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Autore: _bizzle_swag    01/07/2015    0 recensioni
'Come se qualcuno potesse aiutarmi' pensai in quel momento, ero un caso perso e questo non sarebbe cambiato, mai.
**
" Sì, ce l'ho con te biondina!" ridacchiò in modo stupido, scatenando la risata degli altri quattro.
"Se fossi rimasto in silenzio saresti apparso come un normale stupido, ma hai voluto strafare" alzai gli occhi al cielo, sperando che la conversazione finisse al più presto.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chaz, Christian Beadles, Jeremy Bieber, Justin Bieber
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 2.
Scarlett's pov
L'unica parola che mi uscii dalle labbra, in quel momento, fu "oddio".
 
La prima ragazza che i miei occhi videro aveva dei capelli castano scuro che le ricadevano mossi sulle spalle e un paio di occhi ghiaccio, forse i più belli che io avessi mai visto. 
Ma subito la mia attenzione fu attirata dal suo esile corpo, nonostante indossasse dei pantaloni larghi e una felpa, di almeno due taglie più grande, si capiva che era abbastanza magra e il volto scavato ne era la prova. Inoltre, il fatto che avesse addosso degli abiti così grandi, rispetto a lei, mi fece intuire subito che voleva mostrarsi poco o nulla agli altri. 

Ma la cosa più strana non era lei e il suo strano modo di fissare lo specchio, come se volesse romperlo, bensì l'altra ragazza presente nella stanza.
 Rimasi impalata dinnanzi la porta per una manciata di minuti e lasciai vagare i miei occhi anche sul corpo dell'altra ragazza: era anch'essa abbastanza magra, ma non troppo, diciamo che aveva il solito fisico "normale". Indossava una t-shirt rossa e un paio di short abbinati ad essa, ma riuscii a soffermarmi solo sul suo volto. I suoi occhi castani erano contornati da parecchi graffi e i ciuffi della sua frangetta le ricadevano dinnanzi il viso.

Osservava un punto fisso davanti a se e sembrava fosse appena uscita da un manicomio.
Sì, okay, diciamo che mi avevano messo in camera con un anoressica e il diavolo in persona.
Rabbrividii, cercando di staccare gli occhi dal suo viso e compii un passo avanti, lasciando le valige ai piedi dell'unico letto intatto. 

'Può mai essere che nessuna delle due si sia accorta della mia presenza?' mi domandai, continuando a guardarmi intorno.
Non mi aspettavo che fosse così grande questo dormitorio: i tre letti erano molto distanti tra loro e nell'angolo destro c'era un'altra porta, che portava sicuramente al bagno

"Hey" qualcuno mormorò a bassa voce e subito guardai sia a destra che a sinistra per vedere chi avesse parlato.
Era la ragazza dagli occhi color ghiaccio, quella che mi incuteva meno terrore, insomma.

Alzai la mano, come segno di saluto e mi abbassai per afferrare le valige, posizionandole sul letto.

"Era ora che mettessero un'altra ragazza in questa stanza, certe volte è un po' come se vivessi da sola" borbottò, spostando lo sguardo sull'altra ragazza che ci guardava male, come se potesse saltarci addosso da un momento all'altro.

Allungò una mano verso di me e non esitai a stringerla alla mia.
 "Jamie Wells" si presentò, lasciando la presa dalla mia mano destra, prima di arricciare teneramente il naso.

"Scarlett Evans" mi presentai a mia volta, cercando di curvare le labbra in un piccolo sorriso, mentre mi accomodavo in un agolo del letto, stiracchiandomi le gambe.

"William mi ha detto di spiegarti tutte le regole del campo, quindi dovresti seguirmi" interruppe nuovamente il silenzio, stringendosi nell'enorme felpa che indossava.
Annuii distrattamente e mi tirai su, sistemandomi delle ciocche ribelli dal viso. 

"Con i vestiti come farò? Dove devo sistemarli?" mi azzardai a chiedere e, per quanto odiassi parlare con altre persone, certe cose dovevo pur sempre saperle!

Ridacchiò leggermente, passandosi una mano sul viso arrossato per via del caldo.
E ci credo, c'erano 30 gradi e lei indossava abiti che io non mettevo nemmeno in pieno dicembre, era buffa!

"C'è un armadio dietro il tuo letto, ma non credo che tu sia una di quelle ragazze che fa tanta attenzione ai particolari" alzò le spalle con non-chalance, indicando un punto indefinito alle mie spalle.
Lasciai perdere la sua ultima affermazione e mi voltai, addocchiando subito un mobile marroncino chiaro. Pressai le labbra in una linea sottile e la incitai ad uscire, pronta (o almeno speravo) per conoscere tutto su questo stupido campus.

Mi avvicinai, a mia volta, alla porta d'ingresso ed uscii, prima di voltarmi un'ultima volta, notando la ragazza corvina ancora in piedi, che si asciugava una piccola lacrima.
In quel momento, per quanta paura potesse trasmettermi, non riuscii a non sentirmi male per lei, chissà cosa aveva passato.
Scossi di poco il capo e richiusi la porta dietro il mio corpo, cercando di causare il meno rumore possibile, poi riportai lo sguardo su Jamie, che mi lanciò un'occhiata stranita.
Non la calcolai e presi a guardarmi freneticamente intorno, mentre lei si mordicchiava insistentemente il labbro inferiore, sicuramente stava pensando a cosa dire. 

"Allora, questo è il lato est del campus e, come puoi vedere, è dedicato ai dormitori. Infatti, qui troverai solo quest'ultimi e un piccolo bosco, dove di solito William e Kate -la sua aiutante, nonché sua moglie- ci mandano in coppie per collaborare su "giochi" che organizzano, che poi non sono veri e propri giochi, ma solo un modo per farci confrontare con persone che hanno problemi diversi dai nostri" mimò con le virgolette la parola 'giochi' e mi fece cenno di seguirla.
Passammo accanto ad una cinquantina di dormitori, per poi girare a destra, dove notai un'enorme villa bianca e azzurra.
Ci fermammo proprio lì davanti ed io mi soffermai ad osservare quanto fosse immensa.

"So che questa può sembrarti una villa, ma non lo è. E' la nostra mensa, vieniamo tutti qui a mangiare, dopo la mattinata con Kate e William" continuò a spiegare, senza prendere fiato nemmeno una volta, mentre muoveva freneticamente le mani, cercando di farmi capire meglio. 

Alzai il pollice della mano destra in su, facendole così capire di aver inteso tutto e lei si stoppò imbarazzata.

"Bene, mentre se, dopo i dormitori, avessimo voltato verso sinistra e non verso destra, ci saremmo trovate il lago e non la mensa.
Il lago è diciamo il luogo di 'relax' che ci concedono ogni sera, se siamo stati buoni e abbiamo lavorato per migliorare la nostra condizione. 
Anche se, sono più che sicura che lo facciano per farci fare amicizia con altri ragazzi, poichè molti di loro non parlano quasi mai" finì la sua spiegazione e, finalmente, sospirò, appoggiandosi ad un albero dietro di lei. 

Rimasi leggermente distante dal suo corpo e piegai le sopracciglia in un'espressione confusa.

"Cosa mi dici della ragazza che è in camera con noi?" domandai, non tanto sicura di voler sapere la risposta.
Quella ragazza mi incuriosiva, ma il mio senso di vita mi impediva di andare a parlarle.

"Oh, Aarika! Non parla quasi mai con nessuno, solo con me, a volte. E' qui perchè i suoi genitori la consideravano pazza, ma non riesco a biasimarla, dopo quello che ha dovuto passare" cercò di sorridere, ma ne uscì una piccola smorfia.
Era come se non riuscisse a farlo, chissà quanto aveva sofferto anche lei, ma ora ero troppo curiosa di capire cosa fosse accaduto ad Aarika. 

Inarcai il sopracciglio destro, facendo comparire una piccola ruga sulla mia fronte e facendolo anche capire che volevo sapere qualcosa di più.
Alzò le mani in segno di resa e si staccò dall'albero, prendendo a camminare nuovamente verso i dormitori.

"Scoprirai tutto tra un'ora, quando ci riuniranno tutti. Succede sempre quando ci sono nuovi ragazzi. Oguno di noi deve dire quello che ha, da cosa è stato causato, come si sente e tutto quello che gli passa per la testa.." velocizzò il passo ed io faticai a starle affianco. 
Ma cosa le prendeva?

"Cosa? Dire a tutti cosa abbiamo e i motivi? Gli è andato di volta il cervello" sistemai i miei pantalonciini, che si erano leggermente alzati, e gonfiai le mie guance.

"Il primo passo per superare un problema è ammettere di averne uno, o almeno, è questo quello che ci dicono sempre" si fermò e solo allora mi resi conto che eravamo ormai arrivate alla nostra casetta.
Questo posto mi piaceva sempre meno.
                                                                               ****
Avevo, ormai, finito di sistemare tutti i miei vestiti nell'armadio marroncino.
Odiavo il disordine, mi faceva andare fuori di testa, ecco perchè evitavo sempre di guardare il letto di Jamie, circondato da maglioni e pantaloni. 

Dall'ora prima non mi aveva più parlato e,forse, era meglio così.
Aveva un voce fastidiosa, anche se era abbatanza simpatica.
Riguardo Aarika, non aveva parlato per niente ed ora era in bagno da una decina di minuti.

Mi appoggiai al letto ed afferrai il mio cellulare, pronta ad avere notizie dalla mia migliore, nonchè unica, amica, Ally.
Ma non tutto va come vorresti, come infatti qualcuno irruppe nella stanza, senza nemmeno bussare.
Alzai il capo infastidita ed i miei occhi si soffermarono sulla figura di WIlliam.

"Fra dieci minuti vi voglio tutte al bosco, per le presentazioni ai nuovi ragazzi e tu, Scarlett, dammi il cellulare. Jamie ed Aarika non ti hanno detto che li ricevete solo la domenica?" si avvicinò a me  e mi porse il palmo della mano, aspettando il mio prezioso iphone.
Lo guardai stranita, prima di spalancare gli occhi, realizzando quello che aveva appena detto e strinsi più forte il cellulare tra le mani.

Mi guardò , cominciando a picchiettare con un piede per terra, così lo posai sul suo palmo fortemente, mormorando un "che posto di merda".
Jamie cercò di trattenere una risata, mentre William uscì soddisfatto dal dormitorio.

Non sarebbe potuto andare peggio...


"Aarika, muoviti, dobbiamo andare al bosco" urlò Jamie, con quella voce acuta, che mi fece sobbalzare.

Alzai gli occhi al cielo e spostai lo sguardo sullo specchio accanto il letto di Aarika.
Sembravo appena uscita da un manicomio, i miei capelli erano impresentabili!
Li liberai da quella treccia, alla Katniss di Hunger Games, e li legai in una coda alta e sistemata, sorridendo soddisfatta allo specchio.

Un finto colpo di tosse da parte di Aarika, credo, mi fece sobbalzare e notai che erano entrambe posizionate accanto alla porta, pronte per uscire.
Mi morsi l'interno guancia imbarazzata, prima di seguirle a ruota, uscendo dalla casetta.

Dopo una decina di minuti, passati in silenzio, ci ritrovammo tra un ammasso di alberi.
Guardai di fronte a me e osservai tantissimi ragazzi e ragazze seduti in cerchio e William con una ragazza (Kate sicuramente) in mezzo. 

Jamie mi afferrò per un braccio e mi trascinò con loro, prima di farmi accomodare nell'unico spazio vuoto in quella circonferenza, mentre cento paia di occhi sguizzarono verso di noi.

Bene, dovevamo essere proprio le ultime!
Osservai di fronte a me e non potei non sbuffare, era lo stesso ragazzo di stamattina e, accanto a lui, c'era lo stesso gruppo di strambi ragazzi.
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Heylà, eccomi qui con il secondo capitolo.
Come vi sembra? Vale la pena di continuare? Vorrei alcuni pareri, quindi speriamo bene.

E' da un bel po' che non scrivo qualcosa, quindi ho paura di averci perso la mano, o come si dice, HAHAHAHAHAHA.
Ora vi lascio con i personaggi!

Baci, Francesca:*
Justin Bieber- Justin Bieber
Scarlett Evans- Gigi Hadid
Jamie Wells- Aarika Wolf
Aarika Green - Vanessa Hudgens
Ryan Butler- Ryan Butler
Christian Beadles- Christian Beadles
Chaz Somers- Chaz Somers
Jacob Simpson- Lucky Smith

  
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