It Always Rains Under The
Trees
“
Beth
stava ancora maledicendo la sorella mentre la loro carrozza si fermava
davanti
al portone della residenza estiva dei Grey.
“Devi
assolutamente venire con me da Philippe, non vorrai lasciarmi
sola?” le aveva
detto tre settimane prima “e poi cosa penseranno i vicini?
Non è conveniente
che una ragazza della mia età vada a stare nella casa del
fidanzato da sola
prima del matrimonio!”
“Non
ci vedo poi tutto questo scandalo, in fondo siete fidanzati
no?” le aveva
risposto cercando di tirarsi fuori da quell’impiccio.
“Invece
c’è più scandalo di quanto credi, oh
Beth te ne prego, fallo per me!” i suoi
occhi diventarono lucidi “è la mia unica occasione
di passare un po’ di tempo
con il ragazzo che amo e se tu non vieni...non potrò andare
nemmeno io!”
“Bene,
allora non andrà nessuna delle due! Ci saranno altre
occasioni vedrai!” si
vedeva che Meg era sull’orlo di scoppiare a piangere, la
madre le aveva
impedito di andare a Wexford da sola e quindi Beth era la sua unica
salvezza.
“E’
la tua decisione definitiva?”
“Assolutamente
si!” beh, almeno ci aveva provato. Due settimane dopo si
ritrovava a dover
preparare i bagagli per rimanere un mese a casa dei Grey a Wexford dove
avrebbe
trascorsi piacevoli pomeriggi a parlare e parlare e parlare, stava male
già
all’idea.
Il
viaggio era stato lungo e faticoso, ma quando finalmente la carrozza si
arrestò
davanti alla scalinata della villa Beth fu felice di essere
calorosamente
accolta dalla cameriera ed ex balia dei fratelli Grey, Michelle. Era
una
ragazza semplice ma molto carina e accogliente, portava i lunghi
capelli biondi
legati in una treccia che le raggiungeva la vita, in viso era raggiante
e le
accolse con molta allegria:
“Siete
le benvenute nella umile casa di Wexford, le vostre stanze sono
già state
preparate con cura e i vostri effetti personali verranno trasportati al
piano
superiore da Mimì, adesso seguitemi nel salone, il Mr Grey
vi attende con
ansia” tese le mani a Beth e a Meg e le fece entrare.
La
casa era veramente maestosa, l’ingresso era illuminato da un
lampadario di
cristallo e i pavimenti erano quasi interamente ricoperti da tappeti
persiani e
di magnifica fattura, i muri erano adornati da meravigliosi quadri e la
scalinata era ricoperta da una passatoia rosso sangue, stupenda.
“Attendete
qui un minuto, vado a annunciarvi!” Michelle scomparve dietro
a una porta e
lasciò da sole le due ragazze, poi ricomparve e prese per
mano Meg raggiante,
Beth capì che era meglio aspettare fuori e disse che avrebbe
incontrato
Philippe dopo, a pranzo.
Così
Elisabeth rimase da sola nella grande sala centrale, si tolse il
cappello di
paglia e si fece aria con questo, faceva molto caldo nonostante fosse
mattina
presto e la casa le sembrava vuota, silenziosa e deserta.
Ma
quel silenzio venne rotto dal rumore di passi in cima alle scale,
girò la testa
e quando vide la scena che si stava svolgendo sopra la sua testa rimase
sconvolta. Vide il ragazzo con cui aveva ballato alla festa dei Grey, a
petto
nudo e con i capelli spettinati, aveva una bottiglia stretta nella mano
destra,
una rasoio nella mano sinistra e aveva il viso ancora sporco di sapone.
Lui non
la notò immediatamente e quindi fece in tempo a fare una
giravolta su se stesso
e a intonare un motivetto fischiettando, ma quando smise di piroettare
e la
vide a momenti cadde dalla scalinata, si lasciò scivolare di
mano la bottiglia che
rovinò giù dalla scalinata e andò in
mille pezzi spargendo vetri ovunque.
“Tu?!”
urlò lui sconvolto, Beth non rispose più
sconvolta di lui “Tu?!” ripeté una
seconda
volta, ma anche questa volta la ragazza non aprì bocca
“Ma, sei proprio tu?”
“Si,
sono proprio io!” disse infine la ragazza cercando di porre
fine a quelle
domande che le stavano facendo esplodere la testa già
ricolma di mille e più
pensieri.
“Ma
cosa ci fate qui…voi!” chiese Thomas mentre
scendeva le scale.
“Potrei
porvi la stessa domanda!”
“Beh,
io sono qui perché questa è casa mia!”
disse lui ridacchiando sotto i baffi.
Beth stralunò gli occhi, si appoggiò alla parete
più vicina e si mise la mano sulla
fronte cercando di capire se aveva la febbre o no “ma voi
cosa ci fate qui?”
continuò lui mentre scendeva le scale tentando di evitare i
vetri rotti.
“Beh
mi…mi avete invitata insieme a mia sorella,
cioè…io e mia sorella Meg siamo
state invitate a passare un mese qui da Mr Philippe Grey!”
“Voi
siete…siete la sorella della ragazza con cui si è
fidanzato mio fratello
Philippe? Voi siete Elisabeth Beckley, sorella di Meg
Beckley?!” chiese sempre
più stupito Thomas mentre era ormai alla fine della
scalinata.
“Si,
sono io…ma quindi se vostro fratello è
P-Philippe…voi siete Thomas Grey?”
“In
persona per chi mi avevate scambiato. Per un
domest…” non riuscì a finire la
frase perché pestò con il piede nudo un vetro
della bottiglia, cacciò un urlo e
cadde rovinosamente dagli ultimi gradini ruzzolando ai piedi di Beth.
La
ragazza senza nemmeno rendersi conto di quello che stava facendo si
chinò
velocemente per aiutarlo a rialzarsi:
“Vi
sentite bene?” chiese spaventata temendo che si fosse rotto
qualche osso a
causa della caduta. Il ragazzo non fece in tempo a rispondere che
dall’altra
stanza accorsero Michelle, Philippe e Meg allarmati per il grido che
avevano
sentito. Rimasero tutti un po’ sconvolti vedendo Elisabeth
che stringeva tra le
braccia Thomas a petto nudo, con un rasoio in mano e con la faccia
sporca di
sapone.
Philippe
non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere
mentre Michelle e Meg, severe,
andarono a rimproverare i due ragazzi per il loro comportamento
così
sconveniente.
“Non
arrabbiatevi con Miss Beckley, sono stato io a far cadere la bottiglia
dalla
scalinata e a ferirmi con un vetro, lei è solo accorsa ad
aiutarmi” disse
Thomas cercando di spiegare la situazione “è stata
così gentile con me!”
“Ma
come avete fatto a cadere e a rompere la bottiglia?” chiese
ancora Michelle che
non credeva del tutto alle parole di Thomas.
“Beh…“
disse lui mentre Philippe lo aiutava ad alzarsi “sono stato
abbagliato dalla
bellezza di Miss Beckley, l’ho vista in fondo alle scale e mi
è caduta di mano
la bottiglia, cose che succedono Michelle, adesso spero che non mi
farai una
ramanzina per i vetri e perché sono stato accecato dalla
meravigliosa ragazza
che mi sta dinnanzi?”
“Non
per i vetri e non per la signorina Beckley, ma per la bottiglia! Lo
sapete
meglio di me che non fa bene bere la mattina presto…o la
sera tardi!” disse
guardando con sguardo di rimprovero Philippe e Thomas “e
soprattutto se la
bottiglia contiene superalcoolici!”
Elisabeth
rimase in silenzio, ma non arrossì quando sentì
le parole di Thomas, anzi, provò
ancora più antipatia per il giovane e non sarebbero stati i
suoi complimenti a
farle cambiare idea.
Le
aveva fatto fare una figuraccia davanti a tutti e il suo comportamento
aveva
messo in imbarazzo lei e Meg che ci teneva tanto a fare bella figura
davanti a
Philippe, Beth si sentì un verme e fu felice della proposta
avanzata da Mr
Grey:
“Adesso
sarà meglio che voi due andiate nelle vostre stanze a
riposarvi mentre io aiuto
mio fratello a medicarsi il piede!”
Così
Michelle e Mimì accompagnarono le due sorelle nelle loro
rispettive stanze
affinché si preparassero per il pranzo e si riposassero
prima di scendere, così
Philippe poté riaccompagnare Thomas nella sua camera e stare
un po’ da solo con
lui.
Mentre
si sedeva sul letto Thomas si rese conto che la presenza di Elisabeth a
casa
sua era proprio un colpo di fortuna, se voleva conquistarla quale
occasione
sarebbe stata migliore?
“Beh,
sei riuscito a fare la tua entrata trionfale, o sbaglio?”
“Come
sei spiritoso Philippe, guarda che il piede mi fa male veramente e non
mi
aspettavo di vedere Miss Elisabeth a casa nostra, non sapevo che fosse
la
sorella di Miss Meg! Cosa vuoi fare con quella bottiglia?”
chiede impaurito il
ragazzo. Philippe la stappò e con gesto fulmineo ne
versò il contenuto sulla
ferita del fratello che lanciò un urlo agghiacciante per il
dolore.
“Ma
sei impazzito?!”
“Su,
tante storie per un taglietto! In ogni caso non mi è
sembrato di vedere
Elisabeth caderti ai piedi, se rimanesse
da sola con me almeno una volta mi cadrebbe letteralmente ai piedi,
anzi mi
è parso proprio il contrario!” Philippe rise e
offrì la bottiglia al fratello
che, dopo una lunga sorsata, disse:
“Vedrai…la
prossima volta non saprà resistermi!”
“Ci
scommetto campione! Ma adesso fammi finire di medicarti il piede o la
ferita
farà infezione, perciò dovresti ridarmi la
bottiglia…”
“Secondo
te sono pazzo? La bottiglia rimane con me e il mio piede
verrà medicato da
Michelle, che è molto più delicata e gentile di
te!” rispose Thomas
stringendosi la bottiglia al petto e ritraendo il piede dalla sgrinfie
del
fratello. Philippe
lo guardò teneramente
e poi tutt’ a un tratto si fece serio:
“Thomas,
io credo di doverti informare di alcuni fatti che potrebbero
interessarti,
volevo già parlartene ieri sera, ma poi la serata e
degenerata. Insomma, prima
che arrivi Michelle con le medicazioni, ti devo parlare!”
Philippe sembrava
molto preoccupato e camminava in su e in giù per la stanza.
“Dimmi
pure, cosa ti preoccupa?” gli chiese Thomas dopo essersi
fatto serio.
“Vedi,
tu sai che io ho un debole per il gioco e spesso ho contratto molti
debiti che
mi hanno messo in difficoltà…beh, se quelle volte
aveva trovato i soldi per
pagare i debitori adesso non ho più nemmeno una
sterlina!” Thomas guardò
enigmatico il fratello, poi allungò la mano e prese il suo
portafoglio:
“Di
quanto è il debito?” Philippe lo vide e rise.
“Non
credo che tu possa aiutarmi, almeno non in quel senso, io…il
debito è di
trecento mila sterline!”
“Cosa?!
Ma quanto hai perso per aver contratto un debito simile?”
“Ero
molto ubriaco e da ubriachi non si riesce a capire quando è
ora di smettere di
giocare, ma in ogni caso devo trovare questi soldi il prima possibile,
se
no…quelli mi ammazzano!” Thomas rimase in silenzio
“non posso nemmeno chiedere
i soldi ai nostri genitori, mamma ne morirebbe e papà non mi
darebbe nemmeno un
quattrino, infangherei il nostro buon nome e metterei anche te in
cattiva luce
e poi… e in fine se questa storia venisse a galla
sicuramente Meg non vorrebbe
più sposarmi!”
Thomas
si prese la testa tra le mani. “Cos’ hai intenzione
di fare?”
“Non
lo so, penso continuamente a Meg e la sola idea di non poterla sposare
mi
uccide…io non voglio perderla!”
“Sei
stato tu a cacciarti in un guaio simile, avresti dovuto pensarci prima
alla tua
Miss Beckley! Come credi che io possa aiutarti? Non possiedo una cifra
del
genere e non so nemmeno dove poterla andare a cercare!”
Philippe gli prese le
mani:
“Te
l’ho detto solo per essere corretto nei tuoi
confronti…non ti volevo chiedere
quel denaro, questa faccenda riguarda solo me e non intendo mettere nei
guai il
mio unico fratello! Comunque ho deciso che fino alla fine
dell’estate non me ne
preoccupererò, ho ancora tempo per procurarmi quei
soldi….adesso voglio solo
passare questo mese con Meg!”
“Ti
capisco Philippe ma…” il fratello gli fece cenno
di tacere e pochi istanti dopo
entrò Michelle nella stanza, raggiante in volto e con le
bende tra le mani:
“Allora
dov’è il malato?”