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Autore: Letizia25    02/07/2015    3 recensioni
C'è Michael che riceve amore da chi crede di non volere.
E c'è Becky che nonostante tutto non versa mai una lacrima perché si vuole troppo bene.
C'è Lara che non riesce ad aprirsi abbastanza.
E c'è Ashton che si sente solo perché è anche troppo sincero.
C'è Nina che pensa troppo e che ogni tanto vorrebbe prendersi una pausa.
E c'è Luke che ha bisogno di qualcuno che riempia il suo vuoto.
C'è Calum che è troppo paziente per tante cose.
E c'è Karen che è la più testarda di tutti.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=y5HUGJ0iRm8
*
Sequel della mia One Shot Imprevedibile di cui consiglio la lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A volte va così'
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8.
Distanti

 

«Ehi Luke, ma mi stai ascoltando?» grida Naomi nelle orecchie del biondo per sovrastare il volume della musica troppo alta in quel salotto che non riesce a contenere tutte quelle persone che hanno preso parte alla festa di Carter Wilson. Ma il diretto interessato sembra non prestarle alcuna attenzione, preso com’è a cercare di non perdere di vista Nina neppure per un secondo.
Ed è quando la trova a sorridere ad un altro che non è lui, a ballare con un ragazzo che non è lui, a chiacchierare con qualcuno che non è lui, che il suo cuore si stringe in una strana morsa, con cui ormai Luke ha imparato a condividere da un po’. 
Perché vedere che Nina piano piano si sta allontanando da lui, che lo sta rimpiazzando lentamente, lo distrugge, distrugge Luke passo dopo passo. E lui non ha la benché minima idea di come fare per evitare che il loro rapporto si sgretoli, che loro due diventino degli estranei.
Perchè pur di non perdere Nina come amica, farebbe di tutto, anche starle lontano, come sta facendo da ormai un mese. Il problema è che Luke non sa che così facendo, sta perdendo Nina ogni giorno che passa. Non lo sa, perché crede che il problema sia solo dentro di lui, crede che il problema siano i suoi sentimenti, quegli stessi sentimenti che non sarebbero dovuti nascere e che non avrebbero dovuto mettersi tra lui e Nina.
È un mese che prova a cercare un modo per affrontare quella situazione, un modo per far capire alla sua migliore amica che lui c’è e le vuole bene, vuole stare al suo fianco, vuole farle capire che non la lascerebbe mai, per nessun motivo al mondo.
Il problema, però, è sempre quello. Lei non sa quello che pensa Luke.
Perché pure Nina crede di essere la causa del loro allontanamento. Lei, che di chiamate e messaggi, gliene lascia a bizzeffe, ogni giorno. Perché vuole capire, Nina, vuole capire che cosa sia successo tra lei ed il suo migliore amico, quel ragazzo che le ha fottuto cuore e cervello ormai tanti anni prima e di cui non riesce a liberarsi neppure volendo.
E sta male, Nina, sta davvero male perché si sente così lontana dalla persona che la conosce meglio di qualsiasi altro. Si sente lontana, esclusa dalla vita di Luke, con cui ha sempre condiviso tutto quel che poteva. 
Perché, come quelli di Luke, anche quelli di Nina sono nascosti. Sentimenti che la castana non ha mai voluto ma con cui, per forza di cose, si è ritrovata a convivere con il sorriso sulle labbra. 
E adesso Nina, quello che prova per Luke, non vuole lasciarlo andare. Come non vuole che Luke stesso se ne vada tutt'ad un tratto dalla sua vita, senza uno straccio di spiegazione. Lui, che riesce a mettere a tacere ogni volta tutto quel casino che ha in testa e con cui si sente a casa, in ogni momento. 
E poi non sa come mai si ritrovi davanti a Luke, con i suoi occhi grandi e grigi in quelli azzurri dell’amico.
E di cose da dirsi, da chiarire, da ammettere, loro due ne avrebbero davvero tante.
Ma restano in silenzio. Perché troppe parole non dette non aiutano. Perché entrambi pensano che la voglia che hanno di baciarsi in quel momento sia dannatamente sbagliata e rovinerebbe solo tutto. Perché il fatto che sappiano di essere innamorati perdutamente dell’altro non aiuta.
E forse, a volte, è meglio rimandare cose simili ad un altro momento. O almeno, così crede Nina, che sente di dover spezzare a tutti i costi il silenzio che si è creato tra di loro.
«Perché?»
Lui la guarda, ma non risponde.
Lei sospira e se ne va.
 
Se Calum potesse, andrebbe subito da Karen per stringerla forte e per farle tornare il sorriso sulle labbra. Sono minuti – forse addirittura quasi un’ora – che sta osservando la mora, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso. E gli sembra bellissima, Karen, con i capelli lunghi e sciolti e con quel vestito rosso che le mette in risalto gli occhi scuri e profondi. Quegli stessi occhi scuri che quella sera sono opachi, spenti, tristi. Non sono quelle stelle che lo hanno fatto innamorare, non mostrano quella scintilla che lo ha incantato fin da subito e che gli ha fottuto cuore e testa nella frazione di un attimo.
Quella Karen che vede in un angolo a sorseggiare un bicchiere di birra non è la stessa Karen che conosce lui.
E Calum non sa proprio come e cosa fare per farla stare meglio.
Perché lui ci ha provato – e ancora continua a provare – a capire che cosa abbia fatto per far sì che Karen si allontanasse da lui. Ci prova con tutto se stesso ed ogni giorno cerca di parlarle, di starle vicino, di farle capire che non la lascia cadere per nessun motivo al mondo. Semplicemente perché le vuole troppo bene e non vuole vederla soffrire in alcun modo.
Eppure lei, nonostante i suoi sforzi, continua a non considerarlo, continua a tenerlo a distanza quasi ne abbia paura, come se volesse proteggersi da qualcosa che Calum non conosce ma che vorrebbe tanto capire. Perché nessuno – a parte Nina e Luke – sa di Nate. E Karen non ha alcuna intenzione di tirar fuori quella storia ancora una volta. Non adesso, quando ancora si sente troppo vulnerabile per affrontare i ricordi.
E intanto il moro si dà la colpa, si maledice, perché crede di essere la causa della tristezza della mora, sta iniziando a credere di aver fatto un grosso errore baciandola la sera del concerto. Si dà la colpa, quando invece è proprio lui ad essere la fonte della felicità della mora. Ma questo, Calum non lo sa.
E continuerà a non saperlo, almeno fino a quando Karen non si deciderà ad aprirsi a lui, ad essere sincera, a lasciarlo entrare nella sua vita. Com’è giusto che sia.
E lo sa pure lei che dovrebbe essere così. Perché Calum la fa stare bene, la fa ridere, la fa sentire viva con niente, la rende felice come nessuno – neppure Nate – era mai riuscito a fare prima di lui. E, alla fine, è questo ciò che maggiormente spaventa la ragazza: il fatto che adesso l’amore non è più a senso unico.
Però… Adesso Karen ha paura sul serio. Perché con Nate se n’era fatta una ragione e aveva vissuto quella storia malsana solo con il suo di amore. Ma adesso sa che Calum a lei ci tiene davvero. Ed il fatto che qualcuno tenga a lei così tanto, la spaventa. Perché non ha la benché minima idea di come gestire una situazione simile, non dopo quello che ha passato e che non ha alcuna voglia di rivivere.
Ha paura, Karen, anche se sa che non ce ne sarebbe alcun motivo, se solo si fidasse di Calum.
Lui, che non vuole ferirla per niente al mondo ma che vuole semplicemente amarla come merita.
E mentre lei pensa in questo modo, non si accorge che qualcuno le è arrivato alle spalle fino a che una voce che conosce troppo bene non sovrasta il volume della musica, strappandola dai suoi pensieri, sorprendendola e facendola sussultare per poi farla voltare. E quando i suoi occhi scuri incontrano quelli profondi di Calum, il respiro le si mozza in gola e il cuore le batte più forte, come ogni volta che lui le è vicino.
«Quanto ancora continuerà questa storia?»
«È un casino, Cal. È tutto un fottutissimo casino.»
Poi lei se ne va, codarda com’è anche se non vorrebbe.
E lui resta lì, con il cuore diviso e con ancora più domande senza risposta che gli fottono il cervello.
 
«Lara, ti prego, aspetta!»
Lei scuote la testa e non si ferma, incurante dei piedi che le fanno un po’ male a causa dei tacchi e dell’aria fresca della sera. Non vuole parlare con lui, non vuole dovergli raccontare quella cosa che nessuno ha mai saputo e che lei preferisce non ricordare. Non se sa che le ferite sul suo cuore non si rimargineranno mai, neppure con tutta la pazienza del mondo.
E poi c’è Ashton, che le sta correndo dietro da quando i loro occhi si sono incontrati alla festa di Carter. Lui, che le ha messo dentro una paura che non provava da tempo. Lui, che non si è ancora dato per vinto e le sta ancora dietro, nonostante lei cerchi di evitarlo Lui, che non capisce di essere troppo importante per lei.
Lei, che non vuole perderlo per nessuna ragione al mondo. O almeno, non vuole perdere quello che c’è tra loro due. Perché alla fine, non è poi tanto sicura che tra lei ed Ashton ci sia una semplice amicizia. No. Perchè se fosse stato così, Lara non avrebbe sentito quel senso di pienezza, di gioia, di benvenuto, di affetto sconfinato, di amore, quando si erano baciati.
Ecco perché la rossa ha ancora più paura. Perché lei ha amato e si è fidata di una persona soltanto in tutta la sua vita. E il fatto che quella persona se ne sia andata davvero troppo presto, non ha fatto bene a nessuno. soprattutto, non ha fatto bene a Lara, che continua a non aprirsi con gli altri, continua ad essere schiva, diffidente, continua a proteggersi anche quando gli altri le dimostrano che le vogliono un bene senza eguali.
E ancora, lei non riesce a spiegarsi perché i ragazzi di quello strano gruppo di cui fa parte non l’abbiano ancora lasciata perdere, non l’abbiano abbandonata.
Ma soprattutto, non capisce perché proprio Ashton non si sia ancora dato per vinto con lei.
Perché lei è solo un caso perso, e non vale la pena di niente.
«Lasciami in pace, Ashton!» esclama lei più forte, per tenerlo distante, per evitare che i sensi di colpa possano arrivare e ferirle il cuore. Perché in realtà, a Lara dispiace da morire. Perché Ashton non si merita niente di quello che lei gli sta facendo. Non lui, che invece se è sempre preoccupato per lei e che le ha sempre dimostrato solo un affetto smisurato. Un affetto che lei non ha mai capito e che tutt’ora continua a non capire.
Un affetto che Ashton continua a darle nonostante tutto. Perché lui sa che Lara si merita solo il meglio. E lui, per darle quel meglio, è disposto a fare qualsiasi cosa. Perché non vuole in alcun modo vederla triste, o persa, o sola. Non vuole vederla stare male, per nessun motivo al mondo.
È da più di una settimana che loro due non si parlano, non stanno insieme, non scherzano come al solito. Perché lei lo evita, si comporta come se loro due fossero estranei, quando invece hanno condiviso così tante cose da non capire più dove finisce uno ed inizia l’altra.
Perché Ashton è innamorato di Lara.
E non ha la benché minima idea di come se ne sia reso conto. Ed è quello il problema. È quando ha capito che senza Lara non può stare, che ha pure capito il danno che ha fatto baciandola al parco. E adesso vuole solo rimediare. Perché vuole avere Lara nella sua vita, o almeno per tutto il tempo che verrà loro concesso.
Ecco perché la sta seguendo da quando l’ha vista alla festa. Perché deve pur provare a scusarsi e a sistemare la situazione in qualche modo. Anche se gli sembra che Lara stia diventando sempre più distante.
«Cazzo, vuoi starmi a sentire almeno una volta?!» esclama lui, esasperato, riuscendo a fermare la rossa per il polso e facendola voltare verso di lui. E quando i loro occhi si incontrano di nuovo dopo tanto tempo, ad entrambi il respiro si mozza in gola a causa di quel sentimento che non riescono a contenere neppure volendo.
«Perché mi eviti, Lara?»
«Tu n–non capiresti…»
«E allora aiutami a farlo! Io… Io non voglio stare senza di te. Sei troppo importante!»
Lara però non vuole lasciarsi andare. Nonostante sappia che Ashton non la ferirebbe per niente al mondo.
«Ma hai rovinato tutto! Ed io non sono pronta a farmi male di nuovo!»
 
«Michael, finiscila di farmi il solletico! Non ti sopporto più!» esclama Becky all’ennesimo gesto del ragazzo dai capelli colorati, che intanto se la sta ridendo come un matto a vedere la bionda in quello stato.
«Ma dai, è divertente! Non dirmi che saresti voluta restare alla festa.»
Perché Becky e Michael se ne sono andati dalla festa dopo poco essere arrivati, dato che nessuno dei due si stava divertendo poi così tanto. Se ne sono andati e hanno passato la serata migliore della loro vita, insieme.
Hanno corso per le vie della città, illuminate solo dalla luce dei lampioni, con uno strano senso di vitalità addosso che non sono riusciti a contenere. Si sono sentiti liberi come matti, liberi di tutte quelle catene che li trattengono dal fare quel che tanto vorrebbero. Si sono sempre tenuti per mano, quasi a non volersi lasciare andare per nessun motivo al mondo. Ed è stato magnifico, è stato perfetto.
E adesso che sono a casa di Michael e stanno passando altro tempo insieme, sembra tutto surreale. Sembra quasi un sogno, bellissimo certo, ma pur sempre un sogno.
Soprattutto per Becky, che ancora non riesce a credere a quello che sta succedendo tra lei e Michael. Perché le sembra così impossibile che proprio lui stia perdendo del tempo con lei. Lei che non è niente, lei che non ha assolutamente niente da dare, se non tutto il suo cuore – perché lei mette davvero tutta se stessa in ogni cosa, ci mette il cuore. E spesso ce lo lascia pure anche quando non dovrebbe, per nessun motivo.
Lei, che non si vede poi così speciale e che forse non meriterebbe tutto l’affetto che quel ragazzo le sta dando senza chiederle niente in cambio. Lui che, semplicemente, la sta rendendo felice, molto più di quanto lei mai si sarebbe aspettata. Lui, che la fa stare bene con niente.
«No, no, tranquillo, preferisco stare qui!» esclama Becky, divertita e spostando i capelli scompigliati dalla fronte di Michael, facendolo sorridere.
«Beh, grazie.» risponde lui. E sorride.
Sorride Michael, perché stare con Becky gli fa bene, lo rende felice come mai prima di allora era stato. Lo fa sentire vivo. Gli fa sperare che pure lui sia in grado di fare almeno qualcosa. Becky gli dà un senso, dà un senso alla sua vita. Quel senso che non c’era e che lui ha sempre cercato, inutilmente. Poi però è arrivata lei, e tutto è cambiato. In meglio, oserebbe dire. Anche se poi sa che non può permettersi di provare quei sentimenti troppo forti per Becky.
Perché lui, semplicemente, non la merita affatto.
Lui che non è niente e che non sarà mai niente non può e non potrà mai pensare di avere nella propria vita qualcuno di così prezioso come Becky. Lei, che è così luminosa da sembrare una stella. Lei che è la cosa più bella che Michael abbia mai visto in vita sua. Lei, che gli ha migliorato la vita anche se lui non se lo meritava proprio per niente. Lei, che lentamente sta diventando troppo importante.
E lui non sa proprio che cosa fare. Perché non vuole mandare a puttane niente di quello che ha con la bionda, non vuole perderle, per nessuna ragione al mondo. Non vuole lasciare che quella ragazza se ne vada dalla sua vita. Perché, nonostante tutto, Michael ha bisogno di Becky, ha bisogno di lei da morire.
Lei, che è la sola persona che per lui conta davvero.
Ed è questo che pensa, mentre la osserva a lungo, perdendosi in quei grandi occhi blu che non riesce più ad ignorare. Quegli occhi che gli scavano dentro, facendolo sentire nudo, nudo di tutti i suoi dubbi e di tutte le sue preoccupazione, nudo, libero da ogni muro, libero di poter provare quei sentimenti verso di lei.
Si guardano, si sorridono. Ed è come se tutto improvvisamente iniziasse ad avere un senso.
«Sei bellissima Becky, lo sai?»
E Becky di cose da dire, per ribattere a quel complimento che mai nessuno le aveva fatto prima di lui, ne avrebbe davvero tante. Ma non può.
Perché le labbra di Michael sulle sue glielo impediscono. Però va bene così.
Per tutti e due va veramente bene così. 






Letizia
Ciao bellissimi! Allora, come state? Spero bene :3.
E dai, che sono in orario *^*!!! E mi sento pure soddisfatta di come sia uscito il capitolo :3
Insomma, a parte Mike e Becky (CHE SI SONO BACIATI!!!!!!!!!! Belli i nostri bambini), tutte le altre (?) coppie sono allo scatafascio.
E lo so che le motivazioni possono sembrare le stesse, ma sono le cause quelle che contano davvero. Cause che capiremo abbastanza presto.
Cioè, di Karen e di Nina le sappiamo già. L'unica che manca è Lara, ma non disperate ;).
Intano, a parte Mike, gli altri tre non se la stanno passando per niente bene.
Luke è geloso e non sa cosa fare.
Cal piccino si dà la colpa.
Ash, semplicemente, è innamorato perso di Lara.
Poveri i nostri bambini!!!!! Speriamo in bene dai ;).
Secondo voi che cosa potrà capitare nel prossimo capitolo?
Fatevi avanti, che sono curiosa di sapere *^*.
E detto questo, mi fermo qui ;). Grazie per tutto, sul serio, per viste, per preferiti | ricordati | seguiti, siete meravigliosi ed io vi voglio troppo bene! Siete pazzeschi! <3
Solo, una piccola cosa. A me fa piacere scrivere e, come sapete, metto tutto il cuore in ogni parola e in ogni storia che posto e che condivido con voi, e ci perdo pure del tempo affinchè venga bene. Io, ecco... Mi farebbe piacere sapere quello che ne pensate, seriamente. 20 parole sono più che sufficienti, almeno per farmi capire se la storia vi piace oppure no, se avete critiche (COSTRUTTIVE) da fare, se non vi piace, se c'è qualcosa che vorreste che cambiassi. Non lo so, fatevi sentire. Mi farebbe davvero tanto piacere! <3
Detto questo, vado davvero!
A presto, un bacione ed un abbraccio grandissimo, Letizia <3
   
 
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