Non ero abituata alle lacrime che rigano le guancie, agli urli soffocati tra le pieghe del cuscino, non ero abituata alla morte e tantomeno all'amore vero. Eroo la ragazza dal sorrisetto sarcastico che increspa le labbra, dalla voglia di vivere e dal brilluccichio negli occhi. Questo è cioè che ero, o cioè che sono, magari solo in parte.