Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    10/07/2015    3 recensioni
Contraggo le dita stringendo quello che ho ormai capito essere uno stelo e mi porto il fiore davanti al viso mente mi rimetto supina, un braccio abbandonato sulla fronte.
Sorrido felice, come raramente lo sono stata nella mia vita, come ancora non mi sono abituata a essere da un anno a questa parte.
Un tulipano rosso.
Un fiore romantico di per sé ma che per me, per noi, ha un significato ancora più bello.
*Seguito di 'Amazon Lily- My favourite flowers shop in town' di cui si consiglia la lettura per apprezzare meglio questa storia*
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Margaret, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Piego il busto in avanti, inspirando mentre appoggio gli avambracci sulle cosce e intreccio le dita tra loro.
Mi sembra di stare per scoppiare e non una di quella belle esplosioni, sane e catartiche.
Arrivati a questo punto avrei preferito non scoprirlo affatto ma non posso non essere grato a Baby per la sua lealtà.
Lo ammetto non me lo aspettavo anche se la sensazione più pregnante al momento è che mi sento un idiota.
Come ho potuto non pensarci da solo, che zia Alvida era andata da Margaret?!
Lo so, la conosco fin troppo bene, so che è una maledetta manipolatrice.
Ora sì che mi spiego il comportamento di Margaret, la sua agitazione, quel discorso così poco da lei.
Così poco da lei ma innegabilmente vero.
In queste due settimane non sono stato meglio, il dolore non è passato, mi sembra di vivere con una pinza a stringermi il cuore ma ho avuto tempo per riflettere e capire.
Capire che è davvero meglio così.
La mia scelta di diventare medico mi impedisce di prendere decisioni definitive nonostante io abbia ventinove anni.
Sono ancora uno studente sotto certi aspetti e potrei volermi mettere ancora in discussione.
Margaret invece, che l’università non l’ha nemmeno fatta, ha deciso cosa voleva fare a ventun anni e ora che ne ha venticinque ha già messo radici qui a Raftel, proprio come il suo negozio.
Potrei mai chiederle di mollare tutto per seguirmi, sapendo quanto tiene a quel chiosco di fiori?!
È praticamente la sua seconda casa, è troppo importante per lei.
È meglio così, davvero meglio così.
Mi risollevo, prendendo un profondo respiro nella speranza di calmare i nervi, e mi volto verso il cespuglio di lobelie.
Sbuffo una risata vagamente isterica nel rendermi conto che non lo dovrei neppure sapere che sono lobelie, queste.
Il fatto di conoscere il nome di tre quarti dei fiori che popolano questo posto è alquanto patetico.
E ancora di più lo è che io sia venuto qui.
Sono all’orto botanico di Raftel, perché dopo la telefonata di Baby restare in casa non era certo una mossa saggia, vista l’improvvisa voglia di distruggere qualcosa che si è impossessata di me.
E anche se non voglio ammetterlo sono venuto qui a cercare qualcosa di famigliare.
Un profumo, un odore, qualcosa, qualsiasi cosa che me la ricordi e mi aiuti a calmare i nervi.
Chiudi gli occhi passando una mano sul volto che mi si contrae per un attimo in una smorfia di disperazione.
Questo non sono io, cazzo!
Io sono più forte di così!
Tengo gli occhi chiusi reclinando appena il capo all’indietro mentre una leggera brezza si alza portando alle mie narici odore di gelsomino.
Magnifico, pure il suo profumo!
Adesso ci manca solo che senta la sua voce e sono pronto per il manicomio!
-Law-
Sgrano gli occhi, lievemente sconvolto, senza raddrizzare subito il capo.
Ma sto uscendo pazzo per davvero!
-Law-
Stavolta, molto lentamente, riporto il collo in posizione normale, girandomi appena verso destra.
E il cuore mi si ferma quando la vedo a pochi passi da me.
Trattengo per un attimo il fiato, imponendomi di restare calmo e impassibile, anche se il mio corpo freme e le mani prudono.
Ma non posso, devo tenere a mente la mia decisione.
Lo devo fare per lei, per il suo bene.
So che è la cosa giusta.
Si avvicina incerta di qualche passo e io rimango immobile a fissarla, seduto su questa panchina, immersa nel verde.
C’è tensione nei suoi occhi, quasi paura e io deglutisco a vuoto.
-Margaret- la chiamo con freddezza -Cosa fai qui?!-
È il suo turno di deglutire a vuoto e si avvicina ancora, fermandosi a pochi metri da me.
-Ti stavo cercando per… parlarti di quello che è successo- tentenna e io aggrotto le sopracciglia.
Non ho detto a Rufy dove andavo, non l’ho detto a nessuno.
-Rufy mi ha detto che avevi bisogno di pensare e una volta tu mi hai detto che stavi volentieri al chiosco perché tutto quel verde ti aiutava a pensare e così…- si stringe nelle spalle e io indurisco la mascella per sopportare il male.
È così ingiusto che io debba rinunciare a lei, che mi conosce e capisce come nessuno.
Mi alzo in piedi, le mani infilate in tasca e lo sguardo freddo.
-Volevo scusarmi con te- comincia cauta ma determinata -Ho capito di avere sbagliato e…-
-No- la fermo, facendole sgranare gli occhi che vengono attraversati da un lampo di paura -Non hai sbagliato, anzi, avevi ragione. Io e te finiremmo per ostacolarci a vicenda e per lasciarci comunque. È molto meglio chiuderla adesso-
Non so dove trovo la forza di pronunciare quelle parole e di restare impassibile di fronte alla sua espressione ferita.
Sembra quasi che io l’abbia pugnalata e forse dopotutto è così.
 
[Wherever you will go – The Calling]
 
Stringo i denti per farmi forza, pronto a voltarle le spalle e andarmene, quando decido di rincarare la dose.
So che Margaret è una che non si arrende e se dovesse insistere ancora non potrei resistere oltre.
 
So lately, been wondering
Who will be there to take my place
When I'm gone, you'll need love
To light the shadows on your face
 
Devo spezzarle il cuore del tutto, essere definitivo, è l’unica soluzione.
Chiudo gli occhi un istante, ripetendomi che lo sto facendo per lei.
-Domani parto. Mi hanno offerto un posto all’estero-
Sbianca a queste parole e per un attimo ho il terrore che stia per crollare ma rimane ben stabile sulle sue gambe e io decido che è la mia battuta di uscita.
Le lancio un’ultima, apparentemente fredda occhiata, approfittandone per stamparmi il suo viso nella testa.
 
If a great wave shall fall
It'd fall upon us all
And between the sand and stone
Could you make it on your own?
 
È così dannatamente bella.
Così bella che fa male.
Mi devo imporre di distogliere gli occhi e proseguire questa farsa, avviandomi per uscire da qui e allontanarmi da lei.
Cammino come un automa, le gambe pesanti e il cuore che sanguina.
La testa mi ronza e non mi accorgo nemmeno dei passi frettolosi alle mie spalle finché non vengo afferrato per la manica della camicia e riportato indietro.
 
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go
 
And maybe, I'll find out
The way to make it back someday
 
Me la ritrovo di nuovo davanti, le lacrime agli occhi e il corpo scosso dai tremiti.
Sgrano appena gli occhi, stringendo i pugni ancora in tasca.
-Margaret smettila. Ti ho detto che è finita-
-No!- esclama decisa, cogliendomi del tutto impreparato -No che non è finita, non ancora! È colpa mia questo casino ora devi darmi la possibilità di…- si interrompe per sopprimere i singhiozzi con scarso successo -Sono stata stupida! Ho pensato… ho pensato di essere troppo poco per te! Insomma se io fossi stata un… un’architetto e tu un idraulico non me ne sarebbe fregato niente ma non avevo capito… adesso lo so che per te è lo stesso e mi dispiace di avere dubitato! Sono pronta a seguirti ovunque, adesso lo so, sei tu casa mia!-
 
To watch you, to guide you
Through the darkest of your days
 
If a great wave shall fall
It'd fall upon us all
Well I hope there's someone out there
Who can bring me back to you
 
-Margaret…- cerco di fermarla, scioccato, ma ormai è un fiume in piena e non solo perché continua a piangere.
-No! Io lo so che non è finita per te, non può esserlo e devi… devi darmi un’altra possibilità! I fiori si trovano ovunque ma tu… tu sei unico e io ho bisogno di te, sei la cosa più importante della mia vita, insieme a Maya ma se te ne vai ora non ci sarà nessuna Maya e mi devi dare un’altra possibilità! Ti prego Law, ti prego! Devi darmi un’altra possibilità! Portami con te, non mi interessa restare a Raftel se tu non ci sei!-
Prendo fiato per interromperla nuovamente, stavolta più deciso ma riesce ancora una volta a stupirmi e stavolta resto davvero senza parole.
 
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go
 
-Sposami!-
La guardo a occhi molto più che sgranati, boccheggiando affannato.
Cosa… cosa ha detto?!
Solleva una mano chiusa a pugno e lentamente la apre davanti a me, mostrandomi l’anello che ho comprato per lei alcune settimane fa, l’anello che avevo lasciato cadere nel tulipano la sera che ho capito, con delusione e frustrazione, che per lei era ancora troppo presto.
Ma quando torno a guardarla negli occhi mi rendo conto che non è più così.
 
Run away with my heart
 
Non mi sta solo supplicando, lo vuole davvero.
 
Run away with my love
 
Mi vuole davvero.
 
Run away with my hope
 
Sorride appena tra le lacrime e io sento il dolore al petto sciogliersi, dandomi quasi un senso di ebrezza.
 
I know now, just quite how
My life and love might still go on
In your heart, in your mind
I'll stay with you for all of time
 
-Trafalgar D. Water Law… Sposami…- soffia ormai senza voce e io trattengo il fiato, il cuore che va a mille.
Sto ancora cercando qualcosa da dire quando, non so neppure  come, mi slancio verso di lei e la bacio con disperazione.
Affondo una mano tra i suoi capelli e con l’altra la stringo a me per la vita, sempre più forte quando si aggrappa ai baveri della mia camicia, quando mi morde le labbra, quando affonda anche lei le dita nelle mie ciocche scompigliate.
 
If I could, then I would
I'll go wherever you will go
Way up high or down low
I'll go wherever you will go
 
If I could turn back time
 
La bacio e la stringo tra le braccia, deciso a non lasciarla andare mai più, mandando a farsi fottere il mio ben architettato piano, e in quel momento capisco.
Ora ho la risposta alla sua domanda.
Una risposta di cui so che non mi potrò mai pentire.
Mi separo da lei più per mancanza d’aria che per altro e la guardo negli occhi.
-Mi sono trasferito a Raftel perché mi piacciono le città piccole. L’ospedale di Drum è uno dei più prestigiosi non mi interessa andare da nessuna parte. Mi sono trasferito a Raftel perché a Flevance mi mancava qualcosa e ho trovato te. Non mi muovo da qui- le dico, facendole sgranare gli occhi.
 
I'll go wherever you will go
 
Porto una mano sulla sua guancia, premendo la fronte contro la sua.
-Ma hai detto che domani…-
 
If I could make you mine
I'll go wherever you will go
 
-L’ho detto per allontanarti, scusa. Credevo fosse la cosa giusta ma a quanto pare sono stupido anche io. Non vado da nessuna parte- ripeto, articolando l’ultima parola già sulle sue labbra.
Mi perdo di nuovo in lei, nel suo profumo, asciugandole il viso.
È qui, è tornata da me.
È lei casa mia, il mio porto sicuro, la persona da cui voglio tornare la sera.
 
I'll go wherever you will go
 
È già la seconda volta che rischio di perderla e anche questa volta mi sono sentito quasi morire.
Forse sono egoista ma non ho intenzione di allontanarla da me.
Anzi, se ho una certezza ora è che non lascerò andare mai.
Mai.
Il bacio si fa meno appassionato, più calmo e lento ma non mollo la presa.
La sento abbandonarsi tra le mie braccia e continuo a tenerla saldamente ancorata al mio petto anche quando mi stacco da lei, lasciandole infossare il viso nell’incavo del mio collo, dove respira a pieni polmoni, facendomi fremere.
La bacio tra i capelli, guardandomi intorno, studiando l’orto botanico deserto, quando vengo colpito da un pensiero.
-Margaret…  chi diavolo è Maya?!- domando accigliandomi.
Si irrigidisce appena e poi stacca la testa dalla mia gola per guardarmi, asciugandosi le guance ancora un po’ appiccicose.
-Nessuno- risponde con noncuranza e io la scruto indagatore.
Apro la bocca per parlare ma lei è più svelta e mi interrompe.
-Guarda che belli quei lillà!- mi dice e io, scemo, mi giro colto alla sprovvista, dandole così la possibilità di cambiare argomento.
Ma in effetti, quei lillà sono davvero molto belli, come tutto l’orto botanico in generale.
C’è un’atmosfera quasi magica qui e nel momento in cui lo penso un’idea improvvisa mi coglie.
-Facciamolo ora- mormoro prima di riuscire a fermarmi e girandomi a cercare i suoi occhi.
Mi guarda perplessa e interrogativa.
-Sposiamoci qui, adesso-
Sgrana gli occhi, appena un po’ scioccata.
-Law ma cosa… non… non possiamo…-
-Poi faremo la cerimonia e le cose per bene, so che non ha valore legale ma ne avrebbe per noi- le dico convinto -È il posto perfetto. Ci basta chiamare qualcuno che offici e due testimoni-
Un sorriso le increspa le labbra e la osservo rapito guardarsi intorno con gli occhi che brillano.
Delicatamente le schiudo la mano e lei si volta di nuovo verso di me, le labbra leggermente aperte.
Le ghigno sghembo, prendendole la mano sinistra.
-Margaret Elizabeth Kuja- comincio parlando con calma -Mi vuoi sposare ora?!-
Trattiene il fiato un istante prima di sorridere e annuire, facendomi scoppiare il cuore di gioia.
Le infilo l’anello e la bacio di nuovo, perdendomi nei suoi occhi quando ci stacchiamo.
-Lamy e Pen possono farci da testimoni- mormora e io aggrotto le sopracciglia.
-Lamy e Pen?!- domando facendola annuire.
-Sono venuti qui per farci una sorpresa, arrivati giusto stasera, e mi hanno accompagnata quando ho deciso di venire a cercarti-
Mi guardo intorno per vedere se per caso mia sorella è in vista ma Margaret mi tira per la camicia e io torno a focalizzarmi su di lei.
Le accarezzo una guancia mentre sorride.
-So anche chi potrebbe officiare. Più che altro perché c’è una persona che merita di essere presente anche a questa cerimonia- soffia e io la guardo attento prima di annuire.
Non so di chi parla ma mi fido di lei.
Chiude gli occhi, abbandonando il viso contro il mio palmo, finché la mia voce non la richiama di nuovo alla realtà.
-E come bouquet cosa vuoi?!-
Mi osserva intensamente qualche istante prima di sorridermi, furba e innamorata.
-Un girasole- mormora -Mi basta un girasole- 



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Lobelia

Fioritura: Primavera-Autunno. 

Significato: Disperazione. 

Storia e curiosità: Appartenente alla famiglia delle Campanulaceae, le lobelie contano svariate specie, tra cui alcune sono velenose. Sono state molto utili nello studio dell'evoluzionismo, comportamente degli insetti e impollinazione. In particolare, sembra esserci una concatenazione tra la diffusione della lobelia rossa e la diminuzione del numero dei colibrì, che viene attratto dal colore di questa specie di fiore, nei decenni. Le lobelie di colore blu, invece, attirano le api. Il nome al fiore è stato dato da Linneo in onore di Matthias de Lobel, botanico sotto Giacomo I d'Inghilterra. 




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Lillà 

Fioritura: Maggio-Giugno.

Significato: Emozioni d'amore. 

Storia e curiosità: Il suo vero nome è Syringa Vulgaris ed è originaria dell'Europa, Asia del nord, Estremo oriente e Persia. Oggi diffusamente utilizzata a scopi ornamentali, il lillà ha proprietà benefiche e curative, largamente sfruttate nel passato. Il decotto della corteccia serviva per abbassare la febbre, l'infuso delle foglie ha proprietà decongestionanti per il fegato ed eupeptiche mentre l'olio essenziale che ne veniva estratto era utilizzato nella cura dei reumatismi. 
Era credenza comune che le fate amassero vivere tra i fiori di lillà e per questo la pianta purificasse i luoghi dal male. L'olio estratto dal lillà veniva usato anche nei rituali come mezzo di purificazione. 
  
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