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Autore: past_zonk    17/07/2015    1 recensioni
Aurikku! / Commovente / imho una delle migliori fanfiction di Final Fantasy di s-e-m-p-r-e!
C'è un gioco a cui giocano i bambini di Spira. Due o tre, o quattro, o cinque e persino sei si tengono per mano e camminano in circolo cantando questa piccola canzone.
Besaid Djose Kilika,
Bevelle Macalania,
Trova Sin a Zanarkand
Combattilo come Ohalland.
Poi cadono a terra, ridendo. Sanno che stanno emulando le morti degli invocatori e i loro guardiani? Credo lo realizzino solo da grandi. I giochi dei bambini celebrano il sacrificio e il martirio. I loro eroi muoiono sempre.
Benvenuto a casa, Auron. A Spira sei mancato.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Auron, Rikku
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Soldier of Spira.



Pon the replay Radio Edit - Rihanna


Diario di Rikku:

 

Wow! Siamo stati così impegnati che non ho avuto tempo di scrivere qui per settimane. Ti son’ mancata? Ovviamente che ti sono mancata! Manco a tutti. Nessun posto è lo stesso senza me. A volte penso a tutte le povere persone che non mi hanno mai incontrata! È triste, ma Spira è un mondo triste.


 


Principessa Al Bhed.


Diario di Rikku:

Siamo appena tornati dal vecchio tempio che i nostri ragazzi hanno trovato vicino Baaj. Papà mi ha messo in carica di un gruppo di salvataggio per la prima volta. “Rikku,” sembrava voler dire, “Questa missione ha bisogno del tuo tocco delicato”. Ed è stato veramente un colpo di fortuna, perché i ragazzi che aveva mandato con me…ugh…Senti, amo gli Al Bhed. Diamine, sono una principessa Al Bhed! No, non in quel senso – sono una vera principessa. Beh, ci vado vicino almeno, visto che mio padre è Cid, leader degli Al Bhed. Quindi mi piacciono davvero gli Al Bhed. Mi piacciono i nostri vestiti, il nostro cibo, la nostra musica, il fatto che le giovani ragazze Al Bhed siano belle e talentuose. E vado MATTA per le nostre macchine! Ma, nonostante tutto ciò, sono costretta ad ammettere che i nostri uomini sono più densi di testa che il fango di Macalania. Bravi con le macchine, figurati, ovvio, ma più stupidi di una modella shoopuf incinta.

 

Quindi eccoci a Baaj. Abbiamo tutti i vecchi componenti elettronici per cui eravamo venuti, quindi abbiamo deciso di passare un po’ di tempo con una piccola caccia al tesoro. Abbiamo ucciso un paio di piccoli mostri e preso qualche gil e armi. Niente di troppo eccitante, ma meglio di una rana nel tuo orecchio (sì, lo so). E così siamo arrivati ad una grande stanza centrale, ma la sua porta era chiusa per bene. Stava ferma lì, si rifiutava d’essere aperta, ci rideva in faccia. Beh, ehi, sapete qual è il motto Al Bhed: “fuoco nella tana!” Abbiamo sempre qualcosa di boom con noi. Abbiamo ammassato bombe, granate e pacchi energetici contro la porta, fatto un passo indietro, e l’abbiamo letteralmente stracciata. Gran flash. Gran rumore. Gran fumo. Bim bum bam. Quando il fumo s’è diradato da quella cattivona, le sue ante erano ancora lì tutte arroganti e superiori. E beh, ehi, il motto Al Bhed è “se fai cilecca al primo tentativo, triplica la portata!”

Abbiamo ammassato più in alto e con più forza. Non ne avremmo probabilmente ricavato niente, ma abbiamo spazzato via quell’espressione arrogante dalla faccia di quella porta. Ehi, aspettaunminuto, sembrava voler dire, possiamo parlarne! Ragionamoc – KA BOOM! Ha! Che imparino a mettersi contro una principessa Al Bhed.

Quindi, insomma, siamo entrati nella stanza e c’era un ragazzino biondo lì a combattere contro un mostro, un grande, brutto coso-insetto. Oh, era una vista terribile – aveva solo una gamba lunga del pantalone –e di pelle!!! – e il più pesante pezzo di gioielleria attorno al collo. Avrò gli incubi, lo so! I colori erano carini, accesi, ma dio, ragazzo, trova un senso estetico.

Bene, decido di aiutare il ragazzo. Striscio al suo fianco e sfido il re degli insetti a colpirmi. Dovrei smettere di farlo – fa male! Il grande insetto ha iniziato a colpirci entrambi. Il ragazzino filava a destra e manca con quella sua spada. “Sei dei miei?” chiese “Figo!”

In effetti era alquanto veloce. Io sono veloce, uso degli artigli, un’arma del genere ladro. Perché dovrebbe servirmi un’arma da ladro, una brava ragazza come me? Uhm, uh, okay. Dopotutto, oltre a essere una principessa Al Bhed, una meccanica spacca-culi, quasi una linguista, e un grosso punto di luce nella vita delle persone che mi attorniano, diciamo che sarei anche un ladro. Ma ehi, rubo solo dai mostri! Non è sbagliato, vero? E a quelli che odiano gli Al Bhed. È okay rubare ai razzisti, vero? Certo che lo è. Se lo meritano. E a volte anche agli Yevoniti in generale. E forse occasionalmente Guado, o Ronso, o Hypello. Ma solo quando mi serve davvero qualcosa, e non ho mai rubato ad un altro Al Bhed! A meno che non fosse stato cattivo. O lo sarebbe stato in un futuro prossimo. E non ruberei mai, e poi mai ad un amico. Non di nuovo.

Quindi non puoi chiamarmi davvero una ladra, no? Anche se sono davvero, davvero brava. Comunque, ho questi artigli, ma perché avvicinarsi tanto quando hai delle granate in tasca? Granate – ed esplosivi in generale – yay! Allora, il ragazzo sta attaccando, e io sto lanciando granate, quando vedo un flash di qualcosa. Sembra provenire proprio da sotto quel fianco insettoso del mostro. I mostri si formano attorno ad armi, oggetti, guils, o li prendono dalle persone che uccidono. A volte un ladro ha la capacità di avvicinarsi, sentire quegli oggetti, e cercare di tirarli via, ma deve essere davvero veloce. Così, svelta, mi lancio contro, afferro l’oggetto, e ritorno indietro. (Alcuni dicono che amo le cose che luccicano. Dicono che mi distraggo facilmente. Poi sono tutti sorpresi quando le loro cose spariscono!) Guardo in basso molto veloce per vedere cosa ho preso e,…uh…oh…dannazione. È una granata. Il che significa…Le uniche persone che portano granate sono gli Al Bhed, quindi immagino come l’insetto se ne sia procurata una. Adesso la battaglia è personale, e ho sentito una vera soddisfazione a vedere l’insetto esplodere alla grande in un ammasso di lunioli quando è morto. Evviva Rikku, principessa Al Bhed e sterminatrice massima – non solo uccidiamo gli insetti, li facciamo anche soffrire! (E comunque, nessuno ha mai pensato a un programma di disfacimento dei lunioli? Forse per fermare il problema dei mostri alla radice? Solo io?) Ho anche trovato due sfere e i gils che il mostro ha lasciato cadere.

Ehi, per cosa li avrebbe spesi il ragazzo, comunque?

Okay, quindi ecco perché grazie a Dio ero io in comando. I ragazzi con cui ero (in realtà miei cugini alla lontana) pensavano che il ragazzo fosse un mostro. (Facciamo un gran sospirone. Tosti come le pietre del Gagazet) Digalt (lo chiamiamo Piagnone) viene e prende il ragazzo per i capelli, e gli altri ragazzi gli puntano le armi contro. Gli taglieranno la gola. “Ragazzi,” gli dico “E se fosse umano?"

Cutyi scuote un coltello verso di me e dice, “Sono tutti uguali morti”. Da dove le prendono ‘ste frasi i ragazzi? Chi parla veramente così? Idioti come il terriccio di Djose. Quindi impunto i miei piccoli piedi, e gli dico che portiamo il “mostro” con noi indietro. “Scusa,” dico al ragazzo. Immagino questa non sia la miglior prima impressione da dare, e non aiuta davvero la ginocchiata che gli do nello stomaco.

Background: Nave Al Bhed: Zydeco Gris Gris - Beausoleil

Arriviamo alle barche e remiamo fino alla nave. È davvero una bella notte. Si possono vedere un trilione di stelle nel cielo. Beh, si potrebbe se non ci fossero le nuvole. Ehi, le ho viste ieri! Comunque, qualsiasi notte senza una tempesta, è una buona notte in mare, giusto? (O da qualsiasi altra parte.) Quando finiamo di caricare la roba da Baaj nel montacarichi, ritorno sul deck e vedo che il ragazzo è sveglio. Inizia ad alzarsi e uno dei ragazzi lo rispinge giù dicendogli di non muoversi. Voglio dire, ehi ragazzi, non è che parla la nostra lingua, eh. Mio fratello è con me. Il suo nome è…uh, Fratello. C’è una storia divertente sul suo nome. Non molto divertente, in realtà. Più che altro inquietante. Un’altra volta.

Fratello non è esattamente il più acuto nel gruppo, specialmente attorno alle donne, ma almeno ha realizzato che il ragazzo non parla l’Al Bhed. Ha usato il linguaggio dei segni. Non era un gran linguaggio, e non s’è fatto capire nemmeno un po', ma almeno ci aveva provato. Il ragazzo non capì. Gran sospiro. È il momento per la piccola Rikku di farsi avanti e risolvere i problemi di tutti. “Ha detto che potresti rimanere se ti rendi utile,” gli dissi.

“Tu…tu mi capisci?” Beh, certo che ti capisco. Parlo lo Spirano davvero bene. Il ragazzo accettò di lavorare con noi. Vedi, il tempio di Baaj era solo una tappa momentanea mentre ci trovavamo nel vicinato. Il vero premio era sotto di noi, le vecchie rovine anteriori alla caduta di Zanarkand. Dovevamo andare giù e cercare di accendere l’energia, tipo cercare un gran bottone on/off o qualcosa di simile. Ma c’erano mostri sott’acqua. Non volevano mandarmi da sola (mi amano), quindi ho detto loro che avrei portato il ragazzo. Era abbastanza bravo con la spada, e sembrava che dopotutto non mi avrebbe rallentato troppo sott’acqua.

Quindi eccoci nell’acqua, nuotando giù giù giù, (la voce si fa più bassa) giù giù, seguendo il traccia di guida verso il fondo. Poi, lo vediamo! Un gran complesso costruito nel fianco di una montagna marina. È tutto scuro e misterioso. Le uniche luci sono quelle messe dal team di salvataggio. Alquanto spaventoso e da brividi, presente?

 

Come quando eri una bambina piccola e seppellivi la faccia nel maglione di papà quando ti diceva le storie di Zanarkand prima che fosse morta.

 

Arriviamo all’impianto di controllo dell’energia e ci nuotiamo dentro. C’è una serratura chiusa alla fine della stanza. Quello è il primo problema. Nessuno è riuscito ad aprirla. Ecco perché mandano il meglio che hanno. C’è un pannello di controllo, ma prima che io possa fare qualsiasi cosa, il ragazzo vi si avvicina e inizia a picchiare sul pannello! Lo sta picchiando. Il pannello di controllo mi guarda, dicendo Salvami! Salvami! E sto cominciando a pensare che sia il momento delle granate, quando il pannello si arrende, le luci s’accendono, e la serratura si apre. Il ragazzo ha avuto fortuna. Okay, va bene. La fortuna va bene. Fare ciò che va fatto è la cosa importante, non chi lo fa.

 

Nuotiamo attraverso una grande stanza centrale, attorno un pilastro, e giù per un altro corridoio. Questa è la stazione d’energia principale. Ci dovrebbero essere abbastanza riserve per attivare il complesso se riesco a capire come accenderlo. Questo era un impianto di macchine sofisticate, sarebbe un’operazione delicat-

 

Lo stava facendo di nuovo! Ha semplicemente nuotato oltre me e ha iniziato a colpire la stazione d’energia! Cosa pensava di fare quel ragazzino? Solo perché era stato fortunato con una porta non significava che…uh…okay, c’è energia ora. Cielo, da dove viene ‘sto ragazzo, comunque? Pensavo che solo noi Al Bhed conoscessimo le macchine, ma ora c’è questo ragazzo biondo con un orribile senso in quanto vestiti e una tecnica di riparazione colpisci-finché-non-si-arrende precedentemente conosciuta solo da meccanici Al Bhed di alta estrazione. Devi rispettare la cosa. E di nuovo, non è importante chi fa il lavoro finché il lavoro è stato fatto. Niente grandi ego qui, per piacere. Gli ho rubato venti gil mentre non guardava.

 

A lavoro fatto, ci dirigiamo verso l’uscita, ma immagino che abbiamo svegliato qualcosa quando abbiamo riacceso l’energia, perché la cosa ci stava aspettando nella stanza centrale, ed era incacchiato.

 

Il ragazzo è davanti a me mentre nuotiamo, quando all’improvviso dei gran tentacoli lo stanno afferrando. Lo spingono lontano, quando vedo questo enorme coso piovra! Il ragazzo si rimette in riga e colpisce il mostro, mentre io gli lancio un paio di granate. Gli sarà sembrata una battaglia più impegnativa della solita per procacciarsi cibo, perché ora s’era nascosto dietro la grande colonna centrale. Il ragazzo ha preso l’opportunità per rifocillarsi con una pozione mentre io ho lanciato un’altra granata. Mi sto guardando attorno per una via d’uscita quando lui comincia a indicare un punto. Guardo verso El Gran Calamaro ed è tornato per fare qualche sorta di attacco speciale. Più granate, più colpi di spada, più pozioni, prima che il coso si allontani di nuovo. Il ragazzo sta facendo segno che dovremmo seguirlo questa volta – lui andrà da un lato e io dall’altro. Decisioni, decisioni. Che diavolo, non è così bravo con le macchine. Io vado dall’altro lato e bracchiamo la cosa fra di noi. Colpo colpo, boom boom, morto morto. Mi metto in tasca un altro po’ di gil e un paio di oggetti. Cosa?

 

Nuotiamo indietro, e dio, dovreste vedere queste rovine ora! Sono tutte illuminate, come un posto che sta tornando a vivere! Scuoto la testa e immagino se questo è come Zanarkand era indietro nei suoi giorno. Possiamo ritornare ora, ma io voglio vedere il gran premio che tutti cercavano. Nuotiamo oltre altri lavoratori Al Bhed per il salvataggio del reperto, oltre le rovine,  giù verso una gran fossa. E sul fondo, eccola – un antica aeronave! È bi-enorme. Ed è bellissima! Non m’importa cosa dicono gli Yevoniti, le macchine sono bellissime! Okay, forse è ricoperta con un mix di sporcizia oceanica da un millenio, ma se c’è qualcuno che può farla tornare a volare, è papà e la nostra gente a casa.


Diario di Rikku:

 

Di nuovo a bordo, tutti si congratulano con me per aver finito il lavoro più velocemente di quanto tutti pensassero. C’è una ragione se il motto Al Bhed è “lascia fare a Rikku!” gli dico e, ehi, sono solo stata fortunata (sono così modesta) e il ragazzo non mi ha rallentato troppo. Devo ricordarmi di nutrirlo dopo.

 

Aver trovato l’aeronave è davvero fantastico, ma non credo sarà pronta per l’Operazione Mi’ihen.



Diario di Rikku:

 

Portai un vassoio sul deck. “Ti ha seguito fino a casa, Rikku, quindi lo nutri tu.” Grazie ragazzi. Che gran trattamento per una principessa Al Bhed superintelligente che ha appena salvato il vostro progetto trovando il gran interruttore per la luce. Il ragazzo è steso sul deck. Non sta facendo nulla. “Ecco un po’ di cibo,” dico educatamente. Dovrà essere davvero affamato perché all’improvviso si alza e comincia a lanciarsi cibo in bocca. E ovviamente inizia a strozzarsi. La vecchia buona Rikku alla riscossa, gli porgo un po’ d’acqua e qualche consiglio sul non mangiare veloce. Okay, forse anche sul suo non-esistente senso della moda, e maniere da tavola di base.

 

Lui si alza e inizia a ridere e a stiracchiarsi, poi mi guarda e mi dice “Ciao anche a te. Come ti chiami?”

 

Ha gli occhi blu. Non è davvero così giovane. Un anno o due più grande di me. All’improvviso sto avendo problemi a trovare qualsiasi cosa da dire. Digli che sei una principessa Al Bhed! No. Vuoi vedere delle macchine fighissime? No. Digli se vuole vedere le tue sfere! ARGH! Doppio no! Chiedigli della sua grande grande spada! Stop! Nome! Qual è il mio nome? Rikku. “Rikku.”

 

“Wow! Mi capisci davvero! Woo hoo!” e inizia a ridere e a ballare. Okay, quindi forse potrebbe portare avanti la conversazione per entrambi. È abbastanza carino, nonostante quello che indossa, ma è un po’ strano. D’altra parte, se io fossi bloccata con un gruppo di persone che parlano un linguaggio del tutto diverso e trovassi qualcuno con cui parlare, potrei essere così contenta da fare la mia parte di balletto. E lui di sicuro non capiva l’Al Bhed. Non sapeva neanche chi fossero gli Al Bhed! Chi era questo tipo?

 

“Da dove vieni?” gli ho chiesto.

 

“Zanarkand!" Beh, che domanda stupida. “Sono un giocatore di blitz ball. Star player degli Zanarkand Abes!”

 

Okay, Rikku, non fare gesti inconsulti. Allontanati lentamente da Sua Biondezza. “Hai…hai battuto la testa o cosa?”

 

“Uhm, voi ragazzi mi avete colpito.” Punto suo.

 

“Oh, giusto. Ricordi qualcosa prima di quello?” Ci appoggiamo alle ringhiere e lui guarda lontano verso l’oceano e inizia a dirmi della sua vita, solo che non può essere vero. Dice di vivere a Zanarkand, ma che è viva e piena di persone. Ed è una gran star. È famoso. E mi dice di come Auron si sia preso cura di lui dopo la morte dei suoi genitori. Sai, Auron-il-guardiano-leggendario-che-ha-portato-il-Bonacciale-con-Braska, quell’Auron? Sembra il genere di storia inventata da un orfano, o un ragazzino triste, la cui vita è stata così dura da fargliene creare una migliore nella sua testa. Poi il ragazzino parla di Sin.

 

Si gira verso di me e mi chiede, “Ho detto qualcosa di divertente?”

 

No davvero. Lo guardo. “Eri vicino a Sin. Non ti preoccupare, starai meglio col tempo. Dicono che la tua testa diventa tutta incasinata quando Sin è vicino. Forse hai fatto una specie di sogno?”

 

“Vuoi dire che sono malato?” Okay, forse dovevo lavorare un po’ sulle mie rassicurazioni.

 

“A causa delle tossine di Sin, sì.”

 

“Sicura?” Non sembrava convinto.

 

“Sì, non esiste più nessuna Zanarkand. Sin l’ha distrutta mille anni fa. Quindi…nessuno gioca a blitzball lì.” Glielo dovevo proprio dire? Aveva davvero, davvero, bisogno di saperlo, o forse gli avevo appena strappato via la cosa migliore della sua vita, anche se falsa? Forse non era affatto colpa delle tossine di Sin, forse era solo qualcosa in cui aveva bisogno di credere perché la sua vita reale era tanto brutta. Ho visto persone del genere, persone che hanno perso così tanto, hanno perso la loro famiglia per Sin, o per i mostri, e fa così male che si rinchiudono semplicemente nella loro testa dove non c’è Sin e sono con le persone che amano e sono felici. Ma non sono davvero felici. È una fantasia, non è reale, ed è triste, e quando sono vicino a loro mi sento i brividi, e vorrei non fosse così ma lo è. Davvero, sono così feriti che si arrendono. Non è come sognare. Un sogno vero è qualcosa in cui speri e per cui lavori duro. I sogni possono realizzarsi davvero e sono fatti di vita e speranza e futuro e musica e amore.

 

A volte penso che uccidere il sogno di qualcuno è come uccidere quella persona. Ecco cosa ha fatto Sin. Le persone sognano di trovare qualcuno, costruire una famiglia, crescere, avere una vita insieme. Ma sanno che Sin è sempre lì fuori, pronto a riprendersi tutto. Abbiamo paura di sognare ora, e tutto ciò che sogniamo è che qualcuno più coraggioso di noi venga e ci compri un po’ di pace sacrificando la sua vita.

 

Lui non si stava arrendendo, comunque. Non voleva credermi. “Cosa intendi per mille anni fa? Ma io ho visto Sin attaccare Zanarkand! Stai dicendo che è accaduto mille anni fa? Impossibile!”

 

Beh, buon per te, ragazzo! Non lasciare che una tipa Al Bhed tutta ossa e dalla parlantina veloce ti porti via il tuo sogno. Da pensierosa ritorno a essere Principessa Gioiosa. Lo faccio tutte le volte.

A volte non so di essere una persona triste finché non mi sforzo di essere di buon umore. Papà mi chiama bipolare e cerca di starmi lontano quando sono triste.

Okay, cosa ne facciamo ora del ragazzo? Quindi probabilmente gioca a blitzball. Questo spiegherebbe perché è così bravo in acqua. Quindi…”Sai, dovresti andare a Luca.”

 

“Uh huh.”

 

“Qualcuno potrebbe sapere chi sei, o potresti trovare qualcuno che conosci.” Ehi! Rikku a salvare la situazione ancora una volta. Ditemi che non sono il genio più piccolo e carino che abbiate mai visto. Ovviamente lui non sapeva neanche cosa fosse Luca, ma quelle erano semplicemente le tossine. Porteremo questo ragazzo alla sua gente in men che non si dica, e senza dubbio loro mi copriranno di regali per dimostrare la loro gratitudine. No, dirò, non posso proprio accettare. Ma loro insisteranno. Devo solo convincere gli altri ad andare a Luca. Nessun problema – mi amano qui. “Lascia fare a me,” gli dico, “Ti farò arrivare a Luca, promesso! Cosa? Preferiresti star qui?”

 

Oops, pensai. Mi rigirai verso il ragazzo. “Oh, e una cosa. Non dire a nessuno che sei di Zanarkand, okay? Yevon dice che è un posto sacro. Potresti irritare qualcuno.” Corro via verso la sala centrale. Fearric è lì. È un cugino di mio padre, ed è in comando in questa missione. Sono come una nipote per lui. Posso sempre arrotolarlo attorno al mio mignolino, averlo in pugno.

 

“Per favore!”

 

“No, Rikku.”

 

“Per favooooore!”

 

“NO, Rikku!”

 

“Oh, e daaaaaaaai.”

 

“Non abbiamo tempo.”

 

“Sarò buona…”

 

“Rikku…”

 

“Sei cattivo!”

 

“Già.”

 

“Ti odio!”

 

“Non durerà.”

 

“Ti ridò le chiavi della tua moto!”

 

“Non hai le mie chiavi!”

 

“Le avrò.”

 

“Rikku.”

 

“Ti voglio bene!”

 

“(Sospiro.) Oh, dannazione, Rikku…”

 

Hahaha! Dovetti abbracciarlo. Dovetti proprio! È nel contratto quando uno dei tuoi zii preferiti fa qualcosa di davvero carino solo per te. Quindi proprio mentre ci avviciniamo all’happy ending della vicenda, qualcosa di tipicamente Spira succede. La nave inizia a tremare, e a saltare. Il mio sedere colpisce il deck e ci sono i ragazzi della ciurma che corrono a destra e manca. È Sin. È sotto di noi, e sta arrivando. Forse Sin è davvero attratto dalle macchine.

 

Non perdemmo nessuno dei nostri. Immagino che Sin fosse solo di passaggio. Ma il ragazzo era scomparso. L’ho visto cadere oltre la ringhiera. L’abbiamo cercato a lungo, ma non abbiamo mai trovato nulla, e forse ce l’ha fatta. Lo spero. Sono stanca di perdere persone.


 

Prossimo capitolo: Non andare a Kilika.

   
 
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