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Autore: Fonissa    15/07/2015    1 recensioni
{Questa Fanfiction partecipa all'iniziativa "Artist Meet Artist" a cura di Fanwriter.it}
[OttavianoxRachel] [AU|Highschool] [Accenni: Percabeth, Jasper, Frazel, Solangelo, Tratie, ClarissexChris, Charlena, Thaluke, Caleo]
Tutta la scuola sa che ci sono due gruppi che si disprezzano. Il primo è formato dai classici amici che amano ridere e scherzare, il secondo da quelli che per un motivo o per un altro non sono simpatici agli altri.
Nel primo c'è Rachel, nel secondo c'è Ottaviano.
Ma per uno strano scherzo del destino, si ritroveranno a dover passare del tempo insieme.
Dal testo:
Il professore iniziò ad annunciare le coppie che avrebbero collaborato.
“Ottaviano e Rachel” disse all’improvviso.
Il ragazzo per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Poteva andargli bene chiunque, ma non proprio una di loro.
Del canto suo, di certo Rachel non stava gioendo. Tra tutti i ragazzi di quel gruppo, lui era quello che sopportava di meno.
Non sapevano che quello era solo l’inizio.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Octavian, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 8:15 e Percy si specchiava sistemandosi i capelli alla meno peggio, pensando ad Annabeth. Quella sera sarebbero usciti vicino al parco, con tutto il loro gruppo. Percy amava quelle uscite, dove poteva essere semplicemente se stesso, e non il ragazzo popolare della scuola che doveva sembrare perfetto. Erano le 8:20 quando salutò sua madre, il suo patrigno Paul, prese la giacca e uscì, avanzando a piedi verso il luogo stabilito. A circa metà strada, trovò il suo gruppo ad attenderlo.
“Salve ragazzi!” disse, salutando Annabeth con un bacio. Tutti ricambiarono il saluto.
“Manca qualcun altro?” disse il ragazzo guardandosi intorno.
“No, nessuno” rispose Thalia, e tutti insieme si avviarono verso il luogo stabilito.
'Vicino al parco' era una semplice piazzetta semi nascosta dagli alberi con al centro una piccola fontana, distante circa 150 m dal parco.
Quando il gruppo arrivò erano le 8:30. Entusiasti, spostarono alcuni rami che da sempre segnavano l'entrata della piazza, ma quello che videro gli spense il sorriso.
Luke, Ottaviano, Beckendorf e Chris se ne stavano a parlare su una panchina, mentre su un'altra affianco erano sedute Drew, Katie e Zoe. Travis e Connor si rincorrevano tirandosi addosso delle palline di carta, mentre Calypso, Silena e Clarisse erano sul bordo della fontana intente a guardare qualcosa sul cellulare di quest'ultima. In tutta la piazza, non c'era un angolino libero.
“Cosa ci fate voi qui?!” sbottò Thalia.
Solo Luke interruppe quel che stava facendo per guardarla.
“Non mi sembra che questa sia una proprietà privata. Non vi dobbiamo alcuna spiegazione”
“Stasera dovevamo venire noi qui!” esclamò Percy.
“Chi tardi arriva male alloggia. Noi siamo qui da mezz'ora” rispose freddamente Ottaviano.
“L'avete fatto apposta, vero?” domandò acida Piper, rivolta più alle sorelle che agli altri.
“Cosa te lo fa pensare?” risposero Silena e Drew in contemporanea.
Probabilmente Piper sarebbe saltata addosso alle sorelle se Jason non l'avesse trattenuta.
“E quindi? Siete ancora qui? Vi conviene andarvene...” iniziò Clarisse.
“Altrimenti? Chiami quel tuo gruppo di bulletti e ci picchi? Ah no, ne sei stata esclusa...” la schernì Leo.
“Ma i pugni so ancora darli” replicò la ragazza, assottigliando lo sguardo. Quando aveva smesso di essere una bulla, in giro si era sparsa la voce che era stata cacciata via da suo ex-gruppo di bulli perchè 'non ne era all'altezza'. In realtà se n'era andata via grazie a Chris, che l'aveva convinta a cambiare.
“Comunque sia -intervenne Katie- per stasera questo luogo è nostro. Trovatevi un altro posto” disse, sapendo benissimo che l'unico posto dove potersi fermare nel raggio di tre kilometri era il parco, in cui da sempre girava gente poco raccomandabile.
Rachel non riusciva a staccare lo sguardo da Ottaviano. Sentiva i suoi occhi andare a fuoco tanto della rabbia che riusciva a trasmettere. Come avrebbe fatto a lavorare con lui per un mese? No, avrebbe preferito prendere un'insufficienza piuttosto che lavorare con un tipo del genere.
“Questa ce la pagherete” sussurrò Reyna, per poi andarsene con tutto il gruppo. Purtroppo, non potevano fare altro.

 

“Ma le avete viste le loro facce quando ci hanno visti?” disse Travis qualche minuto dopo.
“Mh...si” rispose distratta Clarisse.
“Ehy Clarisse, che hai?” le chiese Chris sedendosi affianco a lei e avvolgendole le spalle con un braccio.
“Mh...niente” rispose la ragazza.
“Non starai mica pensando a cosa ha detto quell'idiota prima? Lascialo perdere, fidati” le disse Beckendorf.
“Si, avete ragione...” mormorò la ragazza.
“Ovvio che abbiamo ragione” rise Connor, rallegrando un po' l'atmosfera.
“Clarisse... come si è sparsa quella stupida voce?” chiese Luke serio. 
“Sai come sono fatti quei tipi... non gli andava a genio che me ne fossi andata e hanno dovuto inventare stupide bugie”
“Penso che meritino una lezione” disse Luke, mandando un messaggio col cellulare. L'intero gruppo lo guardò per qualche secondo, poi tutti assunsero un atteggiamento diverso: Silena, Drew, Zoe, Katie e Calypso iniziarono a parlottare tra di loro, Travis e Connor ghignarono, Ottaviano guardava Luke con un sorriso furbo, Beckendorf e Chris parlavano bisbigliando, e poi c'era Clarisse. Lei non mosse un solo muscolo, semplicemente guardava i presenti. I suoi occhi sembravano fuoco vivo e gridavano una sola cosa: vendetta.

 

“Non ci posso credere che siamo dovuti andare via!” stava dicendo Bianca, mangiando il suo gelato al cioccolato. Alla fine si erano fermati in una piccola gelateria poco distante, di solito frequentata da poche persone.
“Appena torno a casa ammazzo Drew e Silena” disse Piper con rabbia, mentre Hazel cercava di calmarla.
“Nah, non darle troppa importanza, altrimenti credono di averci fatto arrabbiare” disse Thalia.
“Ma siamo arrabbiati” rispose confuso Nico, mentre lanciava un'occhiataccia a Will che gli aveva appena stretto le spalle con un braccio.
“Si, ma non dobbiamo farglielo capire, altrimenti crederanno di aver vinto” spiegò Thalia, rispondendo a un messaggio sorridendo.
“Perchè sorridi al cellulare?” le chiese Jason.
“Non sono affari tuoi, fratellino” rispose la maggiore, ridendo.
“Thalia... non sarà mica un ragazzo?” esclamò Rachel.
“Ovvio che no!”
“Sei arrossita” sentenziò Annabeth.
“Non è vero!”
Tutti i ragazzi scoppiarono in una fragorosa risata. Alla fine, non era andata poi tanto male.

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Okay, ora non la smetterò di scusarmi.

  1. per il ritardo.

  2. Per il capitolo corto

    Mi perdonate se vi dico che nel prossimo ci sarà il primo pomeriggio di studio di Rachel e Ottaviano? *faccina da cucciolo*

    Almeno spero che questo poco che ho scritto sia decente. Ho avuto un blocco dello scrittore non solo con questa storia, ma con TUTTE. >.<

    vabby, ci vediamo al prossimo capitolo!

Sciao sciao

-Animalia

  
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