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Autore: alexiases    24/07/2015    2 recensioni
E, se una ragazza dalla vita apparentemente tranquilla, nascondesse un segreto?
E, se un ragazzo all'apparenza normale, fosse in realtà un cacciatore di demoni?
E, se si incontrassero, non per caso, ma a causa di qualcuno o meglio di qualcosa?
Cosa succederebbe?
Sta a voi scoprirlo...
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Capitolo 13 : LA FESTA

 
Andres, quella sera, proprio non ce la faceva ad avere un atteggiamento consono all’ambiente in cui si trovava. Persino sua sorella Natasha, sempre ligia al dovere, in quel momento si era lanciata verso la pista da ballo, dopo aver affermato con  nonchalance che non avvistava alcun  pericolo all’orizzonte.
Ora si stava dimenando come una pazza, in realtà non seguiva dei movimenti ben precisi, pensava solo a divertirsi saltando a più non posso, coinvolgendo anche Martina, che non la finiva più di ridere.
Era chiaro che la sua fidanzata fosse felice, serena. D’altronde, per la prima volta in vita sua stava partecipando ad una festa insieme ad un ragazzo, alias lui, e a un’amica, ovvero Nathasha.
Era rimasto sconvolto nel notare come quelle due ragazze così diverse e stravaganti, ognuna a modo suo, avessero legato molto  velocemente.
Infatti, quella sera, per poter tutelare al  meglio la salute di Martina, aveva deciso di portare con sé, anche i suoi due fratelli. Dopo non poche polemiche da parte della sua amata sorellona, che lo aveva accusato di essere troppo superficiale e sprovveduto. Alla fine avevano deciso di recarsi al party, con le dovute precauzioni.  Ovvero armi di ogni tipo, accuratamente nascoste sotto i loro vestiti.
In quel momento, ad ogni modo, le due donne più importanti della sua vita, si stavano divertendo sulla pista da ballo, mentre suo fratello… Era seduto su un divanetto rosso e osservava tutto ciò che lo circondava, sorseggiando una coca cola.
Era incredibile come, un casanova come lui, pur di tenere sotto controllo la situazione, stesse ignorando ogni genere femminile presente in quella stanza.
Andres sogghignò, avvicinandosi al suo fratellino.
Lo avrebbe preso un po’ in  giro, soprattutto perché, in quel momento non riusciva proprio a credere ai suoi occhi. Tra i tre ragazzi il più professionale sembrava proprio quel moccioso.
“Alessio, che stai facendo tutto solo, soletto?”. Sussurrò,  il moro.
“Faccio quello che tu e quella spilungona di Natasha non state facendo, ovvero monitorare l’ambiente circostante”. Nel dire questa semplice frase, non spostò nemmeno il suo sguardo verso  Andres.
Continuò  a fissare un punto  ben preciso della sala.
Il moro decise di girarsi nella medesima direzione,  dalla quale Alessio non sembrava voler spostare la sua attenzione e notò  Stefania, mentre sorseggiava  indisturbata il suo bicchiere contenente misture alcoliche di dubbia origine.
“Per adesso, non sembra aver fatto nulla di male. Si comporta come una normale ragazza della sua età…”.  Sussurrò  il maggiore tra i due, più a se stesso che al suo interlocutore.
“Fin troppo normale…”. Aggiunse il minore, intrappolando tra  i denti il dito indice.
Era davvero inquietante quando ragionava, pensò allarmato Andres.
“Non pensi anche tu che stia solo aspettando il momento propizio,  ovvero quando anche io avrò abbassato la mia attenzione da lei? Nota bene, si è accorta che la sto fissando eppure, nonostante ciò, non sembra lanciarmi particolari sguardi, al contrario mi ignora. Se fosse una ragazza timida potrei pensare che sia intimidita da me… Ma, come abbiamo appena visto, è particolarmente estroversa con i ragazzi carini…  Quindi, è solo spaventata, è consapevole che potrei far saltare i suoi piani…”. Sussurrò Alex.
“Forse hai ragione, è meglio non deconcentrarci dal nostro obiettivo…” Continuò Andres.
Proprio in quel momento Martina si avvicinò al suo ragazzo e strattonandolo per una manica, gli ordinò, scherzosamente di ballare con lei.
Il moro fece un sorriso a mo di scuse, spiegandole che era una vera e propria frana come ballerino.
“Allora c’è qualcosa che non sai fare!Bene ti insegnerò io, allora ”. Esclamò la ragazza, ormai su di giri.
Mentre i due piccioncini si avviavano verso la pista da ballo, Alessio sussurrava:”E menomale che avevamo detto di non distrarci..”.
La serata procedeva nel migliore dei modi, erano ormai due ore che tutti si divertivano.
Persino Natasha aveva bevuto qualche bicchierino di troppo…
“Martina, mi accompagni in bagno?”. Sussurrò la rossa, tra una risatina e un’altra.
“Certo, andiamo”. Esclamò, la mora, con un tono forse un po’ troppo alto.
Le due ragazze si avviarono verso l’uscita della satanza mentre Stefania si avvicinava ad Andres e ad Alessio, comodamente sdraiati su un divanetto.
“Eccola, si sta avvicinando”. Sussurrò, il minore tra i due.
“Ragazzi! Perché ve ne state sdraiati soli, soletti? Andres dove è sparita quella scema della tua fidanzatina?”. Sussurrò la ragazza, con un tono fintamente strascicato.
“E’ andata in bagno e ti pregherei di non usare certi epiteti per definire la mia ragazza…”.
“Si, si come vuoi tu… Quanto sei pesante però…”.
Nel dire ciò, la ragazza si sedette comodamente sulle gambe di Andres. Il ragazzo cercò di scansarla, finendo solo per peggiorare la situazione.
“Direi che potresti spostarti sulle mie di gambe, mon petit. Io sono single, mentre il mio fratellone no!”.
Nel dire ciò, Alessio riuscì a spostare la ragazza sulle sue di gambe, per poi sussurrarle all’orecchio:”So chi sei, Ermengarda”.
La bionda si irrigidì all’istante, poi  con nonchalance, si girò nella direzione del suo interlocutore per esclamare:” Ti sbagli, il mio nome è Stefania…”.
I due dovettero bloccare il loro scambio di battute, perché Martina e Natasha, sempre più euforiche, si presentarono davanti a loro.
La prima si mise accanto ad Andres, mentre la seconda ritornò verso la pista da ballo.
Fino a quel momento tutto era andato per il verso giusto e Alessio, grazie al suo piccolo stratagemma, aveva intrappolato il demone tra le sue braccia.
La serata si sarebbe conclusa così se solo i nostri protagonisti non si fossero dimenticati  di un piccolo dettaglio:  il servus.
Proprio in quel momento ci fu un black out generale nell’edificio.
Il buio prese il posto della luce, le tenebre presero il sopravvento e il potere dell’oscurità permise al male di poter agire indisturbato.
Stefania si alzò indisturbata dal suo nemico, approfittando della distrazione di quest’ultimo.
Alessio cercò disperatamente di ritrovarla ma era consapevole del fatto che, in mezzo a quel bordello di gente, fosse impossibile riconoscere il suo volto. Sperava solo che suo fratello riuscisse a proteggere Martina.
Alcuni ragazzi presero ad urlare, mentre altri sbuffavano infastiditi dall’accaduto.       
Andres era terrorizzato e temeva che potesse accadere qualcosa di inaspettato e terribile alla sua Angel.
Per la prima volta il respiro gli si bloccò e la paura prese il sopravvento, impedendogli di ragionare liberamente.
Confuso più che mai, incominciò a strattonare persone, a gridare il nome della sua ragazza in preda alla più cieca follia.
Non riusciva a distinguere la realtà da ciò che non lo era, avvertiva indistintamente persone che gli lanciavano insulti, piuttosto gravi, che gli intimavano di calmarsi e di non essere così molesto.
Altri pensavano semplicemente che fosse spaventato a causa della mancanza di luce, nessuno poteva capirlo e quindi aiutarlo.
Stava per esplodere quando, inaspettatamente, un lieve tocco sul suo braccio lo distrasse da ciò che stava facendo. Quel tocco, quelle mani le avrebbe riconosciute ovunque…
“Andres, sta tranquillo. Sono qui”. Era la voce di Martina, era proprio la voce della sua amata Angel, non c’erano erano dubbi.
La abbracciò, stringendola possessivamente al suo petto. Era molto più tranquillo adesso che era riuscito a ritrovarla, eppure una strana sensazione negativa si era impadronita del suo cuore.
Non sapeva quale fosse il motivo di cotanta ansia, tuttavia nel momento in cui aveva stretto a sé la propria ragazza, aveva avvertito una stranissima sensazione, mai provata prima di allora. Non sapeva giudicare se ciò fosse provocato dall’ansia che ormai si era impadronita di lui o magari dal fatto che qualcosa non stava andando propriamente per il verso giusto.
Eppure, in quel momento, la poca lucidità rimasta gli suggerì di ritrovare la calma e di pensare a proteggere Martina.
“Non dovevi allontanarti da me, mi hai fatto preoccupare”. Sussurrò il ragazzo.
“Scusami amore, non avevo intenzione di farti preoccupare”. Era stata la risposta della mora.
Andres corrucciò la fronte perplesso. Possibile che lo spavento di pochi attimi prima avesse fatto ritornare la sua ragazza timida e impacciata?
Non ebbe il  tempo per ragionare su ciò perché le labbra di Martina si posarono prepotentemente sulle sue.
Era la prima volta che lo baciava in quel modo, quella sensazione di freddo… Non si sentiva come le altre volte, c’era qualcosa di diverso o…
Proprio in quel momento le luci si riaccesero. Andres riaprì gli occhi e si ritrovò di fronte al viso di Stefania.
Si staccò immediatamente, mentre un sorriso prepotente e spietato affiorava tra le labbra della ragazza.
“Piaciuto il giochetto della voce? Sai, un demone è capace di questo e di altro ma ormai è troppo tardi per spiegarti ogni dettaglio… Girati un po’ e guarda alle tue spalle, Qualcuno ci sta osservando…”.
Il cuore del ragazzo perse alcuni battiti quando si rese conto di ciò che era appena accaduto.
Si girò immediatamente e iniziò a osservare la ragazza alla quale aveva appena spezzato il cuore.
Martina  aveva gli occhi rossi, ma sulle sue guancie non scendeva  nemmeno una lacrima. La sua espressione era  fredda, neutrale, inespressiva.
“Mi fate schifo!”. Esclamò alla fine, poi si girò e corse velocemente verso la porta.

POV MARTINA
Io pensavo davvero che questa volta sarebbe stato diverso, mi sono fidata e invece…
Ho perso lui e la mia migliore amica. Un singhiozzo sfugge dal mio controllo, mentre cerco disperatamente di correre il più velocemente possibile.
Vorrei solo sparire, andarmene.
Sento la sua voce, che urla il mio nome. Fa così male essere traditi dalle persone che reputavi tue alleate.
Io mi ero innamorata davvero di Andres… Lui invece… Mi ha tradita. L’ho visto chiaramente, stava infilando la lingua in bocca alla mia migliore amica.
Mentre io lo cercavo, lui stava con lei.
Un sorriso amaro mi affiora sulle labbra, mentre vedo mio fratello Sam.
Cosa ci fa, qui?
Per ora, preferisco non farmi domande, voglio solo tuffarmi  tra le braccia della persona che più amo e che so che non mi farà mai del male.
Mentre abbraccio Sam, avverto il buio intorno ad entrambi. Non riesco a vedere molto, l’unica cosa che identifico è il sorriso di Stefania di fronte al mio viso.

Angolo autrice
Buonasera, scusate il ritardo. Ho deciso di aggiornare perché tra qualche giorno partirò per un viaggio. Tornerò vero il 10 Agosto, aspettatevi un aggiornamento intorno a quel periodo.
Cosa ne pensate del capitolo? Sono successe molte cose e quasi tutte negative, esponetemi le vostre tesi e i vostri pensieri, se vi va.
Grazie ancora a voi che seguite questa storiella, siete sempre di più.
Un bacio
Alexiases <3
  
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