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Autore: AlessiaCapecchi    30/06/2015    1 recensioni
Alessia è una ragazza italiana di 16 anni ed è una strega.
Suo padre è inglese per questo ha avuto la possibilità di studiare ad Hogwarts.
Alessia è quel genere di ragazza carina ma che non piace a nessuno, dolce, simpatica e riservata.
L'11 settembre deve ripartire per Londra per tornare a scuola dopo le vacanze, ma quest'anno sarà diverso...
Viene trasferita in una scuola magica sperimentale a Londra.
Qui incontrerà shadowhunters,semidei, vampiri, mutanti e molte altre persone appartenenti al mondo nascosto.
Incontrerà nuovi amici e si scontrerà con vecchi nemici, ma sarà spesso in pericolo.
Lei non è una ragazza come le altre.
Scoprirà cose sulla sua famiglia che la sconvolgeranno, e tutto ciò metterà in pericolo le persone che le sono vicino...
~~~~~~~~~~~~~
Decisi di origliare, ero troppo curiosa di sapere di cosa stavano parlando Silente e gli altri professori.
Appoggiai la testa alla porta dell'ufficio e ascoltai.
-è troppo pericolosa per restare-
-Albus,Severus ha ragione, se resta verranno a cercarla qui, non possiamo lasciare che succeda!-disse Maryse.
Sconvolta mi staccai dalla porta.
Come potevano cacciarmi, avevano promesso di proteggermi..
Però avevano ragione.
Non potevo restare.
Ero pericolosa.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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La sala da pranzo era già strapiena di ragazzi e ragazze che si abbuffavano seduti ai loro tavoli.
Ron si precipitò in fondo alla fila che si era formata lungo il tavolo del self-service, e noi lo seguimmo a ruota.
Presi un vassoio e lo lasciai scorrere sul lungo tavolo, mentre camminavo notai che sul vetro che copriva gli alimenti  c'erano varie targhette bianche che indicavano le varie sezioni in cui era diviso il self-service.
Passammo davanti a vari scompartimenti,ognuno conteneva specialità culinarie di mutanti,shadowhunters,licantropi, semidei e vampiri, quest'ultimo conteneva diverse bottiglie di sangue e pezzi di carne cruda.
La sezione dedicata ai maghi era esattamente accanto allo scompartimento più grande che conteneva tutto ciò che è considerato "cibo comune", ovvero ciò che mangiamo tutti i giorni.
Io presi un boccale di burrobirra, un hamburger di manzo e un po' di patatine fritte.
I tavoli erano tutti pieni a parte uno per sei persone esattamente al centro della stanza.
Mentre facevamo lo slalom tra i tavoli per arrivare al nostro, vidi Draco seduto ad un che mangiava insieme a due ragazze di Hogwarts, seduti con loro c'erano anche due ragazze e due ragazzi completamente vestiti di nero e ricoperti da tatuaggi.
Una delle ragazze si accorse che li stavo guardando e alzò il viso lanciandomi un'occhiata minacciosa; aveva dei lunghi capelli rossi che le ricadevano sulle spalle e degli occhi così verdi che li vedevi benissimo anche da lontano.
Distolsi lo sguardo e mi sedetti accanto ad Hermione che aveva già iniziato a mangiare.
-Pare che Draco si sia già fatto dei nuovi amici- disse Ron con la bocca piena,
-bhe lo conosci non gli rimane difficile fare il leccaculo- puntualizzò Hermione ridendo.
Mentre gli altri continuavano a parlare notai che un ragazzo e una ragazza si stavano avvicinando al nostro tavolo, lei era alta e snella, i suoi lunghi capelli castani finivano in folte ciocche bionde sulle spalle e una frangia fine le ricopriva la fronte; indossava un abito corto senza maniche con un corpetto nero è una fine gonna azzurra.
Lui era più alto di lei, aveva i capelli corti e argentati che gli sfioravano le spalle e gli incorniciavano il viso squadrato; indossava un appariscente giacca argentata sopra una camicia bianca e dei pantaloni neri attillati. 
-Ciao, possiamo sederci con voi?- chiese la ragazza sorridendo,
-non ci sono altri posti liberi- continuò il ragazzo.
-Certo, siete i benvenuti- rispose Harry.
I due ringraziarono e si sedettero nei due posti vuoti.
-Maghi giusto?- chiese il ragazzo alzando lo sguardo verso di me.
-si- rispose Hermione -si nota parecchio?-
-nono, vi abbiamo visto oggi pomeriggio nell'atrio quando vi hanno presentato- disse la ragazza con un lieve sorriso.
-comunque io sono Pietro Maximoff, e lei è la mia migliore amica Martina Hutcherson, entrambi mutanti- disse il ragazzo con aria fiera.
-Piacere, io sono Hermione Granger, lui è Harry Potter, Ron Weasley e Alessia Almighty- ci presentò Hermione.
-Alessia? Sei mezza italiana giusto?- mi chiese Martina
-si, mia madre è italiana e mio padre inglese-  dissi sorridendole.
-Anche mia madre è italiana,precisamente fiorentina, però adesso viviamo a Londra perché mio padre è nato qui!- disse mentre prendeva una patatina dal piatto di Pietro.
-Hey io sono di Firenze!- dissi
-noo non ci credo, magari ci siamo anche incontrate qualche volta!-
-bhe me lo ricorderei- dissi ridendo.
 
Ormai quasi tutti si erano alzati ed erano in piedi nell'atrio ad aspettare l'apertura della discoteca ma noi continuavamo a parlare seduti al nostro tavolo.
Sia Martina che Pietro erano molto simpatici, avevamo parlato un po' di tutto da quando si erano seduti, da Hogwarts alla burrobirra a ciò che studiavano loro nell'istituto per "giovani dotati" diretto dal professor Charles Xavier.
-ma, permettetemi la domanda- iniziò incuriosito Ron- quali sono i vostri poteri?, sempre che si possano definire così-
-bhe è in realtà preferiamo chiamarle abilità- cominciò Pietro -io per esempio posseggo la velocità supersonica, una notevole agilità e una guarigione accelerata!- spiegò.
Eravamo tutti abbastanza stupiti, tutto questo sembrava impossibile.
-Io invece sono una mutaforma, ovvero posso assumere le sembianze di altre persone,ho un invecchiamento ritardato è una guarigione accelerata come Pietro-
-wow, l'invecchiamento ritardato sembra interessante- dissi ironicamente.
Tutti risero all'unisono.
-comunque se volete potete chiamarci Mystica e QuickSilver, tra mutanti ci diamo dei soprannomi e questi sono i nostri- spiegò Martina.
 
Adesso eravamo tutti nell'atrio ad aspettare l'apertura della discoteca, in effetti la stavano aspettando tutti tranne me.
Avrei potuto pianificare una fuga, nascondermi dietro una colonna o in bagno e nessuno se ne sarebbe accorto; bhe nessuno a parte Hermione, non mi toglieva gli occhi di dosso da quando siamo usciti dalla mensa, sapeva che sarei potuta sparire da un momento all'altro.
Mi sentivo osservata e non ero affatto a mio agio.
Guardai il gruppo di ragazzi che circondava Draco erano tutti vestiti di nero perciò era difficile distinguerli, ma un ragazzo in particolare spiccava tra gli altri; era distaccato dal gruppo e non sembrava interessato alla storia che Draco stava raccontando.
Anche lui era biondo, ma non il biondo platinato di Draco, le lunghe ciocche gli ricadevano sulle spalle come un mantello di seta dorata, era alto e snello ma si notavano perfettamente i muscoli scolpiti delle braccia e del petto sotto l'aderente maglietta nera che indossava; la pelle bianca era ricoperta di evidenti disegni neri che gli decoravano braccia e collo.
Ero già pronta ad abbassare lo sguardo quando lui girò la testa nella mia direzione.
Ritornai nel mondo reale quando sentii Ron urlare che la discoteca era aperta.
Lui, Harry,Martina e Pietro si avviarono verso il grande portone appena aperto, Hermione invece venne verso di me, e mi prese sottobraccio.
-so che non ti va ma almeno fingi di essere entusiasta- disse pregandomi.
-ma io sono entusiasta, sarà la serata più bella della mia vita- dissi saltellando e urlando come una bambina isterica.
-molto meglio- disse ridendo.
 
Eravamo in discoteca da almeno due ore e la mia testa era sul punto di scoppiare, all'inizio era divertente lo ammetto, avevo ballato con Hermione e gli altri, ma il tutto è durato mezz'ora.
Ero seduta al bancone dove normalmente si vendono alcolici ma, la scuola ci offriva solo una grande varietà di succhi di frutta.
La discoteca era grande, ma non abbastanza da contenere tutti gli studenti della scuola;
Ballavano tutti attaccati sulla pista da ballo; quest'ultimo sicuramente non era nella lista delle cose che Harry e Ron sapevano fare meglio.
Ron cercava di avvicinarsi ad Hermione ma ogni volta che lo faceva finiva male, o le pestava un piede, o la spingeva addosso agli altri per sbaglio.
Staccai un'attimo gli occhi dal mio gruppo e vidi di nuovo il ragazzo biondo che avevo notato fuori dalla discoteca.
Era appoggiato al muro opposto della stanza con le braccia incrociate sul petto, sembrava annoiato ma era pur sempre bellissimo.
Avrei potuto fissarlo per ore ma qualcuno interruppe i miei pensieri.
-Hey- disse un ragazzo sedendosi accanto a me.
-ciao- dissi schiarendomi la voce.
-la discoteca non fa per te eh- disse appoggiando i gomiti sul bancone.
-mmm non proprio-
-bhe siamo in due allora, piacere sono Percy- disse tendendomi la mano.
Era un bel ragazzo,non molto alto, capelli castani e occhi blu come l'oceano , guardandolo non riuscivo ad associarlo a nessun gruppo, forse era un mutante oppure un licantropo.
-Alessia- dissi sorridendogli e stringendogli la mano.
-sei una strega giusto, ti ho visto nell'atrio oggi!- 
-si,studio ad Hogwarts- dissi abbassando gli occhi.
-Wow, sarebbe bello essere un mago! Io sono un semidio,mio padre è Poseidone!- annunció con aria fiera.
Stavo di nuovo fissando il ragazzo appoggiato al muro, adesso non era più solo, con lui c'era il ragazzo moro che era a tavola con lui, il secondo stava parlando ma l'amico non sembrava ascoltare.
-è tuo amico?- mi domandò Percy.
-eh cosa??-risposi sorpresa.
-ti chiedevo se conosci quel ragazzo!-
-oh...n..no- dissi imbarazzata-
-bhe allora perché non vai a parlargli, stai perdendo solo tempo qui con me-
-NO,Percy io... scusa mi ero solo incantata- cercai di scusarmi.
-Ehi tranquilla vai pure- mi fece l'occhiolino e sparì tra la folla.
Prima figuraccia fatta!
Mi alzai dallo sgabello e uscii per prendere una boccata d'aria.
 
 
 
 
   
 
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