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Autore: Hoon21    30/06/2015    2 recensioni
Bentornati! Ecco a voi il seguito di I will always love you. In questo secondo capitolo,Mr. John Mellark, il padre di Peeta Mellark, assisterà alla Seconda Mietitura del figlio e seguirà nuovamente la sua vita nell'arena su uno schermo.
Uno dei personaggi più sottovalutati degli Hunger Games racconta i Giochi dal punto di vista. Ma John non è solo. Infatti, con lui ci sono la dolcissima Prim Everdeen e la ritrovata moglie Marlene. Insieme soffriranno e assisteranno all'inizio della rivolta.
Se anche voi volete rivivere la Terza Edizione della Memoria dal punto di vista di un padre, ecco a voi "I try not to think about the way things could have been".
Hoon21
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Mellark, Mrs. Everdeen, Mrs. Mellark, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I will always love you'
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Lo sapete che cosa

significhi amare qualcuno

e non essere in grado di dargli pace,

o gioia o felicita'?

Sapere che non si puo' dargli felicita',

non per colpa sua o propria,

ma solo perche' non si e'

di natura la persona giusta per lui?

(La collina delle fate).


Capitolo nove.


Pov. Marlene Mellark.



Mi trovavo nel centro della piazza, senza sapere con esattezza dove mi trovavo. Poi ho visto partire il colpo e mio marito, al mio fianco, cadere. In quel momento, qualcosa e' scattato dentro di me e mi sono risvegliata da un brutto sogno. E' vero, mio figlio sta per rientrare in quella maledetta arena e molto probabilmente non ne uscira' vivo, ma io devo occuparmi di altre persone. Suo padre e in parte i suoi fratelli hanno bisogno di me. E quindi mi sono arresa. Il mio cuore e' partito su quel treno con Peeta, ma il mio corpo e la mia mente sono rimasti qui, nel Distretto 12. Con mio sommo sollievo, Jane mi ha aiutato a far rinvenire John e ci ha accompagnati fin al panificio, poi ha preso per mano l'unica figlia che le e' rimasta e se ne sono andate insieme. Anche loro, come noi, devono piangere in silenzio la persona cara perduta. Non abbiamo potuto farlo prima. Dovevamo essere forti e appoggiarli nelle loro decisioni. Adesso possiamo piangere per tutto il tempo, senza timore di essere sentiti. Sono stufa anche delle occhiate che mi lanciano gli abitanti del distretto. Mi guardano come se vedessero un fantasma. Vorrei urlare nella loro direzione, ma sarebbe sbagliato indirizzare la mia rabbia verso persone che non hanno nessun ruolo in questa faccenda. Il massimo che posso fare per il momento e' ignorare le loro occhiate penetranti e fingere che vada tutto bene.

Quando scendo giu', mi premuro a mettere un cartello fuori la porta con su scritto -CHIUSO-. Oggi non riusciro' proprio a mandare avanti la panetteria e comunque, non sarebbe venuto quasi nessuno. Stasera passeranno le guardie e non e' molto sicuro girare per le strade. Questo nuovo sistema e' molto piu' rigoroso e non permette la libera circolazione degli abitanti. Tutti potrebbero essere accusati di tradimento, di frode e di qualunque altra cosa. Mi preparo una tazza di the' e mi accoccolo su una poltrona del salotto. Non sento nessun rumore dal piano di sopra quindi John si sara' addormentato di sicuro e i ragazzi non saranno in casa. Mentre sorseggio la mia tazza di the' freddo, lascio correre i pensieri e all'improvviso mi riportano ad un'altra edizione della memoria. L'edizione in cui vinse Haymitch e Maysilee Donner mori'. Ricordo molto bene quella ragazzina coraggiosa. Non eravamo molto amiche, ma frequentavamo gli stessi posti in quanto figlie di commercianti. Lei, la sua gemella e Jane Everdeen erano il trio delle principesse, come mi divertivo a chiamarle. Erano sempre insieme e ogni volta che passavano, tutti rimanevano ammaliati dalla loro bellezza. Sembravano degli angeli scesi in terra. Poi arrivo' la mietitura e sconvolse per sempre quelle tre ragazze perfette. Lei mori', la sua gemella si sposo', ebbe una figlia( Madge..credo) ma una parte della sua anima mori' con la sorella in quell'arena e la storia di Jane la conoscono tutti..

Rifiuto' mio marito e scappo' nel Giacimento con quel minatore. Come puo' essere imprevedibile la vita..




Corsa sul carro, Capitol City.

Bene. Il momento tanto atteso e' arrivato. E' come se con questa cerimonia d'apertura, gli Hunger Games iniziassero sul serio. Ho invitato Jane e la piccola Prim ad unirsi a noi e loro hanno accettato piu' che volentieri. E' gia' abbastanza difficile guardare questo spettacolo da soli, almeno in compagnia possiamo farci forza l'uno l'altro. Gale sembra essere scomparso, ma non sento la sua mancanza. Insomma, ha rovinato la vita a mio figlio e credo che lui e la stronzetta non si siano lasciati in buoni rapporti. Porto un vassoio carico di the' freddo alla pesca e varie merendine, come se stessimo assistendo ad un vero spettacolo. Peccato che invece di qualche attore ci sia mio figlio sullo schermo. Jane infatti mi lancia uno sguardo obliquo, ma non dice niente e accetta di buon grado il bicchiere che le porgo. Lascio il vassoio su un tavolinetto e mi accomodo di fianco a mio marito. Da quando quella guardia l'ha colpito, non si e' ripreso del tutto. Non credo che sia colpa del pugno, anche se questo gli ha procurato un bernoccolo e un occhio nero, ma piuttosto la situazione in cui ci siamo ritrovati. Mangia pochissimo, dorme ancora di meno e ha sempre quello sguardo vacuo negli occhi. Per fortuna Kevin e Josh hanno compreso e hanno accettato di gestire la nostra attivita' per un po' di tempo. Gli stringo forte la mano e lui ricambia la stretta, senza voltarsi a guardarmi. Ho sempre piu' paura per lui. Quello che potrebbe accadere nell'arena, potrebbe distruggerlo. E io non ho idea di cosa possa fare per aiutarlo. Certo, posso stargli vicino e fargli capire che io ci saro' sempre e non mi perdera' mai. Ma non basta. Temo che lui possa morire di dolore. So che sembra una cosa strana, ma ha sviluppato una strana depressione, e' caduto in un oblio senza fondo. Dovrei parlarne con Jane. Lei stessa ha sofferto di questa particolare malattia e potrebbe consigliarmi qualche medicinale o cura specifica. All'improvviso la folla esplode in un ruggito di gioia e le telecamera puntano direttamente al primo carro che sta uscendo dal Centro Immagine. Iniziamo a scorrere undici carri, annunciati dalla voce fastidiosamente acuta di Caesar. Quest'anno ci sono diversi tributi fiammeggianti, L'idea dell'anno scorso e' piaciuta molto agli stilisti. Ma poi arrivano loro (anche se non sembrano proprio loro) e tutto il resto impallidisce. La folla e' in delirio e anche noi tratteniamo il respiro per qualche attimo. Katniss e Peeta indossano dei costumi sensazionali, oscuri e potenti. Si tengono per mano, ma il loro sguardo e' fisso su un punto imprecisato. Non si voltano verso la folla, non salutano nessuno e questo li rende ancora piu' irraggiungibili. Gli altri tributi si voltano a guardare quella meraviglia e rimangono affascinati da tanto splendore. Per un attimo dimentico il contesto in cui si trovano e non posso fare a meno si essere orgogliosa di mio figlio. Anzi, orgoglioso di Peeta e della sua stronzetta. Fanno un ultimo giro attorno all'anfiteatro e poi i carri si ritirano. In quello stesso istante buttiamo giu' il fiato. Ci fissiamo negli occhi e un lieve sorriso sorge nelle labbra di ognuno di noi.


Mancano ancora tre giorni.



Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! Vi ringrazio infinitamente per le vostre recensioni, per aver letto e inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate. Grazie mille <3

So che non e' niente di particolare, ma volevo allungare il piu' possibile. Il prossimo capitolo si concentrera' sulle interviste e l'inizio inevitabile degli Hunger Games.

Alla prossima,

Hoon21 :)

  
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