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Autore: alexiases    25/07/2015    2 recensioni
Lei : una ragazza timida e con un sogno : cantare con la band che più ama ....
Lui : il frontman di una band di successo ,è amato e acclamato eppure custodisce un grande peso nel cuore...
Un gioco del destino riuscirà a farli incontrare .. Cosa succederà ? E se non dovesse andare come previsto ? Una storia ricca di sorprese, colpi di scena, litigi , divertimento e tanto ... Tanto Amore... Riusciranno Sara ed Alessio a coronare i loro sogni ? Leggete per scoprirlo...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 21: Sogni che si realizzano

 
Sara tormentava inutilmente il lenzuolo che le lambiva dolcemente i fianchi. Quella sera non  faceva troppo freddo, dalla finestra della sua stanza entrava solo una lieve brezza che le accarezzava dolcemente i capelli.
Ciò che però attirava maggiormente l’attenzione della ragazza, quella sera, era la luna che svettava in cielo, illuminando parte della sua cameretta.
Era piena, tonda, così perfetta e luminosa. Fin da piccola era convinta che non avrebbe mai visto qualcosa di tanto perfetto… Eppure, in quel  momento, nemmeno quel corpo celeste riusciva a distrarla dall’unico pensiero che vorticava nel suo cervello, da quando era tornata  da quel party.
Aveva concretizzato il suo sogno, Alex  aveva detto di essere innamorato di lei, di provare qualcosa che lo spaventava ma a cui non poteva rinunciare.
Sara si sentiva al settimo cielo, non riusciva nemmeno a comunicare a gesti o a parole quello che provava in quel momento.

Non era nemmeno sicura che sarebbe riuscita a raccontare tutto ai suoi due migliori amici, che l’avevano vista abbandonare la festa poco dopo il suo arrivo.
Aveva visto i loro sguardi sbigottiti e aveva soffocato una risata. Aveva deciso di lasciare il party per due motivi: il primo era che, dopo la dichiarazione di Alex, non era riuscita ad affrontare Luca. Non sapeva come spiegargli tutto e soprattutto come scusarsi per averlo in parte illuso, anche se aveva messo le cose in chiaro fin dall’inizio, alcuni suoi atteggiamenti potevano essere stati fraintesi. L’indomani mattina avrebbe affrontato anche questo ultimo ostacolo.
Il secondo motivo era che il bel frontman aveva l’intenzione di accompagnarla a casa. Quindi avevano abbandonato il party insieme, stretti in un tenero abbraccio per poi raggiungere la casa della rossa.
Arrivati a destinazione si erano scambiati un tenero bacio e si erano guardati sinceramente negli occhi, per la prima volta, erano entrambi vittime e carnefici.
Il cuore di Sara batteva ancora impazzito contro la cassa toracica, sentiva lo stomaco in subbuglio, un’ansia strana mai provata prima di allora.
Non riusciva a dormire perché temeva che tutto quello che stesse vivendo fosse soltanto un brutto gioco della sua coscienza, che fosse solo un sogno.
Dall’altra parte della città  in cui viveva Sara c’era un  ragazzo che avvertiva le stesse sensazioni precedentemente elencate.
Con un’aggiunta: la paura di fidarsi troppo delle sue emozioni e della ragazza di cui si era innamorato.
Aveva cercato di negare i suoi sentimenti in tutti i modi, era arrivato persino a mentire alla rossa e a strapparle il cuore facendolo in tanti piccoli pezzettini.
Alla fine, però, non era riuscito a mentire fino in fondo al suo cuore, quell’organo che da sempre gli aveva provocato non pochi problemi .
Non poteva ignorare le pulsazioni che aumentavano ogni volta che la vedeva, non poteva ignorare il forte desiderio di sfiorare i suoi capelli o di abbracciarla ogni qual volta incrociava il suo sguardo, non poteva ignorare la pressante gelosia che lo attanagliava ogni volta che la ragazza dedicava attenzioni a un qualunque ragazzo che non fosse lui.
Quella sera poi, non ci aveva visto più a causa della rabbia. Era da un po’ di giorni che aveva notato quel ragazzino dagli occhi azzurri che si  chiamava… In un modo che non ricordava mai perché sinceramente lo annoiava il solo nominarlo.  Lo aveva notato per un solo motivo: girava costantemente intorno alla sua tiger (tigre) . Li aveva osservati molto e con non poca vergogna, perché aveva ripromesso a se stesso di distrarsi da tutto ciò che riguardava un paio di occhi azzurri e una folta capigliatura rossa.
Quella sera, però, non ce l’aveva fatta. Vedere il viso della persona  amata vicino a quello di un altro ragazzo era una delle cose che aveva fatto perdere il controllo al frontman.
L’aveva seguita, raggiunta  e in cortile, vedendola insieme ad un poco di buono, la gelosia aveva ripreso il sopravvento.
Accecato dal nervosismo aveva iniziato a sparlare, a dire cose che nemmeno pensava però era rimasto felicemente sorpreso nello scoprire che Sara non fosse fidanzata ancora con nessuno.
Alla fine, aveva visto una lacrima scendere da quei bellissimi occhi e aveva capito: non poteva fare a meno di farla soffrire eppure, pur essendo così imperfetto, non poteva fare a meno di lei.
Era uno schifoso egoista e si odiava per questo ma, per una volta, aveva deciso di combattere per la sua felicità.
Aveva abbracciato la ragazza e dopo averle rovesciato addosso un fiume di parole che esprimevano in sommi capi e solo minimamente ciò che provava per lei… Aveva visto un piccolo sorriso spuntare sulle labbra della sua tiger.
In quel momento aveva capito un’altra cosa: poteva far soffrire e far felice una persona, la sua piccola combina guai, con piccoli gesti ed era per questo che doveva almeno provare a tornare quello che era un tempo. Perché, in fondo al suo cuore, l’Alex svampito e buono di cuore c’era ancora.
Doveva solo riaffiorare e accostarsi all’Alex stronzo e poco socievole che era diventato. Sarebbe stata sicuramente una combinazione poco longilinea e molto stravagante ma poteva riuscirci.
Doveva riuscirci per lei. Perché, purtroppo o per fortuna, la sua tiger era l’unica in grado di fargli perdere il controllo e di farlo tornare il ragazzo istintivo e fuori controllo che era un tempo.
 
La Mattina seguente…

Quella mattina Sara era agitatissima, aveva dormito poco o niente, infatti aveva preso sonno soltanto alle quattro di notte e adesso erano già le sette di mattina.
Era preoccupata perché temeva che Alex, quel giorno , si sarebbe rimangiato tutto quello che era successo tra di loro.
D’altronde era già successo un’altra volta…
Decise di scacciare quei pensieri facendosi una bella doccia calda. Mentre l’acqua scorreva sul suo corpo, accarezzando e distendendo i suoi muscoli tesi, Sara si chiese come si sarebbe comportata anche nei confronti di Luca, doveva parlargli e spiegargli la situazione. Non sarebbe stato facile, ma glielo doveva, quel ragazzo aveva speso molto del suo tempo con lei e non aveva mai dimostrato segni di maleducazione nei suoi confronti.
Era dolce, accondiscendente ma non vero fino in fondo. Al contrario di Alex, sapeva nascondere alla perfezione ogni minima sfaccettatura del suo carattere e questo a Sara non piaceva proprio per niente.
Terminata la doccia, decise di infilarsi un magliettina rosa abbinata a dei jeans aderenti.
Durante il tragitto casa-scuola si mangiucchiò le unghie, era un vizio che aveva fin da quando era bambina, ultimamente, però, aveva cercato di eliminare questa brutta abitudine.
Tuttavia, nei momenti in cui l’ansia prendeva il sopravvento, le  sue unghie diventavano il suo maggiore anti-stress.
Arrivata a destinazione percorse il cortile della scuola a passo di carica, vide i suoi due migliori amici di fronte al cancello dell’edificio  e li raggiunse.
I due avevano delle strane espressioni sorridenti. Fin troppo felici.
“Non hai niente da dirci, rossa?”. Sbottò Laura, con un ghigno.
Sara incominciò a preoccuparsi seriamente: o i sue due migliori amici erano diventati veggenti e avevano particolari doti oniriche oppure…
“Non ditemi che mi avete spiato quando sono corsa fuori in cortile…!”. Sussurrò la rossa.
“Intendi, dopo che hai respinto quel fustacchione di Luca?”. Esclamò Francesco, fischiettando allegramente.
“Sì, proprio in quel fottuto momento!”. Affermò Sara, ormai sull’orlo di una crisi nervosa, dovuta anche al fatto che non aveva visto ancora il suo bel frontman.
“Beh, diciamo che ci siamo preoccupati per te, quindi siamo andati in cortile e… Abbiamo visto delle cose. Poi ce ne siamo andati per non turbare troppo la tua privacy. Inoltre hai abbandonato la festa quasi subito… Siamo rimasti straniti quando ti abbiamo visto andare via con chi sai tu”. Rispose Laura.
Sara pensò che la reazione dei suoi migliori amici fosse molto strana,  in situazioni normali avrebbero reagito saltando in aria come molle invece, adesso, erano completamente immobili e nonostante avessero dei ghigni soddisfatti… Erano piuttosto freddi.
“Che succede?”.  Chiese la ragazza.
“Spero solo che quel coglione non ti faccia soffrire, voglio dire ieri sera ci sembrava sincero, però non possiamo dimenticare come ti abbiamo vista nei giorni precedenti e ….”.
Sara, bloccò il flusso di parole di Francesco e disse:” Per me va bene così, davvero. Lo metterò alla prova. Non  pensate che adesso mi fidi di lui, devo ancora chiarire molte cose e, per ora, voglio solo godermi il momento”.
Laura e Francesco di fissarono per alcuni secondi, poi annuirono in sincronia e abbracciarono la loro migliore amica.
Il ragazzo disse:”Stiamo dando un’opportunità a quel tipo solo perché ieri sembrava sincero e perché, in fondo, eravamo convinti che lui ti amasse e si allontanasse da te solo per degli stupidi complessi… Però se ti fa soffrire lo tempesto di pugni…”.
“Grazie, amici miei”. Sussurrò Sara, lievemente commossa.
Era fiera di avere delle persone così al suo fianco e non li avrebbe barattati con nessuno al mondo…
Proprio in quel momento vide Luca, fermo di fronte alla porta della loro classe.
Era arrivato il momento propizio.
“Scusate, devo ancora risolvere una faccenda”. Affermò la ragazza.
“Certo ma torna presto, devi raccontarmi ancora tutti i dettagli di ieri sera”. Urlò Laura.
Sara raggiunse velocemente Luca, la sua mente era occupata da mille pensieri tutti contrastanti.
Alla fine optò semplicemente per dire la verità il più velocemente possibile.
“Ciao, Luca”. Sussurrò, placidamente.
Il ragazzo sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, accennando un segno di saluto con il capo.
Passarono alcuni secondi durante i quali il silenzio regnò sovrano, l’imbarazzo era evidente da entrambi le parti.
Alla fine fu Luca a spezzare questo momento di tensione, affermando:”Scusami per ieri, non volevo turbarti. Ho notato che quello che ho fatto e ho detto ti ha leggermente contrariato. Non voglio rovinare la nostra amicizia, perciò anche se mi piaci e questo penso sia evidente, vorrei poter continuare  a frequentarti … Pensi sia possibile?”.
Sara si sentì improvvisamente più leggera, era consapevole che Luca fosse un bravo ragazzo ma non si aspettava fino a questo punto.
Rilasciò il fiato che aveva precedentemente trattenuto.
Non era sicura al cento per cento sulla veridicità delle  parole di Luca ma decise di concedergli il beneficio del dubbio, gli sorrise e disse:”Per me va bene rimanere buoni amici, scusami se ti ho fatto credere che tra noi due ci potesse essere dell’altro… Non avevo  idea che tu…”.
Sottointese la fine della frase.
“Sta tranquilla, allora ci vediamo in classe”.
Sara lo salutò con un cenno della mano, anche lei stava per avviarsi verso la sua meta  ma fu trattenuta da due braccia che la circondarono al livello dei fianchi.
Una scarica di adrenalina corse lungo la sua spina dorsale, avrebbe riconosciuto quel tocco ovunque.
Il cuore incominciò a battere ferocemente e un sorriso le imperlò le rosse labbra.
Allora non si era dimenticato di lei… Pensò la ragazza.
“Beh, dove credevi di andare? Non si saluta nemmeno più?”. Un sussurro… Il sussurro di Alex.
Sara si voltò sempre stretta nel suo abbraccio, erano nel bel mezzo del corridoio, erano entrambi consapevoli che molte persone li stessero guardando ma, persi com’erano l’ uno negli occhi dell’altra, non ci fecero caso.
“In realtà non ti avevo ancora visto, nonostante tu non passi inosservato…”.
“Io invece ti osservavo... Come mai parlavi con quel tuo amico?”. Chiese Alex, con un sopracciglio alzato.
Che Alex fosse geloso? Il pensiero sfiorò Sara ma fu soltanto per un attimo…
“In realtà abbiamo chiarito in che rapporto siamo…”.
“E in che rapporto siete?”.
“Siamo amici..”
“Nonostante lui provi qualcosa per te?”. Domandò il frontman, un po’ contrariato.
“Sì… Ma come mai tante domande?”. Chiese Sara, speranzosa.
“Beh, volevo chiarire anche io la situazione, siccome stiamo insieme non voglio che altri ragazzi pensino di avere chance con te!”.
A quelle parole il cuore di Sara si fermò, un sorriso le spuntò birichino… E disse:”E chi lo ha deciso che noi stiamo insieme?”.
“In realtà pensavo lo avessimo chiarito ieri sera, no?”. Sussurrò il frontman, più insicuro.
“Stavo scherzando ovviamente, stupido!”. Esclamò la ragazza, gettandogli  le braccia al collo e baciandolo.
“Allora ci vediamo dopo, abbiamo le prove!”. Affermò sempre la ragazza.
“Ok, tiger. E vedi di non fare tardi come al solito!”.
La rossa gli face la linguaccia prima di avviarsi verso la porta della sua classe.
Per una volta le cose stavano andando per il verso giusto!


Angolo autrice
Buonasera cari lettori. Vi ringrazio per seguire sempre la storia.
Un  grazie particolare a tutti quelli che lasciano un commento.
Ho aggiornato oggi perché sto per partire per un viaggio, tornerò il 10 Agosto o giù di lì aspettatevi un aggiornamento entro quei giorni.
Mancano ancora pochi capitoli alla fine della storia, nel prossimo vedremo la preparazione per la serata di beneficenza.
Lasciate un commento se vi va.
Un bacio a tutti <3
Alexiases <3
  
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