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Autore: Fonissa    28/04/2015    3 recensioni
{Questa Fanfiction partecipa all'iniziativa "Artist Meet Artist" a cura di Fanwriter.it}
[OttavianoxRachel] [AU|Highschool] [Accenni: Percabeth, Jasper, Frazel, Solangelo, Tratie, ClarissexChris, Charlena, Thaluke, Caleo]
Tutta la scuola sa che ci sono due gruppi che si disprezzano. Il primo è formato dai classici amici che amano ridere e scherzare, il secondo da quelli che per un motivo o per un altro non sono simpatici agli altri.
Nel primo c'è Rachel, nel secondo c'è Ottaviano.
Ma per uno strano scherzo del destino, si ritroveranno a dover passare del tempo insieme.
Dal testo:
Il professore iniziò ad annunciare le coppie che avrebbero collaborato.
“Ottaviano e Rachel” disse all’improvviso.
Il ragazzo per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Poteva andargli bene chiunque, ma non proprio una di loro.
Del canto suo, di certo Rachel non stava gioendo. Tra tutti i ragazzi di quel gruppo, lui era quello che sopportava di meno.
Non sapevano che quello era solo l’inizio.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Octavian, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Finita la lezione di storia, Rachel si avvicinò a Ottaviano, intenta a fargli capire che lei non aveva proprio voglia di prendere un brutto voto solo perché lui era un idiota.
“Cosa vuoi?” le chiese duro il ragazzo.
“Senti, sono ancor meno felice di te di questa situazione, ma non voglio rovinarmi la media…”
“Secondo te io ho voglio di prendere un brutto voto?” la interruppe.
“Bene, almeno su una cosa siamo d’accordo. Ma se mi darai qualche problema, giuro che te ne pentirai”
“Si, certo. Ora potrei andarmene a casa?” e detto questo, superò in modo non molto gentile Rachel e si avviò verso l’uscita. Trovo gli altri già fuori, intenti ad aspettarlo.
“Ce ne hai messo di tempo” disse Chris, non appena Ottaviano si fu avvicinato a loro.
“Quella stupida testa rossa mi ha trattenuto. Il professore ci ha messo insieme per fare un progetto di storia”
“Bello schifo” sentenziò Travis. Tutti annuirono. Dopo un po’ dovettero salutarsi, ritornando ognuno a casa propria.
 
Quando Drew e Silena arrivarono a casa, Piper non c’era ancora.
“Dov’è vostra sorella?” chiese Afrodite, loro madre, mentre analizzava delle carte, probabilmente proveniente dal suo lavoro di consulente di coppia.
“Non lo sappiamo” rispose Silena.
La donna guardò le figlie, sospirando.
“Siete sorelle. E’ mai possibile che…”
“Mamma, ti prego, non ri-iniziare con questa storia dell’unità familiare” disse Drew, alzando gli occhi al cielo. In quel momento Piper entrò. Le tre sorelle si guardarono per qualche secondo, poi le due più grandi salirono in camera loro senza dire una parola. Posarono gli zaini sopra i loro letti e vi ci stesero. Fortunatamente, Piper aveva una stanza tutta per se.
“Mamma non lo vuole proprio capire che io a quella non la sopporto…” disse Drew. Silena si ritrovò a pensare a quando, circa due anni prima, si erano definitivamente allontanate dalla sorella (non che prima fossero in buoni rapporti).
Tutto era iniziato per colpa di un ragazzo, Jason Grace. Piper aveva una cotta per lui, e la cosa era reciproca, ma ancora non stavano insieme. Il problema era che anche a Drew piaceva Jason. Aveva detto a Piper che ci avrebbe provato, e questa si era infuriata. Dopo varie urla, avevano chiesto il parere di Silena. Lei aveva detto che non c’era niente di male se Drew ci provava un po’, infondo non stavano mica insieme. La più piccola si era arrabbiata ancora di più e nella lite intervennero anche Beckendorf e Leo Valdez. Alla fine le due, insieme al fidanzato di Silena, furono costrette ad alzarsi e a cercarsi un altro tavolo, conoscendo il loro gruppo. Beh, alla fine, non era mica andata così male… anche se stando con loro, Silena diventò automaticamente una degli esclusi. Ma sempre meglio che stare con quelli.
 
Beckendorf e Leo arrivarono sulla soglia di casa nello stesso istante. Senza dire una parola. Il primo prese le chiavi e aprì la porta, per poi entrare seguito dall’altro. Trovò sua madre, Elena, stesa sul divano intenta a fare qualcosa con il computer.
“Buongiorno ragazzi. E’andato tutto bene a scuola?” chiese, sorridendo ai due, che annuirono per poi salire di sopra. Il loro padre, Efesto, sarebbe ritornato tra poco dal lavoro. Lavorava come meccanico in un’officina lì vicino.
“Ho saputo che Rachel dovrà fare un progetto con uno dei vostri… sappiate che siete voi i fortunati” disse Leo, quando entrambi furono al piano superiore, in modo che Elena non potesse sentirli.
“Rachel dovrebbe solo essere onorata di poter lavorare con Ottaviano” replicò Beckendorf.
“Sicuramente sarà Rachel a fare tutto il lavoro. Ottaviano non sa nemmeno allacciarsi le scarpe da solo!”
“E Rachel cosa sa fare a parte scarabocchiare orribili disegni?!”  Entrambi andarono a chiudersi nelle proprie camere, che erano una di fronte all’altra. Beckendorf decise di mandare un messaggio a Silena.
Ehy, che fai? <3
 
Ascolto mia sorella lamentarsi di Piper, tu?
 
Ho appena finito una piccola lite con Leo.
 
Al solito. Mi sorprende che tua madre abbia accettato di tenerlo.
E in effetti, la cosa sorprendeva anche Beckendorf. Leo era nato da una scappatella di Efesto. Ma quando la madre, Esperanza Valdez, morì, lui lo riconobbe come figlio e lo prese con se, anche se ci volle un po’ per convincere Elena. Forse è per questo che Beckendorf non lo sopportava. Quando Esperanza rimase incinta, i suoi stavano quasi per lasciarsi.
 
Travis e Connor corsero fino alla porta, mentre Chris li seguiva con più calma. Una volta entrati, salutarono i genitori e si fiondarono nella loro camera, dove trovarono Luke seduto alla scrivania a studiare per l’università.
“Stasera si esce. Alle otto, vicino al parco” lo informò Chris.
“L’altro gruppo?” chiese Luke, alzando la testa dai libri.
“Arriva alle otto e mezza. Per allora, avremo già occupato il posto” disse Connor, ghignando insieme al gemello.
Da un po’ di tempo avevano inventato quello scherzetto, ma lo avevano messo in atto solo una volta. Dovevano solo scoprire quando usciva l’altro gruppo, per poi arrivare prima di loro e costringere gli altri ad andarsene. L’ultima volta lo avevano fatto in una piazzetta li vicino. Lo avrebbero ripetuto in pizzeria, ma per sbaglio Piper aveva sentito Silena parlarne al telefono.
“Certo che ancora non mollano eh? Quanti anni sono che c’è questa rivalità?” chiese il più grande, distrattamente.
“Un paio d’anni, quando tu eri all’ultimo anno” rispose Chris. E lui ricordava bene il loro inizio.
Era insieme ai suoi fratelli e alla sua fidanzata, Clarisse, che allora era ancora una bulla. Naturalmente non erano molto popolari, soprattutto se aggiungiamo il fatto che Travis e Connor non risparmiavano nessuno ai loro scherzi e che Luke non era proprio il tipo più simpatico della scuola. Nessuno voleva farli sedere con loro, infatti appena passavano affianco a un tavolo tutti occupavano i posti liberi con gli zaini. Fino a quando non arrivarono a quel tavolo. Chris trovò subito strano che quelle persone stessero tutte insieme. Quando si sedettero, nessuno sembrò farci molto caso.
E la cosa si ripeté, giorno dopo giorno. Iniziarono a parlare tra di loro, fino a stringere una forte amicizia.
 
Prima di entrare in casa, Zoe sui appoggiò alla porta, sospirando, mentre Calypso, che le stava affianco, la guardava.
“Mio padre non c’è oggi a casa, ma le mie sorelle ci sono tutte. Scrocchiamo un rifugio a casa di qualcuno?” propose Zoe.
“Si, ti prego. Lo sai che tu sei l’unica che sopporto tra le mie cugine” rispose Calypso, a cui non andava proprio a genio di vedere quelle ochette.
Zoe prese il cellulare, digitando il numero di Katie e mettendo il vivavoce.
“Katie, stiamo venendo da te”
“Tu e chi?” chiese la voce dall’altra parte del telefono.
“Mia cugina”
“Ciao!” salutò Calypso.
“Va bene” e con questo, attaccò.
Non ci volle molto per arrivare a casa di Katie. Quando bussarono, venne ad aprire Meredith, sua sorella minore. Le fece entrare e le due cugine si fiondarono immediatamente nella stanza di Katie.
“Grazie per avermi avvisato. Oh, e grazie anche per aver bussato!” disse, fingendosi arrabbiata.
“Scusaci. Ma oggi sarei dovuta andare a casa di Zoe… e sai come sono le sue sorelle” si scusò Calypso, ammirando dei fiori che sul davanzale della finestra.
“Se trascorro un altro giorno con quelle giuro che le ammazzo” intervenne Zoe, sedendosi su una sedia e appoggiando i piedi sulla scrivania.
“E andresti in prigione solo per loro, non ne vale la pena” le rispose Katie, prendendole i piedi e togliendoli dalla scrivania con la forza.
Tutto inutile, poiché i piedi della ragazza tornarono al posto di prima. Calypso le guardava sorridendo, pensando a quanto erano state fortunate.
Lei e sua cugina si iscrissero alla scuola due anni fa e non conoscevano nessuno, per questo erano finite in quel gruppo. Lo stesso era successo a Katie.
Perché anche se all’apparenza non sembrava, tra tutti i componenti del gruppo regnava una forte amicizia. Si difendevano e si consolavano a vicenda. Si aiutavano. Ma soprattutto, si fidavano, cosa che per loro era molto rara.
 
 
*ANGOLO AUTRICE*
Ma saaalve! :D Avrei dovuto postare questo capitolo più tardi, ma mi faceva brutto lasciarvi soltanto con il primo capitolo u.u
Allora, ho dedicato questa parte al mio gruppo preferito *--* (penso che ormai si sia capito, ma non preoccupatevi, non tralascerò di certo gli altri).
Nel prossimo vedremo la famosa ‘uscita vicino al parco', e verrà spiegato meglio il perchè dell'odio da parte di entrambi i gruppi ;)
E quindi, ci vediamo! :D
Sciao sciao
-Animalia
  
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