la madre. Liam aveva sottolineato il
fatto che Harry non avrebbe dovuto sapere che stavano parlando. Era tutto
quello che gli disse su Harry. Ogni volta che Louis chiedeva a questo
proposito, la risposta era sempre la stessa. Harry non era felice e mandava via
tutti gli infermieri che venivano per provare. Ma doveva sempre chiedere, Liam
non diceva mai niente di Harry, se non lo chiedeva lui.
Che fu fino ad ora.
'Hng?' disse Louis con voce
assonnata.
Liam sospirò di sollievo. 'Oh,
grazie a Dio hai risposto.'
Louis afferrò l'orologio per
controllare l’ora e gemette. 'Liam? Sono le tre del mattino. Perché stai
chiamando?'
'E' Harry. Sta avendo un attacco
di panico, ma nessuno è in grado di calmarlo. Abbiamo provato di tutto Louis.
Solo... ti aspettiamo?'
Louis non pensò nemmeno per un
secondo e saltò giù dal letto subito. ‘Arrivo.' disse in fretta.
'Stai attento.' Rispose Liam
prima di terminare la chiamata. Louis rapidamente si vestì e svegliò Lottie nel
farlo.
'Che ora sono?' chiese
assonnata.
Louis le diede un bacio veloce.
'Troppo presto per alzarsi. Harry ha bisogno di me tesoro. Tornerò presto.'
Lottie si raddrizzò, subito
sveglia. 'Te ne vai?' chiese con il panico nella sua voce. Louis annuì e le
accarezzò i capelli. 'Ma sai dove trovarmi, vero? Inoltre, devo tornare per
prendere le mie Beats.' Disse dandole le cuffie.
Lottie annuì con un sorriso,
apparentemente più rilassato. 'Saluta Harry per me.'
'Lo farò. Dì a mamma dove sono,
okay?'
Lottie annuì e poi Louis stava
uscendo, saltando in macchina. Stava battendo tutti i limiti di velocità, ma a
chi diavolo importava. Harry era nel panico. Aveva bisogno di vederlo. Mandò un
sms a Liam per fargli aprire le porte. Sarebbe stato lì in cinque minuti.
Lungo la strada notò una
pubblicità di un negozio fai-da-te. La citazione era scritta a grandi lettere.
Casa è
dov’è il cuore.
Louis accelerò.
-
Quando arrivò a casa Styles tre
minuti più tardi, il cancello era aperto. Non ebbe nemmeno la briga di chiudere
la sua auto mentre correva verso la porta, che Niall aprì per lui.
'Seguimi'. Fece un gesto e
iniziò a correre nella direzione della stanza di Harry.
'Da quanto tempo è in preda al
panico?'
‘Circa 45 minuti. Ci
impieghiamo 10 minuti per calmarlo. Mezz'ora è il peggio che abbiamo visto'.
'Cazzo Niall!' Louis urlò. 'Perché non mi avete
chiamato prima?'
Niall si fermò di fronte alla stanza di Harry
e strinse gli occhi. 'Non eravamo sicuri che volesse vederti. Abbiamo deciso che
era la nostra unica speranza'.
Dalla sala arrivarono voci
diverse. La voce esigente di Liam e quella calma di Gemma. Zayn sembrava in
preda al panico quando chiese a Liam cosa fare. Ma soprattutto forte e chiaro
fu il russare di Harry ed i singhiozzi che gli sfuggivano.
Louis fece un cenno a Niall e
aprì la porta. Tutti e tre nella sala si voltarono a guardarlo. Liam e Zayn
sorrisero. Gemma smise di parlare a Harry e fece un cenno a Louis. Lei non
lasciò la mano del riccio.
'Harry' disse a bassa voce.
'Qualcuno è qui per te. Resterò qui, ma ascoltalo okay?'
Harry singhiozzò di nuovo,
mentre annuiva. Liam e Zayn lasciarono la stanza e si chiusero la porta alle
spalle.
Louis si avvicinò ad Harry e
gli afferrò la mano sinistra, quella che
Gemma non teneva. Il riccio chiuse gli occhi per un attimo, ma il respiro
pesante continuò.
'Harry sono io.' Iniziò Louis.
'Ho sentito che eri un po' perso senza di me eh?'
Gli occhi di Harry si
spalancarono immediatamente come iniziò a tossire. Lui scosse la testa
freneticamente attraverso i suoi colpi di tosse e cercò di tirare via la mano
da Louis, ma il castano non lo lasciò. Ignorò la stretta al petto.
Gemma afferrò un bicchiere
d'acqua e Harry cercò di bere, ma tossì tutto di nuovo.
Louis lasciò Harry tirare via
la mano e lo strinse in un abbraccio. Harry cercò di districarsi dalla presa,
ma Louis non l’avrebbe lasciato andare. Gemma lasciò la mano di Harry e iniziò ad
accarezzargli i capelli.
'Ascolta Harry,' Louis sussurrò. 'E' stato
sbagliato da parte mia lasciare le cose così, ma non mi pento di essere
tornato.'
La tosse di Harry si stava
calmando, e provò a spostarlo più forte. Le lacrime continuavano a scorrere sul
suo viso e Louis si sentiva in colpa perché quante lacrime aveva lasciato
cadere Harry a causa sua?
'So dov’è casa ora Haz.'
Sussurrò tra i suoi capelli. 'Tu sei casa.'
La tosse di Harry si spense, e
ora stava singhiozzando. Afferrò Louis e lo tirò più vicino, piangendo sulla
sua spalla. Gemma annuì lentamente in direzione di Louis e lui ricambiò il
sorriso. Lei in silenzio uscì dalla stanza. Il castano continuò.
'Hai paura. Paura che io abbia
intenzione di essere stanco di prendermi sempre cura di te. Paura che ti
lascerò alla fine. Sai di cosa ho paura io? Ho paura che tu mi mandi via,
proprio come ha fatto la mia mamma. Ho paura che un giorno, penserai che non
vado bene per te'.
Harry girò la testa nel collo di
Louis ed il castano sentì i singhiozzi placarsi. Iniziò ad accarezzare i
capelli del riccio.
'Siamo entrambi spaventati Haz.
Non possiamo mai lasciare l'altro. Ora hai il motivo per cui stiamo insieme.'
Harry si lasciò sfuggire una
risatina e sembrava incredibile avere un Harry sorridente tra le braccia. Louis
sorrise e gli diede un piccolo bacio sulla testa.
‘Al di sopra di tutto, ti amo.
Questa è la ragione più importante. Lo ripeterò tutte le volte che posso, solo perché
tu sappia il motivo per cui sceglierò sempre di restare.'
Afferrò la testa di Harry dalla
sua spalla. 'Okay Haz?'
Harry sorrise tra le lacrime.
'Ti amo anch'io.'
Louis sorrise e baciò il suo
ragazzo.
Da dietro la porta arrivò il
tifo. Louis rise e Harry
divenne rosso. Si baciarono ancora, solo perché nessuno poteva
vedere.
-
Dopo quello, Harry si
addormentò e Louis rimase sveglio per un po ', accarezzandogli i capelli mentre
guardava il ragazzo. Il riccio aveva un piccolo sorriso sulle labbra.
Louis si chiese se Harry avesse
dormito bene. Avrebbe dovuto parlare con Liam per lo spostamento della sveglia
di Harry per riprendere un po’ di sonno. Ciò gli ricordò che anche Liam e Niall
avevano bisogno di riposo. Gemma dovrebbe mandarli a casa per un paio di
giorni.
Louis diede un bacio sulla
fronte ad Harry e guardò l'ora. 05:34.
Lui ed Harry avevano parlato
per un po'. A proposito di ciò che Louis aveva fatto nel frattempo. Storie
divertenti su Stan. Harry raccontò a Louis l'unica volta che avevano visitato
la sua casa.
Harry non aveva detto nulla riguardo
il periodo che era andato via. Louis fu un po' contento di ciò. Il castano
stava pensando all’imminente compleanno di Harry e quello che dovrebbe
comprare. Stava pensando a Lottie e che avrebbe dovuto chiamarla per dirle che
Harry stesse bene. E che sarebbe dovuto andare a casa a prendere tutta la sua
roba.
Sapeva che avrebbe molto di più
per la testa se fosse rimasto con Harry.
Scompigliò i riccioli di Harry
e ciò fece aprire un occhio al ragazzo. Sentì Harry teso, così lo baciò.
'Per favore, vai a dormire Haz,
non me la sento ancora di alzarmi.'
Harry sorrise e si trascinò più
vicino a Louis che sorrise.
-
Il giorno del compleanno di
Harry, anche la famiglia di Louis si presentò. Veniva per una cena al mese ora,
e anche i genitori del riccio avevano legato con loro. Amavano Harry e tutti
avevano messo da parte i soldi per dare al ragazzo due biglietti per
un’imminente spettacolo con la musica classica, anche se Harry aveva insistito
nel volere solo la loro compagnia come regalo. La madre di Louis aveva mantenuto
il suo lavoro, solo che lavorava meno ore. Si erano trasferiti in una vera e
propria casa, ma ancora nello stesso quartiere. Ma erano felici così.
Harry voleva che tenessero i
biglietti, ma Jay insistì. 'Non è solo un regalo di compleanno. E’ anche un
ringraziamento, per amare mio figlio.' Aveva sussurrato. Harry le sorrise.
Zayn gli prese un nuovo profumo
e Liam e Niall gli diedero un rasoio elettrico. La sua famiglia gli aveva preso
una sedia a rotelle nuova. Si presentò anche Stan.
Con una bottiglia di whisky.
'Cosa vuol dire che non ti sei
mai ubriacato. Tommo, stai facendo qualcosa di sbagliato qui!'
Liam afferrò la bottiglia da
Stan nel momento in cui iniziò a chiedere ad Harry di berla tutta in quel preciso
istante.
Louis vide che ad Harry piaceva
la compagnia di tutti. I due stavano parlando con Liam, quando il castano si
sentì tirare i pantaloni. Si voltò e vide Daisy e Phoebe in possesso di un
disegno.
'Che cos’è piccole?' Chiese
Louis, sempre in ginocchio. Dietro di lui, sentì Liam dire ad Harry che il
maggiore stava parlando con le sue sorelle.
'Abbiamo fatto un disegno ad
Harry!' disse Daisy con un sorriso orgoglioso. Phoebe annuì con entusiasmo. 'Uno
speciale!' aggiunse.
Daisy si avvicinò e gli sussurrò
in un orecchio. 'E' un disegno a sensi.'
Louis rise, e prese entrambe le
sorelle tra le braccia. Si voltò verso Harry. 'Haz ho due gemelle qui che hanno
un altro regalo di compleanno. Possono sedersi sulle tue gambe?'
Harry annuì con un sorriso. 'A sinistra
è Phoebe e a destra è Daisy. Ora siate attente ragazze!'
Entrambe le bambine iniziarono
a ridacchiare. 'Come va ragazze?' Chiese Harry, mentre lentamente alzò la mano
per sentire dove fossero i capi delle ragazze.
'Bene!' Disse Phoebe, mentre prendeva
la mano e la posò sulla sua testa. Daisy posò la mano sul disegno tra di loro.
'Ti abbiamo fatto una cosa!' disse
Phoebe con orgoglio, e Daisy prese le dita di Harry portandole nell’angolo in
alto del foglio. C'era qualcosa incollata alla carta.
'Questo è il sole.' spiegò
Phoebe. 'E' lì perché tutti sono felici ora!' Daisy portò le dita alla prima
figura sotto il sole. Era un fiammifero, circondato da altri quattro di quelli.
'Questa è mamma.' disse Daisy mentre
faceva scivolare il dito di Harry sulla grande figura. 'E' sotto il sole,
perché in un primo momento, non era molto felice. Ma ora lo è!'
A quello Harry sorrise. Portò
la sua mano sulla schiena di Phoebe e iniziò a strofinarla. ‘Anche tu sei lì?' Chiese.
'Sì!' Phoebe quasi gridò. ‘Daisy
mostragli noi!' Gli spostò il dito sui quattro fiammiferi e tacque. Guardarono
Harry in attesa. Louis stava per chiedere alle ragazze quello che volevano
sentirsi dire, quando Harry parlò.
'Vedo Lottie... accanto a vostra
madre no? Dal lato destro? E’ il più grande.’
'Stanno annuendo.' Dichiarò
Louis con una risata. Harry sorrise.
'Poi c'è Felicite accanto a
Lottie. E dall'altra parte siamo noi due!'
'Sì!' Phoebe urlò di nuovo.
'Non ti manca qualcuno?' Chiese Daisy in un filo di voce.
Harry aggrottò la fronte, come
se stesse pensando davvero molto. Poi rimase a bocca aperta. 'Dov'è tuo
fratello?'
Daisy lentamente spostò il suo
dito alle ultime due figure stilizzate. 'Lui è qui con te.' disse mentre portava
le dita sul luogo dove le loro ‘mani’ erano unite. 'Entrambi state sorridendo
perché siete felici. E vi tenete le mani perché vi amate molto'.
Improvvisamente, Phoebe prese
la mano di Harry dalla sua schiena e la strinse forte per la paura. 'Harry! Sei
felice? Pensavamo lo fossi perché Louis è sempre molto felice quando parla di
te'.
Harry rise e ordinò a Liam di
prendere il disegno. Poi prese le ragazze tra le braccia e diede loro un grande
abbraccio. 'Sono molto felice sì. Grazie mille per il vostro disegno. Mi piace
un bel po'.
Phoebe ridacchiò e Daisy sorrise.
‘Grazie per aver reso felice anche Louis.' Sussurrò. Harry le baciò la testa.
-
Louis avrebbe dovuto sapere che
Gemma sarebbe stata la prima ad accorgersene. 'Louis, che cosa hai dato ad
Harry?'
Louis sorrise, rivelando una
conchiglia dalla tasca posteriore, che mise nelle mani di Harry. Harry sembrò
confuso, quando sentì l'oggetto. 'Una conchiglia?' Chiese, mentre girava la
testa verso Louis.
'Sì' Louis rispose. 'Ho
affittato una piccola casa sulla costa della Francia per una settimana. Solo
noi due. Come ti suona?' Chiese, baciandogli la guancia. Harry non rispose,
così lo fece Gemma.
‘Pensavo fosse Parigi la città
dell'amore?' scherzò. Louis aggrottò la fronte. 'Sì, ma ho pensato che Harry
potrebbe preferire la sensazione della sabbia e l'odore del mare.'
Harry fece cenno a Louis di
avvicinarsi e lo baciò sulle labbra. 'Come sono diventato così fortunato?'
Sussurrò a Louis.
‘Me lo chiedo anch’io.' rispose.
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Più tardi quella sera, quando Liam e Niall se ne andarono prima del resto degli ospiti, Louis gridò loro 'divertitevi a scopare!'. Perché, anche se era cambiato in molti modi, era ancora lo stesso ragazzo di cui Harry si era innamorato.
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oh beh, la mia intenzione era quella di scrivere qualcosa di sensato e commuovente, visto che siamo alla fine, ma no, non è da me.
Che dire? Sono da una parte triste perchè è già finita, ma da una parte felice perchè boh, nonostante tutto oltre 2k persone hanno letto questa storia e ne sono felicissima! Penso la posterò anche su wattpad, ma non so!
Comunque, passando direttamente ai ringraziamenti (non sono per niente brava con le note finali e boh penso l'abbiate capito, lol) vorrei ringraziare, prima di tutto, TUTTI voi che avete perso un po' del vostro tempo dieto questa storia, sperando che l'abbiate amata ed apprezzata proprio come ho fatto io.
Poi vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito, ho apprezzato tantissimo!
Ringrazio anche coloro che hanno aggiunto questa storia nelle preferite/ricordate/seguite!
E, infine, ringrazio Giulia che, con il suo lavoro di betaggio, ha reso questa storia ancora più bella di quanto già non fosse askdj
Ora vi lascio alla vostra serata, e vi auguro di passare un'estate stupenda!
Baci, Francesca xx
p.s se pensavate di liberarvi di me, vi sbagliate muahaha(?)
tornerò presto con un'altra os sempre larry e con lou cieco!
Ora vi lascio per davvero, byeee xx