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Autore: Monkey D Akiko    29/06/2015    2 recensioni
Lui è un ribelle in stile metal, lei la prima della classe con un’attitudine al cinismo. Loro, tanto diversi da essere uguali, capiranno che non potranno più vivere senza tormentare l’altro.
Tra problemi di scuola, compagni scalmanati e ricatti vari, un amore tutto particolare leverà l’ancora nei loro cuori.
*DALL’ULTIMO CAPITOLO*
“E che cosa servirebbe per conquistarti?” chiese Kidd fingendosi disinteressato.
“Se te lo dicessi non sarebbe più divertente” rispose sogghignando mentre faceva no con il dito indice.
Il ragazzo sbuffò di nuovo tentando di non darlo a vedere, poi si propose di riaccompagnare la mora a casa e la aiutò a risalire verso la strada.
Arrivati davanti all’abitazione di Law, la ragazza fece per salutarlo ma lui la fermò.
“Aspetta, c’è ancora una cosa da fare ma dobbiamo entrare in casa” disse facendo il misterioso.
“Che vorresti fare in casa mia, Eustass-ya?” chiese squadrandolo e incrociando le braccia al petto.
“Che c’è Trafalgar? Non dirmi che hai paura …” la canzonò con un sorrisetto provocatorio.

[Nuova copertina. Pubblicazione in corso su Wattpad. Nuova numerazione dei capitoli]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Pirati di Kidd, Pirati Heart, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Law si stava dirigendo nella stanza accanto, la più vicina in cui si potevano trovare dei computer. Camminava a testa alta perché sapeva di avere la vittoria in pugno. Dietro di lei Kidd la bombardava di domande e minacce varie, ma non gli dava retta; quando anche lui entrò nella stanza e vide che stava utilizzando un computer divenne più pallido di quello che era.
“Che intenzioni hai Trafalgar?!” chiese minaccioso
Law alzò gli occhi dal monitor per bearsi dell’espressione agitata del rosso e per dedicargli un altro ghigno.
“Ti ricordi Eustass-ya che avevo spedito le tue foto alla mia posta elettronica? Beh ci sto accedendo proprio ora e pensavo di inviarle a qualche nostro compagno e di stamparne qualche copia…” gli svelò il suo piano
“NON TI AZZARDARE!” la intimò raggiungendola a grandi falcate
“Chi me lo impedisce? Fufufu”
Trafalgar aveva già aperto una casella di posta e allegato le foto, doveva solo schiacciare invio. Per aumentare la suspense e far crescere l’ira del ragazzo non distolse lo sguardo da lui mentre con lentezza si accingeva a premere il tasto.
Kidd ringhiava ma non rimase fermo a far niente, anzi, velocemente afferrò il polso di Law, poi le prese anche l’altro e li tenne fermi con una sola mano mentre con l’altra cancellò il messaggio.
“Ma che fai? Eustass-ya lasciami subito!” gli ordinò lei
“Eh no, prima sistemo una cosa e poi ti mollo!” le rispose deciso.
Kidd andò a cercare le sue foto per cancellarle e ci era quasi riuscito, ma Law gli tirò un calcio sulla gamba.
“Ahia maledetta!” e senza volerlo la liberò dalla sua presa. Velocemente la mora spense il computer così che Kidd non potesse più rischiare di rovinarle i piani.
Si voltò verso di lui e lo fulminò con lo sguardo; contemporaneamente Kidd aveva smesso di massaggiarsi la gamba e aveva puntato i suoi occhi in quelli di Law per poi urlarle contro.
“Sei impazzita o cosa? Mi hai fatto male!”
Law si alzò in piedi per fronteggiarlo, anche se la loro differenza di altezza era ben evidente.
“Non provarci mai più!”
I suoi occhi di ghiaccio congelarono il rosso per pochi istanti, tempo che lei ci mise a scansarlo per tornare nella sala precedente. Quando Kidd si riprese si voltò a sua volta e la bloccò prendendola per una spalla facendola girare verso di se.
“Provare a far cosa? A riprendermi la mia libertà eliminando quelle foto? Beh scordati che smetta!” le disse serio ma non aveva capito a cosa la ragazza si riferisse veramente.
Se i suoi occhi potessero uccidere, Kidd sarebbe morto da un pezzo.
“Lasciami.” Disse con il suo solito tono distaccato che ora sembrava bruciare sulla pelle del rosso.
“No. Ora mi dici che cazzo ti è preso” la detestava quando non diceva le cose per come erano veramente ma si chiudeva nel suo guscio di indifferenza.
“Non prendo ordini da te” scandì
“Sto perdendo la pazienza, o parli o ti faccio parlare!” la minacciò
“Lasciami o sei finito Eustass perché posso spargere le foto ovunque.”
Il ragazzo a quel punto non ne poteva più e la lasciò andare bruscamente.
“Tsz io ci ho provato a capirti ma sei un caso impossibile. Magari potevo aiutarti in qualche modo o, che ne so, farti calmare, ma sai che ti dico? Arrangiati!” si sfogò.
Law impassibile tornò nell’altra stanza risedendosi al suo posto e mettendosi a studiare. Tutto quello che voleva era stare da sola e levarsi dai piedi Kidd. Parlando del diavolo, il ragazzo fece il suo ingresso e si avvicinò al tavolo.
“Vattene.” Gli ordinò Law
“Sto solo prendendo la mia roba, e non prendo ordini da te”
E mentre Kidd riponeva i libri malamente in cartella nessuno dei due posò lo sguardo sull’altro. Appena finito uscì dalla biblioteca lasciando Trafalgar nel completo silenzio della stanza, riempito solo dal fragore dei suoi tormentati pensieri. 
Il tempo sembrava essersi fermato. Law era ferma sulla stessa pagina alla prima riga da un’infinità, le parole le scorrevano sotto gli occhi senza che lei riuscisse veramente a leggerle. Continuava a stringere i pugni lasciando dei solchi con le unghie e a mordersi il labbro inferiore, tutto questo perché non riusciva a smettere di pensare a cosa era successo poco prima.
Si sentiva una stupida ragazzina per come si era comportata, ma non poteva farci niente era stato più forte di lei. Tutta colpa di quell’idiota esaltato di Kidd!
Quando l’aveva bloccata si era sentita in trappola, impotente e indifesa. Il rosso ovviamente era molto più forte di lei e questo non lo sopportava, Law non voleva e non doveva farsi sopraffare da nessuno. Aveva avuto paura. Proprio come quella volta…
No, no e ancora no, doveva smettere di pensarci. Sapeva che Eustass non le avrebbe di certo fatto del male, ma allora perché aveva risvegliato in lei quegli incubi che solo le notti più oscure la attanagliavano?
Si era sentita e mostrata debole così lo aveva allontanato ergendo il suo solito muro di cinismo.
“Magari potevo aiutarti in qualche modo”
Le sue parole le risuonavano tra la mente. Che sciocco, come avrebbe potuto aiutarla se era lui la causa dei suoi affanni? O forse era lei la sciocca?
“Stupido Eustass” disse tra i denti.
In fondo in fondo sapeva che non era colpa sua…
Ora restava da capire come doveva comportarsi.
 
                             ***
 
Kidd per tutto il tragitto fino all’uscita dell’edificio non aveva fatto altro che masticare insulti vari verso Trafalgar. Era furioso! Non capiva perché quella stupida lo avesse trattato in quel modo; prima lo istiga e quando lui reagisce dà di matto, valle a capire le donne!
Si chiedeva cosa l’avesse indotta a tanto e lo aveva ripetutamente chiesto anche a lei ma si era rifiutata di rispondere. E pensare che si era quasi, e dico quasi, preoccupato per lei. Ora si trovava in guai seri: Trafalgar avrebbe diffuso le sue foto.
Il rosso si sedette sui gradini dell’entrata e tirò un pugno a uno di questi, poi si passò una mano tra i capelli. Doveva decidere cosa fare. Provare a far pace con Law o, visto che non aveva niente da perdere, tornare dentro e obbligarla a cancellare le foto?
Si arruffò di nuovo i capelli scuotendo la testa con dissenso. Cosa gli passava per la mente? Anche se aveva tormentato centinaia di secchioni e non, non se la sentiva di usare la forza con lei adesso.
Si diede dello stupido: si era rammollito di colpo, assurdo!
“Non provarci mai più!”
I suoi occhi lo avevano pietrificato. Erano decisi, freddi e, forse se lo era immaginato, gli sembrava di aver visto anche della paura. Possibile? No, insomma, Trafalgar che aveva paura di lui? Figuriamoci! Lei lo teneva ben stretto al guinzaglio. Il rosso dopo aver pensato ciò si morse l’interno della guancia, gli doleva la verità.
Prese il telefono e guardò l’orario: le 9.30. Improvvisamente gli venne un’idea, così ghignò guardando la biblioteca.
“O la va o la spacca”


NOTE DELL’AUTORE
Buongiornsera a tutti! <3 <3 Come promesso ho aggiornato presto ^^
Come avete letto, in questo capitolo le cose si complicano: iniziano a comparire tracce del passato di Law e Kidd finisce dalla padella alla brace. Chissà cosa avrà in mente... Beh per scoprirlo dovrete aspettare e leggere il prossimo capitolo ^^
Ringrazio tutti coloro che aprono per puro caso questa storia, chi la legge, chi l’ha messa tra le seguite, preferite e ricordate, e chi mi segue fedelmente! Grazie di cuore <3
Fatemi sapere cosa ne pensate per favore, il vostro giudizio è molto molto importante ^^
A presto!!!
Monkey D Akiko <3
   
 
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